Alle 20:58 ora italiana del 5 settembre scorso la sonda europea Rosetta ha effettuato il suo "incontro ravvicinato" con l'asteroide 2867Steins , arrivando ad una distanza di soli 800 Km. Si tratta del primo target scientifico di Rosetta previsto nei suoi undici anni e mezzo di missione che culmineranno con l'esplorazione del nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Steins è un piccolo asteroide di forma irregolare con un diametro di soli 4,6 Km. E' definito come un asteroide di "Tipo E", una tipologia piuttosto rara, mai osservata direttamente prima d'ora da una sonda interplanetaria.
Questo tipo di asteroidi sono piuttosto piccoli in dimensione ed orbita e si trovano prevalentemente nella parte interna della cintura degli asteroidi, tra Marte e Giove.
I dati raccolti da Rosetta saranno analizzati dagli scienziati per scoprire la vera natura di Steins. Questi studi hanno la loro importanza in quanto possono aprire nuove prospettive per una migliore e più completa comprensione della storia del nostro sistema solare, le origini e l'evoluzione dei pianeti, oltre che ad una nuova modalità per interpretare i dati sugli asteroidi collezionati direttamente a Terra.
E' la seconda volta che Rosetta si occupa di Steins: nel marzo 2006 infatti c'era stato un primo "sguardo", da una distanza di 159 milioni di chilometri.
E nel frattempo sono giunte a noi le prime immagini di Steins. Il sistema visivo OSIRIS e lo spettrometro ad infrarossi VIRTIS a bordo di Rosetta ci hanno consegnato risultati spettacolari.
"Steins sembra un diamante in cielo" ha detto Uwe Keller, Principal Investigator per OSIRIS dal Max Planck Institut Fuer Sonnensystemforschung, Lindau.
E in effetti le foto sembrano mostrare un diamante che naviga nel cosmo. Sulla sua superficie sono visibili parecchi piccoli crateri e due enormi (uno dei quali misura 2 Km di diametro) il che indica che Steins deve essere molto vecchio. E' presente una fila di sette crateri tutti allineati come a formare una specie di collana, formatasi da impatti ricorrenti durante la rotazione dell'asteroide. Impatti ricorrenti, forse dovuti ad uno sciame di meteoriti o ad un piccolo corpo in frantumi.
E' stato avviato un conteggio dei crateri, che in prima battuta possono dare un'indicazione circa l'età di Steins (più crateri ci sono, maggiore è l'età). Fino ad ora ne sono stati individuati 23.
Steins presenta poi una insolita brillantezza. Dall'analisi delle immagini gli scienziati cercheranno di capirne il motivo.E ciò si spera che aiuti a capire anche come Steins si sia formato.
Steins è un piccolo asteroide di forma irregolare con un diametro di soli 4,6 Km. E' definito come un asteroide di "Tipo E", una tipologia piuttosto rara, mai osservata direttamente prima d'ora da una sonda interplanetaria.
Questo tipo di asteroidi sono piuttosto piccoli in dimensione ed orbita e si trovano prevalentemente nella parte interna della cintura degli asteroidi, tra Marte e Giove.
I dati raccolti da Rosetta saranno analizzati dagli scienziati per scoprire la vera natura di Steins. Questi studi hanno la loro importanza in quanto possono aprire nuove prospettive per una migliore e più completa comprensione della storia del nostro sistema solare, le origini e l'evoluzione dei pianeti, oltre che ad una nuova modalità per interpretare i dati sugli asteroidi collezionati direttamente a Terra.
E' la seconda volta che Rosetta si occupa di Steins: nel marzo 2006 infatti c'era stato un primo "sguardo", da una distanza di 159 milioni di chilometri.
E nel frattempo sono giunte a noi le prime immagini di Steins. Il sistema visivo OSIRIS e lo spettrometro ad infrarossi VIRTIS a bordo di Rosetta ci hanno consegnato risultati spettacolari.
"Steins sembra un diamante in cielo" ha detto Uwe Keller, Principal Investigator per OSIRIS dal Max Planck Institut Fuer Sonnensystemforschung, Lindau.
E in effetti le foto sembrano mostrare un diamante che naviga nel cosmo. Sulla sua superficie sono visibili parecchi piccoli crateri e due enormi (uno dei quali misura 2 Km di diametro) il che indica che Steins deve essere molto vecchio. E' presente una fila di sette crateri tutti allineati come a formare una specie di collana, formatasi da impatti ricorrenti durante la rotazione dell'asteroide. Impatti ricorrenti, forse dovuti ad uno sciame di meteoriti o ad un piccolo corpo in frantumi.
E' stato avviato un conteggio dei crateri, che in prima battuta possono dare un'indicazione circa l'età di Steins (più crateri ci sono, maggiore è l'età). Fino ad ora ne sono stati individuati 23.
Steins presenta poi una insolita brillantezza. Dall'analisi delle immagini gli scienziati cercheranno di capirne il motivo.E ciò si spera che aiuti a capire anche come Steins si sia formato.
Immagini, fonte ESA.
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