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martedì 30 aprile 2013

Fine delle osservazioni scientifiche del telescopio spaziale Europeo Herschel

(Immagine, credit ESA/Herschel/SPIRE/PACS/D. Arzoumanian CEA Saclay)

NEWS SPAZIO :- Dopo più di tre anni di osservazioni il telescopio spaziale Europeo Herschel ha esaurito la sua riserva di elio liqido.

Herschel è il più grande e potente telescopio spaziale ad infrarossi che sia mai stato lanciato nello spazio e l'elio liquido è necessario per mantenere la strumentazione di bordo ad una temperatura prossima allo zero assoluto, condizione necessaria per permettergli di osservare le origini e l'evoluzione di stelle e galassie.

venerdì 15 giugno 2012

Nebulosa Carina, spettacolari dettagli nella regione di formazione stellare, by ESA Herschel!


NEWS SPAZIO :- Esploriamo un po' di spazio lontanto e gettiamo lo sguardo a 7500 anni luce da noi per ammirare nuovamente la bellezza della nebulosa Carina (il nostro primo viaggio qui).

Questa volta è il Telescopio spaziale Europeo Herscel a mostrarci dettagli affascinanti di questa nebulosa. Gigantesche bolle e cascate di nuvole di gas e polvere riempiono la regione in cui nuove stelle prendono vita.

giovedì 1 marzo 2012

Nebulosa di Orione, un bellissimo arcobaleno ad infrarossi ad alta natalità di stelle, by Spitzer ed Herschel!

(Immagine, credit NASA/ESA/JPL-Caltech/IRAM)

NEWS SPAZIO :- Questa è senz'altro una delle più belle immagini del nostro Universo. Quante volte abbiamo pensato o detto qualcosa del genere? A me capita spesso, anche oggi, con la splendida foto che avete in questo post.

Si tratta di un particolare della nebulosa di Orione in cui si vedono nuove stelle nascere tra gas e nubi interstellari. Chi ci ha permesso di arrivare fin laggiù sono le osservazioni ad infrarossi dei telescopi Spaziali Spitzer (NASA) ed Herschel (ESA).

venerdì 21 ottobre 2011

Migliaia di oceani intorno ad una stella? Certamente sì, by Herschel!

(Immagine, credit ESA/NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Prendete tutti gli oceani della nostra Terra, con tutta la loro enorme quantità d'acqua. Bene, moltiplicate tutta quest'acqua varie migliaia di volte. Riscaldate il tutto, trasformatelo in vapore e mettetelo in rotazione intorno ad una giovane stella.
Fantascienza? Certamente sì se volessimo provare a farlo. Avremmo successo solamente in un Sci-Fi movie. Eppure è tutto vero!

Il telescopio spaziale Europeo Herscel ha trovato esattamente questo paesaggio, nemmeno poi così lontano dalla Terra, ad appena 176 anni luce di distanza nella costellazione dell'Idra.

giovedì 6 ottobre 2011

Gli oceani della Terra? Probabilmente provengono dallo spazio, da molto lontano, by Herschel!

(Immagine, credit ESA/AOES Medialab; Herschel/HssO Consortium)

NEWS SPAZIO :- Ecco un importante risultato raggiunto dal telescopio spaziale Europeo Herschel, che con i suoi strumenti di bordo ha studiato la cometa Hartley 2.

Le origini dell'acqua presente sulla Terra sono oggetto di forte dibattito. Quando il nostro Pianeta si è formato questo era a tali temperature che ogni eventuale quantità d'acqua non poteva fare altro se non evaporare. Eppure oggi circa 2/3 della superficie Terrestre sono ricoperte d'acqua, acqua che deve aver raggiunto il Pianeta milioni di anni dopo che questo si era ormai raffreddato.

martedì 2 agosto 2011

Individuate per la prima volta molecole di ossigeno nello spazio, by Herscel!


NEWS SPAZIO :- E' la prima conferma in assoluto della presenza di molecole di ossigeno nello spazio esterno. Questa è la grande conclusione a cui gli scienziati sono arrivati grazie ai dati raccolti dal Telescopio Spaziale Europeo Herscel studiando alcune regioni della Nebulosa di Orione.

Gli atomi di ossigeno sono una cosa "abbastanza comune" nello spazio, specialmente intorno a stelle massive. Ma non è così per l'ossigeno in forma molecolare, mai scoperto fino ad ora.

giovedì 28 aprile 2011

Lo spettacolare video della Galassia di Andromeda vista dai telescopi spaziali europei

(Immagine, credit ESA, eoportal.org)

NEWS SPAZIO :- E' la nostra vicina di casa e spesso ci mettiamo ad osservarla ed a studiarla. Sto parlando di Andromeda (M31), la galassia più vicina alla nostra Via Lattea.

Abbiamo già visto alcune sue immagini favolose riprese dai telescopi NASA WISE e Swift rispettivamente agli infrarossi ed agli ultravioletti.

Il filmato che vi propongo è un eccezionale documento dell'Agenzia Spaziale Europea realizzato con i dati dei telescopi spaziali ESA registrando dati in varie lunghezze d'onda della radiazione elettromagnetica.

giovedì 2 settembre 2010

Una gigantesca nube di vapore acqueo intorno ad una stella morente, mistero risolto dal telescopio spaziale europeo Herschel

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Una stella morente circondata da una enorme nuvola di vapore d'acqua caldissimo. Come è possibile? La domanda degli scienziati adesso ha una risposta, fornita dal telescopio spaziale europeo Herschel.

L'immagine che vedete mostra la stella IRC+10216 (CW Leonis) una stella ricca di carbonio localizzata nella costellazione del Leone a 650 anni luce da noi, nelle cui vicinanze appunto gli astronomi hanno trovato una gigantesaca nuvola di vapore d'acqua estremamente caldo.
La foto che vedete è stata realizzata dagli strumenti SPIRE (spectral and photometric imaging receiver) e PACS (photodetector array camera and spectrometer). Il blu indica lunghezze d'onda di 180 micron, il verde di 250 micron ed il rosso di 350 micron.


Inizialmente si riteneva che il calore della stella evaporasse sia comete che pianeti nani per spiegare la produzione di vapore acqueo, ma adesso le osservazioni di Herschel agli infrarossi hanno evidenziato che l'acqua è ad una temperatura molto alta, troppo per poter essere il risultato della distruzione di corpi celesti ghiacciati.

"I modelli predicono che non dovrebbe esserci acqua nelle vicinanze di stelle come questa, quindi gli astronomi erano perplessi su come questa sia arrivata lì" sono le parole di Paul Goldsmith, project scientist NASA per la missione Herschel al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. "Queste osservazioni di Herschel confermano la sorprendente presenza di vapore d'acqua in quello che pensavamo fosse un deserto astronomico".

La spiegazione compatibile con questo nuovo scenario è che sia la luce stellare ultravioletta l'ingrediente chiave per la produzione di così tanta acqua.
Questo studio guidato da Leen Decin del Katholieke Universiteit Leuven (belgio) è pubblicato su Nature, nel numero del 2 Settembre 2010.

Fonte dati, JPL-NASA.

venerdì 28 maggio 2010

Migliaia di galassie in questa incredibile immagine del telescopio spaziale europeo Herscel

(Immagine, credit ESA & SPIRE Consortium & HerMES consortia)

NEWS SPAZIO :- "Mio Dio, è pieno di galassie!" è quello che ho pensato guardando questa immagine mozzafiato. Il parallelo con la celebre frase di David Bowman (alla fine del film quando entra nel monolito nero, 2001 Odissea nello Spazio, Arthur C. Clarke) spero non risulti irriverente.

In effetti ciò che vedete è un insieme di migliaia di galassie ammassate l'una con l'altra in questa incredibile osservazione dell'Universo distante ripresa agli infrarossi dal telescopio spaziale europeo Herschel lo scorso 20 Maggio dalla sua posizione orbitale nel punto Lagrangiano L2. Ogni puntino che vedete nella foto è un'intera galassia, ciascuna contenente miliardi di stelle.

Questa immagine è parte dell'Herschel Multi-tiered Extragalactic Survey (HerMES) Key Project che ha come obiettivo lo studiare l'evoluzione delle galassie nel distante - e quindi antico - Universo. Lo strumento di bordo utilizzato è SPIRE (Spectral and Photometric Imaging REceiver).

L'osservazione in oggetto è relativa ad una regione di spazio nella costellazione dell'Orsa Maggiore chiamata Lockman Hole (LH), che consente di avere una "buona visuale" nell'Universo distante.

Le galassie visibili appaiono come erano 10-12 miliardi di anni fa. Esse si ammassano l'una con l'altra attirate dalla forza di gravità ed i loro "incontri" generano nuove stelle in grande quantità.
Sono colorate in blu, verde e rosso per rappresentare le tre bande all'infrarosso usate da Herschel. Le galassie mostrate in rosso sono con tutta probabilità quelle più distanti, circa 12 miliardi di anni luce / 12 miliardi di anni fa. I puntini che appaiono in bianco hanno uguale intensità in ognuna delle tre bande (RGB) e sono quelle in cui si formano il maggior numero di stelle.

Da restare senza parole, vero?

Fonte dati OSHI.

martedì 13 aprile 2010

La spettacolare Nebulosa di Rosetta e la formazione di stelle grandissime, by Herscel!

(Immagine, fonte ESA/PACS & SPIRE Consortium/HOBYS Key Programme Consortia)

NEWS SPAZIO :- Dalla sua posizione orbitale nel punto lagrangiano L2 il telescopio spaziale europeo Herschel ha prodotto l'immagine che vedete riguardante la Nebulosa di Rosetta, distante da noi 5000 anni luce ed associata ad una grande nuvola che contiene abbastanza gas e polvere per generare l'equivalente di 10.000 stelle come il nostro Sole.

L'immagine pubblicata qui sopra mostra circa metà della nuvola di gas e la maggior parte di Rosetta. Le grandi stelle che alimentano la nebulosa si trovano a destra della foto ma sono invisibili a queste lunghezze d'onda.
Nella foto ogni colore rappresenta una differente temperatura della nebulosa, dal rosso (-263°C, solo 10 gradi al di sopra dello zero assoluto) al blu (-233°C).

In questa regione di spazio è possibile osservare - per la prima volta da parte degli atronomi terrestri - la formazione di grandi stelle, ciascuna grande fino a dieci volte il nostro Sole. Le macchie luminose sono "bozzoli" di polvere che celano protostelle massive. Queste diventeranno stelle con massa dieci volte quella della nostra stella.
Protostelle più piccole (grandi come il nostro Sole) sono i punti più piccoli vicino al centro dell'immagine e nella zona più rossa.

Herscel cattura la luce infrarossa emessa dalla nube di polvere. In particolare questa foto è la combinazione di tre lunghezze d'onda ottenuta dalle osservazioni degli strumenti di bordo PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer) e di SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver).

"Le regioni in cui vi è formazione di stelle di massa grande sono rare e molto più lontane rispetto alle regioni in cui si formano stelle con massa più 'piccola' " ha detto il Frédérique Motte, del Laboratoire AIM Paris-Saclay in Francia. Ciò rende quindi preziose le opportunità di studio di queste regioni da parte degli astronomi, dove è importante capire il processo di formazione di stelle massive proprio perché queste a loro volta sprigionano quantità di energie tali che spesso innescano la formazione di una successiva generazione di stelle.

HOBYS (Herschel imaging survey of OB Young Stellar objects) è il programma di osservazione del telescopio Herscel dedicato alle protostelle massive. Motte presenterà i primi risultati scientifici di questo programma al simposio annuale dell'ESA ESLAB, che si terrà il prossimo 4-7 Maggio 2010 nei Paesi Bassi.

Fonte dati, ESA.

martedì 19 gennaio 2010

Il Telescopio Spaziale europeo Herschel nuovamente operativo al 100% e pronto ad analizzare la Nebulosa di Orione


NEWS SPAZIO :- Il telescopio spaziale europeo Herschel è nuovamente operativo al 100%. Lo strumento HiFi (Heterodyne Instrument for the Far-Infrared) infatti è stato riattivato dopo essere stato spento per 160 giorni, in seguito ad un problema inaspettato alla sua elettronica.
Il 3 agosto 2009 infatti i tecnici ESA si accorsero che qualcosa non stava andando per il verso giusto e decisero quindi di spegnere lo strumento ed indagare sulle cause.

A dicembre risultò chiaro che un componente elettronico di HiFi, il Local Oscillator Control Unit (LCU), era stato danneggiato da un inaspettato picco di voltaggio elettrico, probabilmente dovuto ad un'interferenza di un raggio cosmico con il computer di bordo.

Dopo aver identificato il problema i tecnici a Terra hanno scritto un aggiornamento software per impedire che un evento simile potesse generare altri spike di tensione. Dopo averlo inviato ad Herschel ed utilizzando la LCU di backup è stata effettuata la sequenza di riattivazione che ha riportato il tutto alla completa funzionalità.


Fortuna ha voluto che durante i 160 giorni di disattivazione di HiFi nessun target prioritario dello strumento fosse "nel campo visivo" di Herschel. In quei giorni i controllori di missione hanno ripianificato le attività ed i target utilizzando al massimo gli altri due strumenti di Herschel, PACS e SPIRE.

Le parole di David Southwood, Direttore ESA per Science and Robotic Exploration: "Grazie alla ripianificazione dei target praticamente nessun dato scientifico andrà perduto".

HiFi verrà utilizzato molto nei prossimi mesi per studiare le regioni in cui si formano nuove stelle all'interno della nostra Galassia, specialmente nella Nebulosa di Orione, la quale entrerà nel campo visivo del telescopio europeo alla fine di gennaio.

Immagine, fonte ESA.

Fonte dati, ESA.

lunedì 5 ottobre 2009

Le nuove affascinanti immagini all°infrarosso dello spazio profondo riprese dal telescopio europeo Herschel

(Immagine, fonte ESA and the SPIRE & PACS consortia)

NEWS SPAZIO :- Già nello scorso luglio avevamo avuto uno spettacolare anticipo di ciò che il telescopio europeo Herschel era in grado di fare. Dalla sua posizione orbitale privilegiata di L2 Herschel aveva infatti compiuto la sua prima osservazione dell'Universo.

Lo scorso 3 settembre il telescopio europeo è stato puntato in una regione di gas freddo nella costellazione della Croce del Sud vicino al piano galattico, distante da noi migliaia di anni luce. Le immagini riprese da SPIRE (Spectral and Photometric Imaging REceiver), PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer) sono qualcosa di meraviglioso.

Esse ci rivelano che in quelle nuvole di gas è in atto una intensa ed inaspettata attività: turbolenze, materiale interstellare che si condensa in filamenti incandescenti dalla luce emessa da nuove stelle nate. Insomma, una nuova fornace di stelle a vari stadi di evoluzione.

La foto qui sopra combina le due immagini riprese da SPIRE e da PACS, immagini che ripropongo singolarmente qui sotto.

La prima è di SPIRE

(Immagine, fonte ESA and the SPIRE consortium)

e la seconda è di PACS

(Immagine, fonte ESA and the PACS consortium)

Le immagini sono state costruite in falsi colori per distinguere differenti lunghezze d'onda. Nell'immagine di SPIRE il blu corrisponde a 250 micron, il verde a 350 micron ed il rosso ad emissioni di 500 micron.
Nell'immagine di PACS invece ciano corrisponde a 70 micron e rosso a 160 micron.
La prima foto in alto, quella che combina le due immagini, i colori hanno un'altra codifica: blu indica 70 micron, verde 160 micron e rosso è la combinazione delle emissioni delle bande 250, 350 e 500 micron.

Consultate la sezione del blog dedicata ad Herschel per restare aggiornati
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/herschel

sabato 11 luglio 2009

Il telescopio spaziale europeo Herschel compie la sua prima osservazione dell°Universo: qualcosa di strabiliante!

(Immagine, fonte ESA and the SPIRE Consortium)

NEWS SPAZIO :- Dopo le prime immagini inviate a terra il mese scorso dal telescopio spaziale europeo Herschel, il più grande e potente telescopio spaziale ad infrarossi che sia mai stato lanciato nello spazio, ecco adesso qualcosa di ancora più strabiliante.

Herschel ha compiuto le prime osservazioni di test del cosmo utilizzando tutti i suoi strumenti di bordo ed i primi risultati, al di là di ogni migliore previsione, sono a dir poco spettacolari: dozzine di nuove galassie e la presenza di acqua e carbonio. E tutto solamente durante la prima "occhiata".


SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver)

Il 24 giugno SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver) è stato testato su due galassie note, M66 e M74, per la sua "prima volta" nell'Universo.

L'immagine qui sopra mostra M66 e M74 riprese alla lunghezza d'onda di 250 micron, un valore il più grande di ogni precedente osservazione spaziale nell'infrarosso, eppure tale valore è all'estremo inferiore delle capacità di Herscel.

SPIRE è progettato per studiare la formazione di stelle nella nostra Galassia, in quelle vicine e nell'Universo distante. Scrutare il cosmo e trovare Galassie lontanissime significa nello stesso tempo anche guardare lontano nel tempo poiché la luce proveniente da queste ha impiegato tantissimo tempo per arrivare sino a noi (da Herscel, cioè!) e così facendo possiamo "guardare" gli stessi processi che hanno portato alla formazione della nostra Galassia.

Qui sotto ecco la galassia M6, che dista 36 milioni di anni luce da noi nella costellazione del Leone, registrata a differenti lunghezze d'onda, a sinistra dal telescopio spaziale NASA Spitzer, a destra da Herscel.

(Immagine, fonte NASA / Spitzer SINGS, ESA and the SPIRE Consortium)

Ecco la galassia M74, a 24 milioni di anni luce di distanza nella costellazione dei Pesci. A sinistra Spitzer, a destra Herscel.

(Immagine, fonte NASA / Spitzer SINGS, ESA and the SPIRE Consortium)

Lo specchio principale di Herschel è di 3,5 metri di diametro, quasi quattro volte più largo di ogni precedente telescopio spaziale ad infrarossi, ed i primi risultati ottenuti sono una ulteriore conferma delle sue capacità e fanno ben sperare per il futuro.

Qui sotto si possono osservare le immagini di M74 a tre differenti lunghezze d'onda nel far-infrared.


(Immagine, fonte ESA and the SPIRE Consortium)


HIFI (Heterodyne Instrument for the Far-Infrared)
HIFI (Heterodyne Instrument for the Far-Infrared) è un altro potente "ospite" di Herschel. Il 22 giugno si è messo all'opera per cercare gas molecolare riscaldato da stelle massive nella regione di formazione stellare DR21 nella costellazione del Cigno. HIFI ha prodotto dati molto promettenti relativi alla composizione della regione studiata con un'accuratezza e risoluzione senza precedenti. Esso funziona "zoomando" su specifiche lunghezze d'onda, rilevando quindi le linee spettrali che rappresentano inequivocabilmente particolari atomi e molecole, riuscendo anche a determinare le condizioni fisiche degli oggetti osservati. In questo modo è possibile studiare il ruolo che particolari gas e polvere cosmica hanno nella formazione di stelle e nell'evoluzione delle galassie.

Utilizzando HIFI gli scienziati hanno osservato all'interno di DR21 la presenza di carbonio ionizzato, monossido di carbonio e di acqua.

(Immagine, fonte ESA and the HIFI Consortium)

E' anche importante riportare anche che dietro ad HIFI vi è un consorzio di 25 istituzioni di 13 paesi che hanno messo in comune le proprie conoscenze per arrivare a costruire questo strumento.


PACS (Photodetector Array Camera and Spectrometer)
La prima osservazione con lo strumento PACs (Photodetector Array Camera and Spectrometer) è stata compiuta il 23 giugno scorso. Primo obiettivo è stata la stella morente conosciuta con il nome di Cat's Eye Nebula (la nebulosa Occhio di Gatto), scoperta da William Herschel nel 1786.
Essa è composta da un guscio piuttosto complesso di gas, espulso da una stella morente. In generale queste nebulose sono molto spettacolari, ma come è possibile che una stella sferica possa produrre nebulose così complesse? Per saperne di più gli scienziati devono riuscire a guardare i processi che si verificano in prossimità di queste stelle morenti, dove la materia è espulsa.

Con lo spettrometro PACS è possibile per la prima volta catturare immagini in linee spettrali e vedere come il vento generato dalla stella (morente) dà forma alla nebulosa in tutte e tre le dimensioni.

PACs ha osservato la nebulosa Cat's Eye in due linee spettrali, azoto ed ossigeno ed ha realizzato una piccola mappa della nebulosa nella banda dei 70 micron rilevando la struttura di un anello di polvere con un'apertura da una parte.

(Immagine, fonte ESA and the PACS Consortium)

Adesso Herschel è nella fase in cui gli scienziati di missione ne stanno verificando la performance. Gli strumenti saranno ulteriormente testati e calibrati fino a novembre, quando potrà avere inizio la missione scientifica.

Fonte dati, ESA.


venerdì 19 giugno 2009

Le prime immagine di test del telescopio spaziale europeo Herschel

(Immagine, fonte ESA e PACS Consortium)

NEWS SPAZIO :- Ecco giusto un assaggio di ciò che ci riserverà in futuro il telescopio spaziale europeo Herschel, il più grande telescopio spaziale ad infrarossi che sia andato nello spazio. Lanciato poco più di un mese fa, solamente da pochi giorni ha aperto il suo "occhio", ed ecco subito qualcosa di strabiliante.

Occorre però dire che si tratta solamente di una prima osservazione di test. L'attività scientifica vera e propria inizierà tra alcune settimane.


Queste immagini sono state riprese dallo strumento PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer) in tre osservazioni distinte prese a 70, 100 e 160 micron tra il 14 ed il 15 giugno scorsi, immediatamente dopo l'apertura del cryocover.

L'oggetto dell'osservazione è stata la "Whirlpool Galaxy", la galassia Vortice M51, scoperta nel 1773 da Charles Messier.

(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech/SINGS a sinistra, ESA e PACS Consortium a destra)

L'immagine qui sopra mostra a confronto la migliore immagine di M51 che avevamo grazie al Telescopio Spaziale NASA Spitzer Space Telescope con quanto ripreso da Herschel.

Le tre immagini nella foto seguente sono le osservazioni di Herschel alle varie lunghezze d'onda di 70, 100 e 160 micron.

(Immagine, fonte ESA e PACS Consortium)

Esse mostrano chiaramente che più è piccola la lunghezza d'onda rilevata e più nitida è l'osservazione.

Fonte dati ESA.

lunedì 15 giugno 2009

Il telescopio europeo Herschel ha aperto il suo °occhio°

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Cinque secondi luce è la distanza a cui si trova adesso il telescopio europeo Herschel, lanciato il 14 maggio scorso con il suo compagno Plank (vedi qui).

Entrambi stanno viaggiando ognuno per proprio conto ed hanno superato abbondantemente la metà strada verso la loro destinazione finale, il punto lagrangiano L2.

La notizia è di ieri. Da Terra è stato inviato il comando per l'apertura del piccolo boccaporto che ha protetto i suoi delicatissimi strumenti durante il lancio e le prime fasi della missione. Adesso la luce raccolta dallo specchio gigante di 3,5 m può entrare all'interno della camera che contiene gli strumenti di bordo raffreddati ad Elio.

Potete vedere qui un video su YouTube che mostra un test dell'apertura del piccolo boccaporto.

Durante un lancio spaziale praticamente sempre vi sono vapori d'acqua ed altri gas volatili che vengono a contatto con lo scafo. Una volta nello spazio questi evaporano e si disperdono nel vuoto spaziale. E' quindi necessario proteggere le parti più delicate e sensibili di un satelite per evitare che si formi la condensa di questi gas / acqua "contaminanti", che avrebbero effetti deleteri sulla delicata strumentazione di bordo.

giovedì 14 maggio 2009

E° iniziata la missione europea Herscel e Planck alla scoperta delle profondità dell°Universo


NEWS SPAZIO :- Lancio europeo questo pomeriggio. Anche qui dopo tanti rinvii è partita la missione congiunta Herschel-Planck. Proprio all'inizio della finestra di lancio di 55 minuti il razzo vettore Ariane 5 ECA è decollato dallo spazioporto europeo di Kourou in Guiana Francese alle 15:12:02 (ora italiana) di oggi 14 maggio 2009.

A quaranta minuti dal lancio i due satelliti Herschel e Planck hanno inviato i loro primi segnali radio indicando che la separazione dal lanciatore è avvenuta con successo.
Herschel, il satellite "impilato" in cima, è stato il primo a separarsi dall'ultimo stadio del razzo Ariane, alle ore 15:37, ad un'altitudine di 1140 Km. Alle 15:40 è stato il turno di Planck, a 1700 Km di altezza.

Da quel momento in poi ognuno dei due satelliti ha proseguito il viaggio in maniera indipendente. Ciascuno di essi, subito dopo la separazione, ha attivato i propri sistemi di assetto, navigazione e telecomunicazioni per orientarsi e stabilire il contatto con Terra. I team di controllo missione aspettano con ansia i primi dati di telemetria per determinare la traiettoria dei due satelliti al fine di pianificare eventuali manovre di correzione per guidarli nelle traiettorie programmate.


Planck
La missione europea PLANCK rappresenta il primo osservatorio spaziale europeo dedicato allo studio della radiazione cosmica di fondo (CMBR, Cosmic Microwave Background Radiation), l'ultima traccia del Big Bang.

PLANCK studierà le radiazioni elettromagnetiche alla lunghezza d'onda delle microonde, rilevando le più piccole fluttuazioni nella CMBR, con la migliore accuratezza possibile. Ciò fornirà le immagini più "nitide" dell'universo primordiale, quando aveva "solamente" 380.000 anni, aiutando ulteriormente nella comprensione della sua nascita ed evoluzione. Con i dati raccolti da PLANCK sarà possibile determinare la quantità totale di materia normale e materia oscura nell'Universo, nonché investigare sulla natura della energia oscura.

La vita della missione principale è di 15 mesi, sufficiente a scandagliare l'intero cielo due volte. E' possibile una estensione di un anno.


Herschel
Il satellite Herschel porterà in orbita il più grande e potente telescopio ad infrarossi che abbia mai viaggiato nello spazio. Si tratta di una missione pionieristica per studiare le origini e l'evoluzione di stelle e galassie che aiuterà a comprendere meglio come l'Universo si è evoluto.

E' il primo osservatorio a coprire l'intero range delle lunghezze d'onda che vanno dal lontano-infrarosso ai sub-millimetri. Studierà fenomeni mai studiati prima andando ad osservare lunghezze d'onda mai guardate in precedenza. Lo specchio primario del telescopio ha un diametro di 3,5 metri, più di quattro volte la dimensione di ogni precedente telescopio spaziale all'infrarosso (circa una volta e mezzo più grande di Hubble) e riuscirà a collezionare una quantità di luce circa venti volte superiore rispetto ai suoi precedenti.


In viaggio verso L2
I due satelliti sono adesso in un'orbita piuttosto allungata. La loro destinazione è il punto Lagrangiano L2, così chiamato in onore del matematico Joseph Louis Lagrange.


Egli scoprì che vi sono 5 punti (L1, ... L5) in cui le forze gravitazionali che agiscono tra due corpi celesti (nel nostro caso Sole e Terra) si bilanciano tra loro, e che quindi rappresentano punti "di equilibrio" nello spazio, in cui posizionare satelliti di osservazione.

In particolare L2 si trova a circa 1,5 milioni di chilometri da noi, esattamente "dietro" la Terra come appare vista dal Sole. E' circa quattro volte più lontano rispetto alla distanza Terra-Luna ed orbita intorno al Sole alla stessa velocità della Terra.

L2 è un gran bel posto da cui osservare l'Universo. Non occorre orbitare intorno alla Terra e trovarsi ad ogni orbita nascosti dalla sua ombra (con conseguente riscaldamento e raffreddamento improvvisi). Inoltre si è sufficientemente lontani e schermati dal calore e dalle radiazioni irradiate dal Sole, dal nostro pianeta e dalla Luna.

Le osservazioni scientifiche di Herschel e Planck inizieranno tra un paio di mesi.

Per gli aggiornamenti sulla missione consultate le sezioni Hershel e Planck di questo blog.

Immagini, fonte ESA.

mercoledì 29 aprile 2009

Missione spaziale ESA Herschel e Planck: partenza il 14 maggio 2009

(immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Piccolo aggiornamento sulla missione congiunta europea Herschel e Planck. Dopo le notizie dell'ultimo ritardo (vedi qui) adesso l'ESA comunica che sono stati completati i controlli addizionali sul razzo vettore Ariane 5 ECA.

Arianespace ed ESA hanno quindi definito una nuova data di lancio, il prossimo 14 maggio.

Nel frattempo la preparazione dei due satelliti continua allo spazioporto europeo di Kuorou in Guiana Francese. Ad Herschel e Planck è già stato fatto "il pieno" di idrazina. Sono stai alimentati anche i sistemi di raffreddamento di entrambi i satelliti.

Planck è già stato integrato all'interno del razzo Ariane 5, e adesso aspetta di essere ricoperto con il supporto per consentire di integrare Herschel.

lunedì 20 aprile 2009

Nuovo ritardo nel lancio dei satelliti ESA Herschel e Planck

NEWS SPAZIO :- Piccolo aggiornamento sulla missione europea congiunta Herschel e Planck.

A seguito di un'anomalia scoperta durante i test di un modulo identico ad uno installato nel razzo vettore Ariane 5, la società Arianespace ha deciso di rimandare di alcuni giorni l'inizio della missione Herschel-Planck per condurre nuovi test.

I due satelliti restano al sito di lancio nello spazioporto europeo a Kourou in Giuana francese. La nuova data di lancio sarà comunicata quanto prima.

giovedì 9 aprile 2009

Missione spaziale Herschel-Planck: lancio fissato per il 6 maggio

NEWS SPAZIO :- Piccolo aggiornamento. Dopo il termine dei controlli aggiuntivi per confermare la "flight worthiness" del telescopio Herschel adesso tutto sembra essere pronto per il lancio della missione congiunta Herschel-Planck (vedi qui).

La data è stata fissata per il giorno 6 maggio 2009. Negli scorsi giorni sono stati effettuati tutta una serie di controlli da una commissione indipendente di esperti per verificare che i margini di sicurezza richiesti dal telescopio Herschel fossero rispettati, e che questo fosse "qualificato per il lancio spaziale".

Herschel e Planck partiranno dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guiana Francese, a bordo di un razzo vettore Ariane 5.

sabato 14 marzo 2009

Sonde ESA Herschel e Planck: lancio rimandato di un paio di settimane

NEWS SPAZIO :- Le ultime notizie pubblicate circa le sonde europee Herschel e Planck le vedevano entrambe arrivate allo spazioporto ESA di Kourou in Guiana Francese per l'integrazione nel lanciatore Ariane in vista del lancio (vedi qui) pianificato per il prossimo 16 aprile 2009.

La notizia adesso è che ESA ed Arianespace hanno convenuto di rimandare tale lancio di circa due settimane. Sembra che siano necessari controlli addizionali al segmento di terra di entrambi i programmi Herschel e Planck. Occorre nuovo tempo per completare la validazione delle procedure operative dei veicoli spaziali in seguito a recenti aggiornamenti software.

Una nuova data di lancio verrà annunciata alla fine di Marzo.