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venerdì 24 marzo 2017

Red Dragon, SpaceX e NASA alla ricerca di un sito di atterraggio su Marte

(Credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare di Red Dragon, la 1° missione su Marte annunciata da SpaceX, inizialmente prevista per l'anno prossimo e poi rimandata alla successiva finestra di lancio, nel 2020.

Un razzo Falcon Heavy porterà in orbita una capsula Dragon V2 che raggiungerà il Pianeta Rosso per tentare un atterraggio al suolo. Ne abbiamo parlato qui


Ad una presentazione tenutasi lo scorso 18 Marzo in Texas, Paul Wooster, manager di SpaceX, ha dichiarato che l'azienda di Elon Musk sta lavorando con scienziati del centro NASA JPL per individuare un buon sito di atterraggio per la prima missione Dragon su Marte.

NASA collabora con SpaceX per la missione su Marte fornendo consulenza, in cambio dei dati di avvicinamento, ingresso in atmosfera ed atterraggio della capsula commerciale.



La scelta del sito di ammartaggio è basata su alcuni criteri. Il primo di questi è che sia vicino ad una grande quantità di ghiaccio d'acqua, anche nel sottosuolo, in modo che possa essere praticabile un suo utilizzo per supportare un insediamento umano.

Il 2° criterio è che il luogo dell'atterraggio sia vicino all'equatore, per ottimizzare la generazione di energia elettrica con i pannelli solari.
Inoltre, 3° criterio, è preferibile che il sito si trovi ad una bassa elevazione per aver migliori condizioni termiche al suolo.

Wooster è manager per i sistemi di guida, navigazione e controllo della capsula Dragon, ed è tutt'ora impegnato anche nella pianificazione della missione SpaceX sul Pianeta Rosso.

Secondo quanto dichiarato da Wooster sono quattro le regioni individuate che rispettano i criteri di selezione. Si trovano tutte nell'emisfero settentrionale di Marte. Si tratta di Deuteronilus Mensae, Phlegra Montes, Utopia Planitia ed Arcadia Planitia.

Si trova tra antichi altipiani caratterizzati dalla presenza di molti crateri e pianure. Presenta evidenze di attività glaciale, la sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (il nostro grande amico MRO) ha individuato la presenza di ghiacciai nel sottosuolo, ricoperti da un piccolo strato di detriti.

E' un sistema montagnoso che si estende per 1300 km. Ha un complesso sistema di bacini, colline e crinali. E' probabile che vi siano grandi riserve di ghiaccio d'acqua, a 20 metri di profondità.

E' la regione in cui atterrò nel 1976 il Viking 2. E' il più grande bacino da impatto del sistema solare, con i suoi 3300 km di diametro. Lo scorso anno la NASA ha individuato un enorme deposito di ghiaccio d'acqua sotterraneo.

E' una grande area pianeggiante, contenente recenti flussi di lava. Contiene un'ampia regione che si ritiene possa essere stata scolpita da processi periglaciali, cioè processi geologici a carattere periodico-stagionale che sostengono l'ipotesi che vi sia ghiaccio d'acqua appena al di sotto della superficie.

Le prime tre regioni appaiono molto pianeggianti dalle immagini a media risoluzione della fotocamera CTX di MRO, ma le foto ad alta risoluzione di HiRISE le mostrano invece come rocciose.

Arcadia Planitia sembra invece la più promettente, poiché anche alle foto di HiRISE appare pianeggiante, con pochissima roccia.

Questi siti sono di grande interesse per la vision a lungo termine di SpaceX per stabilire una presenza umana su Marte.
Ma non viene esclusa, sempre secondo Wooster,  la possibilità di inviare Red Dragon in altre regioni del Pianeta Rosso, se questo è ciò che vorranno i futuri  clienti.

La capsula potrà portare su Marte payload fino ad 1 tonnellata, con l'opzione di rimanere all'interno della capsula o di essere depositata al suolo.

Mettiamola così... stay tuned!

Fonte dati, Universe Today, SpaceNews.

3 commenti:

  1. Speriamo che quando averà questo ammartaggio potremo vedere il video in "diretta"(considerando il tempo che ci mette il segnale per arrivare sulla Terra) ,la NASA sta lavorando a dei sistemi laser per comunicare molto velocemente e trasmettere grossi quantitativi di dati(quindi per esempio trasmettere un video in alta definizione) sarebbe bello se fosse usata questa tecnologia durante questa missione dato che a oggi non abbiamo effettivamente video di Marte.

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    1. Ciao AlexS, ti trovo e ti leggo spesso qui sul blog e questo mi fa molto piacere, perchè hai colmato il vuoto partecipativo lasciato da me e Claudio C.!(Claudio se ci sei batti un colpoXD!!)
      Ovviamente non mi perdo un post di Sergio ed i vostri commenti, i tuoi sempre interessanti e ben scritti (anche Claudio C. sono sicuro ti leggerà con piacere^_^!) e che condivido, come te sto seguendo lo sviluppo ed i test di questa tecnologia impiegata nell'ambito del trasferimento dati nello spazio.
      Comunicare rapidamente grandi quantità di informazioni sarà determinante sopratutto quando i primi coraggiosi astronauti si allontaneranno dal sistema terrestre.
      Si si, ho un chiodo fisso in mezzo alla fronte...e si chiama MARTE!!


      By Simo

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    2. Devi solo aspettare nei prossimi decenni vedremo esseri umani mettere piede sulla Luna(onestamente non essendo ancora nato durante le missioni Apollo mi piacerebbe molto vedere una missione moderna con un allunaggio) e su Marte.

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