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venerdì 11 novembre 2016

La prima missione spaziale realizzata dall'ONU, collaborazione Internazionale per tutti i paesi membri

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Lo scorso fine Settembre all'International Astronautical Congress IAC2016 svoltosi a Guadalajara (Messico) è stato presentato il progetto di una missione molto particolare, qualcosa di unico nel suo genere e dico anche molto significativo. E' stata annunciata la 1° missione spaziale delle Nazioni Unite.

Si tratta di un agreement tra l'ufficio dell'ONU che si occupa di spazio, lo UNOOSA (United Nations Office for Outer Space Affairs), e l'azienda Sierra Nevada Corporation (SNC) per lanciare nel 2021 una missione spaziale orbitale della durata di due settimane a bordo della navetta Dream Chaser.

La missione è dedicata a tutti i paesi membri dell'ONU, principalmente a quelli che non hanno proprie infrastrutture o risorse finanziarie per condurre un proprio programma spaziale.



"Una delle responsabilità principali di UNOOSA è quella di promuovere la cooperazione Internazionale per un utilizzo pacifico dello spazio" ha dichiarato Simonetta Di Pippo, direttrice dello UNOOSA.

La missione darà alle nazioni in via di sviluppo l'opportunità fino ad oggi inesistente di realizzare e far volare propri payload per esperimenti in microgravità con Dream Chaser.
L'annuncio della missione si basa su di un Memorandum of Understanding (MOU) firmato lo scorso Giugno tra UNOOSA e SNC per collaborare in questa missione che ha dello storico.

Di Pippo: "Continueremo a lavorare a stretto contatto con SNC per definire i parametri di questa missione, che a sua volta fornirà agli stati membri dell'ONU la possibilità di accedere allo spazio in modo economicamente efficace e collaborativo nel giro di pochi anni. Le possibilità sono infinite".

Le risorse finanziarie per la missione verranno raccolte da varie fonti.
Ai paesi che verranno selezionati per fornire i propri esperimenti verrà chiesto di pagare una quota dei costi proporzionale alle risorse che saranno necessarie per ospitare i payload ed alle loro capacità finanziarie.
Inoltre è in corso l'individuazione di sponsor che possano finanziare buona parte dei costi di missione.

Nel corso del prossimo anno verranno effettuati una serie di incontri con gli stati membri ed i possibili fornitori di payload sugli obiettivi e sulla struttura di missione e per sollecitare proposte di payload.

Per rendere il programma più accessibile ai paesi che non hanno una propria industria spaziale (o non è particolarmente sviluppata), UNOOSA offrirà supporto tecnico a quanti non avessero competenza ed esperienza necessari per sviluppare payload per attività in microgravità.

La selezione degli esperimenti che faranno parte della missione avrà luogo nei primi mesi del 2018, dopodiché realizzazione ed integrazione dei vari payload nella navetta Dream Chaser. Il lancio è pianificato per il 2021.

Qui sotto vi propongo un'animazione video di una possibile missione di Dream Chaser sulla Stazione Spaziale Internazionale



Enjoy!

Fonte dati, UNOOSA, SNC.

13 commenti:

  1. Anche questo è molto interessante.
    Con la monopolizzante attenzione che aveva creato la conferenza di Elon Musk, questo probabilmente è passato in secondo piano, se non del tutto inosservato.
    Speriamo che l'intento, l'agreement, si concretizzi davvero e con successo.

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    1. E' davvero molto importante. Per prima cosa prende maturità l'inziativa ONU di collaborazione spaziale Internazionale inclusi i paesi in via di sviluppo.
      E poi è ora che il Dream Chaser inizi a volare.

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    2. Sarebbe proprio ora. Dream Chaser, per la mia soddisfazione, avrebbe dovuto fare il primo volo proprio questo mese. Ne avevi parlato anche tu qui ad inizio 2014.
      Ho trovato un riferimento NASA abbastanza recente, dell'11 luglio di quest'anno, dove si afferma che "SNC plans to resume the next phase of flight testing for Dream Chaser later this year", ovvero alla fine di quest'anno, un periodo che in pratica confermava i piani annunciati nel 2014.

      Ma ora che l'1 novembre 2016 è passato, si sa qualcosa su che fine abbia fatto questo benedetto primo test? Non riesco a trovare nulla in merito, ma se cercano volontari per spingerla fuori a braccia entro l'anno che me lo facciano sapere!

      Gli annunci sulle missioni future vanno bene, e capisco che la perdita del famoso contratto NASA avrà creato problemi forse anche economici, ma se la navetta non vola ancora neanche per i test almeno entro l'anno prossimo, con cosa la fanno la missione?

      Massimo

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  2. Ottima cosa, lo spazio dovrebbe essere accessibile a tutti, ma in mancanza di tale possibilità é un idea niente male
    Nico

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  3. Sicuramente un iniziativa molto interessante e oltretutto è sicuramente positivo che l'ONU si interessi di spazio ma su alcune questioni sono leggermente perplesso. La navicella Dream Chaser che dovrebbe fare il primo lancio commerciale non prima del 2019 in questo caso nella configurazione cargo(si pensa anche di farne una versione in grado di trasportare fino a 7 astronauti), ma scusatemi cosa cambia da questa navetta cargo ad altre navette cargo sempre private come la dragon della spaceX che oltretutto è già operativa e anche lei riutilizzabile, e quale delle due dovrebbe avere il costo di lancio inferiore? qualcuno potrebbe chiarirmi meglio questo progetto?

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    1. Alex, per quanto riguarda le caratteristiche di Dream Chaser naviga nel blog sulla sezione dedicata a Sierra Nevada Corporation, hai il link nel post.

      Poi, non capisco cosa vuoi dire, la cosa è semplice. ONU ha fatto un accordo con SNC, quindi vola su Dream Chaser. Se avesse fatto un accordo con SpaceX avrebbe volato su Dragon.

      L'aspetto più importante della notizia non è con quale azienda l'ONU abbia fatto partnership, ma il fatto che per la prima volta per mezzo di quest'iniziativa di UNOOSA vi sia la possibilità di accedere allo spazio anche per paesi che non possono permettersi un proprio programma spaziale. Ti sembra poco?

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    2. Sergio mi spiego meglio, dal tuo articolo e dal video la missione dovrebbe essere attraccare alla stazione spaziale internazionale con dei carichi scientifici per poi riportarli sulla terra giusto? tali carichi sarebbero di nazioni che non possono permettersi un programma spaziale fino a qui ci siamo, ora mi chiedo ma ci sarebbero stati che non possono permettersi un programma spaziale che abbiano intenzione di fare esperimenti sulla ISS? probabilmente gli interesserebbe di più avere dei propri satelliti in orbita. Poi sul fatto di avere scelto questa società la mia perplessità sta nel fatto di avere scelto un veicolo spaziale che se tutto va come previsto dovrà fare il primo volo commerciale nel 2019(e talvolta quando si parla di questo campo le date slittano facilmente basti pensare alla navicella orion) mentre invece la spacex è già pronta da subito.

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    3. Alex, non ho mai scritto che la missione ONU attraccherà sulla ISS.

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  4. Questa agenzia in 54 anni ha fatto qualcosa di notevole? la Dream Chaser corregimi se sbaglio non è in grado di lanciare carichi nel orbita bassa quindi se non attracca sulla ISS non vedo che altro potrebbe fare.

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    1. Ok, lo faccio io, pare sia il mio mestiere. Sergio ora riposa.
      Alex S, ci va la doppia g.
      correggimi, non "corregimi".
      Fatto!

      Poi ... SNC è una compagnia privata, se vuoi, una azienda, certamente non una agenzia.
      Non guardare tanto indietro, agli albori, quando è nata nel 1963, che senso ha?
      E soprattutto, non essendo una agenzia spaziale, ma una fornitrice di soluzioni hardware che poi si è evoluta raggruppando diverse aziende produttrici di componenti per i settori areonautico, spaziale, elettronico, e di sistemi integrati, non si può recriminare che non abbia fatto, come dici tu "nulla di notevole" (che non è vero) cioè che non abbia fatto concorrenza alla NASA con sue missioni spaziali autonome!

      A NASA, come a tante altre, ha fornito importante supporto tecnologico e si può vantare che tutte le sue forniture hardware hanno sempre funzionato perfettamente.
      Ha 3000 persone che lavorano in 6 aree business, molte società controllate ed affiliate, che operano in 34 posti di 19 paesi degli Stati Uniti ed in Inghilterra, Germania e Turchia, ed ha fornito e fornisce supporto globale ai suoi clienti.

      Più recentemente, nel 2009, si è formata Sierra Nevada Corporation Space System, o semplicemente SNC Space System, una Business Area che è nata dal consolidamento, dopo tanti anni di esperienza (nei settori detti sopra, ma anche nella telemedicina e sistemi di guida), di più società controllate.
      Questo in estrema sintesi, per farla molto breve.
      Il recente nuovo accordo di settembre, porterà ad estendere ulteriormente le dinamiche, ma è tutto ancora da definire, come quando e cosa.

      L'idea già nota è comunque quella della differenziazione in due Dream Chaser sostanzialmente differenti, una per il solo carico con volo autonomo senza equipaggio e l'altra con equipaggio, fino a 7 astronauti entrambe solamente per le LEO (orbite basse terrestri, come quella del ISS).
      Qui c'è la pagina originale con le FAQ sulle differenze tra le due varianti di navetta, la Dream Chaser Cargo System e la Dream Chaser Space System.
      Che io sappia, non è stato detto alla conferenza sostanzialmente molto di più di quello che ha già riportato qui Sergio, ma se vuoi esplorare di persona, potresti contattare direttamente codeste persone e poi riferirlo qui a noi, se ti dovessero rispondere:

      Daria Brankin
      United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA)
      Telephone: (+43- 1) 26060-8718
      Email: daria.brankin[at]unoosa.org

      Krystal Scordo
      Sierra Nevada Corporation, Space Systems
      Telephone: (+1-720) 407-192
      Email: SNCDreamChaser[at]sncorp.com

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    2. Giusto Claudio. Aggiungo solamente un paio di cose.

      Alex S, per attraccare alla ISS occorre prima raggiungere l'orbita Terrestre. Se non sei in grado di arrivare in LEO certamente non puoi raggiungere la ISS.

      Inoltre non scordare che SNC è una delle tre aziende selezionate dalla NASA per i contratti CRS-2 di rifornimento alla ISS per il periodo 2019-2024.
      Quindi per il 2021 l'ONU dovrebbe avere la sua navetta "up and running". Qui trovi il post

      http://newsspazio.blogspot.it/2016/01/nuovi-contratti-nasa-crs-2-per-i.html

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  5. Allora Claudio io parlavo del UNOOSA l'agenzia del ONU per lo spazio fondata nel 1962 non della SNC che produce la navetta, e mi chiedevo se in 54 anni avesse fatto qualcosa di rilevante(anche con sola funzione di coordinamento) tutto qui,poi ho letto le FAQ molto utili grazie, comunque la mia perplessità non è sulla navetta che come ha detto Sergio è stata già scelta dalla NASA per rifornire la ISS ma bensì sulla missione e se ci siano nazioni che non possono permettersi per motivi economici missioni spaziali che siano interessate dato che la navetta fra la sue tante applicazioni non è in grado di lanciare satelliti in orbita terrestre bassa(leggendo le FAQ lo dice), ma la navetta in se mi sembra molto promettente dato che può eseguire diverse funzioni.
    P.S. Claudio non ti sembra eccessivo mettere i contatti del UNOOSA e della SNC magari pure a te sarà capitato per dire di avere qualche perplessità sulla Spacex ma mica provi a chiamare Elon Musk.

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  6. Alex S, mi fa molto piacere che il mio articolo ti abbia acceso molte curiosità.

    Se vuoi conoscere in profondità la UNOOSA e l'impegno ONU per lo spazio la cosa migliore è che ne visiti direttamente il sito.

    Ed i riferimenti che ti ha lasciato Claudio nel suo commento sono, da parte mia, assolutamente pertinenti.
    La NASA stessa ha indirizzi di contatto a cui chiunque può inviare domande. Se e quando poi ti risponderanno, beh, questa è un'altra storia.

    Per quanto riguarda la tua perplessità sull'esistenza di nazioni che vorrebbero fare esperimenti in orbita pur non avendo un proprio programma spaziale o risorse necessarie per avviarne uno, voglio tranquillizzarti, certo che ce ne sono.
    In tutto il mondo ci sono cervelli che potrebbero dare tanto alla scienza, ed alla collettività in generale, se collocati nel giusto ambiente con le giuste risorse. Mi sembra che questo sia un orizzonte totalmente in linea con le attività dell'ONU.

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