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giovedì 26 agosto 2010

Il sistema planetario della stella HD 10180

(Immagine, credit ESO)

NEWS SPAZIO :- Sono rimasto molto incuriosito dalla recentissima scoperta di un nuovo sistema solare a 127 anni luce da noi. Vi propongo quindi qualche approfondimento.

Christophe Lovis dell'Observatoire de l’Université de Genève è l'autore principale di una ricerca in cui viene descritta la scoperta da parte di un gruppo di astronomi europeo di quello che è "... probabilmente il sistema con più pianeti mai scoperto fino ad ora", ricerca presentata il 24 Agosto 2010 all'International Colloquium "Detection and dynamics of transiting exoplanets" all'Observatoire de Haute-Provence (Francia).

Per il loro studio il team di astronomi ha utilizzato lo spettrografo HARPS attaccato al telescopio di 3,6 metri dell'ESO (European Southern Observatory) a La Silla (Cile).
HARPS sta per High Accuracy Radial velocity Planet Searcher ed è uno spettrografo dedicato alla scoperta di pianeti extra-solari. E' uno strumento potentissimo con una eccezionale stabilità nelle misurazioni ed una grandissima precisione.

La stella HD 10180 - una stella simile al nostro Sole per dimensioni - è stata studiata per ben SEI anni. Essa si trova a 127 anni luce da noi nella costellazione meridionale dell'Idra Maschio (o Serpente di mare, in latino Hydrus).
Grazie alle 190 misurazioni individuali registrate da HARPS gli scienziati hanno rilevato deboli oscillazioni della stella causate dalla complessa dinamica di attrazioni gravitazionali dovuta a cinque o più pianeti.
I cinque segnali più forti corrispondono a pianeti aventi massa simile a quella del nostro Nettuno - tra 13 e 25 volte la massa terrestre - e che orbitano intorno alla stella HD 10180 con periodi che variano tra 6 a 600 giorni (terrestri). Questi pianeti si trovano ad una distanza dalla loro stella che varia tra 0,06 e 1,4 volte la distanza tra il nostro Sole e la nostra Terra.

Ancora Lovis: "Abbiamo buone ragioni per credere che siano presenti altri due pianeti". Uno di questi sarebbe dello stesso tipo del nostro Saturno, con una massa minima di 65 masse terrestri ed un periodo orbitale di 2200 giorni. Il secondo pianeta sarebbe invece molto più interessante perché si tratterebbe dell'esopianeta con "meno massa" mai scoperto prima d'ora, avente appena 1,4 masse terrestri. Esso è però molto vicino alla sua stella, a solamente il 2% della della distanza Terra-Sole. Il suo periodo orbitale è di solo 1,18 giorni terrestri. Se confermato si tratterebbe di un pianeta roccioso estremamente caldo, un po' come Corot-7b.

Quest'oggetto causa alla sua stella un'oscillazione di solo 3 Km/h - meno di quando camminiamo a passo svelto - e questo movimento è molto difficile da misurare".

Fino ad ora gli astronomi hanno scoperto quindici sistemi con almeno tre pianeti. L'ultimo a detenere il record era 55 Cancri, composto da cinque pianeti due dei quali giganti.
Il nuovo sistema stellare di HD 10180 è però unico per vari aspetti. Prima di tutto esso è più popolato rispetto al nostro Sistema Solare nella sua regione più interna. I suoi almeno-cinque pianeti infatti si trovano tutti all'interno di una distanza dalla stella equivalente all'orbita di Marte.
Inoltre probabilmente non vi sono giganti gassosi come Giove. Ancora, tutti i pianeti sembrano avere orbite circolari.
Utilizzando i dati della nuova scoperta e le informazioni di altri sistemi planetari gli astronomi hanno poi scoperto una regolarità equivalente alla legge Titius-Bode (quest'ultima valida per il nostro Sistema Solare) cioè che le distanze dei pianeti dalla stella intorno a cui orbitano segue un pattern regolare. Ciò potrebbe essere un segno distintivo del processo di formazione di questi sistemi planetari.

Un altro importante risultato raggiunto dagli astronomi che studiano questi sistemi è che vi è una relazione tra la massa di un sistema planetario e massa + contenuto chimico della sua stella: tutti i sistemi planetari massivi scoperti sono stati trovati intorno a stelle massive e ricche di metalli, mentre i quattro sistemi più piccoli in termini di massa hanno a loro volta stelle con massa minore e povere di metalli (in astronomia per metalli si intendono tutti quegli elementi ad esclusione di idrogeno ed elio, elementi che vengono creati dalle varie generazioni di stelle).

Date un'occhiata a questo video



Fonte dati, ESO.

1 commento:

  1. Una Teoria che vede una validazione è una gran cosa.Un conto è "SUPPORRE" con ragionevole probabilità che il nostro Sistema Solare è "nella Media per le Stelle di Classe G V" una'altra cosa è vedere la teoria comprovata.
    Bella notizia,sono abbonato a NASA anch'io e l'avevo letta un paio di gg fa.
    Bravissimo Sergio.Ottimo lavoro,anzi,il meglio

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