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venerdì 30 marzo 2012

Sarebbero molti miliardi i pianeti all°interno della zona abitabile delle proprie stelle nella nostra Galassia, by ESO!

(Immagine, credit ESO/L. Calçada)

NEWS SPAZIO :- Ecco un nuovo studio che descrive risultati astronomici del tutto affascinanti.

Utilizzando lo spettrografo HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) del telescopio di 3,6 metri dell'ESO (European Southern Observatory, Cile) un team internazionale di ricercatori è arrivato alla conclusione che i pianeti rocciosi non molto più grandi della nosta Terra che orbitano all'interno della zona abitabile di particolari stelle chiamate nane rosse sarebbero davvero tanti.

E' la prima misurazione diretta della frequenza delle Super-Terre, pianeti cioè aventi massa fino a 10 volte la massa del nostro Pianeta, che orbitano intorno a nane rosse. Si parla di decine di miliardi, solamente nella nostra Galassia.



Dette anche 'nane M' queste stelle sono le più comuni nella nostra Galassia, l'80% circa di tutta la popolazione stellare. Esse emettono la più debole luminosità e sono proprio al limite inferiore di ciò che le rende astri.

Secondo il nuovo studio che appare nella rivista journal Astronomy & Astrophysics ("The HARPS search for southern extra-solar planets XXXI. The M-dwarf sample2") delle decine di miliardi di pianeti di questo tipo, probabilmente circa un centinaio sono nelle "immediate vicinanze" del nostro Sole, a meno di 30 anni luce.

Le parole di Xavier Bonfils (IPAG, Observatoire des Sciences de l'Univers de Grenoble, France), leader del team di scienziati: "Le nostre nuove osservazioni con HARPS mostrano che circa il 40% di tutte le nane rosse hanno una Super-Terra che orbita nella zona abitabile, dove può esistere l'acqua liquida sulla superficie.
"poiché le nane rosse sono così comuni - ve ne sono circa 160 miliardi nella Via Lattea - questo ci porta allo straordinario risultato che vi sono decine di miliardi di questi pianeti solamente nella nostra Galassia".

Il team HARP ha studiato con attenzione per 6 anni un campione di 102 nane rosse nel cielo del Sud. Sono stati individuati un totale di nove Super-Terre, due delle quali all'interno della zona abitabile di Gliese 581 e di Gliese 667 C (alter informazioni correlate qui e qui).
Combinando poi tutti i dati registrati incluse le osservazioni di stelle che non hanno pianeti gli astronomi hanno potuto determinare una stima di quanto i vari tipi di corpi celesti possano essere comuni intorno alle stelle nane rosse. Secondo i loro calcoli la frequenza di occorrenza delle Super-Terre nella zona abitabile è mediamente del 41%, con un range che si estende tra il 28% ed il 95%.

Pianeti più massicci delle dimensioni simili a Giove (con masse che vanno tra 100 e 1000 volte la massa della Terra) sono risultati essere piuttosto rari, sempre intorno alle nane rosse. Meno del 12% di tali stelle infatti ospiterebbero questi pianeti giganti.

La zona abitabile intorno ad una nana rossa è molto più vicina alla stella stessa rispetto alla zona abitabile intorno ad una stella simile al nostro Sole. I pianeti che orbitano all'interno di tale zona si trovano nelle "giuste" condizioni abientali per supportare la presenza di acqua liquida sulla loro superficie, e questo è un primo passo assolutamente fondamentale per lo sviluppo della vita - la vita come noi la conosciamo cioè.

Vi è un problema però, squisitamente tipico delle nane rosse. Questo tipo di stelle sono soggette ad eruzioni solari che possono inondare i pianeti più vicini di raggi X o di radiazione ultravioletta e ciò non è molto favorevole alla vita.

Gli studi però continuano. Conclude Xavier Delfosse, un membro del team HARPS: "Adesso che sappiamo che ci sono molte super-Terre intorno alle nane rosse vicine, dobbiamo identificarne di più utilizzando sia HARPS che nuovi strumenti. Alcuni di questi pianeti passeranno di fronte alla loro stella madre durante la loro orbita - ciò aprirà l'eccitante prospettiva di studiarne l'atmosfera e cercare segni di vita".

Il team di astronomi che ha condotto tale ricerca è composto da: X. Bonfils (UJF-Grenoble 1 / CNRS-INSU, Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble, France [IPAG]; Geneva Observatory, Switzerland), X. Delfosse (IPAG), S. Udry (Geneva Observatory), T. Forveille (IPAG), M. Mayor (Geneva Observatory), C. Perrier (IPAG), F. Bouchy (Institut d’Astrophysique de Paris, CNRS, France; Observatoire de Haute-Provence, France), M. Gillon (Université de Liège, Belgium; Geneva Observatory), C. Lovis (Geneva Observatory), F. Pepe (Geneva Observatory), D. Queloz (Geneva Observatory), N. C. Santos (Centro de Astrofísica da Universidade do Porto, Portugal), D. Ségransan (Geneva Observatory), J.-L. Bertaux (Service d’Aéronomie du CNRS, Verrières-le-Buisson, France), and Vasco Neves (Centro de Astrofísica da Universidade do Porto, Portugal and UJF-Grenoble 1 / CNRS-INSU, Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble, France [IPAG]).

Fonte dati, ESO.

13 commenti:

  1. >> Questo tipo di stelle sono soggette ad eruzioni solari che possono inondare i pianeti più vicini di raggi X o di radiazione ultravioletta e ciò non è molto favorevole alla vita.


    Non mi sembra un problema da poco , detto questo sono solo ipotesi che potrebbero rivelarsi sbagliate ,visto che molti fenomeni dello Spazio ancora non li capiamo pienamente .

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  2. Mai sottovalutare la resistenza e la caparbietà degli organismi estremofili, si accontentano veramente di poco per campare!

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  3. la mia ignoranza mi fa capire che è assurdo pensare che nell'universo ci siano solo forme di vita a base carbonio che respirano ossigeno, per quel che sappiamo noi stupidi terresti, potrebbe esistere una forma di vita a base silicio o ferro che respira monossido di carbonio e beve acido... quindi dire fascia abitabile mi sembra una cosa stupida! Non conosciamo neanche plutone, si puo immaginare quanto conosciamo degli altri sistemi solari., per il resto delle altre considerazioni vi rimando al post precedente... e nn mi venite a dire che gli organismi estremofili non possono, tra milioni di anni, evolversi in una specie senziente, altrimenti, vi rimando agli abori della nostra specie, quando, nel brodo primordiale, l'atmosfera del nostro pianeta non era vivibile come ora!

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  4. Tesori Nascosti
    Segnalo, è stato aperto l'archivio immagini del telescopio Hubble per un gioco serio, siccome non ce la fanno ad elaborare tutte le immagini hanno aperto gli archivi di dati per due mesi invitando chi vuole cimentarsi, di scaricare un leggero programma di elaborazione e di avventurarsi nell'archivio in cerca di qualcosa che potrebbe poi rivelarsi eccezionale, le migliori immagini trovate possono anche vincere un premio oltre al divertimento.
    http://spacetelescope.org/projects/hiddentreasures/
    Renzo

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    1. Affascinante, grazie per la segnalazione.
      By Simo

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  5. Perfino sul nostro pianeta scopriamo organismi che anzichè il fluoro usano ben altro..figuriamoci in mezzo a 300.000.000.000 di sistemi solari cosa ci sarà.

    Ogni tanto mi chiedo se sti scienziati HANNO sempre bisogno di "prove" (ma poi..quali?..appunto manco sappiamo cosa ci sia su plutone..) per confermare un FATTO: SE su un pianeta esistono milioni o miliardi di esseri..(il nostro eh..:).) FIGURIAMOCI su un pool di centinaia di miliardi di pianeti cosa non ci sarà..:D..vabbè,un conto è ipotizzarlo (e ci risiamo: MA LA TERRA NON è UNA PROVA CONCRETA?..:))))) un'altro è "provarlo"..per me..sarebbe strano che siano "poche" le forme di vita..metano,idrocarburi,Carbonio,Silice,Botanica..aviaria..marina..ecchecavoli..persino nei giganti gassosi "potrebbe" esserci qualcosa..

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  6. Pare che anche su Marte la vita (batterica) ci sia, stanno solo aspettando ad annunciarlo che arrivi il Curiosity. Un pò sono le emissioni di metano classiche anche dei primi batteri che abitarono la terra, e che su Marte aumentano all'arrivo della stagione calda nelle zone da 0° a 20°C, un pò sono le constatazioni che Marte é ricco d'acqua sotto forma di permafrost, un pò é che uno tra i primi esperimenti del Viking diede esito biologico positivo (emissione positiva di metano irrorando di acqua e nutrienti il suolo di marte) ma al quale gli scienziati non credettero. Conclusione: potremmo trovare nell'universo vita davvero ovunque, altro che "siamo soli nell'universo", forse é proprio il contrario. Per non parlare dei pianeti come la terra che esistono da 12 miliardi di anni, e non da soli 4,3.

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  7. Fatti, prove oggettive e risultati replicabili da chiunque. Questi sono i confini all'interno dei quali gli scienziati sono tenuti ad operare. Si chiama 'metodo scientifico' e definisce un sentiero da percorrere per far evolvere il sapere.
    Ci si deve necessariamente muovere per piccoli passi, fare esperimenti dedurre fatti, definire teorie e cercarne le prove. Non conosco niente di più intellettualmente corretto ed onesto.

    Se poi parliamo di opinioni, sensazioni, punti di vista allora è un'altra cosa, del tutto lecita e magari anche esatta, ma basta intenderci.

    Si cerca la vita-come-noi-la-conosciamo semplicemente perché è l'unica che conosciamo. Poi potrebbero anche esserci esseri viventi a forma di pizza margherita per quanto ne sò, la fantasia non ha limiti, ma la scienza non opera così.

    Un'altra cosa. Io sono fermamente convito dell'importanza e del potere delle parole, anche di una sola. Preferirei quindi che ogni opinone - anche la più estrema - fosse espressa con le giuste parole, nel rispetto di tutti. Definire un comportamento 'da stupidi' solamente perché si ha una differente opinione è ingiustificabile, in qualunque modo la si voglia vedere.

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  8. Sergio sempre bilanciato.

    Ma cosi' è la "forma mentis" di uno Scienziato.

    Infatti io non posso proprio esserlo.:)

    Ciao Sergio!! speriamo bene in Curiosity,abbiamo un paio di anni interessanti davanti.

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  9. Quoto in pieno Sergio.Detto questo e molto probabile che ci siano batteri in molti dei Pianeti della Via Lattea , basta guardare quelli sulla Terra e in particolare mi riferisco agli Estremofili ,quello che volevo dire e che per le conoscenze che abbiamo in quei Pianeti non ostante siano nella fascia abitabile e improbabile che ci sia Vita più complessa di Batteri .

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  10. Beh vedo la questione "vita nell'universo" distinta in almeno 3 stadi: 1) esistenza di batteri basati sul carbonio (quelli basati sul silicio sono ipotetici), lo step probabilmente più semplice, forse per pernospora sono dovunque, finora non abbiamo avuto prove incontrovertibili ma moltissimi indizi che lo fanno supporre, e come dice sergio finché non c'é la prova assoluta non lo si può annunciare anche se x marte stanno tutti fremendo; 2) animali pluricellulari, che per svilupparsi hanno necessità di condizioni ambientali favorevoli e costanti per milioni e forse miliardi di anni (tutto da comprendere); 3) esistenza di forme di vita intelligenti, e se si occorrerebbe definire i livelli di sviluppo intellettivo di riferimento (ruota? colosseo? Iphone?). Stiamo letteralmente nudi sulla spiaggia lambita da un oceano senza fine.

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  11. Curiosity non scoprirà forme di vita, sia ben chiaro! Questo ormai è un fatto già da tempo assodato dalla stessa NASA. La vita OGGI su Marte non può esistere!
    Pensiamo piuttosto ad Europa o Encelado.

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  12. E Titano?..certo idrocarburi e Metano..però perlomeno nel nostro Sistema Solare i Miliardi di anni li hanno avuti questi pianeti per produrre qualcosa..

    La domanda semplice è: ma perchè insistiamo cosi' tanto su Marte?..

    Tecnologia non usufruibile per progettare atterraggi e missioni in ambienti "pesanti"?..come appunto le Lune dei due giganti gassosi..

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