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martedì 16 giugno 2015

Rosetta e Philae, ready for science, by ESA!

(Credit ESA)

NEWS SPAZIO :- Ecco un po' di notizie aggiuntive sulla recentissima riattivazione del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, risveglio avvenuto il 13 Giugno scorso dopo 211 giorni di ibernazione.

Con il lander di nuovo operativo le attività del team di missione sono riprese con la massima intensità. Occorre coordinare nuovamente il lavoro della sonda orbitale Rosetta e del lander Philae e riprendere la scienza sulla superficie della cometa.



Philae si era disattivato il 15 Novembre 2014 alle 01:36 ora Italiana dopo aver completato la sua missione primaria sulla cometa e trasmesso i risultati scientifici a Rosetta, in tempo prima che si esaurisse l'energia della batteria primaria, dopo 60 ore.

Dal Marzo 2015, quando si è ritenuto che sulla cometa potessero essere cambiate la condizioni ambientali - 67P si sta avvicinando al Sole - in termini di maggiore temperatura e migliore illuminazione, la sonda Rosetta ha effettuato varie campagne di ascolto di eventuali segnali dal lander.

Ed il 13 Giugno scorso, come ormai sappiamo bene, è arrivato un primo segnale da Philae, debole ma solido, della durata di 85 secondi. La connessione era nuovamente stabilita!
Philae ha trasmesso a Rosetta e lei ha inoltrato i dati a Terra.

La prima trasmissione da Philae è costituita da 300 pacchetti dati, per un totale di 663 kbit di telemetria. E' ancora da stabilire quando queste informazioni siano state registrate da Philae, giorni o settimane fa.
I dati sono stati inviati da Rosetta al centro ESA ESO (European Space Operations Centre, Darmstadt, Germania) che li ha ricevuti alle ore 22:28.

I team ESA stanno ancora analizzando i primi dati di Philae, ma alcune cose possiamo dirle. Innanzitutto la prima bella notizia è che tutti i sottosistemi del lander sono in funzione e 'nominal', senza nessuna apparente degradazione, sebbene siano stati per più di 6 mesi al freddo ambiente della superficie di 67P.

Un secondo piccolo insieme di dati da Philae è stato ricevuto Domenica 14 Giugno intorno alle 23:26, della durata di pochi secondi. Da queste poche ulteriori informazioni però si è potuto conoscere che la temperatura interna del lander era salita a -5°C.

Nella memoria di Philae vi sono più di 8000 pacchetti dati in attesa di essere trasmessi, ma anche qui non si sa quando questi siano stati registrati, immagino comunque dopo la riattivazione del lander.

Un'altra buona notizia è che gli ingegneri di missione del Lander Control Centre hanno stabilito che Philae è esposto ad una quantità di energia solare sufficiente a riscaldarlo fino ad una temperatura che gli consente di essere operativo e di generare elettricità (e questo direi che è un dato di fatto, visto che si è risvegliato ed ha inviato dati a Rosetta :-) ).

Patrick Martin (ESA Rosetta Mission Manager): "I livelli di potenza [elettrica] aumentano durante il 'giorno cometario' locale - quella parte della rotazione di 12 ore della cometa quando Philae è alla luce del Sole - da 13 W all'alba cometaria fino a superare 24 W".
E Philae necessita di almeno 19 W per accendere la trasmittente radio e quindi inviare dati.

La telemetria che ha raggiunto Terra è relativa allo stato del lander per un intero ciclo notte-giorno cometari. Questi dati daranno una mano a capire meglio come il Sole splende sulla piccola sonda al suolo.
Sembra inoltre che i suoi pannelli solari stiano ricevendo luce per almeno 135 minuti per ogni periodo di illuminazione.

Il compito principale adesso per tutti i partner di missione - ESA per le operazioni su Rosetta, DLR per le operazioni del lander e CNES per le attività scientifiche - è come ottimizzare l'orbita di Rosetta intorno alla cometa per facilitare i contatti con Philae e supportare quindi nuove investigazioni scientifiche.

L'idea è che il lander dovrebbe avere sufficiente energia per condurre alcune misurazioni scientifiche quando questo è illuminato. Inizialmente saranno privilegiate le attività scientifiche che consumano meno energia elettrica.
E' probabile che in questa prima fase vengano effettuate misurazioni che non era state fatte durante le prime 60 ore di attività di Philae, a Novembre.

Condizione necessaria per tutto questo però è stabilire un link più robusto tra Rosetta e Philae, prima di inviare al lander la prima serie di comandi "scientifici". E la qualità di una connessione è legata anche alla traiettoria seguita dall'orbiter e dal suo orientamento.

L'orbita attuale Rosetta consente due possibili slot in 24 ore per comunicare con Philae, uno per ogni rotazione-di-12-ore della cometa. Fino a tutto oggi, Martedì 16 Giugno, Rosetta si troverà in un'orbita già programmata da precedenti comandi inviati da Terra, orbita che passa sul terminatore - il piano tra il giorno e la notte cometari - con altitudine variabile tra 200 e 235 km di altitudine.

Con questi parametri l'orbita di Rosetta non è ottimizzata per comunicare con il lander. Occorre cambiarla.

Paolo Ferri (ESA Head of Mission Operations): "Con il lavoro svolto dal team 'flight dynamics and opeations' ad ESOC e basato sulla pianificazione intensa condotta oggi con i partner di missione, verrà messa a punto una nuova orbita che assicuri comunicazioni ottimali con il lander".

La nuova orbita in programma per Rosetta includerà anche una riduzione di distanza dal nucleo tra 180 e 200 km (già in precedenza pianificata) ed una modalità di puntamento costante dell'unità di comunicazione verso la cometa (nadir-pointing).
Nei prossimi giorni l'orbiter potrà essere ulteriormente avvicinato alla cometa, sempre per migliorare le comunicazioni con Philae.

Rosetta inizierà a modificare l'attuale orbita per raggiungere la nuova questa notte, a partire dalle ore 23:25 UTC (le ore 01:25 di domani in Italia), fino al 19 Giugno.

L'eccezionalità della cosa è sorprendente. 67P raggiungerà il perielio, il punto di massimo avvicinamento al Sole, il 13 Agosto ed ogni dato scientifico che Philae potrà rilevare ed inviare a Terra consentirà di studiare in situ una cometa durante il suo picco di attività.
E' curioso osservare che se a Novembre Philae fosse atterrato correttamente nel sito pianificato, Agilkia, la sua missione si sarebbe molto probabilmente conclusa in Marzo, per via delle forti temperature che si sarebbero avute in quel luogo mano a mano che la cometa proseguiva nel suo avvicinamento al Sole.

Trovate tutte le notizie di questa entusiasmante missione nella sezione del blog a lei dedicata, a queto URL


Enjoy!

Fonte dati, ESA.

2 commenti:

  1. La notizia delle notizie è che l'ESA è anche fortunata ehehe^_^.. per operare a questi livelli di esplorazione nello spazio il fattore C è un requisito indispensabile!!^_^

    Ora che Rosetta ottimizzerà la traiettoria di ascolto è possibile che riesca a fotografare il piccolo lander.
    Se riceve i raggi solari vuol dire che non è totalmente nascosto..

    By Simo

    RispondiElimina
  2. Alla distanza di 180-200 km non credo proprio possa fotografare Philae.
    L'ESA spera verso la fine dell'anno di poter avvicinare la sonda a qualche decina di km (o anche meno) e forse potrebbe essere in grado di individuare il robotino in qualche pixel.
    Adesso la cometa è troppo attiva per permettere un avvicinamento maggiore.

    Ramiro

    RispondiElimina

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