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mercoledì 19 maggio 2010

La marea nera di petrolio nel Golfo del Messico ha raggiunto la LOOP CURRENT, by ENVISAT!


NEWS SPAZIO :- Dall'analisi dei dati del satellite europeo ENVISAT relativi alla gigantesca macchia di petrolio che si sta riversando in mare da quasi un mese ormai nel golfo del Messico, gli scienziati ritengono che il flusso di petrolio sia stato "agganciato" dalla LOOP CURRENT, una potente corrente marina che circola in senso orario intorno al Golfo del Messico.

Se così stanno le cose, come purtroppo sembrano testimoniare le immagini dallo spazio, la marea nera potrebbe raggiungere le coste della Florida in meno di una settimana.

Le parole del Dr. Bertrand Chapron dell'Ifremer (Institut Français Recherche pour l'Exploitation de la Mer): "Con queste immagini dallo Spazio abbiamo la prova visibile che almeno il petrolio che si trova sulla superficie del mare ha raggiunto la corrente [...] Ora che il petrolio è entrato nella LOOP CURRENT è probabile che raggiunga la Florida in sei giorni. Poiché è pianificato che Envisat ASAR, ERS-2 e gli altri satelliti SAR acquisiscano sistematicamente dati da quell'area monitoreremo la situazione continuamente".

La LOOP CURRENT è una corrente oceanica molto intensa e profonda, quindi - purtroppo - le sue acque turbolente produrranno un'accelerazione nella miscelazione di petrolio ed acqua. Ciò potrebbe rimuovere lo strato di petrolio dalla superficie rendendo quindi il monitoraggio dai satelliti molto più difficile se non addirittura impossibile.

L'immagine che vedete in alto è di ieri 18 Maggio 2010 ed è stata registrata dal radara ASAR (Advanced Synthetic Aperture Radar) di ENVISAT. Complesse elaborazioni sui dati hanno consentito di evidenziare l'estensione dell'area occupata dal petrolio. Si osserva un "tentacolo" della macchia nera che si estende fino alla LOOP CURRENT (quest'ultima in rosso).

Qui sotto invece vediamo come era la situazione solamente pochi giorni prima, il 15 Maggio.


Precedenti notizie del blog relative all'incidente che ha causato questa terribile tragedia nel Golfo del Messico le trovate qui sotto



Immagini, credit CLS.

Fonte dati, ESA.

3 commenti:

  1. il disastro è fatto. non so quanto ci vorrà perché si riprenda tutta quella zona. Spero solo che a pagare sia la BP, e che non sia solo il governo statunitense a pagare tutte le spese di pulizia e danni

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  2. Manca solo che continui a uscire e raggiunga la corrente che porta in Europa..a quel punto ogni scenario fantascientifico diverrà un'amara e drammatica realtà.Cosa ci aspetta dal futuro se il petrolio dovesse uscire SEMPRE?..no comment.

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  3. Io sono esterrefatto da come sta' evolvendo la situazione, possibile che sia così difficile capire che il pozzo va' chiuso al più presto?
    Solo ora sembrano essersi decisi (ma con un piano che mi da' poca fiducia) dopo settimane di tentativi che sembrano usciti da un fumetto (siringhe, cupole, peli di animali, e il sito dove la gente da' consigli! ma dai!), solo per prendere tempo perchè sanno benissimo che se chiudono il pozzo lì non ci torneranno mai più!!
    E continuano a parlare di soldi! Risarcimenti di quà e risarcimenti di là ma si rendono conto che i loro sporchi soldi non potranno mai riparare la catastrofe che tutt'ora continua?

    Poveri noi... in che mani siamo...
    Andrea

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