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lunedì 30 maggio 2011

Molta più acqua sulla Luna, by NASA!

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Negli ultimi mesi abbiamo avuto molte scoperte davvero eccezionali relative alla presenza di acqua – tanta acqua – sulla Luna. Un solo esempio fra tutti, la spettacolare missione NASA LCROSS del 2009.

La notizia oggi è una nuova scoperta di acqua sulla Luna, anche qui molta di più di quanto ci si aspettava.

74220 è il codice di un campione di suolo lunare portato sulla Terra dalla missione Apollo 17 nel 1972 (è quello arancione nella figura in alto). Si tratta di una roccia di origine vulcanica che per la prima volta è stata esaminata da un gruppo di scienziati NASA allo scopo di misurarne il contenuto d’acqua.



Sono stati utilizzati gli strumenti più avanzati disponibili – microsonde a ioni – ed i risultati trovati sono stati una sorpresa per tutti. Ebbene, all’interno della roccia vulcanica è stata trovata una presenza d’acqua fino a 100 volte di più di quanto ritenuto in precedenza.

L’acqua è stata trovate all’interno di piccoli globuli di roccia fusa formatisi durante eruzioni esplosive sulla Luna (circa 3,7 miliardi di anni fa) e trasformatisi in materiale simile al vetro intrappolato all’interno di cristalli.

I risultati sono pubblicati nel numero 26 di Maggio di Science Express (“High Pre-Eruptive Water Contents Preserved in Lunar Melt Inclusions”) e stanno generando molte domande addirittura sulla più accreditata teoria relativa alla formazione della Luna (“giant impact theory” ), secondo la quale il nostro satellite naturale si sarebbe formato in seguito ad una spaventosa collisione tra la Terra ed un corpo celeste delle dimensioni di Marte agli inizi della storia del nostro Pianeta.

Ecco le parole di Erik Hauri, geochimico della Carnegie Institution di Washington ed autore principale della ricerca: “L’acqua gioca un ruolo critico nel determinare il comportamento tettonico delle superfici planetarie, il punto di fusione dell’interno e la posizione e lo stile eruttivo dei vulcani. Non riesco a pensare ad un esempio più importante se non quello di portare sulla Terra questi campioni di vetro vulcanico espulso dal vulcanismo esplosivo, che è stato mappato non solamente sulla Luna ma in tutto il sistema solare interno”.

Contrariamente a molti depositi vulcanici queste particelle fuse lunari sono racchiuse in cristalli che ne impediscono la fuoriuscita di acqua e di altri composti volatili durante l’eruzione.

“Questi campioni rappresentano la migliore finestra che abbiamo sulla quantità d’acqua presente nell’interno della Luna, da dove cioè il vetro arancione proviene” sono le parole del ricercatore e team member James Van Orman della Case Western Reserve University di Cleveland.

Questa scoperta offre anche una nuova e plausibile possibilità sulle origini del ghiaccio d’acqua scoperto nei poli lunari da molte recenti missioni NASA. Fino ad ora il ghiaccio era stato attribuito a comete ed impatti di meteoriti, ma da ora in poi è anche possibile pensare che –almeno – parte di tale ghiaccio sia attribuibile all’acqua rilasciata da antichissime eruzioni di magma lunare.

Fonte dati, NASA.

3 commenti:

  1. Senza dubbio una buona notizia, prima di tutto per l'agenzia spaziale cinese.

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  2. 1972 - 2011

    Gran lavorone:)

    passatemi il sarcasmo gratuito

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  3. Comunque a parte il mio sarcasmo cosi' un pò demodè,gli strumenti scientifici non c'erano nel 72.

    Certo che le teorie si cambiano nell'arco di un trentennio..
    Alchè sorge la domanda di cosa NON sapremo mai e di cosa scopriremo di estremamente diverso nell'arco dei prox 50 anni.

    Avanti tutta

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