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giovedì 12 dicembre 2013

Introduzione a Robonaut 5, il nuovo robot spaziale made in NASA, immagini e video!


NEWS SPAZIO :- Nel precedente articolo avevo accennato che la NASA parteciperà al prossimo DARPA Robotics Challenge (DRC) con la versione 5 di Robonaut, il robot spaziale, la cui versione 2 è attualmente sulla Stazione Spaziale Internazionale e l'anno prossimo verrà completato con un paio di gambe.

Ma Robonaut 5 è qualcosa di totalmente nuovo. Nome in codice VALCHIRIA!



Vediamolo subito in video



Si tratta di un robot umanoide alto 1,9 metri, dal peso di 130 Kg.


Realizzato da NASA in partnership con l'Università del Texas e finanziato anche dallo stato del Texas, R5 ha 44 gradi di libertà (Dof, Degree Of Freedom), cioè 44 rotazioni indipendenti.
In particolare vi sono 7 Dof per ogni braccio, 6 Dof per ogni mano, 3 Dof per il bacino e 6 Dof per ogni gamba. Ogni mano ha 3 dita ed un pollice e la testa può ruotare ed inclinarsi. I piedi sono dotati di sensori di forza.

R5 è alimentato a batteria ed ha un'autonomia di 1 ora. La batteria è posizionata nella "schiena" e può essere sostituita in pochi minuti.

Un importante obiettivo raggiunto dal team NASA è stato quello della modularità. Uno stesso braccio può essere configurato per diventare braccio destro o braccio sinistro e può essere sostituito anch'esso in pochi minuti.

Molteplice è anche la dotazione di sensori a bordo del nuovo robot: varie fotocamere ed un sistema LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) sono montati sulla testa.


Sensori sonar si trovano nell'addome insieme ad altre fotocamere, quest'ultime presenti anche negli avambracci, ginocchia e piedi.


Il sito NASA dedicato al nuovo robot indica che R5 arriverà il 18 Dicembre, quando appunto vi sarà il  DARPA Robotics Challenge.

Durante questa competizione differenti squadre proporranno i loro automi che si misureranno in compiti "difficili" per un robot, tra i quali camminare su terreni irregolari, salire una scala, usare strumenti e guidare. Si tratta di mostrare complessità e funzionamento tipico di quella che è la 5° generazione di robot, in grado di interagire ed operare autonomamente in un ambiente non creato ad hoc, in quello stesso cioè in cui vivono e lavorano gli esseri umani.

Se un robot spaziale - ma non solo - vuole aiutare ed eventualmente sostituirsi ad un essere umano in compiti pericolosi deve necessariamente avere un livello di autonomia molto spinto, in grado cioè di interagire con esseri umani NON esperti di robotica ed utilizzarne gli stessi strumenti con affidabilità.

R5 può operare sia in maniera autonoma che controllato remotamente (tele-manipolazione) e sebbene l'obiettivo a lungo termine è avere robot autonomi, la competizione di Dicembre verterà molto probabilmente sul controllo remoto e su di una parziale autonomia assistita.

Parleremo certamente ancora di R5, al momento la domanda è:


Ci ricorda qualcuno?

Immagini, credit NASA via IEEE Spectrum.

Fonte dati, IEEE Spectrum.

2 commenti:

  1. Il tizio della Nasa è alto più di due metri….
    se Robonaut è 1,9 m……
    Domanda avranno pagato la Marvel per i diritti??

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  2. E' un mix tra l'eroe di Halo ed Ironman ma mi ricorda anche il cacciatore di taglie di star wars... scherzi a parte mi sembra un grande passo avanti per la Nasa e per la robotica in genere..anche se posso soltanto dare un giudizio molto superficiale ed emotivo visto che di robotica non capisco molto. Alberto.

    RispondiElimina

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