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giovedì 27 novembre 2008

Ministeriale ESA: la politica europea per lo Spazio

I ministri responsabili delle attività spaziali dei 18 stati membri dell'ESA e del Canada hanno concluso ieri la Conferenza Ministeriale per lo Spazio (vedi qui) svoltasi il 25 ed il 26 novembre scorsi all'Aia, tappa fondamentale per delineare una politica spaziale comune per i prossimi anni (immagine, fonte ESA - A. Le Floc'h).

Ci sono state molta soddisfazione e molte convergenze nella decisione di intraprendere un cammino comune, fatto sia di nuove iniziative che di prosecuzione di programmi già in corso d'opera.

Dal sito dell'ESA leggo che le decisioni prese dai ministri rappresentano un passo avanti per dare all'Europa i mezzi per rispondere ai cambiamenti globali. In linea con la European Space Policy (la Politica Spaziale Europea) concordata in cooperazione con la Commissione Europea, le misure decise nella ministeriale appena conclusa rafforzeranno ulteriormente il ruolo dell'Europa nello sviluppo e nello sfruttamento delle applicazioni spaziali al servizio degli obiettivi di politica pubblica e delle esigenze dei cittadini europei/imprese [...] E' emersa la volontà di investire nello Spazio come un settore chiave per fornire innovazione, crescita economica, indipendenza strategica e preparazione del futuro, cosa che riveste particolare rilevanza proprio nel momento attuale.

Elenco in breve i temi interessati dalle decisioni prese:
  • finanziamento per i programmi scientifici e le attività di base per il periodo 2009-2013
  • programmi dei lanciatori, compreso il finanziamento del Centro spaziale della Guyana, programmi tecnologici Ariane 5 e Vega, evoluzione di Ariane 5, programma di preparazione dei futuri lanciatori
  • attività di Osservazione della Terra, compreso il secondo segmento del programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security, Monitoraggio globale per l'Ambiente e la Sicurezza), programma di sviluppo della 3a generazione di Meteosat, una nuova Climate Change Initiative per la fornitura di variabili sul cambiamento climatico
  • volo spaziale umano, programmi di microgravità e di esplorazione umana, ivi compresa la valorizzazione e l'evoluzione della Stazione Spaziale Internazionale, attività di ricerca a bordo su Scienze della vita e Scienze Fisiche, studi sulla evoluzione di un veicolo di trasferimento merci da/per la Stazione
  • programmi di esplorazione robotica, programma ExoMars e attività preparatorie per la futura esplorazione robotica di Marte
  • il programma Advanced Research in Telecommunications Systems (ARTES, Ricerca Avanzata nei Sistemi di Telecomunicazione), incentrata sulle tecnologie, applicazioni e dimostratori di missione, compresi i lavori preparatori per EDRS (European Data Relay System), un sistema satellitare di gestione del traffico aereo (Iris), Integrated Application Promotion per combinare l'uso di telecomunicazioni, l'osservazione della Terra ed i sistemi di navigazione satellitare con i sistemi terrestri di informazione e comunicazione
  • evoluzione del programma europeo GNSS (Global Navigation Satellite System, Sistema Globale di Navigazione Satellitare), per il proseguimento di EGNOS e Galileo
  • l'inizio del programma Space Situational Awareness per fornire informazioni per aiutare a proteggere i sistemi spaziali europei contro detriti spaziali
  • proseguimento del programma General Support Technology per fornire in modo tempestivo tecnologie per una vasta gamma di nuovi programmi spaziali

Sintetizzo dal sito dell'ESA. Lo Spazio
  • viene visto come elemento importante per rispondere a livello europeo alle grosse sfide fondamentali, come il cambiamento climatico globale e la sicurezza globale
  • come contributo significativo per la crescita e l'occupazione in Europa
  • fornisce tecnologie indispensabili e servizi che concorrono alla realizzazione della società della conoscenza
  • contribuisce all'identità europea, alla coesione ed alla sicurezza
  • aumenta la comprensione del nostro pianeta e dell'universo, fornendo ispirazione per il futuro potenziale umano e portando i giovani verso le discipline scientifiche e tecniche.

Attraverso questo incontro ministri europei hanno colto l'opportunità di

  • capitalizzare i recenti successi e le conquiste dell'Europa nel settore spaziale
  • tradurre la spinta politica in nuovi programmi in grado di fornire conoscenze, servizi e competitività
  • modellare l'ESA per affermarsi come agenzia spaziale globale, indispensabile per il mondo intero e nel contribuire alle politiche globali

Dal sito dell'ASI rilevo l'informazione che l'impegno in termini di investimenti è pari a 10 miliardi di Euro. Il Direttore Generale dell’ESA, Jean Jacques Dordain, ha espresso la propria soddisfazione dicendo che l'ESA esce da questa ministeriale più forte.

L’impegno dell'Italia è di circa 1,2 miliardi di euro in tre anni, oltre il 60% del budget triennale dell’Agenzia. Il contributo italiano è stato fondamentale per l’avvio del programma Exomars, che ha deciso di aggiungere 31 milioni di Euro al programma, che si sommano ai 250 milioni già stanziati.

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