NEWS SPAZIO :- Da alcuni giorni ormai circola una nuova notizia relativamente alla scoperta di Gliese 581g, il pianeta extrasolare a 20 anni luce da noi che si troverebbe all'interno della zona "abitabile" della sua stella, nella costellazione della Bilancia.
Ecco il post di qualche giorno fa in cui presentavo appunto la scoperta
Il pianeta Gliese 581g, un pianeta roccioso di circa 3 volte la massa della nostra Terra, sarebbe tale da poter ammettere la presenza di acqua liquida sulla sua superficie. Notizia questa assolutamente nuova ed estremamente importante per le sue implicazioni. La presenza di acqua liquida è infatti ritenuta necessaria per consentire lo svilupparsi di ciò che chiamiamo vita.
Il gruppo di ricerca responsabile della scoperta, un team di astronomi dell'University of California (UC) Santa Cruz e del Carnegie Institution di Washington, aveva annunciato la scoperta anche di un altro esopianeta, Gliese 581f.
Ebbene, che è successo? Francesco Pepe, un astronomo dell'Osservatorio dell'Università di Ginevra, ha presentato lunedì scorso all'International Astronomical Union symposium (Torino) i risultati di uno studio che afferma che non è stato possibile confermare l'esistenza di Gliese 581g.
Inoltre, in un articolo pubblicato il giorno successivo sul sito web di Astrobiology Magazine, lo stesso gruppo di ricerca svizzero aggiunge che non è stato possibile confermare neanche l'esistenza del secondo nuovo pianeta scoperto (Gliese 581f). Il team, guidato da Michel Mayor, lavora sui dati dello strumento HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) dell'Osservatorio ESO (European Southern Observatory) a La Silla (Cile). Si tratta dei ricercatori che nel 2009 annunciarono la scoperta del pianeta 'e' nel sistema solare della stella Gliese.
Con i dati a loro disposizione il team di Ginevra non è stato in grado di trovare il pianeta 'g'. Secondo Pepe, nonostante l'estrema precisione dello strumento utilizzato ed i molti dati registrati, l'ampiezza del segnale che dovrebbe corrispondere al pianeta Gliese 581 è molto bassa, praticamente al livello del rumore di fondo delle misurazioni.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di HARPS in modelli computerizzati, i quali hanno riportato che la probabilità che "il segnale sospetto" possa essere casuale è non nulla. Sotto queste condizioni sperimentali l'affermazione di Pepe è che: "... non possiamo confermare la presenza di [...] Gliese 581g".
Non poter confermare però non costituisce automaticamente una dimostrazione di non esistenza, per quanto tutto ciò introduca certamente dubbi sulla presenza del pianeta Gliese 581g intorno alla stella Gliese 581.
E adesso? Il dibattito all'interno della comunità scientifica è molto vivo (come abbiamo visto). Continueranno ad esserci nuovi studi fino a che non verranno trovate prove oggettive per l'una o l'altra tesi. Staremo a vedere.
Fonte dati, Astrobiology Magazine, Universe Today, Science Blogs.
Ecco il post di qualche giorno fa in cui presentavo appunto la scoperta
Il pianeta Gliese 581g, un pianeta roccioso di circa 3 volte la massa della nostra Terra, sarebbe tale da poter ammettere la presenza di acqua liquida sulla sua superficie. Notizia questa assolutamente nuova ed estremamente importante per le sue implicazioni. La presenza di acqua liquida è infatti ritenuta necessaria per consentire lo svilupparsi di ciò che chiamiamo vita.
Il gruppo di ricerca responsabile della scoperta, un team di astronomi dell'University of California (UC) Santa Cruz e del Carnegie Institution di Washington, aveva annunciato la scoperta anche di un altro esopianeta, Gliese 581f.
Ebbene, che è successo? Francesco Pepe, un astronomo dell'Osservatorio dell'Università di Ginevra, ha presentato lunedì scorso all'International Astronomical Union symposium (Torino) i risultati di uno studio che afferma che non è stato possibile confermare l'esistenza di Gliese 581g.
Inoltre, in un articolo pubblicato il giorno successivo sul sito web di Astrobiology Magazine, lo stesso gruppo di ricerca svizzero aggiunge che non è stato possibile confermare neanche l'esistenza del secondo nuovo pianeta scoperto (Gliese 581f). Il team, guidato da Michel Mayor, lavora sui dati dello strumento HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) dell'Osservatorio ESO (European Southern Observatory) a La Silla (Cile). Si tratta dei ricercatori che nel 2009 annunciarono la scoperta del pianeta 'e' nel sistema solare della stella Gliese.
Con i dati a loro disposizione il team di Ginevra non è stato in grado di trovare il pianeta 'g'. Secondo Pepe, nonostante l'estrema precisione dello strumento utilizzato ed i molti dati registrati, l'ampiezza del segnale che dovrebbe corrispondere al pianeta Gliese 581 è molto bassa, praticamente al livello del rumore di fondo delle misurazioni.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di HARPS in modelli computerizzati, i quali hanno riportato che la probabilità che "il segnale sospetto" possa essere casuale è non nulla. Sotto queste condizioni sperimentali l'affermazione di Pepe è che: "... non possiamo confermare la presenza di [...] Gliese 581g".
Non poter confermare però non costituisce automaticamente una dimostrazione di non esistenza, per quanto tutto ciò introduca certamente dubbi sulla presenza del pianeta Gliese 581g intorno alla stella Gliese 581.
E adesso? Il dibattito all'interno della comunità scientifica è molto vivo (come abbiamo visto). Continueranno ad esserci nuovi studi fino a che non verranno trovate prove oggettive per l'una o l'altra tesi. Staremo a vedere.
Fonte dati, Astrobiology Magazine, Universe Today, Science Blogs.
A modestissimo parere,ma penso non debba essere una critica ma un prender atto dello stato attuale,credo che non abbiamo ancora un livello tecnollogico sufficente per fare certe osservazioni e poi estrapolarle come sta succedendo adesso nel mondo scentifico.
RispondiEliminaA volte pare che si voglia proprio avere le prove matematiche di una "coerente verità",ovvero che esistano pianeti simili alla Terra.
Per me ci sono,come penso per la totalità di persone che usino il cervello e guardandosi intorno con occhio "Esterno" cerchino di "vedere" la Terra come se fosse ESSA IL pianeta Extraterrestre.
Ovvero guardarla con occhio non abituato alla "normale normalità" che ci viene da pensare ogni volta.
La TERRA E' un pianeta.Ergo ce ne saranno almeno 300.000.000 di simili,in una Galassia con 300 MILIARDI di stelle,anche calcolassimo un misero 1% di possibilità.
Asimov aveva estrapolato in un bellissimo libro scientifico queste cose.E Asimov non aveva tutti gli strumenti di adesso.
Però,ovviamente,concordo anch'io che DOBBIAMO avere questa prova,un pò come la Legge E=MC2 andrà prima o poi COERENTEMENTE e scientificamente testata nello spazio SE è vera.
Perchè a volte prendiamo per buone cose che vengono analiticamente presentate da persone unanimemente accordate di plausibilità e discernimento.
MA se la stessa Legge della conservazione della massa NON fosse così testabile..beh..anche i pianeti quindi andranno cercati "a mano".
Ovvero cerchiamo SEMPRE di avere un'occhio al nostropianeta coem se NON fossimo di questo pianeta.
E vi assicuro..che camminerete in una valle "aliena" ogni volta che ci riuscirete.Io un paio di rarissime volte sono riuscito a "estrapolarmi" dalla "Banale accettazione del consueto"
E vi assicuro ancora che è stupendo guardare un orrido,una cascata,uno stretto passaggio con un'occhio "alieno".
:D