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venerdì 22 ottobre 2010

Molta acqua sulla Luna e sopratutto accessibile, by LCROSS e LRO!

(Immagine, credit UCLA/NASA/JPL/Goddard)

NEWS SPAZIO :- E' ora di tornare ancora una volta sulla Luna, nella regione del Polo Sud, dove il 9 Ottobre dell'anno scorso ebbe la sua conclusione la missione NASA LCROSS (Lunar Crater Remote Observation and Sensing Satellite).
L’ultimo stadio Centaur del lanciatore Atlas V fu fatto impattare intenzionalmente all'interno del cratere Cabeus, con l'idea di far emergere detriti dal fondo del cratere ed analizzarli.

(Immagine, credit NASA)

Lo scontro è avvenuto a circa 9000 Km/h ed ha generato un pennacchio di detriti alto 20 Km.

Da queste pagine abbiamo seguito con molta attenzione sia tutta la missione che tutte le notizie diffuse nei mesi seguenti. LCROSS è stato un grande successo che fino ad ora ha prodotto spettacolari risultati. La sezione 'LCROSS' del blog è ricca di dettagli, immagini, filmati e risultati che già avevano svelato molte prove della presenza di acqua ghiacciata all’interno del cratere bersaglio.

Ebbene, adesso si aggiungono nuove importantissime conclusioni pubblicate dalla NASA. Le analisi hanno rivelato infatti che il suolo lunare all'interno del cratere - e lo stesso è ipotizzabile anche per gli altri crateri della stessa regione - è ricco di materiali molto utili, che la Luna è chimicamente attiva e che anch'essa ha un proprio "ciclo dell'acqua".

Per dirlo in due parole: molta acqua, accumulata nel fondo dei crateri permanentemente in ombra, in grandi quantità! Più di quanto ritenuto dalle prime analisi effettuate.

I preziosi dati sono stati registrati anche dalla sonda orbitale LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), compagna di viaggio di LCROSS (sono state infatti lanciate a bordo dello stesso razzo vettore Atlas V il 18 Giugno 2009). La collaborazione tra le due missioni è comunque sempre stata stretta. LRO ha contribuito a selezionare il sito di impatto per LCROSS e durante l'evento ha analizzato la nuvola di detriti con i propri strumenti di bordo.

Prima dell'impatto lo strumento LOLA (Lunar Orbiter Laser Altimeter) di LRO aveva realizzato una mappa topografica della regione. Questo modello 3D è stato studiato per determinare la variazione delle ombre durante il movimento orbitale lunare e per identificare - con precisione - le zone permanentemente in ombra. LOLA ha misurato anche la profondità dei crateri polari (per cercare aree dove l'impatto di LCROSS potesse essere visibile anche da Terra).

La fotocamera di bordo LROC (LRO Camera) ha prodotto una mappatura ad immagini usate per verificare la bontà dei modelli computerizzati.
Poiché l'idrogeno è un componente dell'acqua, una mappatura della distribuzione dei depositi di idrogeno è stata estremamente utile per identificare le zone che potrebbero avere acqua.

L'immagine che vedete qui sotto è una mappatura delle temperature in superficie nelle regioni del Polo Sud lunare prodotta dallo strumento di LRO Diviner Lunar Radiometer Experiment.

(Immagine, credit UCLA/NASA/JPL/Goddard)

Si vedono molti crateri da impatto estremamente freddi al loro interno, potenzialmente tutti in grado di trattenere ghiaccio d'acqua. Per l'appunto il cratere bersaglio di LCROSS, Cabeus, è uno dei più freddi presenti.

Uno studio sulla possibile stabilità del ghiaccio d'acqua all'interno di tali crateri ed in prossimità della superficie condotto da David Paige (Principal Investigator dello strumento Diviner dell' University of California, Los Angeles) ha mostrato che le temperature all'interno dei crateri permanentemente in ombra sono perfino più basse di quanto i ricercatori si fossero aspettati di trovare. In queste condizioni di freddo estremo depositi di ghiaccio d'acqua (anche) in superficie sono certamente stabili. Dall'immagine qui sopra si vede che sono tante le zone la cui temperatura è nell'ordine di -173°C (100°K). Si arriva fino a -244°C (29°K), più che sufficiente ad "intrappolare" l'acqua per miliardi di anni.

Inoltre, ancora più importante, pare che tali zone siano circondate da regioni ancora più grandi di permafrost, dove il ghiaccio potrebbe essere stabile appena sotto la superficie lunare.

La conclusione è che vi sono grandi aree polari Sud della Luna abbastanza fredde per intrappolare non solo ghiaccio d'acqua - date le bassissime temperatura - ma anche altri composti volatili, tra cui "... biossido di zolfo, biossido di carbonio, formaldeide, ammoniaca, metanolo, mercurio e sodio..." ha dichiarato Page.


Durante i 90 secondi in cui LRO ha sorvolato il cratere Cabeus subito dopo l'impatto, tutti i canali ad infrarossi di Diviner hanno misurato un incremento termico. Sono stati misurati anche i segnali termici e la luce solare della nuvola di detriti.

(Immagine, credit UCLA/NASA/JPL/Goddard)

Due ore dopo l'impatto i canali sensibili alle lunghezze d'onda più lunghe hanno rilevato qualcosa, mentre dopo quattro ore solamente un canale ha registrato qualcosa al di sopra della temperatura di fondo. Gli scienziati hanno così potuto determinare la massa del materiale che è stato eiettato nello spazio dall'impatto e la sua temperatura iniziale.

Un'altro strumento di LRO, il LAMP (Lyman-Alpha Mapping Project) è stato utilizzato per analizzare la nube di gas creatatsi e determinare così la presenza di idrogeno molecolare, monossido di carbonio e mercurio atomico, insieme a piccole quantità di calcio e magnesio (tutti in forma gassosa).

Questi nuovi risultati presentati dalla NASA sono pubblicati nella rivista Science.

Qui sotto un video YouTube che mostra in una bella animazione la sonda LRO che analizza la nuvola di detriti generata dall'impatto di LCROSS.



Fonte dati, NASA.

sabato 14 novembre 2009

Il successo della missione LCROSS e le immagini spettroscopiche dell°acqua lunare, by NASA!


NEWS SPAZIO :- La notizia è stata diffusa ieri dalla NASA e ne trovate riscontro qui sotto

http://newsspazio.blogspot.com/2009/11/missione-lcross-trovata-acqua-by-nasa.html

La missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) ha centrato tutti i suoi obiettivi e la ricerca dell'acqua nei crateri sempre in ombra delle regioni del polo sud lunare ha avuto successo.

A quanto pubblicato ieri aggiungo oggi alcune nuove informazioni. In una conferenza stampa NASA tenutasi ieri il team di missione ha confermato che il quantitativo di acqua rilevata dai dati spettroscopici inviati a Terra da LCROSS è "significativo".
Le parole di Anthony Colaprete, il PI della missione: "Effettivamente sì, abbiamo trovato acqua. Non ne abbiamo trovata solo un pochino, ne abbiamo scoperta una quantità significativa".

E giusto per dare un po' di numeri, dai dati giunti a Terra sono stati individuati circa 95 litri d'acqua. E' però importante aggiungere che questi 95 litri d'acqua costituiscono solamente quanto osservato dagli spettrometri di bordo di LCROSS all'interno del loro "campo visivo", relativi quindi a solo una parte della nuvola di detriti generata dall'impatto di Centaur.
Inoltre tale nuvola di detriti è a sua volta solamente una frazione del cratere di 20-30 metri generatosi a seguito dell'impatto.

Il prossimo compito degli scienziati è determinare la quantità totale di acqua presente nel cratere. Per far questo occorrerà calcolare la quantità totale di materiale eiettato, la dimensione esatta del cratere formatosi dall'impatto di Centaur e ricostruire gli eventi nella loro totalità.

Sono poi state trovate altre "firme" spettroscopiche, tra le quali quelle di sodio e di anidride carbonica.

Commentiamo adesso un po' di nuove immagini pubblicate dalla NASA. La prima che trovate qui sopra è relativa ai dati dello spettrometro Near-Infrared (quasi-infrarossi) di LCROSS. Sono evidenziate all'interno delle aree gialle le bande di assorbimento (la firma) dell'acqua.

Qui sotto la Near-Infrared Camera di LCROSS ha ripreso il fondo del cratere Cabeus. E' indicato con una freccia il nuovo cratere generato dall'impatto del Centaur.


Qui sotto uno zoom della foto precedente per evidenziare le dimensioni del nuovo cratere.


L'immagine sottostante mostra i dati nella banda ultravioletti/visibile relativamente a prima e dopo l'impatto di Centaur.


Ogni linea rossa mostra una singola scansione partendo da quelle prima dell'impatto (in basso nel grafico) fino a dopo l'impatto (in alto nel grafico). All'interno della regione azzurra vi sono le emissioni associate all'idrossile OH. Più è ripida la linea e maggiore OH è presente, e quindi maggiore acqua è presente.

L'ultima immagine qui sotto è sempre relativa alle emissioni di OH.


Viene mostrato l'andamento delle linee di emissione di OH al variare del tempo. Prima dell'impatto l'idrossile è praticamente assente. Dopo l'impatto ecco che i valori di OH aumentano e restano significativi per vari minuti.

Per una descrizione della missione LCROSS e per essere aggiornati su tutte le notizie consultate la sezione del blog dedicata al seguente link

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

Immagini, fonte NASA.

venerdì 13 novembre 2009

Missione LCROSS: trovata acqua, by NASA!

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Ci siamo! La notizia è stata pubblicata dalla NASA da poche ore! I dati preliminari della missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) hanno confermato la presenza di acqua nel cratere Cabeus, un cratere permanentemente in ombra nella regione del polo sud del nostro satellite.

Il doppio impatto dell'ultimo stadio Centaur e della sonda LCROSS avvenuto lo scorso 9 ottobre 2009 ha creato una nuvola di detriti eiettati dal fondo del cratere, dove erano rimasti per miliardi di anni. L'analisi dei dati spettroscopici ha fornito le prove più forti sulla presenza di acqua.

"Siamo entusiasti" sono le parole si Anthony Colaprete, Principal Investigator della missione LCROSS al centro NASA Ames Research Center di Moffett Field, "molte prove mostrano che l'acqua era presente sia nello sbuffo di vapore [espulso con un ampio angolo di inclinazione] che nel materiale [più pesante] eiettato dall'impatto del Centaur. La concentrazione e la distribuzione dell'acqua e delle altre sostanze [individuate] richiede altre analisi ma è corretto dire che Cabeus ha acqua".

Le "firme" spettrali nel quasi-infrarosso dell'acqua e di altri materiali sono state confrontate con i dati spettrali collezionati dallo spettrometro di LCROSS. "Siamo stati in grado di trovare un match dai dati di LCROSS solo quando abbiamo inserito gli spettri dell'acqua" ha detto Colaprete "nessun'altra ragionevole combinazione di altri composti che abbiamo provato corrispondeva con le osservazioni. La possibilità di contaminazioni da Centaur è stata scartata".

Ulteriori conferme provengono anche da un'emissione nello spettro degli ultravioletti che è stato attribuito all'idrossile, un prodotto della rottura delle molecole d'acqua causata dalla radiazione solare.
Quando gli atomi e le molecole sono eccitati essi rilasciano energia a specifiche lunghezze d'onda che può essere rilevata direttamente dagli spettrometri. Subito dopo il primo impatto lo spettrometro ad ultravioletti e visibile ha rilevato le firme dell'idrossile, consistente con una nuvola di vapore acqueo nella luce solare.

I dati sono ancora oggetto di studio alla ricerca di nuovi indizi per determinare lo stato e la distribuzione di tutti i materiali nel sito di impatto. Ancora Colaprete: "La piena conoscenza dei dati di LCROSS potrà richiedere del tempo. I dati sono così ricchi [di informazioni]. Insieme all'acqua in Cabeus vi sono indizi di altre sostanze interessanti".

LCROSS è stato lanciato il 18 giugno 2009 dal Kennedy Space Center in Florida insieme alla sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter).

Andate a vedere la sezione del blog dedicata a LCROSS per essere aggiornati su tutte le notizie
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

In un prossimo post pubblicherò le nuove immagini NASA a corredo delle prove della presenza di acqua in fondo al cratere Cabeus.

Sono certo che molte saranno le notizie che arriveranno nei prossimi giorni. Beh, appena verranno rese note le pubblicherò qui, come sempre, su News Spazio.

Fonte dati, NASA.

venerdì 30 ottobre 2009

Video dei primi risultati della missione LCROSS



NEWS SPAZIO :- Piccolissimo post per condividere il video del seminario svoltosi al SETI Institute la scorsa settimana in cui sono stati presentati i primi risultati della missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite).

La presentazione è stata condotta da Antony Colaprete (P.I. della missione), Jennifer Heldmann e Diane Wooden.

Qui sotto il canale YouTube di SETI
http://www.youtube.com/user/setiinstitute#p/a

Per tutte le notizie ed i risultati della missione LCROSS consultate la sezione del blog dedicata al seguente link
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

mercoledì 28 ottobre 2009

Missione LCROSS: nuovi risultati verranno presentati il 15-19 novembre prossimi

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Dopo i primi risultati della missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) presentati dal team di missione ho trovato notizia di un nuovo appuntamento in cui ne verranno presentati di nuovi.

Si tratta del meeting del Lunar Exploration Analysis Group (LEAG) che avrà luogo a Houston (Texas) dal 15 al 19 novembre 2009.

La foto pubblicata qui sopra è stata ripresa dalla Mid-Infrared Camera (MIR1) della sonda LCROSS, la quale è sensibile a lunghezze d'onda che vanno da 6 a 10 micron. Si vede con chiarezza la "firma termica" dell'impatto del Centaur. La risoluzione dell'immagine è di circa 4 metri/pixel.

Per tutti le informazioni sulla missione LCROSS andate alla sezione dedicata del blog
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

Fonte dati, NASA e LCROSS Facebook Team.

sabato 17 ottobre 2009

Missione LCROSS, i primi risultati NASA e le prime immagini del °cratere Centaur°


NEWS SPAZIO :- Ci siamo, cominciano ad arrivare! Mi riferisco ai primi risultati della missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) dopo il doppio impatto del 9 ottobre scorso nel cratere Cabeus vicino al polo sud della Luna. Per primi sono arrivati proprio il gruppo di scienziati della missione con un comunicato NASA nel quale, lo dico subito, non c'è ancora nessun riferimento alla presenza o meno di acqua.

La sonda LCROSS ha prodotto una grande mole di dati sull'impatto del Centaur prima di collidere anch'essa con la superficie lunare. I nove strumenti di bordo hanno catturato ogni fase della sequenza dell'evento: il flash dell'impatto stesso, la nuvola di detriti generatasi e la creazione del 'cratere Centaur'.

Anthony Colaprete, Principal Investigator della missione LCROSS, ha dichiarato: "Il gruppo sta lavorando sodo sulle analisi ed i dati sembrano essere di ottima qualità".
All'interno dei dati ultravioletti/visibili/near infrared è stata rilevata anche la debole nuvola di detriti generata dall'impatto del Centaur. Ancora le parole di Colaprete: "C'è una chiara indicazione di un pennacchio di vapore e detriti. Rispetto all'estensione dei modelli di previsione che avevamo fatto la luminosità dei detriti eiettati appare essere al valore minimo e questo potrebbe essere un indizio delle proprietà del materiale su cui il Centaur è impattato".

Parametri come ampiezza, forma e visibilità del pennacchio di detriti aggiungono tutti informazioni importanti sulla concentrazione e lo stato del materiale nel sito di impatto.
LCROSS ha anche registrato il flash dell'impatto del Centaur in entrambe le fotocamere termiche (MIR, Mid InfraRed) per circa due secondi. La temperatura del flash fornisce anche in questo caso informazioni di rilievo per determinare la composizione del materiale nel luogo ove è avvenuto l'impatto.
Altri dati registrati dallo spettrometro ultravioletto/visibile sono le emissioni lo spettro di assorbimento attraverso il flash. Differenti materiali rilasciano o assorbono energia a specifiche lunghezze d'onda, misurabili proprio dagli spettrometri.

La sonda ha registrato ed inviato a Terra dati praticamente fino ad un secondo dal suo impatto e le fotocamere termica e near-infrared hanno prodotto immagini eccellenti del cratere Centaur, ad una risoluzione di meno di 2 metri. Da tali immagini è stata determinata la sua estensione, pari a circa 28 metri.

Colaprete: "Riuscire a fotografare il cratere Centaur ci aiuta a ricostruire il processo dell'impatto, che a sua volta ci è d'aiuto per comprendere le osservazioni del flash e del pennacchio eiettato".

Durante le prossime settimane il team di ricercatori della missione LCROSS insieme agli altri gruppi di osservazione continueranno ad analizzare ed a verificare i dati collezionati dai due impatti. Ogni nuova informazione seguirà l'iter di revisione scientifica e verrà pubblicata non appena sarà disponibile.

E questo è tutto per il comunicato NASA. Vediamo adesso le molte immagini rilasciate dal team di missione.

La prima immagine pubblicata qui sopra è stata ripresa dalla Visible Light Camera quindici secondi dopo l'impatto. L'estensione della nuvola di detriti è di circa 6-8 Km di diametro.

Qui sotto uno zoom della precedente immagine con evidenzita la nuvola di detriti


Visuale del polo sud lunare da un'altitudine di circa 770 Km (Visible Light Camera).


Qui sotto gli spettrometri UV/Visibile e Near Infrared hanno monitorato il flash dell'impatto, il pennacchio di detriti ed il fattore di riflessione all'interno del cratere Cabeus. L'immagine mostra la radiazione totale integrata tra tutte le lunghezze d'onda misurate da ogni spettrometro.


Questa immagine è stata ripresa dalla fotocamera MIR1 (Mid Infrared), sensibile alle lunghezze d'onda comprese tra 6,0 e 10,0 micron. La firma termica dell'impatto è rilevata chiaramente dalla freccia gialla (risoluzione di circa 4 metri/pixel).


Quest'altra immagine invece è stata scattata con la fotocamera NIR2 (Near Infrared), la cui sensibilità varia da 0,9 a 1,7 micron. La risoluzione è di circa 2 metri/pixel.


Ancora un'immagine della fotocamera MIR1. La freccia gialla indica la firma termica dell'impatto del Centaur. Questa osservazione è stata effettuata da un'altitudine di circa 600 Km con una risoluzione di circa 1020 metri/pixel. Il colore bianco rappresenta una temperatura di circa +35°C, il rosso è a circa +18°C ed il blu scuro è a circa -45°C. Le aree nere sono al di sotto di -50°C.


Ecco una sequenza di immagini riprese da MIR2. La prima di queste (da sinistra a destra) mostra il cratere Cabeus prima dell'impatto, a meno due secondi. La seconda immagine mostra la stessa scena con il contrasto aumentato. Occhio alla freccia che indica l'impronta termica dell'impatto. La risoluzione va da circa 1020 metri/pixel per T=0 fino a circa 990 metri/pixel a T=+6 sec.


Per ultima ecco un'altra serie di immagini riprese da MIR1 presentate in toni di grigio (bianco=caldo, nero=freddo) e con contrasto aumentato. La risoluzione va da circa 1020 metri/pixel per T=0 fino a circa 990 metri/pixel per T=+4 sec.


Immagini, fonte NASA.

lunedì 12 ottobre 2009

La spettacolare immagine dell°impatto dell°ultimo stadio del razzo di Apollo 14 sulla Luna, by LRO!

(Immagine, fonte NASA/Goddard Space Flight Center/Arizona State University)

NEWS SPAZIO :- Trentotto anni fa, la storia di un altro impatto lunare portata ai nostri occhi dalle spettacolari immagini della sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter).

Al centro della foto vediamo un cratere di circa 35 metri di diametro, formatosi in seguito all'impatto dell'ultimo stadio del razzo Saturn IVB della missione Apollo 14, impatto intenzionalmente voluto per studiare le caratteristiche del suolo lunare.
L'energia dell'impatto generò una serie di vibrazioni che si propagarono attraverso la superficie e che durarono circa tre ore. Questi tremori registrati dai sismografi lasciati sulla Luna dalla precedente missione Apollo 12 furono analizzati dagli scienziati a Terra per studiare la struttura interna della crosta lunare.

Dall'immagine si notano ammassi chiari all'interno del cratere e "raggi" che si estendono per più di 1,5 Km.

La velocità al momento dell'impatto del booster del Saturno era di 9.144 Km/h ed il suo peso di 14 tonnellate. Di contro l'ultmo stadio Centaur impattato nel cratere lunare Cabeus lo scorso 9 ottobre 2009 nell'ambito della missione LCROSS era molto più piccolo, "appena" 2 tonnellate di peso e con una velocità stimata di 9.000 Km/h.

Fate click sulla foto per vederla alla sua massima risoluzione.

Per i dettagli della missione LRO consultate la sezione del blog dedicata, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LRO

Per i dettagli della missione LCROSS consultate invece la sezione del blog dedicata, qui sotto
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

Fonte dati, NASA.

sabato 10 ottobre 2009

La sonda LRO mostra i rilevamenti termici degli impatti di LCROSS


NEWS SPAZIO :- Ed ecco le prime immagini della sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), in orbita intorno alla Luna, relative all' impatto di LCROSS avvenuto ieri 9 ottobre 2009.

Si tratta di osservazioni all'infrarosso registrate dallo strumento DIVINER, le quali mostrano chiaramente la traccia termica dei due impatti sulla superficie lunare. LRO è passato vicino al sito in cui è impattato Centaur 90 secondi dopo l'impatto stesso, ad una distanza di circa 80 Km (DIVINER ha osservato il sito varie volte, prima e dopo l'impatto).

La prima immagine (sopra) mostra il punto dei due schianti (Centaur e sonda LCROSS), mentre la seconda immagine qui sotto è relativa alle mappe termiche del sito di impatto acquisite due ore prima e 90 secondi dopo l'impatto.


Immagini, fonte NASA / GSFC / UCLA.

Missione LCROSS, the day after ed alcune immagini


NEWS SPAZIO :- Giornata emozionante il 9 ottobre! Dalle prime informazioni pare che la missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) sia stata un grande successo. Nel senso che gli strumenti di bordo hanno funzionato alla perfezione ed hanno raccolto dati di qualità sul doppio impatto avvenuto ieri nel cratere Cobeus, vicino al polo sud della nostra Luna.

Da Terra si è potuto vedere ben poco, nessun flash nella banda del visibile, ma sono le informazioni spettroscopiche quelle che possono darci le risposte certe.

Come sottolineato nella conferenza stampa che si è tenuta ieri alle 16:00, quindi poco più di due ore dopo il doppio impatto, si è esaurita solamente la fase real-time della missione con grande successo nella raccolta dei dati. E adesso è necessario analizzarli. Anthony Colaprete, Principal Investigator della missione LCROSS, ha dichiarato che ci vorranno settimane prima di arrivare a delle conclusioni.

Successo anche nella campagna di osservazione sia in orbita che a Terra. La sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) ha osservato l'evento dalla sua orbita lunare con gli strumenti LAMP e Diviner ed ha confermato il rilevamento della nuvola di detriti. Il team scientifico di LRO sta analizzando i dati.
Anche il telescopio spaziale Hubble ha raccolto dati spettroscopici dell'evento, non nella banda del visibile.
Sempre dallo spazio, in orbita terrestre, hanno osservato il doppio impatto IKONOS, GeoEye 1 ed ODIN (radio telescopio svedese), mentre da Terra le osservazioni scientifiche sono state effettuate dal Keck Observatory a Mauna Kea (Hawaii), dal Palomar Observatory e dal MMT Observatory.

Una prima sorpresa è stata l'aver rilevato sodio nei primi dati spettroscopici.

L'immagine che segue indica il cratere Cabeus prima dell'impatto ripreso con la Mid Infreared Camera di LCROSS.


Qui sotto Cabeus al momento dell'impatto di Centaur (Near Infrared Camera)


L'immagine che segue mostra tre zoom dell'immagine precedente, evidenziando il Flash dell'impatto.


Qui sotto il cratere dell'impatto come appare nel near-infrared ed agli ultravioletti.


Immagini, fonte NASA, ARC.

venerdì 9 ottobre 2009

Missione LCROSS, impatto avvenuto!

NEWS SPAZIO :- Il modulo Centaur ha impattato adesso sulla superficie lunare, nel cratere Cobeus. Confermata la "signature" dell'impatto.

Ci vorranno alcune ore per analizzare i primi dati e poi quando questi verranno pubblicati li metterò on line qui su News Spazio.

Missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite).

AGGIORNAMENTO 1
Il prossimo downlink dei dati sull'impatto registrati dalla sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) in orbita intorno alla Luna è previsto tra poco meno di due ore.

AGGIORNAMENTO 2
Ecco un primo video dell'impatto di Centaur e della sonda LCROSS



AGGIORNAMENTO 3
Gli astronomi dell'osservatorio W. M. Keck Observatory (pianeta Terra!) hanno utilizzato il telescopio Keck II con il suo spettrografo NIRSPEC (Near Infrared Echelle Spectrograph) per analizzare la nuvola di detriti generata dall'impatto alla ricerca di una firma chimica del vapore d'acqua. I dati sono oggetto di studio da parte del team di astronomi i quali fanno sapere che pubblicheranno i primi risultati all'inizio della prossima settimana (vedi qui).

Alle 16:00 ora italiana vi sarà la conferenza stampa NASA post-impact, sempre in diretta su NASATV. Ad ogni modo la mia sensazione è che occorrerà del tempo per avere pronti i risultati provenienti dai vari punti di osservazione, sia a Terra che in orbita.

AGGIORNAMENTO 4
Al seguente link ecco il video dell'impatto dal canale NASA Television di YouTube (con l'opzione HQ)

Missione LCROSS, separazione tra satellite e Centaur avvenuta correttamente

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- E' da poco iniziata la diretta su NASATV per la fase finale della missione LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite).

Nel frattempo la separazione tra la sonda LCROSS e l'ultimo stadio del lanciatore, Centaur, è avvenuta come da programma alle ore 03:50 di questa mattina 9 ottobre 2009.
Dopo la separazione LCROSS ha effettuato una rotazione di 180° per orientare i suoi strumenti scientifici nella direzione dell'impatto.

Seguiamo insieme l'impatto imminente
http://newsspazio.blogspot.com/2009/10/prepariamoci-ad-osservare-limpatto-di.html

giovedì 8 ottobre 2009

Nessuno ha intenzione di bombardare la Luna, by NASA e LCROSS!

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Negli ultimi giorni ho letto davvero tante notizie "strane" circa la missione NASA LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) che tra poche ore arriverà al suo punto cruciale.

Questo blog la segue dall'inizio e vi rimando ai seguenti post

http://newsspazio.blogspot.com/2009/02/missione-lcross-caccia-dacqua-sulla.html
http://newsspazio.blogspot.com/2009/09/la-missione-nasa-lcross-cambia-il.html
http://newsspazio.blogspot.com/2009/10/prepariamoci-ad-osservare-limpatto-di.html

che la descrivono in dettaglio. Leggendoli sono sicuro che riuscirete a cogliere il senso e l'importanza della missione.

Per prima cosa vorrei rassicurare chi teme una "guerra galattica". Nessuno vuole bombardare la Luna. Nessun missile verrà lanciato, nessun atto di guerra... la stessa parola "bombardare" è quanto meno usata impropriamente.
La missione LCROSS è esclusivamente una missione scientifica e quindi assolutamente pacifica. Il suo unico obiettivo è quello di tentare di fornire prove certe della presenza di acqua ghiacciata all'interno di un cratere permanentemente in ombra che si trova in prossimità del polo sud lunare.
La comunità scientifica internazionale ha scelto il cratere di nome Cabeus come target per la missione, il cui diametro di 98 Km.

La missione è estremamente importante. I suoi risultati potrebbero avere un "impatto" importantissimo sulle future esplorazioni spaziali. Se nella vicinanza dei poi si troverà acqua in grandi quantità allora quei luoghi vedranno certamente il nascere di avamposti scientifici umani, i quali sfruttando le risorse "in-situ" potranno generare ossigeno, acqua e propellente per i razzi.

Il tentativo di domani 9 ottobre 2009 sarà o tutto o niente, nel senso che non ci potranno essere altre possibilità. O va bene alla prima o altrimenti niente da fare!

La sonda LCROSS è agganciata all'ultimo stadio del razzo vettore Atlas che lo scorso giugno l'ha lanciata nello spazio (insieme alla missione compagna LRO) dal Cape Canaveral Air Force Station in Florida.

L'ultimo stadio del lanciatore, dal nome Centaur, è un cilindro di metallo il cui propellente è del tutto esaurito. Quando LCROSS lancerà Centaur verso il cratere Cabeus, quindi, non esisterà nessun missile, nessuna arma esplosiva, ma solamente un involucro di metallo dal peso di due tonnellate.

L'energia in gioco è solamente l'energia cinetica dovuta alla velocità con cui avverrà l'impatto (velocità e massa dell'oggetto per l'esattezza).

Viene stimato che l'impatto di Centaur con la superficie lunare produrrà un cratere largo 20 metri e profondo 5. Confrontate quindi queste dimensioni con il diametro di 98 Km del cratere Cabeus.
Non ci sarà nessuna variazione di rotta della Luna, né tanto meno danni permanenti alla superficie del nostro satellite.

Guardiamo insieme l'evento domani su NASA TV


in diretta con inizio alle 12:15 ora italiana.

Per tutte le notizie sulla missione LCROSS consultate la sezione dedicata del blog
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

mercoledì 7 ottobre 2009

Prepariamoci ad osservare l°impatto di LCROSS con il cratere lunare Cabeus


NEWS SPAZIO :- Manca davvero poco ormai. Dalle pagine di questo blog abbiamo seguito la missione NASA LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) sin dal suo inizio (vedi qui) e adesso ci avviciniamo al suo culmine.

L'obiettivo della missione è al tempo stesso molto ambizioso ed estremamente importante: andare a caccia d'acqua (in forma ghiacciata) nel polo sud lunare, o più precisamente trovare prove dell'esistenza di ghiaccio d'acqua in un cratere permanentemente in ombra nelle vicinanze del polo sud della Luna.

Nella scelta dei siti di allunaggio per le future missioni di esplorazione lunare sia robotiche che umane è fondamentale identificare i luoghi ove vi sono risorse “in-situ” utilizzabili. Le osservazioni delle precedenti missioni NASA Clementine (1994) e Lunar Prospector (1998) hanno suggerito (ma non dimostrato) la possibile presenza di acqua ghiacciata all'interno dei crateri permanentemente in ombra vicino ai poli lunari. Poiché tali osservazioni non hanno fornito prove decisive è fondamentale determinare se tale ghiaccio esiste o meno, e se esiste stabilire se ve ne sono quantità significative al fine di un loro sfruttamento per la realizzazione di un futuro avamposto umano (proprio in prossimità dei poli).

L'impatto
Il cratere selezionato dalla comunità scientifica per l'esperimento è Cabeus. Ma cosa accadrà quando Centaur, l'ultimo stadio del razzo vettore Atlas, colpirà il cratere con le sue 2 tonnellate di peso?

Al momento dell'impatto la sua velocità finale sarà di circa 2,5 Km/sec (9000 Km/h) con un'inclinazione di 75°. Dopo un primo flash verrà a crearsi un pennacchio di detriti, lanciati verso l'alto ad una velocità maggiore di 250 metri/sec.


Se il ghiaccio d'acqua è presente nel fondo del cratere verrà anch'esso lanciato in alto, magari mischiato ad altri detriti e polvere. Una volta esposte alla radiazione solare le molecole d'acqua sublimeranno e verranno rotte in ioni idrogeno (H+) ed ioni idrossile (OH-).


La sonda LCROSS, anche lei in rotta di collisione con la Luna secondo una traiettoria molto simile a Centaur e con quattro minuti di ritardo, analizzerà con i suoi nove strumenti di bordo la nuvola di detriti generata dal primo impatto e trasmetterà le informazioni a Terra prima di colpire anch'essa la superficie lunare.

Il cratere che verrà a generarsi in seguito all'impatto del Centaur sarà di circa 28 metri (92 piedi) di diametro e di 5 metri (16 piedi) di profondità, mentre l'impatto di LCROSS genererà un cratere di circa 18 metri (59 piedi) per 3,5 metri (11,5 piedi) di profondità.
Un possibile risultato di tutto questo è la creazione di una debole e temporanea atmosfera composta da ioni idrossile, a sua volta rilevabile dai telescopi a Terra e dai veicoli spaziali in orbita terrestre e lunare.

Quando e dove guardare
L'impatto avverrà venerdì 9 ottobre 2009 all'incirca alle 13:31:30 ora italiana. Purtoppo dall'Italia non saremo in grado di vederlo direttamente. Dovremo accontentarci di osservarlo su NASA TV


La trasmissione in diretta inizierà alle ore12:15 e saranno previste tra le altre cose
  • riprese in diretta con il telescopio da 88 pollici dell' University of Hawaii a Mauna Kea
  • riprese in diretta dalla fotocamera della sonda LCROSS
  • animazioni basate sulla telemetria in tempo reale
Al termine della missione verrà effettuata una conferenza stampa sempre visibile da NASA TV a partire dalle ore 16:00.

Per chi invece si troverà in una zona “notturna” e la Luna sarà sopra l'orizzonte potrà osservare il fenomeno anche con un telescopio amatoriale. Potranno essere visti direttamente gli sbuffi illuminati dalla luce solare fino a circa un minuto o due dopo l'impatto, anche se molto debolmente.

Il seguente sito fornisce maggiori dettagli


Chi riuscisse a fotografare qualcosa può inviarlo alla NASA, seguendo le indicazioni riportate al seguente link


Pubblicherò su News Spazio le notizie ed i risultati della missione LCROSS appena questi saranno disponibili, e potrete consultarli direttamente nella sezione dedicata

http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

Immagini, fonte NASA.

Incrociamo le dita!

martedì 29 settembre 2009

La missione NASA LCROSS cambia il cratere bersaglio

(Immagine, fonte NASA's Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio)

NEWS SPAZIO :- Dopo gli entusiasmanti risultati scientifici che hanno dimostrato la presenza di molecole d'acqua e di idrossile sulla superficie della Luna

http://newsspazio.blogspot.com/2009/09/la-nasa-presenta-le-prove-della.html
http://newsspazio.blogspot.com/2009/09/le-immagini-nasa-della-presenza-dacqua.html

il prossimo appuntamento mozzafiato è per il 9 ottobre, quando la missione NASA LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) entrerà nella sua fase più spettacolare con il doppio impatto, prima dell'ultimo stadio ormai vuoto del razzo Centaur e poi della sonda LCROSS stessa, all'interno di un cratere nel polo sud lunare.

Qui i dettagli della missione LCROSS
http://newsspazio.blogspot.com/2009/02/missione-lcross-caccia-dacqua-sulla.html

La notizia oggi è che la NASA ha cambiato il cratere target per l'impatto. Non è più Cabeus A come deciso il mese scorso, ma è semplicemente il cratere Cabeus (vedi immagine pubblicata).

La decisione è maturata a seguito di continue analisi su tutti i dati disponibili provenienti dalla Luna, dopo consultazioni con i membri scientifici della missione e più in generale con la comunità scientifica e sulle ultime osservazioni delle sonde Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), Lunar Prospector (LP), la sonda indiana Chandrayaan-1 e la sonda giapponese Kaguya-Selene.

Una migliore comprensione delle concentrazioni di idrogeno nella regione Cabeus ha portato a "raffinare" il bersaglio. Il cratere Cabeus presenta infatti la più alta concentrazione di idrogeno di tutto il polo sud lunare.

Ulteriori considerazioni a favore di Cabeus arrivano dall'analisi dei modelli topografici della superficie lunare prodotti da Kaguya-Selene e dallo strumento LOLA (Lunar Orbiter Laser Altimeter) a bordo di LRO. i vari DTM (digital terrain model, modello digitale del suolo) evidenziano infatti che Cabeus ha una conformazione più favorevole per consentire l'osservazione da Terra della nuvola di detriti generata dall'impatto del 9 ottobre, la quale risulterà illuminata dal Sole prima di quanto in precedenza stimato.

Il team di missione ha quindi concluso che Cabeus è il miglior cratere-obiettivo per centrare gli obiettivi di missione. Nei prossimi giorni gli scienziati continueranno a cercare l'esatto punto in cui avverrà l'impatto all'interno di Cabeus per massimizzare l'illuminazione del Sole sulla nuvola di detriti che si formerà.

Qui sotto il video che "sorvola" il polo sud lunare basato sui dati di LOLA (
fonte NASA's Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio)
http://www.nasa.gov/386802main_LOLA_1stfly_labeled.m4v

Per tutte le notizie sulla missione LCROSS andate alla sezione dedicata del blog
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

domenica 13 settembre 2009

Il cratere lunare °Cabeus A° scelto per la missione NASA LCROSS

(Immagine, fonte NMSU/MSFC Tortugas Observatory)

NEWS SPAZIO :- Come preannunciato in un post precedente, lo scorso 11 settembre 2009 la NASA ha reso noto il cratere lunare in cui impatterà la sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) alla ricerca di ghiaccio d'acqua.

La missione LCROSS il cui doppio impatto sulla superficie lunare avverrà il giorno 9 ottobre 2009 alle ore 7:30 am EDT è descritta al seguente link
http://newsspazio.blogspot.com/2009/02/missione-lcross-caccia-dacqua-sulla.html

Il cratere lunare target è Cabeus A. E' stato selezionato come risultato di un'approfondita ricerca del posto migliore in cui poter trovare ghiaccio d'acqua.
Anthony Colaprete, scienziato del progetto LCROSS e principle investigator al centro NASA Ames Research Center, ha dichiarato: "La scelta di Cabeus A è stata il risultato di un vigoroso dibattito all'interno della comunità scientifica lunare. Abbiamo rivisto gli ultimi dati degli osservatori sulla Terra e delle missioni lunari Kaguya [Giappone], Chandrayaan-1 [India] e Lunar Reconnaissance Orbiter [LRO NASA]".


LCROSS lancerà l'ultimo stadio ormai vuoto del razzo Centaur (il lanciatore che lo ha lanciato insieme a LRO lo scorso giugno) all'interno del cratere Cabeus A, dove l'acqua potrebbe essere presente in forma ghiacciata. A seguire anche la sonda LCROSS si lancerà nella stessa direzione, tuffandosi nel pennacchio di detriti sollevati dal primo impatto, misurandone le proprietà e spedendo i risultati a Terra prima di collidere anch'esso con la superficie lunare.

La scelta degli scienziati in favore del cratere Cabeus A è basata su di un insieme di particolari caratteristiche, tra le quali la favorevole illuminazione del pennacchio dei detriti (causati dal primo impatto) visibile direttamente da Terra, dove gli astronomi guarderanno attentamente. Cabeus A possiede anche un'alta concentrazione di idrogeno e favorevoli caratteristiche del terreno, quali un fondo pianeggiante morbidi declivi ed assenza di grandi massi.

Una grande "folla" di curiosi osserverà l'impatto, sia da Terra che dallo spazio: l'Infrared Telescope Facility ed il Keck telescope alle Hawaii; il Magdalena Ridge Observatory e l'Apache Ridge Observatory in New Mexico; l'MMT Observatory in Arizona; il Telescopio Spaziale Hubble, la sonda NASA LRO.
I risultati delle varie osservazioni (da punti differenti ed in modalità differenti) verranno poi riunite insieme e completeranno i dati rilevati da LCROSS per determinare se in Cabeus A sarà stato trovato ghiaccio d'acqua oppure no.

Ad ogni modo sarà possibile anche agli astronomi non professionisti osservare l'impatto di LCROSS. Al seguente link della NASA vi sono tutti i dettagli
http://www.nasa.gov/mission_pages/LCROSS/main/observing_the_impacts.html

martedì 8 settembre 2009

La NASA presenta il cratere in cui impatterà la sonda LCROSS

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- La NASA ha identificato il cratere lunare dove cercherà la presenza di acqua tramite la sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite).

L'annuncio verrà dato durante un briefing che si terrà il prossimo 11 settembre alle ore 10 am PDT (19:00 ore italiane) al Centro NASA Ames Research Center a Moffett Field, California.
Parteciperanno al meeting Daniel Andrews (LCROSS project manager), Anthony Colaprete (LCROSS principal investigator) e Jennifer Heldmann (capo della LCROSS observation campaign).

NASA TV ed il sito web dell'Agenzia trasmetteranno in tempo reale l'evento.

Per tutte le informazioni sulla missione LCROSS consultate la sezione dedicata del blog, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS

domenica 30 agosto 2009

I°m back, news in pillole!

NEWS SPAZIO :- Eccomi di nuovo on-line dopo le vacanze estive! Jet leg permettendo rimettiamoci in pari e vediamo cosa è successo in queste ultime due settimane.

Ieri sabato 29 agosto alle 22:00 ora italiana è stato perso il contatto radio con la sonda Chandrayaan-1
, la prima missione indiana in orbita intorno alla Luna. Si teme una conclusione prematura della missione, anche se l'agenzia spaziale Indiana comunica che gli obiettivi raggiunti fino ad ora sono circa il 95% di quelli previsti. Il mese scorso si era verificato un altro problema alla sonda. Per tutte le notizie della missione Chandrayaan-1 andate alla sezione dedicata del blog.

Iniziata con successo la missione Space Shuttle Discovery STS-128 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio è avvenuto dal NASA Kennedy Space Center a Cape Canaveral alle ore 05:59 CEST (ora italiana) di ieri sabato 29 agosto dopo due rimandi, uno causato dalle brutto tempo e l'altro da un problema ad un sensore di una valvola per il propellente. Discovery arriverà alla Stazione Spaziale Internazionale nella giornata di oggi domenica 30 agosto 2009.

La sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) in orbita intorno a Marte continua ad avere problemi. Inaspettatamente lo scorso 26 agosto ha fatto reboot del computer principale (un evento già avvenuto in passato, date un'occhiata alla sezione dedicata del blog). MRO è in Safe-Mode e gli ingeneri di missione hanno incrementato la banda di comunicazione con la sonda.

Secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti Mark Bauman, vice direttore dei programmi
spaziali abitati NASA in Russia, ha annunciato ad una convention tenutasi a Mosca dal 23 al 27 agosto scorso che esiste la possibiità di una missione spaziale con astronauti congiunta US-Russia verso Marte. La missione sarà gestita da NASA e Roskosmos, ma aperta anche ad altre agenzie spaziali internazionali (mi viene in mente l'ESA ad esempio).

Secondo il sito web della BBC l'Agenzia Spaziale Europea avrebbe richiesto alla Russia di incrementare la produzione delle capsule Soyuz in modo da aumentare i voli di astronauti europei verso la Stazione Spaziale Internazionale.

A venti secondi dall'accensione è stato interrotto il primo test del primo stadio del razzo Ares 1, per un'anomalia ad un' auxiliary power unit. Il tutto è rimandato a non prima del 1 settembre prossimo.

Il 22 agosto scorso si è verificato un eccessivo consumo di combustibile (140 Kg) nella sonda NASA LCROSS a causa di un problema alla sonda che ha generato un erroneo messaggio il quale ha indotto LCROSS ad attivare il sistema di controllo di assetto di backup, cosa che ha consumato ben 140 Kg di combustibile. I tecnici di missione hanno corretto prontamente l'errore e ritengono che il combustibile rimasto sia ancora al di sopra dei livelli minimi per il compimento della missione. Per saperne di più sulla missione andata alla sezione LCROSS del blog.

Il 25 agosto è fallito il lancio di Naro-1, il primo satellite spaziale Sud Coreano. Il Ministero dell'Istruzione, della Scienza e della Tecnologia ha dichiarato che il primo ed il secondo stadio di KSLV-1 (Korea Space Launch Vehicle-1) si sono separati come previsto dopo il lancio, ma uno dei rivestimenti protettivi del satellite non si è sganciato correttamente. L'eccesso di peso ha impedito al secondo stadio la corretta inserzione in orbita. Il satellite è presumibilmente andato distrutto nel rientro con l'atmosfera terrestre.

Il prossimo mese di aprile 2010 vedrà l'inizio dei lanci del razzo russo Soyuz-ST dallo spazioporto europeo di Kourou in Guiana francese.

Il 24 agosto l'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) e l'Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) hanno firmato una Lettera d'Intenti (LOI, Letter of Intent) per una mutua collaborazione nel Satellite Disaster Monitoring.

La NASA sta utilizzando un nuovo modello di rover simile al MER Spirit nei suoi tentativi di elaborare una strategia per liberare Spirit dalla sua prigione marziana nella zona ovest di Home Plate.

il 21 agosto un razzo europeo Ariane 5 ECA ha lanciato in orbita due satelliti per telecomunicazioni, uno per l'operatore giapponese SKY Perfect JSAT Corporation e l'altro per l'operatore australiano Optus. JSAT-12 fornisce servizi di comunicazione per il Giappone, la regione asiatica del pacifico, l'Oceania e le Hawaii. Optus-D3, fornisce servizi TV (live e broadcasting), internet e servizi di telecomunicazione per Australia e Nuova Zelanda.

Il 19 agosto, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale della Federazione Russa (Roscosmos) hanno firmato un'intesa per cooperare in due progetti di esplorazione di Marte.
L'ESA utilizzerà un razzo russo Proton come parte del suo progetto Exomars per inviare una sonda robotica sulla superficie marziana. Inoltre l'ESA acquisterà componenti russi per i sistemi di alimentazione del rover. La Russia da parte sua utilizzerà le strutture di comunicazione terrestri ESA per la missione Phobos-Grunt per l'invio di una sonda sulla luna di Marte Phobos.

Il 18 agosto la sonda NASA MER Opportunity ha compiuto 2000 giorni marziani (Sol) sul pianeta rosso.

Secondo quanto pubblicato il 18 agosto nel sito web dell'agenzia di stampa Interfax Vitaly Lopota, presidente della Russian rocket and space corporation Energiya, avrebbe dichiarato che se i partner del programma Stazione Spaziale Internazionale si rifiuteranno di estendere le operazioni della Stazione al 2020, il segmento russo della ISS potrebbe sganciarsi dalla Stazione e diventare il nucleo principale di una nuova Stazione Spaziale Russa.

Scienziati NASA hanno scoperto per la prima volta la presenza di Glicina, un amminoacido fondamentale per la costruzione della vita all'interno di un campione della cometa Wild 2, campione riportato a Terra dalla navicella NASA Stardust nel 2006.

E' del 13 agosto la notizia che la NASA ha completato l'assemblaggio del razzo Ares I-X, il cui volo di test è schedulato per il 31 ottobre.

Sia il governo del Qatar che quello del Bahrain sarebbero interessati ad acquistare partecipazioni della società Virgin Galactic.

Un ultimo pensiero sul futuro del programma Constellation, o meglio sul futuro dell'esplorazione spaziale umana. Sono molte le domande che ci poniamo un po' tutti. A seguito degli scenari individuati dalla commissione Augustine sono tanti gli articoli apparsi sul web, i timori espressi, le paure più o meno mostrate. Va da sé che occorre aspettare le decisioni dell'amministrazione americana. Se prevarrà il buon senso continueremo ad avere nei nostri obiettivi sia la Luna che Marte.
La parola magica a mio avviso è ancora una volta "Collaborazione", sia tra agenzie governative che tra pubblico e privato.

mercoledì 5 agosto 2009

C°è vita sulla Terra, parola di LCROSS!


NEWS SPAZIO :- Sabato 1 agosto 2009 la sonda NASA LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), lanciata lo scorso giugno in missione congiunta con la sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), ha "dato un'occhiata" alla nostra Terra durante la sua prima fase di calibrazione scientifica. Lo scopo era quello di compiere un routinario controllo sugli strumenti di bordo, cose del tipo aggiustare i settaggi nella "esposizione" della sua fotocamera, controllare l'allineamento del puntamento degli strumenti, verificare le calibrazioni radiometriche e di lunghezza d'onda.

Dalla distanza di circa 360.000 Km la Terra appare come un disco avente il diametro apparente di 2,2 gradi. LCROSS l'ha "osservata" con la sua fotocamera agli infrarossi e con i suoi spettrometri. Che cosa ha visto?

La prima immagine che vedete pubblicata qui sopra è il risultato dell'osservazione spettrometrica di LCROSS alle lunghezze d'onda UV (parzialmente) e Visibile. Gli avvallamenti (quando la linea "va giù") indicano che in quel punto (cioè a specifiche lunghezze d'onda) la luce è stata assorbita da particolari molecole.
Si tratta di vere e proprie "impronte digitali" che consentono di riconoscere la presenza di atomi e molecole.

Nel nostro caso LCROSS ha identificato acqua (H2O), ozono (O3), ossigeno (O2), metano (CH4) ed anidride carbonica (CO2) ed eventualmente la presenza di processi biologici in grado di produrre l'ossigeno libero, come ad esempio la vita vegetale.

La foto qui sotto mostra altre immagini della Terra.


Quelle in alto a sinistra sono state riprese con le fotocamere NIR1 e NIR2 (NIR: Near Infrared Camera), mentre quelle in basso (sempre a sinistra) sono state scattate con le fotocamere MIR1 e MIR2 (MIR: Mid Infrared Camera), sensibili quindi ai processi termici.
Il grafico a destra mostra invece la Terra durante l'esposizione con lo spettrometro Near-Infrared 1, il cui campo di visuale è indicato dal cerchietto verde interno.

Immagini, fonte NASA/Ames Research Center.