(Immagine, credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare dell'incidente avventuto durante la passeggiata spaziale EVA-2 degli astronauti Chris Cassidy e Luca Parmitano, interrotta dopo circa 1 ora e mezza a causa di una perdita d'acqua all'interno del casco di Luca. Ecco i post
La NASA sta investigando sul problema, la priorità è capire cosa è successo, in modo da poter aggiustare le cose e prendere le dovute misure per evitare simili problemi in futuro. Solo allora verranno riprese le attività extraveicolari sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Due distinti gruppi di indagine NASA lavorano al problema, uno più strettamente tecnico per individuare le precise cause che hanno portato Luca ad avere circa 1 litro, 1 litro e mezzo di acqua all'interno del suo elmetto. L'altro team sta facendo un'analisi più ampia che coinvolge le procedure per lo svolgimento delle attività EVA e per la sicurezza degli astronauti in generale.
La NASA ha inoltre inviato con l'ultimo razzo Proton di rifornimento arrivato sulla Stazione il 27 Luglio scorso un Kit per la riparazione delle tute spaziali.
Nel frattempo ecco un video molto interessante dell'astronauta Chris Cassidy che ci mostra il cammino dell'acqua fino alla testa di Luca.
Chris fa riferimento all'acqua del sistema di raffreddamento che in qualche modo è filtrata nel casco dal sistema di ventilazione, accumulandosi prima dietro la testa di Luca e poi muovendosi verso orecchi, occhi e naso.
Eccolo
Enjoy!
Finalmente qualcosa viene pubblicato dalla NASA,
RispondiEliminatuttavia rimango perplesso,
quando andremo su Marte, dovremo portarci per sicurezza tutto doppio? Astronauti compresi??
Riusciranno i nostri eroi ad affrontare gli inevitabili problemi all'attrezzatura in tempo per non mandare tutto a ...t...?!?
By Simo
Interessante aggiornamento Sergio, tienici informati sugli sviluppi.
usano tute di 15 anni fa e poi ci meravigliamo che abbiano questo genere di problemi...tipico di NASA usare cose vecchie come le idee....vedi ORION/APOLLO
RispondiEliminaCaro anonimo, se pensi di avere idee migliori di quelle che hanno in Nasa, perché non li contatti? Ci sono vari italiani che lavorano laggiù, potresti dare una mano, non trovi?
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