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martedì 5 marzo 2013

Inspiation Mars, Dennis Tito e la sua affascinante proposta per raggiungere Marte nel 2018, il video della conferenza stampa ed un po' di filosofia

(Immagine, credit Inspiration Mars)

NEWS SPAZIO :- Parliamo di Inspiration Mars, l'iniziativa del miliardario Americano Dennis Tito che in questi giorni sta facendo molto parlare di sé.

Una nuova proposta, un viaggio molto lungo, una circumnavigazione di Marte e ritorno. Senza atterraggio, solamente un flyby intorno al Pianeta Rosso e poi via, sfruttando la sua forza di gravità una spinta per dirigersi verso casa. Durata del viaggio 501 giorni.

La prima finestra utile per questa missione? Molto vicino, Gennaio 2018!



Dennis Tito è stato il primo astronauta privato (la denominazione turista spaziale è troppo riduttiva ed inesatta) che nel 2001 tramite la società Space Adventures trovò posto in una capsula Russa Soyuz e raggiunse la Stazione Spaziale Internazionale.

Tito ha fondato un'organizzazione no profit dal nome Inspiration Mars con l'obiettivo di realizzare una missione verso Marte, la prima con esseri umani a bordo.
Si tratterebbe di un lungo viaggio la cui destinazione non sarebbe atterrare sulla superficie del Pianeta Rosso, ma compiere un giro intorno al pianeta, un flyby a 160 Km di altezza (100 miglia) per poi sfruttarne la spinta gravitazionale per l'inserimento in un sentiero orbitale che riporti la navicella sulla Terra.

Una missione tutta Americana, composta da due esseri umani - preferibilmente una coppia - che affronterebbero questo incredibile viaggio della durata di 501 giorni. Qui sotto avete la conferenza stampa in cui è stato presentato il progetto



La missione verrebbe finanziata principalmente da donazioni. E questo è il primissimo compito della nuova fondazione, insieme alla ricerca di collaborazioni, partnership, insomma tutto quanto possa servire (si parla di agreement già in essere con la NASA).

L'idea è di utilizzare la tecnologia esistente o esistente a breve, principalmente delle compagnie commerciali che stanno emergendo nel nuovo panorama spaziale Americano. Si parla di SpaceX e del futuro Falcon Heavy. L'immagine che vedete in alto è solamente un concept.

La prima finestra di lancio è per il 5 Gennaio 2018, anno in cui Terra e Marte saranno allineati favorevolmente. Altrimenti occorrerà aspettare fino al 2031.

Ecco il profilo di missione



Tito ha assunto un team di esperti per studiare in dettaglio il concept di missione. Secondo quanto ha dichiarato il miliardario, trovare i soldi non sarebbe il problema più grosso. Prevede di dedicare i prossimi due anni a raccogliere finanziamenti.

Ovviamente sono grossi, enormi i problemi da affrontare e superare. Cito solamente il pericolo dovuto alla lunga esposizione a radiazioni durante il lungo viaggio nello spazio profondo, oltre che alla anch'essa lunga permanenza in un ambiente a microgravità. Tutti problemi su cui si sta studiando e dibattendo da decenni (chi volesse fare un piccolo tuffo dei dettagli di meccanica orbitale guardi qui).

Personalmente però trovo quest'idea assolutamente affascinante, affascinante e nello stesso tempo inevitabile.

Sì, inevitabile, proprio considerando il nuovo ambiente in cui questa è nata. Mi riferisco al fatto che le aziende private stanno dimostrando maturità e concretezza nella produzione di nuovi asset per la realizzazione di sistemi di trasporto orbitale per esseri umani.
Ho definito questa circostanza una nuova realtà, una nuova normalità in cui viviamo. Ne ho parlato proprio in corrispondenza dei successi dei primi voli di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale, tradizionalmente compiuti da missioni spaziali di varie agenzie spaziali governative, e adesso anche da un'azienda completamente privata - appunto la SpaceX -  che in poco più di dieci anni partendo da zero ha realizzato una nuova infrastruttura di servizi spaziali.

L'umanità quindi ha nuove possibilità, nuove prospettive e nuovi sogni. E' un po' come se avesse raggiunto (o stesse per raggiungere) un qualche next level. Ed in questo nuovo contesto ecco che le iniziative di Tito, ma anche tutte le altre che sono nate nei mesi scorsi e che continueranno a nascere, ne sono conseguenza diretta ed inevitabile. Dieci anni fa tutto questo sarebbe stato impensabile, adesso ci si prova davvero.

E' l'inevitabile spinta dell'umanità che ha l'esplorazione nel cuore nel proprio DNA. Navigare verso ovest per raggiungere le Indie? Non sembrava anche questa un'idea pazza?
Torniamo a Marte. La domanda a cui tutti noi vorremmo dare risposta è: Tito avrà successo?

E' troppo presto per dirlo, ma una cosa è sicura. Nei prossimi anni vi saranno altri 'Tito' che presenteranno nuove proposte e progetti, ed un giorno una di queste INEVITABILMENTE centrerà i suoi obiettivi.

E sarà un altro 'nuovo inizio', una nuova realtà, un altro next level.

44 commenti:

  1. L'iniziativa è lodevole, però... però...
    Far fare un viaggio così lungo e pericoloso, con tutti i rischi alla salute senza atterrare (ammartare) mi sembra uno spreco.
    E come andare in volo con un aereo insicuro e sperimentale in America, sorvolare l'aereoporto e tornarsene indietro. Mah...

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    1. Secondo me non atterrano per poter sfruttare la circumnavigazione come "fionda" per lanciarsi verso la Terra a velocità grandissima.
      Se dovessere atterrare, mancherebbe questa spinta, occorrerebbe molto più carburante, e andrebbero molto più lenti.

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    2. Non atterrano per contenere i costi e accorciare i tempi di progettazione.
      Secondo me, eh!
      A mio avviso è una missione inutile, niente che non si possa fare (e che si è già fatta) con le sonde.
      Anche perche dopo mesi e mesi in scatola (e prima di altri mesi e mesi per il ritorno)i due astronauti vedranno Marte dall'orbita (e una volta sola)e basta, sai la soddisfazione!
      L'unica cosa positiva è il coinvolgimento dei privati in questo genere di missioni che potrebbbe portare a interessanti svilupppi per il futuro.
      Più che la missione quindi conta lo acqusizione di know how per questo genere di cose che porterà ad un calo dei costi e allo sviluppo di una VERA missione SU Marte.

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  2. Ricorda pero'Marcello che anche nella proiezione NASA di prima missione verso Marte e'al vaglio l'ipotesi di andata e ritorno senza fermata, anche se con un equipaggio piu'cospicuo e con un mezzo molto meno improvvisato ovviamente :)

    Giorgio

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  3. Come approccio ricorda molto quello dall'Apollo 8, pero' vi e' una sostanziale differenza.
    L'apollo 8 era necessario per testare a fondo la "solidita'" del progetto, prima dello sbarco vero e proprio.
    Il viaggio seppur "rischioso" era comunque necessario, e la distanza da percorrere era relativamente "breve".
    Nel caso invece della missione su Marte senza approdaggio, si hanno tutti i rischi,e pochi o nessun benefici.
    Il viaggio sara' lungo e probabilmente noioso,sicuramente molto scomodo per l'equipaggio.
    Arrivati in prossimita' di Marte, di sicuro l'equipaggio sara' euforico, e con molti compidi da "sbrigare" in un tempo molto limitato.
    Non faranno neppure "in tempo" ad assaporare l'idea della loro conquista, che gia' gli oblo' saranno coperti dal cielo nerastro dello spazio della lunga lunghissima via del ritorno.
    Insomma un viaggio molto impegnativo e lungo per "raccogliere" molto poco....forse e' l'unica pecca di questa tappa obbligata.
    Forse, se si trovasse il "modo" per ridurre il lungo volo, senza parlare del "confort" visto che si tratta di rimanere chiusi in un modulo per quasi due anni (sono consapevole della difficolta' tecnica) sarebbe una missione molto "piu appetibile" per l'equipaggio,ma e' il mio parere personale.
    Daniele

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    1. Ecco perchè l'equipaggio sarà una coppia.
      Un uomo e una donna probabilmente potranno più facilmente sopportarsi a distanza ravvicinata per così tanti mesi.
      Forse il 2018 passerà alla storia non solo per il primo viaggio verso Marte, ma anche per il primo bimbo concepito nello spazio...

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    2. A riguardo vi e' un fatto da riportare.
      Nello spazio furono portate uova fecondate di uccello (non ricordo la specie forse erano uova di quaglia).
      A bordo pero' in condizioni di microgravita' nessuna delle uova si schiuse.
      Vi sono diverse incognite sul ruolo che svolge la gravita' sul concepimento e sullo sviluppo degli embrioni.
      Quack !

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    3. Gravità zero come anticoncezionale.
      Interessante....

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  4. Forse è meglio e più prudente fare così, come la prima circumnavigazione attorno alla Luna.

    Anche a me sembra uno spreco di tempo e denaro, ma la discesa richiederebbe complessità tecnologiche ed incertezze che, se pur probabilmente superabili con discreta disinvoltura, aumenterebbero troppo i rischi, nella prima missione umana su Marte.

    Ci sono uomini a bordo per mesi in uno spazio interno angusto ed in uno spazio esterno poco amichevole, siamo sicuri ad oggi che possano superare fisicamente e psicologicamente le difficoltà imposte da un viaggio così, senza patire grosse sofferenze?

    Se ci andassero con una nave spaziale con tutte le comodità e risorse della ISS, tutto sarebbe molto meno pioneristico, meno rischioso, meno incerto, ma andare così è come andare con una zattera tecnologica in un oceano che si spera non sia troppo tempestoso.

    Solo in due? Evidentemente lo spazio a disposizione nell'abitacolo sarà davvero modesto in questo progetto.

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  5. Quoto Claudio Costerni
    Se io fossi un miliardario spingerei per un turismo spaziale con un'astronave riutilizzabile da agganciare alla Iss
    In breve
    La Iss diventerebbe un vero e proprio spazioporto con una dock station privata.Sempre dalla mia societa partirebbe l'equipaggio che dovrebbe circunnavigare la luna.Non solo assieme all'equipaggio posso far giungere anche il propellente necessario ad alimentare la mia stronave in stand by sulla Iss.Cosi posso riutilizzarla per diverse volte.Trattandosi di un viaggio fly by sulla luna la stessa rientra e riattracca alla Iss pronta per la prossima missione.Ne piu' ne meno come una nave da crociera che approda la suo porto.Non occorrono tecnologie da inventare solo voglia di fare e tanti sig tanti soldi.

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    1. D'accordo su tutto tranne la destinazione..^_^

      By MARTE

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  6. ma che lo facciano e stop. Ma che è tutta sta polemica,sto "se e ma e però e forse ma costa ma non costa ma serve ma non serve è una cazzata no è bella no cazzo ce ne facciamo"...???? ma dico..? ma ci siete o ci fate?..MA CHE SI VADA eccheccazzo..PRIMA VOLTA..PRIMO VIAGGIO..ma che vi dice il cervello?????...SI VA,. PUNTO..Senza se e senza cazzo di ma.

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    1. Giusto! Ben detto Giò, queste sono le parole che mi mancavano. :-)
      Sei una forza!
      Dovresti andare in Parlamento.

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    2. Voto per Giorgio!!! Si va e basta!! Chi accetta sa dei rischi a cui va incontro e si prende tutto.. gloria compresa!!

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    3. Leggendo questa conversazione,sembrava di rivedere il film "Il giorno piu' lungo" sullo sbarco in Normandia.
      Quando i diversi graduati si interrogano se partire o meno !

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    4. Altro voto per Giorgio. Ma ovviameeente che si va! Non vedo perchè no.
      Il rischio fa parte del gioco.

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  7. Mandare in sicurezza due esseri umani intorno a Marte per la prima volta, risolvere tutti gli immensi problemi che una missione di questo genere porta con sé, inventare nuove tecnologie... vi sembra poco per un'organizzazione privata? Vai Giorgio! :-)

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  8. Pionieristico!!! Ecco la parola che non sentivo più da tanto tempo.

    La circumnavigazione di Marte è indispensabile prima di pianificare una discesa sulla superficie, questo è ovvio, perché pionieristico va bene ma senza fare casini che poi ci farebbero ritardare di altri trenta anni.... hanno già raccolto molti dati in tutti questi anni, poi con curiosity specialmente hanno raccolto molto soprattutto sulla discesa e atterraggio.

    Che il buon Tito l'abbia sparata per raccogliere soci?..... mah può essere, speriamo che nel frattempo i privati che sostengono la next level facciano esperienza e soprattutto facciano scelte tecnologiche più semplici.

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  9. Difficile che ci riesca, cmq meno campata in aria di quella spedizione che punta alla colonizzazione diretta con annesso reality show

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    1. Benvenuto Graziano,
      sarebbe meravigliosamente efficace una collaborazione tra MARS One e INSPIRATION MARS con la supervisione Robert Zubrin di Mars Society, credo che le agenzie spaziali governative di mezzo mondo vorrebbero non restare fuori dal primo tentativo di conquistare Marte, offrendogli contributi tecnologici e consulenze nei diversificati ambiti che una missione tanto speciale richiede!!!

      By Simo

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  10. Concordo con Marcello, Daniele, Claudio Costerni ed Enrico.
    Secondo me questo tipo di approccio di missione con equipaggio è un'inutile forzatura!
    Vivere nello spazio non è più un problema da molto tempo ormai... Il russo Valery Polyakov, attuale detentore del record di permanenza nello Spazio, riuscì a camminare senza aiuto dalla sua capsula fino ad una sedia, al ritorno da un viaggio di 14 mesi (437 giorni 18 ore) nello Spazio (forse lo aiutò l'essere un medico specializzato in medicina astronautica), comunque ci riusci vivendo in quella trappola mortale come fu la stazione spaziale Mir( Polyakov dovette fronteggiare anche un incendio a bordo!!!!).
    Quindi sappiamo già che abbiamo le potenzialità fisiche e tecnologiche per affrontare questi lunghi viaggi...tuttavia ho motivo per non essere d'accordo con Tito ed il suo staff sulla fattibilità del loro progetto!
    I due (a dir poco) coraggiosi astronauti, dapprima faranno un viaggio di 9 mesi ...che farebbero rasentare la pazzia a chiunque o nel migliore dei casi, l'insorgere di patologie mentali quali
    psicosi/ nevrosi, dovute al distacco permanente dalla variegata e stimolante normalità sostituita dalla monotonia...una lunga agonia celebrale di 9 interminabili mesi...
    Dopo di che, finalmente arrivano al tanto atteso momento dell'arrivo nell'orbita di Marte...e che fanno????Gli girano attorno e tornano indietro facendo un'altra vasca lunga 9 mesi??__??
    Non torneranno sani di mente ed in quello spazio ristretto, basta un solo cedimento psicologico per rischiare di perdere TUTTO.... perdere la vita degli astronauti, causando involontariamente un ritardo nell'esplorazione di Marte delle future missioni!
    Sono fermamente contrario a questa missione cosi configurata e con questi obbiettivi ma Sergio, ti do ragione quando affermi dell'importanza del fatto che i privati si uniscano e propongono loro la linea da seguire anche nel ruolo pionieristico dell'esplorazione planetaria con equipaggi. Il fatto stesso che ne parlino cosi seriamente è di buono auspicio per l'immediato futuro, il 2018 è troppo vicino per costruire le tecnologie che terrebbero sicuri gli astronauti dalle radiazioni cosmiche le quali non sono prevedibili come quelle del Sole...
    Secondo me per questo giro dobbiamo passare ed arrivare alla finestra del 2031 con i moduli abitativi, di ricerca e qualche mezzo di trasporto veloce già atterrati su Marte in attesa dell'atterraggio di non meno di 4 astronauti, se ci fossero altre date favorevoli per l'invio degli Eroi anche prima del 2031 non sarebbe male...

    By Simo

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    1. Aspetta Simo, per pionieristico intendo appunto prendere qualche rischio anche del tipo che tu descrivi molto bene.
      Io penso che con la dovuta preparazione non ci sarebbe alcun problema, pensa ai marinai imbarcati sui sommergibili, o appunto al povero Polyakov che comunque non credo facesse esercizi ginnici tutti i giorni.

      Pensa a tutto quello che dovrebbero fare durante il viaggio, testare tutta quella tecnologia non è poco, certo un po di tempo libero dovrebbero averlo.

      Insomma ci dobbiamo andare e basta, è ora di risvegliare l'occidente dal torpore utopisticodemenziale in cui è svenuto,
      dobbiamo anche prudenzialmente rischiare qualcosa azz...

      Ripeto la next level come la chiama Sergio spinta dalla spregiudicatezza dei privati è un primo e forse decisivo passo verso una nuova Epoca.

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    2. Concordo con Te.
      Tra l'altro, nel 2031, molto probabilmente l'astronave sarà assemblata nello spazio, quindi potrà essere molto più grande e abitabile di una capsula che, costretta a decollare dalla Terra, sarebbe larga come il proprio razzo vettore.
      Da qua al 2031, abbiamo tutto il tempo di preparare i pezzi, portarli in orbita presso la ISS, e assemblarli.
      Allora si che gli astronauti potranno disporre di una grande nave con tutti i confort, spazio e PRIVACY necessari per non impazzire durante il lungo viaggio.
      Enrico

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    3. Guarda Simo.. per eliminare il problema allucinazioni e stress da viaggio basterebbe che, alla coppia prescelta, venisse risparmata la presenza della suocera!! Il viaggio sarebbe idilliaco!! :-))

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    4. B. Enrico,
      Polyakov fu affiancato nel periodo del record da diversi astronauti che si sono avvicendati nei mesi trascorsi sulla Mir, qui ne ho parlato:

      http://newsspazio.blogspot.it/2012/03/lo-spazio-fuori-e-dentro.html

      Nel docufilm sopra citato afferma che sulla stazione spaziale non ha mai sofferto apatia o pigrizia per via delle continue riparazioni ed esperimenti che si susseguivano con il variare dell'equipaggio... ma l'ipotetica nave di Tito non sarà grande come la MIR...

      By Simo

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  11. B. Enrico,
    non mi risulta che nei sommergibili, siano mai stati tanto tempo(500 giorni) senza mai risalire per prendere una boccata d'aria e fare i rifornimenti vari e poi considera l'avere a che fare con diverse persone e non una sola...che per quanto affascinante ^_^Ale e senza nessun impedimento(si può sempre simulare un'interferenza elettromagnetica che impedisce le comunicazioni..hehehe) dopo molti mesi non ci sarebbero argomenti nuovi o nuove posizioni da provare(tanto per rimanere nell'ambito sessuale)!
    Ribadisco cosi NON VA!

    Enrico,
    interessante l'idea di assemblare una grande nave con tutte le comodità che, aggiungo io, faccia solo da traghettatore dall'orbita terrestre a quella marziana e viceversa cosi da riutilizzarla e giustificare l'iniziale grande sforzo economico e di ricerca&innovazione⁂

    By Simo

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    1. Tra una ventina d'anni, la ISS ci sembrerà una scatoletta di sardine a confronto con quanto verrà realizzato in orbita...
      Per quanto riguarda invece l'esposizione alle radiazioni, credo che, se non si risolverà con schermature in materiali speciali, si dovrà intervenire geneticamente sugli astronauti.

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  12. Cavolo bello sto tread..

    Però fermiamoci e rileggiamo il tutto dall'inizio..

    Si STA parlando,in ambito scientifico E commerciale (COMMERCIALE!!!!! We..Asimov si alza dalla tomba!!!) di muovere i PRIMI veri passi Umani oltre l'orbita Lunare.

    Già il fatto di sentirne parlare e che solo pochi la scartano come cazzata fantascientifica la dice lunga del passo da gigante che finalmente l'Umanità ha compiuto nella Cultura Spaziale.

    Fra 50 anni,se ci rileggeremo..sorrideremo. Ma fra 50 anni..IO vi mando un bel vaffa dall'Al Di Là.

    :D

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    1. ...ma fino a che sei DAL Di QUA cerca di capire che un fallimento COMMERCIALE o scientifico ritarderebbe comunque la "conquista" di mArTe!
      Meglio che se ne parli BENE che sparare caZZZ...°0°...

      By Simo

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  13. Replica per l'Anonimo del 07 marzo 2013 11:45 firmato Enrico, ma non credo di dire nulla di nuovo.

    Le dimensioni di una capsula sono certamente condizionate dalle forme e dalla larghezza del vettore, ma penso che non siano un limite assoluto ed invalicabile.
    La capsula può essere più larga, nulla lo vieta se si rispettano almeno aerodinamica e resistenza stutturale durante il lancio dalla Terra.

    Inoltre con un pò di moderna ingegnerizzazione e fantasia si potrebbero realizzare strutture e camere con dimensioni variabili che successivamente, nello spazio possano aumentare di volume, ed anche di molto, e con materiali già esistenti oppure con altri ancora da sottoporre a studi e verifiche di tenuta alle varie sollecitazioni ambientali (temperature variabili estreme, alcune radiazioni, micrometeoriti).

    Anche in questo progetto vediamo, agganciato alla navicella stile Apollo, un modulo che sembra gonfiato, un pò più largo del vettore-sigaro.

    Ma la giusta strada da percorrere nel futuro prossimo è costruire in orbita una nave madre abbastanza grande ed ospitale realizzatata incrementalmente, con più voli, come hanno fatto con l'ISS.

    Per fare questa nuova opera si potrebbe o dovrebbe approffittare proprio di quest'unica piattaforma sicura e "fissa" che abbiamo nello spazio, ancorando temporaneamente le singole parti-moduli che formerebbero poi la nave madre da inviare su Marte o verso altre mete.

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    1. Sembra che su questo punto Claudio siamo d'accordo tutti e 4;
      una grande e comoda astronave riutilizzabile da assemblare nei pressi della ISS, la quale fungerebbe da casa x le maestranze assemblatrici...i primi operai spaziali ehhehe poi spero che finalmente Robonaut 2
      si dia daffare ed aiuti nei lavori
      più^_^ pesanti...heheahhah
      Presto verrà testata la tecnologia dei moduli abitativi gonfiabili
      di Bigelow aerospace sulla ISS, un recente post di Sergio ne annunciava la missione. Credo che se la tecnologia si rivelerà affidabile, verrà presa in considerazione per la maggior parte delle strutture abitative che verranno lanciate nello spazio e verso Marte ecc.., essendo queste espandibili dopo che hanno raggiunto le coordinate di stazionamento, con un maggiore spazio abitativo a parità di peso/costo!

      Nel solo tempo che seguo questo Blog, circa 2 anni, sono successe tantissimi avvenimenti e le novità per il futuro sono frequenti...la seconda corsa allo spazio è già cominciata e ne stiamo vedendo i primi visionari partecipanti..quelli che un giorno si spartiranno la gloria e le ricchezze, quelli che verranno citati nei libri di storia e "faranno la differenza"!!

      By Simo

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  14. Affascinante di certo ma a mio parere inutile.
    Bisognerebbe lavorare tutti per risolvere problemi importanti come le radiazioni la lunghezza dei viaggi e la semplicità di effettuare missioni (finestre di lancio esempio, per non parlare di ottenere prima di tutto tecnologie molto più sicure ed economiche(costa tutto troppo) Tante ultime missioni mi sembra si facciano solo per la gloria (e per i finanziamenti che fanno gola) ma di utilità ne hanno ben poca.

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  15. Ottima l'idea della iss come spazioporto è un peccato buttarla.

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  16. Anonimo, fai la fatica di scrivere anche il tuo nickname per favore, in questo Blog lo apprezziamo tutti moltissimo!!!

    Non è mai facile muovere i primi passi, in qualunque campo, ora è vero che lo spazio non è più "l'Ignoto spazio profondo"(docufilm di Werner Herzog) ma molti passi dovremo ancora fare prima di camminare e poi correre...
    Affrontare rischiose missioni come quella di MSL Curiosity servono per testare le nuove tecnologie e come in questo caso, l'unico modo per testare l'entrata in funzione dello sky crane fino all'atterraggio di 900 Kg e sgancio gru, era farlo per davvero!
    Ce ne saranno ancora molti di "primi passi"
    a volte necessari per passare ad un nuovo livello di consapevolezza delle nostre capacità, come umanità dobbiamo dare degli esami per laurearci in scienze dello spazio^_^ e guadagnarci cosi, il diritto di essere chiamati un giorno...Cittadini dello Spazio!!
    Tornando alle radiazioni, spesso l'unico modo per imparare è affrontare il problema...quando proveremo a fare la lunga traversata nel vuoto cosmico sapremo se le soluzioni pensate saranno state sufficienti ad impedire la degenerazione cellulare!

    Curiosity ora scorrazza felice sul suolo marziano, guardiamo fiduciosi verso il futuro!

    By Simo

    PS. a proposito di riutilizzare la stazione e non fargli fare la fine della MIR, +- la pensiamo alla stesso modo ti ripropongo la mia visione già pubblicata su news spazio, ma visto che non so chi sei e se l'hai già letta...

    Cosa ne pensi/ate??

    Trasformare la stessa stazione in un cargo merci!!! Ecco " l'originale " testo scritto di getto una sera di lunghi viaggi... interplanetari! :-D
    " Ho trovato un modo per facilitare lo sbarco dell' Uomo su Marte o la creazione di una base permanente sulla luna, a costi molto inferiori rispetto ai piani – proposte attuali della NASA,ESA.

    Come spesso accade è nella semplicità la chiave per risolvere problemi apparentemente gravosi!
    Infatti se dovessimo mandare un equipaggio su Marte dovremmo prima preparargli un campo di accoglienza con tutto quello che gli servirà per rimanere molti mesi lontani... da casa.

    L' idea mi è venuta dopo che ho sentito che la Nasa ,aveva prolungato la vita della stazione spaziale fino al 2020!! ma dopo???
    Potremmo usarla come cargo, basterebbe svuotarla di ciò che non serve e riempirla di tutto l'occorrente ,ovviamente ci agganceremmo un modulo propulsivo ma risparmieremmo su tutti gli atri spazi disponibili evitando di lanciare molte piccole navi da trasporto. Una volta nell'orbita di Marte i nostri marziani avranno un supermercato a poche... hemm... migliaia chilometri di distanza tra l'altro pressurizzato che potrà essere usato anche in caso di emergenza come casa provvisoria in attesa dei soccorsi che non potranno essere tempestivi!!
    A tal uopo ci vorrà una navicella in grado di ripartire dalla superficie di Marte più volte ma sempre senza carico, risparmiando sul combustibile il quale potrebbe trovarsi sulla stazione di ... rifornimento .

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  17. Interessante! Il 2018, a differenza del 2031, coinciderà col periodo ciclico di minima attività solare. In linea teorica, questo potrebbe servire a colmare il vuoto di tecnologia relativamente alla predisposizione di un'adeguata schermatura dalle radiazioni. Nel senso che nel 2031 con ogni probabilità avremo a disposizione qualcosa di più efficace, ma ci troveremmo a fronteggiare anche dei livelli più alti di radiazione solare.

    A questo punto sarebbe ancora più interessante tradurre in termini percentuali questa differenza, ed anche capire se una certa percentuale maggiori il rischio in maniera proporzionale oppure progressiva.

    Da un bel pezzo ormai seguo i contenuti di questo sito, ma forse ci voleva una notizia di "rottura" come questa per decidere di manifestarmi anche io.
    Comunque andrà, l'intenzione stessa è pur sempre uno strattone in un ambiente che appare quasi fossilizzato.
    Forse c'è veramente bisogno di nuovi pionieri!

    Massimo P.

    RispondiElimina
  18. Ciao Simo, interessante la tua proposta riguardo la ISS... Ti puo'interessare questo link? ;)

    http://www.universetoday.com/15561/the-space-station-as-an-interplanetary-transport-vehicle/

    Giorgio

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  19. Certo con la fantasia potremmo inventarci qualsiasi cosa, tanto i soldi sono di Tito, purtroppo nel campo aeronautico ma sopratutto in quello aerospazio le cose hanno un costo elevatissimo e le date di scadenza sono prese in considerazione molto seriamente, se la ISS arriverà al 2020 significa che qualcuno a valutato che è capace di resistere con un margine di sicurezza adeguato. Qualche tempo fa scrissi, in occasione di un rientro distruttivo in atmosfera di un modulo ATV che era un peccato perdere quei bellissimi moduli, sarebbe stato utile collegarli magari in modo da formare una ruota e utilizzarli per una qualsiasi missione.
    Ma questo purtroppo non è possibile perché questi moduli hanno una data di scadenza, cioè non sono in grado di resistere con l'adeguata sicurezza oltre la loro vita utile, sarebbe come andare con una barchetta in mezzo a un'oceano, quanto puoi resistere? boo? forse non avrai problemi ma Cristoforo Colombo non era uno sprovveduto......

    Insomma non è tanto semplice, dobbiamo andare con lo spirito PIONIERISTICO che ha contraddistinto il secolo scorso e tutta la nostra storia passata, ponderando anche l'utilizzo di una certa fortuna, con dei manici di equipaggio che poi racconta a noi signorine cosa dobbiamo fare per non naufragare.


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  20. Giorgio molto interessante, sono sicuro che quando ci avvicineremo alla "data di scadenza"^_^ come la chiama Enrico, verranno prese in considerazione tutte le possibilità...

    Lo sapevate che sulla ISS un finestrino della cupola era stato scheggiato da un micro oggetto non identificato e che è stato sostituito con una EVA??
    L’urto con un micrometeorite o un oggetto orbitale (MMOD) è un evento piuttosto comune per la ISS che è costruita per assorbire l'energia cinetica dell'impatto..
    Quello che voglio dire Enrico è che non stiamo parlando di...ricotta!_! ma di una struttura leggera ma resistente che non ha una data di scadenza ma che si può riparare, come abbiamo visto per l'oblò.
    Per quanto riguarda l'elettronica, credo che si possano sostituire, in via precauzionale, le schede in via di scadenza che riguardano i sistemi vitali della stazione e sostituire il resto solo se e quando si romperanno.

    Il 2020 è dietro l'angolo, mi spiegate se rottamiamo la stazione dove mandiamo i nostri astronauti a fare ricerca??
    Astorre Giorgio potrebbe rispondere..la stazione spaziale cinese hehehe che in effetti dovrebbe essere completata proprio nel 2020, ma una tale distensione tra le due super potenze cosi in breve tempo la vedo un pò difficile..sigh ma anche soob!!

    Costruirne un'altra daccapo??
    Vorrebbe dire altri 14 anni di lavoro dedicato alla ISS e non ad altri progetti!
    Oppure non costruirla più nell'orbita terrestre ma sulla Luna..già mi piace di più!
    Ma anche cosi facendo, Marte ce lo scordiamo noi e forse anche i nostri figli!!
    Io punterei sull'"usato sicuro" con garantiti i pezzi di ricambio della ISS, e nel frattempo mi organizzerei per la grande impresa...MARTE!

    By Simo



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  21. Interessante. La scelta del 2018 va a coincidere col minimo ciclico dell'attività solare, per cui si affronterebbe una quantità di radiazioni più bassa rispetto a quanto ci si troverebbe ad affrontare nel 2031. Quindi, anche se con ogni probabilità in futuro si potrà contare su una tecnologia che potrà a sua volta garantire una protezione più efficace, questa dovrà comunque sopportare un livello di radiazioni superiore.

    A questo punto sarebbe ancora più interessante ottenere qualche dato concreto: poter quantificare in termini percentuali la differenza tra i livelli del 2018 e quelli sicuramente più alti del 2031, nonchè capire se all'aumentare delle radiazioni solari, il rischio va ad aumentare in maniera proporzionale od invece in modo esponenziale.

    Seguo ormai da un bel pezzo le pubblicazioni di questo sito e mi sa che ci voleva proprio una notizia di "rottura" come questa per decidere a manifestare la mia presenza.

    Comunque vadano le cose, almeno a livello di intenzioni è un primo vero scossone rispetto ad un panorama di ipotesi futuristiche e direi comodi rinvii in cui sembra fossilizzato il futuro dell'esplorazione spaziale umana.
    Forse abbiamo davvero bisogno di nuovi pionieri!

    Massimo

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    1. Anche se in buona fede, evidentemente ho creato una confusione di messaggi ripetuti. Ormai avevo rinunciato all'inserimento e invece il sistema aveva acquisito e pubblicato insieme dopo due giorni tutti i tentativi che credevo fossero andati perduti, compreso l'appello fatto per provare a chieder un recupero del primo messaggio del giorno prima.
      Forse è il caso di ripulire eliminando tutti i messaggi ripetuti a partire da sabato 9.
      Più drammatico che organizzare qualcosa per Marte...
      Per scusarmi.
      Massimo

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    2. Massimo, non ti preoccupare troppo.

      Da alcuni giorni ci sono anomalie e rallentamenti sospetti nel web, qui ed altrove.
      Ho notato che sta capitando sempre più frequentemente ed ad ondate come i passaggi meteorici, ed è un pò lo specchio dei tempi.

      Sono attacchi informatici alle reti... o bugs, manutenzioni o non manutenzioni dei servers, etc, etc.

      (secondo tentativo di invio, 23:20)

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  22. Non ti preoccupare Massimo, per come conosco Sergio non sono queste le cose che possono infastidirlo o farlo arrabbiare... conta più ciò che scrivi e se non ti firmi! Ma a me sembra che tu non corri questi rischi^_^, benvenuto anche a te^_^!
    Ti consiglio la prossima volta, visti i problemi, di pubblicare i commenti usando "l'account (Google)" che puoi scegliere sotto la finestra dove scrivi il commento, in questo modo puoi in qualunque momento rimuovere il tuo commento!

    Tornando al tuo commento, se consideri che l'attività solare segue un ciclo di 11 anni +-1 e che questa nel 2018/2019 sarà nel suo minimo, è consequenziale che nel 2031 avrà la stessa minima attività!!

    Certo che in vent'anni ne faremo di progressi in questo campo, già oggi potremmo schermare efficacemente gli astronauti utilizzando il piombo o l'acqua, dobbiamo trovare/inventare un materiale solo più leggero per risparmiare sui lanci, oppure creare un campo magnetico artificiale..questo di per se non sarebbe difficile, è come isolare l'interno dell'abitacolo che lo è!!!

    By Simo

    PS. Claudio io navigo con fastweb e a parte raramente qualche rallentamento nel download,
    l'upload su News Spazio è sempre stato quasi istantaneo.

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  23. Grazie ad entrambi. Speriamo che ci siano presto novità sugli sviluppi della situazione. In attesa del futuro, mi accontenterei che inizino a trapelare notizie del bolide che si diceva doveva andare a scorazzare sulla luna entro quest'anno....

    Saluti, Massimo.

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