(Immagine, credit ATK)
NEWS SPAZIO :- Si aggiunge un'altra equazione al nuovo Commercial Space Business, questa volta formata dalla collaborazione di due grandi società aerospaziali, l'americana ATK Space Launch Systems e l'europea EADS-Astrium.
Insieme esse presentano i piani per la realizzazione di un nuovo lanciatore commerciale dal nome LIBERTY che potrebbe essere operativo sin dal 2015 all'interno della competizione NASA CCDev-2 (Commercial Crew Development-2) per il NASA Commercial Crew and Cargo Program Office (C3PO).
LIBERTY sarà un lanciatore a due stadi in grado di portare sulla Stazione Spaziale Internazionale payload fino a 20 Tonnellate, più che adatto per essere utilizzato con qualunque delle navette commerciali per il volo umano in corso di realizzazione.
Il primo stadio del nuovo razzo è fornito da ATK ed è un razzo a combustibile solido a 5 segmenti, derivato direttamente dal primo stadio dello Space Shuttle, lo SRB (solid rocket booster) a quattro segmenti. ATK ha sviluppato e certificato al volo spaziale umano questo razzo all'interno del programma NASA Space Exploration Program.
Il secondo stadio è fornito da Astrium ed è basato direttamente sul secondo stadio criogenico a propulsione liquida del razzo europeo Ariane 5.
Dall’immagine in alto si nota la forte somiglianza tra Liberty ed il progetto del lanciatore Ares 1 appartenente all’ormai defunto programma Contstellation, in cui ATK aveva un ruolo importante.
Alcune attività connesse ad Ares 1 sono andate avanti durante i mesi scorsi in attesa della decisione del Congresso Americano. La speranza per ATK è adesso di riutilizzare quanto già realizzato nell’ambito del Commercial Space Business.
Ciò su cui punta molto la nuova partnership internazionale è, oltre al carattere appunto internazionale di collaborazione in ambito “Commercial” anche il fatto che Liberty verrà realizzato mediante componenti che provengono da una forte e matura esperienza sui sistemi spaziali, progettati sin dall'inizio per il volo "manned".
Inoltre, sempre secondo i protagonisti di questa iniziativa, ad un'alta affidabilità dell'intero sistema si aggiunge anche una forte riduzione sia dei costi sia di investimento che di gestione da parte di NASA. I lanci di LIBERTY partirebbero infatti dal Kennedy Space Center utilizzando strutture già realizzate.
Nei piani, il primo volo di test di LIBERTY potrà aver luogo già entro la fine del 2013. Un successivo secondo test flight è programmato nel 2014 per arrivare poi ad essere operativo nel 2015.
Ecco un video dimostrativo di ATK
Insieme esse presentano i piani per la realizzazione di un nuovo lanciatore commerciale dal nome LIBERTY che potrebbe essere operativo sin dal 2015 all'interno della competizione NASA CCDev-2 (Commercial Crew Development-2) per il NASA Commercial Crew and Cargo Program Office (C3PO).
LIBERTY sarà un lanciatore a due stadi in grado di portare sulla Stazione Spaziale Internazionale payload fino a 20 Tonnellate, più che adatto per essere utilizzato con qualunque delle navette commerciali per il volo umano in corso di realizzazione.
Il primo stadio del nuovo razzo è fornito da ATK ed è un razzo a combustibile solido a 5 segmenti, derivato direttamente dal primo stadio dello Space Shuttle, lo SRB (solid rocket booster) a quattro segmenti. ATK ha sviluppato e certificato al volo spaziale umano questo razzo all'interno del programma NASA Space Exploration Program.
Il secondo stadio è fornito da Astrium ed è basato direttamente sul secondo stadio criogenico a propulsione liquida del razzo europeo Ariane 5.
Dall’immagine in alto si nota la forte somiglianza tra Liberty ed il progetto del lanciatore Ares 1 appartenente all’ormai defunto programma Contstellation, in cui ATK aveva un ruolo importante.
Alcune attività connesse ad Ares 1 sono andate avanti durante i mesi scorsi in attesa della decisione del Congresso Americano. La speranza per ATK è adesso di riutilizzare quanto già realizzato nell’ambito del Commercial Space Business.
Ciò su cui punta molto la nuova partnership internazionale è, oltre al carattere appunto internazionale di collaborazione in ambito “Commercial” anche il fatto che Liberty verrà realizzato mediante componenti che provengono da una forte e matura esperienza sui sistemi spaziali, progettati sin dall'inizio per il volo "manned".
Inoltre, sempre secondo i protagonisti di questa iniziativa, ad un'alta affidabilità dell'intero sistema si aggiunge anche una forte riduzione sia dei costi sia di investimento che di gestione da parte di NASA. I lanci di LIBERTY partirebbero infatti dal Kennedy Space Center utilizzando strutture già realizzate.
Nei piani, il primo volo di test di LIBERTY potrà aver luogo già entro la fine del 2013. Un successivo secondo test flight è programmato nel 2014 per arrivare poi ad essere operativo nel 2015.
Ecco un video dimostrativo di ATK
Fonte dati, ATK.
Bella notizia Sergio e fantastico video...;)
RispondiEliminaGia, grande notizia, anche se con tutti questi nuovi Razzi alla fine qualcuno dovra fallire ,non penso che ci sarà abbastanza lavoro per tutti
RispondiEliminaCiao Anonimo, quante compagnie aeree ci sono? Una sola? Quante case automobilistiche ci sono? Non penso possa essere strano avere un domani un certo numero di servizi spaziali privati. Non trovi?
RispondiEliminaQuesto è vero Sergio, ma come si è detto anche in altre occasioni il paragone con il settore aeronautico e ancor più automobilistico calza fino a un certo punto.
RispondiEliminaE' naturale, come giustamente pensa anche Anonimo, che ci sia una selezione. Effettivamente nel breve medio termine non ci saranno così tanti carichi utili per tutti questi lanciatori.
Già ora ad esempio, nel settore dei lanci di satelliti per telecomunicazioni, il settore più prolifico e redditizio del business spaziale, il mercato è diviso tra Arianespace e ILS con il proton mentre SeaLaunch è fallita. Qualcosa lancia l'Atlas 5 americano mentre il Delta 4 è stato escluso da subito dal mercato commerciale e stanno tutti tremando in vista della concorrenza cinese e in futuro indiana per non parlare della SpaceX.
E' un mercato ancora ristretto e i costi di sviluppo dei grandi lanciatori sono enormi e rischi molti.
Basta un fallimento per affossare un progetto, vedi Sealaunch.
Di grandi progetti negli ultimi 30 anni ne ho visti a dozzine, di missili e astronavi vere che volano solo 4 o 5.
E a parte questo anche in america c'è l'abitudine di presentare un progetto per poter accedere ai fondi NASA, poi se il progetto prosegue bene se no comunque i soldi intanto si sono presi.
L'Astrium europea sta tenedo inspiegabilmente un basso profilo su questo progetto.
Concordo Lucio, come hai scritto tu, "nel breve medio termine". Io mi riferivo piuttosto ad uno scenario nel medio-lungo termine e comunque riguardante voli con equipaggi. Siamo solamente all'inizio di questo business. Un fallimento in questa fase pionieristica può certamente decretare la fine per una compagnia, a favore degli altri competitor.
RispondiEliminaFacciamo l'esempio delle compagnie aeree , visto che si fa questo paragone, molte sono fallite , altre si sono fuse per non fallire ,questo volevo dire ,per quanto sia aprezabile che i privati si buttino sullo spazio secondo me non c'è abbastanza mercato per tutti queste compagnie possano guadagnare. Chissà magari un giorno vedremo una sorta di Flotta Stellare alla Star Trek ma Privata .Spero di sbagliarmi e che tutte queste compagnie possano prosperare .Una cosa e sicura se per i primi 40 Anni dallo sbarco sulla Luna non si e visto niente che non fosse in mano agli stati speriamo di vedere per i primi 60 un Colonizzazione della Luna , anche se da quello che leggo e più probabile che la Luna diventi una sorta di Las Vegas per ricconi .Comunque tra lanciatori Navette e Stazioni Spaziali gonfiabili il futuro e promettente vedremo come si evolveranno le cose.
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