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venerdì 11 settembre 2009

La nuova navetta spaziale giapponese HTV-1 in volo verso la Stazione Spaziale Internazionale


NEWS SPAZIO :- Lancio perfetto! Il nuovo razzo vettore H-IIB è partito dal Tanegahima Space Center in Giappone ieri alle 19:01:46 ora italiana (in Giappone erano le 02:01:46 di oggi 11 settembre 2009) per il primo volo della nuova navetta giapponese HTV-1, il cargo "unmanned" per i rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale!

Qui potete vedere il lancio
http://www.youtube.com/watch?v=Ki17a2lQhK0

Ho scritto ieri nel post in cui presentavo il lancio
imminente (vedi qui) che si tratta di un momento storico, certamente per il Giappone ma anche per tutta la comunità spaziale internazionale proprio perchè aumentano le modalità con cui è possibile inviare rifornimenti alla ISS.

Vediamo adesso in cosa consiste questo nuovo veicolo spaziale. Sono infatti varie le sue peculiarità rispetto agli altri suoi "colleghi" (Space Shuttle, Proton, ATV).

HTV è l'acronimo di H-II Transfer Vehicle. Le sue dimensioni sono 10 metri di lunghezza e 4,4 metri di diametro. Esso è composto da due Logistic Carrier (due differenti compartimenti) uno pressurizzato (PLC, Pressurized Logistics Carrier) avente capacità di carico di circa 4500Kg e l'altro non pressurizzato (ULC, Unpressurized Logistics Carrier) in grado di trasportare fino a 1500Kg.


La sezione pressurizzata consente il libero accesso da parte degli astronauti al suo interno (pressione 1 ATM) una volta che HTV è attraccato alla ISS. Essa rifornisce la Stazione di cibo, acqua, vestiti (...).

La sezione non pressurizzata contiene l'Exposed Pallet (EP), il quale a sua volta contiene i payload e gli atri equipaggiamenti necessari. Vi sono due tipi di EP: il Type I ed il Type III. Nel primo tipo di EP trovano posto i payload che saranno utilizzati nel laboratorio giapponese Kibo e sarà quindi attaccato all'Exposed Facility giapponese.
Il secondo tipo di EP contiene i payload della sezione US della Stazione (es: ORU, Orbital Replacement Unit) e sarà agganciato alla MBS (Mobile Base System).

HTV è costituito anche da un proprio sistema propulsivo (Propulsion Module) e da un modulo di avionica (Avionics Module).

A differenza di Proton ed ATV, HTV non è in grado di portare rifornimenti di propellente alla Stazione.

La massa totale di HTV a pieno carico è di circa 16,5 tonnellate, oltre le capacità di lancio del vettore giapponese H-IIA. Ciò ha portato alla realizzazione della nuova versione H-IIB più grande della precedente (57 metri di altezza), dotato di due motori e quattro booster laterali.

Un'altra caratteristica unica di HTV è che esso non è progettato per attraccare autonomamente alla Stazione. HTV si avvicinerà alla ISS e dialogando con il Proximity Communication System (PROX) a bordo di Kibo si porterà ad una distanza di 7Km dall'avamposto orbitale.
A questo punto HTV continuerà il suo avvicinamento molto lentamente, guidato dal proprio GPS, posizionandosi a 10 metri di distanza dalla ISS.


In seguito, solamente dopo che i suoi
razzi di spinta saranno disabilitati, HTV verrà "acchiappato" dal braccio robotico della ISS, lo SSRMS (Space Station Remote Manipulator System) ed agganciato al portellone lato "Nadir" del Nodo 2 (Harmony). Un'altra unicità della navetta giapponese è che è l'unica navetta cargo oltre allo Shuttle in grado di connettersi alla sezione US della Stazione.


Dopo l'aggancio l'equipaggio potrà accedere liberamente alla sezione pressurizzata di HTV, mentre sempre con l'utilizzo del braccio robotico della Stazione gli EP saranno prelevati dalla sezione non pressurizzata e collocati in JEF-EF e/o MBS.

Al termine della missione HTV sarà riempito con il materiale di scarto, sganciato dalla ISS e lasciato precipitare per una distruzione controllata al rientro nell'atmosfera terrestre, al pari di Progress ed ATV.

Qui sotto due video dell'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) sulla navetta HTV davvero molto interessanti
http://www.youtube.com/watch?v=ShGS4_UkdzY
http://www.youtube.com/watch?v=H9fhz_HhZSc

HTV-1 arriverà alla stazione Spaziale Internazionale giovedì prossimo. Seguiamo quindi con attenzione la sua importante missione.

Immagini, fonte JAXA.

2 commenti:

  1. Non capisco una cosa, queste navette costano centinaia di migliaia di dollari è devono essere obbligatamente distrutte al rientro?

    Ma credo che sarebbe ancora più costoso progettarle per essere recuperate, tra scudo termico, airbag, paracadute, sistema di navigazione, propellente e chi sa cos'altro.

    RispondiElimina
  2. I costi sono nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari.
    Un rientro non distruttivo (soft landing) avrebbe l'utilità di costituire una modalità con cui riportare merce dalla ISS a Terra. L'ESA ha un programma in merito, dai un'occhiata qui

    http://newsspazio.blogspot.com/2009/07/iniziano-le-attivita-di-studio-per-la.html

    che certamente costerà più di quanto costano adesso le missioni ATV.
    Il passo successivo sarebbe poi quello di realizzare navette che siano "riusabili", in grado di compiere più voli, sia per il trasporto di merci che per il trasporto di astronauti.
    Tutto questo ti ricorda qualcosa?

    RispondiElimina

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