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venerdì 23 luglio 2010

Scoperte per la prima volta molecole Buckyballs nello spazio, by Spitzer!

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech - Immagine di Hubble, credit NASA, ESA, STScI)

NEWS SPAZIO :- Utilizzando il telescopio spaziale NASA Spitzer un gruppo di astronomi ha scoperto nello spazio per la prima volta particolari molecole di carbonio delle Buckyballs.

Si tratta di microsferule composte da 60 atomi di carbonio arrangiate tridimensionalmente, come rappresentato molto bene nell'illustrazione qui sopra. Il nome Buckyballs deriva dall'architetto Richard Buckminster Fuller (famose sono le sue cupole geodetiche).

Le parole dell'astronomo Jan Cami della University of Western Ontario (Canada) e del SETI Institute a Mountain View (California, USA): "Abbiamo trovato quelle che attualmente sono le più grandi molecole che esistono nello spazio. Siamo particolarmente entusiasti perchè esse hanno proprietà uniche che le rendono importanti protagonisti per tutti i tipi di processi fisici e chimici che avvengono nello spazio". Cami è autore di un articolo sulla scoperta che verrà pubblicato nella rivista online journal Science.

Il team di ricerca ha scoperto anche Buckyballs C70, cioè con 70 atomi di carbonio, disposte un po' come una palla da rugby (le C60 assomogliano invece ad un pallone da calcio).
Tutte queste molecole (C60 e C70) appartengono alla stessa famiglia delle buckminsterfullereni, o fullereni.

I ricercatori hanno trovato le Buckyballs in una nebulosa planetaria di nome TC 1, tra le sue nuvole di polvere e gas. Gli astronomi hanno utilizzato lo spettroscopio di Spitzer per analizzare la luce infrarossa di TC 1 ed hanno scoperto la firma spettrale delle microsferule di carbonio. Le vedete nella seguente immagine.

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/University of Western Ontario)

Le Buckyballs oscillano, vibrano in 174 modi differenti, quattro dei quali le porta ad assorbire o emettere luce infrarossa. Tutte queste ultime quattro modalità sono state rilevate da Spitzer.

Esse si trovano approssimativamente a temperatura ambiente, la condizione ideale per poter distinguere singoli pattern di luce infrarossa. I dati rilevati dal telescopio spaziale sono stati confrontati con i dati di precedenti misurazioni effettuate in laboratorio delle stesse molecole ed il match è stato perfetto.

Nel 1970 il professore Giapponese Eiji Osawa predisse l'esistenza delle Buckyballs, ma esse furono osservate in laboratorio solamente nel 1985. I ricercatori avevano simulato le condizioni presenti nelle atmosfere di "vecchie" stelle giganti ricche di carbonio in cui erano state rilevate catene di atomi di carbonio. Sorprendentemente questi esperimenti produssero una grande quantità di buckminsterfullereni. Da allora queste molecole furono individuate sulla Terra, nella fuliggine delle candele, negli strati di roccia e nei meteoriti.

Fonte dati, NASA.

AGGIORNAMENTO
Eccovi questo video dal canale JPLnews di YouTube




1 commento:

  1. Perdonate l'ot ma mi sembrava interessante segnalarvi questa notizia: scoperto cratere da impatto in Egitto...
    http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-07-22/spedizione-italiana-scopre-maxi-182150.shtml?uuid=AYM8gIAC

    Ciao
    Andrea

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