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martedì 18 giugno 2013

Firmato l'ultimo contratto industriale per il completamento della 1° missione congiunta Europea-Russa del programma ExoMars

(Immagine,credit ESA)

NEWS SPAZIO :- E' di ieri la notizia della firma da parte dell'Agenzia Spaziale Europea dell'ultimo contratto industriale necessario per il completamento della costruzione degli elementi della missione 2016 del programma ExoMars, due missioni in partnership tra Europa e Russia per l'esplorazione del pianeta Marte (completamento della costruzione della 1° missione e prosieguo della realizzazione dela 2°).

Seguiamo da sempre l'evolversi di questo fondamentale e travagliato progetto, trovate le notizie essenziali nella sezione dedicata del blog, al seguente indirizzo




Il contratto del valore di circa 230 milioni di Euro è stato firmato Lunedì 17 Giugno tra ESA e Thales Alenia Space Italy al Paris Air & Space Show attualmente in corso di svolgimento a Le Bourget.

Il programma ExoMars è costituito da due missioni spaziali, la prima che partirà nel 2016 e l'altra che inizierà nel 2018. ESA e Roscosmos insieme proveranno a cercare una risposta alla domanda: c'è mai stata la vita su Marte?

Un aspetto importante per la nostra Europa è che lo sforzo che attende l'ESA per riuscire nel programma ExoMars ci porterà a sviluppare e padroneggiare le tecnologie di avvicinamenti, discesa ed atterraggio (EDL, Entry Descending and Landing), esplorazione con rover, perforazione di una superficie planetaria ed acquisizione di campioni di materiale per future missioni che li riporteranno a Terra, nonché analisi degli stessi campioni. Creeremo cioè nuovi importanti asset per l'Europa spaziale tutta.

La prima missione verrà lanciata nel 2016 ed includerà il Trace Gas Orbiter (TGO) per la ricerca di metano ed altri gas atmosferici che potrebbero essere il segno di processi attivi o biologici o geologici. Vi sarà anche lo Entry, Descent and Landing Demonstrator Module (EDM) che atterrerà sulla superficie del Pianeta Rosso in preparazione alla successiva missione.

Quella che inizierà nel 2018 appunto, la quale prevede di far atterrare un rover su Marte, il primo in assoluto in grado di trivellare il suolo fino ad una profondità di 2 metri, e recuperare così campioni del terreno che sono stati protetti dalle inospitali condizioni presenti in superficie, dove radiazioni ed ossidanti possono aver distrutto eventuali materiali organici.
In questa seconda missione di ExoMars vi sarà anche una Surface Platform dotata di strumenti scientifici per studiare l'ambiente Marziano.

Alvaro Giménez (Direttore ESA per le Science and Robotic Exploration): "L'aggiudicazione di questo contratto fornisce continuità al lavoro dei membri del team industriale di Thales Alenia Space per questa complessa missione ed assicurerà che rimanga in pista per il lancio nel Gennaio 2016".

Il contratto è stato firmato dal prof. Giménez e da Vincenzo Giorgio (Vice President Exploration & Science) di Thales Alenia Space nel corso di una cerimonia  alla presenza del Direttore Generale dell'ESA.
Presenti anche Maria Carrozza (Ministro Italiano della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca), Enrico Saggese (Presidente dell'Agenzia Spaziala Italiana) e Jean-Loïc Galle (CEO di Thales Alenia Space).

Fonte dati, ESA.

4 commenti:

  1. Questa missione la vedo di scarso interesse scientifico perchè difficilmente porterà risultati nuovi ed eclatanti come sarà per me anche la missione di Curiosity 2...ma un'importante test sull'emancipazione da mamma NASA.
    Noi europei abbiamo fatto grandi cose insieme a loro e ai russi ma un rover targato esa-roscosmos e non NASA sarebbe se andasse tutto bene, innanzitutto un risultato prestigioso e poi attesterebbe la nostra autonomia in campo astronautico e di ingegneria aerospaziale.
    Se pensiamo ad una prossima corsa allo sfruttamento dello spazio, riuscire a sganciarci da sicuri competitor con cui fare i conti già in questo secolo è determinante per il futuro economico dell'Europa, per esserci come protagonisti e non come spettatori nel nuovo mercato economico che si creerà per lo sfruttamento dello spazio e di tutto quello che il nostro sistema solare ha da offrirci per colmare le sempre maggiori richieste di materie prime.
    Quindi considerato che i tempi non sono ancora maturi per provare a stabilirsi su Marte con astronauti..., tanto vale fare esperienza, un pò quello che stanno facendo i cinesi con la loro stazione spaziale, loro cercano di farcela da soli per poi, quando sarà il momento, riuscire a competere nel nuovo business!

    By Simo

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  2. Leggere notizie del genere porta sempre a fare facile demagogia, viene da pensare che con 230 milioni di euro forse si potrebbero risolvere migliaia di grossi problemi...

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  3. E' vero, viene da pensare, ma nel "leggere notizie del genere" devi ricordare che non puoi separarle dal loro contesto, altrimenti perderebbero gran parte del loro significato.
    Nello specifico i 230 milioni sono soldi Europei, e se li dividi per i circa 300 milioni di cittadini Europei vedi che a ciascuno di noi quel contratto costa 75 centesimi.
    Inoltre, poiché quel contratto è stato assegnato a Thales Alenia Italia, va in qualche modo a contribuire all'economia Italiana.
    Ancora, quesi soldi non sono stati tolti ad altre attività, si tratta di capitoli di spesa distinti. Quindi, dato questo contesto, non trovi adesso che questa notizia abbia un "sapore" differente?

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  4. Ancora, per risolvere i problemi ci vogliono, prima ancora dei soldi, etica e rigore e dei legislatori che fanno l'interesse dei molti e non dei pochi(la logica vulcaniana è sempre d'aiuto conoscerla^_^), eliminare sprechi e ruberie, promuovere la competizione favorendo i meritevoli e non i raccomandati, mettere un tetto massimo di stipendio ai dirigenti della macchina dello stato...non più di 10 volte la paga base di un operaio o di un impiegato.
    Già cosi sarebbe un'inizio..potrei ancora scrivere per delle ore di cose giuste da fare per risolvere i problemi del paese senza dover spendere un centesimo...
    Quel poco che si investe nella ricerca va sicuramente tutelato ed ESA si muove in un campo oneroso ma prolifico...quello dello spazio è l'ambiente nel quale tutte l'economie dovranno fare i conti in un prossimo futuro e per quello bisogna fare dei sacrifici oggi per ottenere grandi risultati domani.

    By Simo

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