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lunedì 4 luglio 2011

METERON, la nuova piattaforma Europea di controllo robotico a distanza

(Immagine, credit DLR)

NEWS SPAZIO :- La Stazione Spaziale come laboratorio di ricerca e banco di prova per nuove tecnologie. In questo caso parliamo di robot teleguidati. Il concept più noto è certamente Roboanut, di cui avevo parlato in precedenza in vari post, ad esempio questo


Le sue potenzialità sono enormi per aiutare gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale in attività che hanno un certo grado di pericolosità per l'uomo, ad esempio le EVA al di fuori della Stazione stessa.



In questo articolo presentiamo un approccio ESA, europeo quindi, al controllo remoto di dispositivi robotici da parte degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale.

Robotica e telepresenza sono obiettivi importanti per ESA nell'ottica di esplorare remotamente altri corpi celesti. Un passo avanti compiuto dall'ESA stessa verso l'obiettivo di far diventare queste tecnologie strumenti standard per missioni spaziali è quello di collegare la ISS e la Terra da un'infrastruttura di controllo robotico a distanza che possa consentire agli astronauti sulla Stazione di controllare remotamente esperimenti robotici sulla Terra.

Un primo esempio è il robot Justin, un androide realizzato dall'Agenzia Spaziale Tedesca (DLR, German Aerospace Center). Tra non molto questo robot potrà essere controllato dall'interno del laboratorio Europeo Columbus della ISS.

(Immagine, credit DLR)

Indossando un particolare robot-esoscheletro (braccio, guanto) in grado di dare ritorni di forza, un operatore all'interno di Columbus) potrà lavorare "come se fosse" in un altro posto. Si ritiene che in due o tre anni vari robot sperimentali qui sulla Terra saranno in grado di mimare fedelmente i movimenti generati da un astronauta in orbita sulla Stazione.

L'iniziativa ESA si chiama Meteron (Multi-purpose End-To-End Robotic Operations Network) ed ha l'obiettivo ambizioso di realizzare e testare un'infrastruttura di controllo robotico a distanza da usare per le future missioni sulal Luna, Marte ed oltre.

Kim Nergaard, ESA’s Meteron ground segment and operations manager: "La Stazione Spaziale è la piattaforma orbitale perfetta per simulare uno scenario molto realistico per l'esplorazione umana. Prima di tutto dobbiamo mettere in piedi una robusta architettura per le comunicazioni, stabilire un sistema di operazioni e definire un protocollo per permettere agli astronauti, ai robot ed al nostro Centro di Controllo ESA di lavorare insieme efficientemente. Questo non è un compito facile come potrebbe sembrare".

Nelle prime sperimentazioni gli astronauti a bordo della ISS guideranno remotamente un prototipo di Eurobot tramite un computer dotato di speciali monitor e joystick. Questo prototipo Eurobot è un rover con quattro ruote dotato di due braccia, un sistema avanzato di navigazione, fotocamere e sensori particolari che è stato realizzato ed è in test dal 2008 dall'ESA ESTEC Space Research and Technology Centre.

(Immagine, credit ESA)

Con il proseguire dei test, nella fase successiva, gli astronauti verranno dotati di strumenti di controllo remoto sempre più complessi, in grado di guidare un robot e riceverne da questo ritorni (feedback) tattili e di forza.
In questo modo gli operatori remoti riescono ad avere percezioni "quasi reali" sulle forze a cui sono soggetti i bracci robotici nel loro ambiente e quindi percepire la realtà in una forma di immersione molto più completa.

Fonte dati, ESA.

4 commenti:

  1. Se non sbaglio, il Giappone ha in cantiere una base lunare costruita da robot.
    L'Europa potrebbe fare la stessa cosa oppure affiancassi al Giappone in questa impresa!
    Ancora meglio sarebbe una cooperazione internazionale tra piu paesi perché se ha funzionato per l' International Space Station, non vedo perché non debbe funzionare per una futura International Lunar Station!
    ILS non suona male! :)

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  2. Non vorrei essere cinico Ciao84..ma fintanto che si tratta di metter bandierine e pagare "poco" per "esserci" sulla ISS allora tutti a correre con decalcomanie e stemmini..appena appena si sorpassa l'orbita bassa..si rivede la stessa tendenza "Colonialista" e "Gelosa" delle Nazioni Umane e ahimè soprattutto le "emergenti".

    Anche se USA non son proprio cosi' "generosi" per quanto riguarda High Tech-to-Mars e dintorni..

    Quindi aspettiamoci spese pazze di Cina e India in primis se scoprissero giacimenti sfruttabili sulle Lune di Saturno e Giove.

    vae Victis

    p.s.: pensiamo solo alla SUPER new delle "Terre Rare" trovate a MILIARDI di tonnellate in acque internazionali intorno al giappone..

    itrio e company..

    Scenari non sereni ci aspettano

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  3. Spero di sbagliare, ma non siamo ancora una razza abbastanza evoluta per allearci e intraprendere una missione che vada al di fuori della soglia di casa.
    Basterebbero i soldi dei Cinesi, la tecnologia USA, la manodopera EU, 33-33-33% :)

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  4. Pie speranze:

    la Cina , ovvero la sua Gerontocrazia new Age post-Conmunista e Capitalisto-schiavista se ne sbatte,dietro le facciate di sorrisi e plego plego,di noi tutti occidentali.

    Sergio è tollerante..io non sono tollelante..sono raziocinante.

    E il raziocinio mi suggerisce di diffidare a prescindere e a priori delle "buone intenzioni e calma piatta" a livello Diplomatico della Cina.
    i loro piani sono programmati da 99 anni.In 99 anni.

    E NON comprendono la "socializzazione" dello Spazio con altri che con i loro schiavetti-partner.

    Scusate..ma il falso otimismo è fuori luogo e deleterio.

    Comunque sia quel che sia.Io e voi non possiam farci proprio nulla.

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