Cerca in News Spazio

sabato 28 maggio 2016

Thaicom 8, lancio perfetto e perfetto atterraggio del 1° stadio del razzo vettore Falcon 9, video by SpaceX!

(Credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Ed è un altro centro, un successo completo il lancio della missione Thaicom 8 operata dall'azienda SpaceX. Il lancio ha avuto luogo ieri sera proprio all'apertura della finestra di lancio, alle 23:39 ora Italiana.

Il razzo vettore Falcon 9 è partito dallo Space Launch Complex 40 della Cape Canaveral Air Force Station, in Florida. Missione primaria, immettere in orbita di trasferimento Geostazionario il satellite per telecomunicazioni Thaicom 8.
Missione secondaria, far atterrare autonomamente il 1° stadio del razzo, F9S1, sulla nave piattaforma robotica ASDS (Autonomous Spaceport Drone Ship) "Of Course I Still Love You" posizionata opportunamente al largo della costa, in pieno Oceano Atlantico.

Entrambe le missioni sono state un grande successo, 3° rientro autonomo per F9S1 in mare, 4° in totale.
Rivediamo in questo post i documenti video dell'evento.



Il lancio di ieri è stato il 25° per il vettore Falcon 9, il 5° nella sua versione "Full Thrust", nonché il 5° lancio per SpaceX durante l'anno.

F9S1 ha accelerato fino a superare Mach 6,8, prima di spegnere i motori a T+2 min e 35 sec dopo il lancio. E' seguita la separazione dal 2° stadio dopo 4 secondi. Quest'ultimo ha acceso il suo propulsore a T+2 min e 50 sec per continuare la missione primaria.
Trentadue minuti dopo il lancio ecco la separazione tra 2° stadio del Falcon e payload, che nei prossimi giorni raggiungerà la sua orbita di destinazione geostazionaria, nello slot con longitudine di 78.5°.

Ma gli occhi erano tutti puntati su F9S1, che dopo la separazione dal 2° stadio ha subito effettuato la manovra di Flip Around, una rotazione di 180° per far puntare i 9 motori Merlin nella direzione di moto.

Dopo 6 minuti e mezzo dal lancio vi è stata l'accensione di tre motori dello stadio per 20 secondi, la manovra di Entry Burn, per rallentare e proteggere così il comparto motori dalle sollecitazioni dinamiche della discesa.

Le quattro alette di navigazione hanno poi consentito a F9S1 di controllare il rientro e di "puntare" con precisione ad un ben preciso luogo nell'Oceano, il centro della piattaforma ASDS.

Così come la missione precedente (JCSat-14) anche questa aveva un profilo ad alta energia. Ma questa volta il primo stadio del Falcon 9 è rimasto acceso 155 secondi, 3 in meno rispetto al lancio di JCSat-14. Questi tre secondi di differenza hanno significato 7.400 kg di propellente in più per la discesa, cosa che ha permesso di far durare di più l'accensione della manovra di Entry Burn (proteggendo meglio i motori del Falcon).

L'accensione finale ha riguardato anche questa volta 3 motori di F9S1 per 5 secondi, per poi terminare con un unico motore, quello centrale.

Apertura delle gambe di atterraggio e landing!

Ecco alcuni video, la registrazione del Technical Webcast



il replay dell'Hosted Webcast



e la spettacolare visuale dell'atterraggio in mare da una videocamera a bordo di F9S1



Enjoy!

10 commenti:

  1. Qualcuno sa in che condizioni torna il 1° stadio?
    Quanto costa ripristinarlo per riutilizzarlo in relativa sicurezza?
    E sopratutto mi chiedevo, se la tecnologia è valida come ormai dimostrato e presumibilmente vantaggiosa economicamente, perchè NASA non implementa questa tecnologia anche sul nuovo SLS?
    C'è interesse in questo senso da parte della NASA?
    Io non ho letto ancora niente a proposito, ma se SpaceX riutilizzerà con successo il F9S1 lo potrebbe fare anche NASA no?

    By Simo

    RispondiElimina
  2. Per ora sono andati a buon fine 3 tentativi, se non erro, ma ne sono andati male almeno altrettanti, quindi siamo su una affidabilità inferiore al 50%. Poi c'è da considerare che la parte più difficile sarà riutilizzare realmente i razzi, senza problemi. Almeno per l'atterraggio controllato sembra abbiano trovato una certa continuità, in ogni caso. Da quello che ho letto l'SLS non prevede un riutilizzo, anche perché sarà abbastanza costoso come lanciatore e non saranno previsti lanci molto frequenti come invece si propone di fare SpaceX. Secondo la scaletta attuale sono previsti 6-7 lanci con SLS in dieci anni, Space X punta a farne una decina all'anno circa.
    Marco.

    RispondiElimina
  3. Interessante video (in versione accelerata) prodotto dalla fotocamera a bordo del primo stadio durante tutta la fase del rientro Falcon 9 first stage landing
    Pazzesco!

    RispondiElimina
  4. Sono un totale di 4 rientri riusciti, 3 sulla nave drone, 1 a terra.
    Attualmente non ha troppo senso parlare di statistiche.
    I primi tentativi infruttuosi durante la prima critica fase sperimentale in cui si doveva correggere ed affinare hardware e software, io non li metterei nel conto.

    Anche in quest'ultimo volo secondo SpaceX il rientro del primo stadio è stato un "experimental landing", e sicuramente può, per certi aspetti, esserlo, ma dopo questo secondo atterraggio in condizioni estreme, secondo me si è già dimostrata la solidità e l'affidabilità del progetto. Si sta prospettando un futuro tecnicamente ed economicamente molto promettente.
    Il prossimo passo sperimentale sarà il vero riutilizzo di questi vettori per lanciare altri satelliti. Finora hanno fatto solo test statici a terra, con successo.
    Entro quest'anno verrà fatto il primo lancio con un primo stadio ricondizionato e questo inizierà a determinare realmente, dopo ogni successivo riutilizzo, di quanto si potranno abbattere complessivamente i costi dei lanci.

    Successivamente se Elon Musk continua verso questa strada con le originali intenzioni, tenterà di attuare in futuro anche il recupero del secondo stadio e rendere riutilizzabile l'intero razzo Falcon con sole poche operazioni di ripristino.
    Ad esempio nel primo stadio c'è un unità deformabile (crush core) di alluminio, con forma di nido d'ape, per l'attuatore telescopico delle gambe, che serve ad assorbire gli urti più forti nel momento del touch down.
    Questo è uno degli elementi facilmente sostituibili da ripristinare prima del volo successivo, nel caso il precedente avesse fatto un atterraggio troppo violento.

    La NASA certamente ad oggi non può fare quello che sta facendo SpaceX.
    Il progetto originale non lo prevede e non possono tornare indietro e riprogettare. Devono forzatamente fare i conti con il limitato budget a disposizione, relativamente limitato e con la tabella dei tempi stabilita per proseguire sulla loro strada.
    Per un più lontano futuro forse si, auspicabilmente con la diretta collaborazione di SpaceX.

    RispondiElimina
  5. Marco e Claudio,
    è proprio questo il punto, il limitato budget di NASA è il limite per la realizzazione di più lanci all'anno e quando l'SLS sarà funzionante vuoi che non lo sfrutteranno appieno per mandare sonde, rover e moduli abitativi e propulsivi più grandi e performanti? Non è questa la sua funzione? E quando decideranno di fare sul serio per la conquista di Marte pensate che un lancio all'anno sarà sufficiente?
    Io credo che il riutilizzo del vettore sia fondamentalmente una tecnologia da sfruttare e nel caso della NASA, dovrebbe "solo" convertire la tecnologia di SpaceX alle specifiche del suo vettore.
    Conoscendo NASA sarebbe un processo comunque lungo^_^ ma quell'esperienza fatta già del Falcon è un buon punto di partenza.
    Ovviamente a questo punto della realizzazione di SLS non si può ritardarne il suo debutto ormai quasi imminente, ma se fossi NASA metterei una squadra di ingegneri a lavorare sul suo successore...
    Tra il Falcon 9 ed il SLS a livello di innovazione, il primo batte il secondo e non di poco a mio avviso!!
    NASA ha partecipato alla creazione di aziende come SpaceX nell'intento tra le gli altri motivi di velocizzare e aumentare la permanenza dell'America nello spazio, questo processo porterà sempre di più la realizzazione di nuove tecnologie da parte dei "privati", sarebbe illogico e stupido non acquisirle laddove è dimostrato un vantaggio economico e produttivo.

    By Simo

    By Simo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un lancio all'anno?
      No.

      Se SpaceX con i suoi futuri potenti propulsori riuscirà non solo a far sbarcare decine di tonnellate, ma anche a spostare Marte e farlo orbitare stabilmente più vicino ed in sincro con la Terra a beneficio di tutti ... da El'Musk mi potrei aspettare anche questo ... uno o più lanci annuali si potranno fare, ma se Marte continuerà a girare come fa da quando lo conosciamo, ci dovremo accontentare di una tabella di lancio con intervalli di ogni 2 anni circa, se non vado errato, errando troppo con la fantasia.

      Elimina
  6. Una nuova tecnologica Torre di Pisa ben piantata sulla chiatta.
    Questa però sarà presto raddrizzata sostituendo il suo crash core.

    (https://twitter.com/SpaceX/status/738416881149808643)

    RispondiElimina
  7. Crush Core, con la "u", non crash.

    Lo riscrivo qui con l'aggiunta di un esempio.
    -------
    Nel primo stadio c'è un unità deformabile di alluminio (il Crush Core). Ha una struttura a nido d'ape ed è utilizzata per ciascun attuatore telescopico delle gambe. 
    Serve ad assorbire gli urti più forti nel momento del touch down quando la velocità è eccessiva. 
    Nel progetto di riutilizzo dei primi stadi del vettore Falcon 9 e dei più grandi che verranno, questo Crush Core è uno degli elementi facilmente sostituibili prima del volo successivo; se il primo stadio effettua un atterraggio troppo violento, il Crush Core assorbe l'energia in eccesso deformandosi ed evita così che avvengano danni strutturali più importanti al vettore.

    Ecco un esempio di una di queste unità Composite Crush Core, un dispositivo che assorbe gli urti nell'istante dell'atterraggio, questa volta per l'Orion.
    (http://www.sdcomposites.com/Products/sss_product5.html)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complimenti per la ricerca dell'esempio esplicativo, niente male vecchio mio, stai migliorando di giorno in giorno!!
      Mi hai stupito!^_^

      By Simo

      Elimina
    2. Vecchio mio :-) , grazie anche da me per l'ottimo esempio che hai recuperato per noi.

      Massimo

      Elimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.