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giovedì 4 aprile 2013

I primi risultati di AMS-02, il cacciatore di antimateria e materia oscura a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Sono di appena pochi giorni fa i risultati del telescopio spaziale Plank che ci danno un nuovo valore sulle stime della quantità di materia oscura presente nell'Universo.

A questo si aggiungono adesso i primi risultati presentati proprio ieri 3 Aprile 2013 al Cern di Ginevra di un altro superbo strumento spaziale, l'AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer 02), il cacciatore di antimateria e di materia oscura che si trova sulla Stazione Spaziale Internazionale (alcuni video qui).

Portato nel 2011 a bordo dello Space Shuttle Endeavour (missione STS-134) AMS-02 è stato installato nella parte "destra" della Truss, la grande struttura di interconnessione della Stazione.

Da lì in questi primi due anni di attività ha registrato più di 30 miliardi di raggi cosmici, e ciò che ha scoperto è un nuovo sconosciuto fenomeno, che avrà bisogno di alcuni mesi di studio da parte dei ricercatori per essere spiegato.



AMS-02 è il più grande e complesso esperimento a bordo della Stazione, 2 tonnellate di peso per un costo di circa 2 miliardi di dollari. Più di 600 scienziati appartenenti a 56 istituzioni di 16 paesi fanno parte del team scientifico del progetto. E' una delle più grandi collaborazioni scientifiche di tutti i tempi, e l'Italia ne è il primo finanziatore (INFN ed ASI). Maggiori dettagli li trovate qui


Per 80 anni gli scienziati hanno teorizzato l'esistenza della materia oscura, ma questa non è mai stata osservata direttamente. Sono stati condotti esperimenti negli acceleratori di particelle, molto in profondità con speciali rilevatori ma niente.
Con AMS-20 la caccia è adesso nello spazio. Esso è composto da sette strumenti che monitorizzano i raggi cosmici presenti nello spazio esterno alla Stazione. Dei raggi che lo investono ne misura velocità, energia e direzione.

(Immagine, credit NASA)

Lo scontro di particelle di materia oscura dovrebbe produrre una firma di positroni. Ma questi ultimi potrebbero anche essersi prodotti all'interno di stelle pulsanti nella nostra galassia (pulsar) che producono antimateria.

Ad oggi gli scienziati di missione hanno collezionato dati su più di 400.000 elettroni ed i loro corrispettivi di antimateria, i positroni. Questi dati indicano che il rapporto tra positroni ed elettroni che passano attraverso AMS-02 cambia a seconda della loro energia

(Immagine, credit AMS02.org)

confermando con ciò quanto rilevato anche da precedenti strumenti

(Immagine, credit AMS02.org)

I risultati suggeriscono la presenza di un fenomeno nuovo, ma è ancora sconosciuto se tale rapporto di positroni provenga da materia oscura oppure da pulsar.

AMS-02 sarà operativo almeno fino al 2020 e gli scienziati sono sicuri che nei prossimi mesi saranno raccolti dati sufficienti per risolvere questo enigma.
Le parole del prof. Samuel Ting (MIT di Boston), lead investigator di AMS-02: "Nel corso dei prossimi mesi AMS sarà in grado di dirci definitivamente se questi positroni sono un segnale di materia oscura o se hanno qualche altra origine".

Nel frattempo ecco 16 anni di realizzazione di AMS-02 condensati in 3 minuti



Fonte dati, ESA, PhysOrg.

1 commento:

  1. Più cerchiamo risposte..e più domande si aprono e si formano..e siamo agli albori della Scienza spaziale applicata "in loco"..figuriamoci cosa troveranno fra 100 anni...la nostra è la Preistoria del Volo e sviluppo Spaziale.

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