Cerca in News Spazio

sabato 20 agosto 2016

La Russia sta valutando la possibilità di diminuire il numero di cosmonauti Russi sulla Stazione Spaziale Internazionale

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che l'Agenzia Spaziale Roscosmos della Federazione Russa sta valutando la possibilità di ridurre da tre a due i membri Russi degli equipaggi residenti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La notizia è stata pubblicata nel giornale Russo Izvestia. Citando quanto dichiarato da Sergei Krikalev, il direttore Roscosmos dei programmi spaziali con astronauti (Manned Programs Director). La motivazione sarebbe dovuta al minore numero di navette Russe cargo inviate alla ISS ed alla necessità di aumentare l'efficienza del programma.



Sono vari i fattori in gioco. I principali sono certamente sia il carico di lavoro a cui è soggetto l'equipaggio Russo della ISS che l'aspetto dei costi a carico di Roscosmos stessa.

Inizialmente i membri residenti sulla ISS erano 3. Dal 2010 sono diventati 6, tre Russi, due Americani ed uno delle altre agenzie spaziali Internazionali partner del programma ISS.
Per il medio-lungo termine è previsto poi che l'equipaggio sulla Stazione aumenti a 7 residenti, con la nascita ed il consolidamento dei servizi di trasporto spaziale per esseri umani da parte delle aziende private Americane. Ne avevamo già parlato in passato, lo sforzo è aumentare il più possibile lo sfruttamento scientifico della ISS. Ma ciò riguarda principalmente il segmento Americano della ISS, lo USOS. Attualmente gli equipaggi dello USOS lavorano a tempo pieno per massimizzare i ritorni scientifici.

Differente è invece il discorso per il segmento Russo. Il numero di esperimenti scientifici completati nella parte Russa della Stazione è a malapena il 25% di quanto prodotto nel segmento USA.

Questa situazione avrebbe dovuto cambiare anni fa con l'arrivo sulla ISS del modulo laboratorio Russo MLM (Multipurpose Laboratory Module) Nauka, inizialmente pianificato per raggiungere l'avamposto orbitale nel 2007 con un razzo Proton.
Nauka ha però subìto tutta una serie di ritardi e per farla breve dovrebbe essere lanciato a fine 2017, se non addirittura l'anno successivo.

Aggiungo anche i dati economici che ho rilevato dal sito Russo RT. Lo scorso Marzo, alla luce delle sanzioni economiche e dell'indebolimento del rublo, il governo ha approvato per il programma di esplorazione spaziale un finanziamento totale di 1,4 trilioni di rubli (21.9 miliardi di dollari) per i prossimi 10 anni, di cui 252,1 miliardi di rubli (3.94 miliardi di dollari) per la manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale.

La Russia ha quindi elaborato questa proposta, ed è importante osservare che per adesso è solamente una proposta. Prima di prendere una decisione Roscosmos ha inviato una lettera ai partner del programma per averne commenti e feedback.

Un aspetto fondamentale da approfondire è valutare quale potrebbe essere l'impatto su tutto l'equipaggio presente sulla ISS di una possibile diminuzione dei colleghi Russi, cosa che faranno appunto i vari partner del programma.
Ogni equipaggio lavora come un "singolo organismo", alcuni compiti sono ad esclusivo appannaggio dei cosmonauti Russi.

Ancora, cosa fare del 3° posto sulla Soyuz che resterebbe vuoto se venissero lanciati 2 cosmonauti Russi (invece di 3)? Un posto in più per astronauti Americani/internazionali (ad 80 milioni di dollari a volo)? Oppure potrebbe essere venduto alle agenzie di turismo spaziale?

Insomma, il panorama è abbastanza articolato.
Non ci resta che aspettare le valutazioni di tutti i partner del programma ISS!

5 commenti:

  1. Certamente non è una splendida notizia, non lo è mai quando si parla di contrazione.
    Speriamo che l'inventiva dei russi trasformi la cosa da negativa a fonte di qualche nuova opportunità.

    Massimo

    RispondiElimina
  2. Io ho letto che l'intenzione dei russi sarebbe quella di vendere il posto "in più" a qualche altro Paese che vorrebbe questa opportunità (India, Emirati Arabi, Corea del Sud...). In pratica non solo riduzione dei costi ma eventualmente "guadagni" vendendo il posto sul "traghetto spaziale". Speriamo si vada in questa direzione.
    Marco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I paesi che hai indicato non fanno parte dei partner del programma. Dubito che la Russia possa farlo senza il parere favorevole di tutti i partner di progetto.

      Elimina
  3. A parte il pensiero di ridurre gli astronauti russi da 3 a 2 (sostanzialmente per arginare le difficoltà finanziarie Roscosmos, difficoltà create da più motivi contemporaneamente), il futuro della Stazione resta ancora incerto dopo la metà degli anni 2020.
    L'ISS era stata progettata per essere operativa per 15 anni, dal 2000 al 2015, poi è stata approvata l'estensione fino al 2024, perciò fino al 2024 resterà attiva anche grazie al partner russo che seppur pieno di difficoltà, non intende lasciare e con il quale c'è un accordo di intenti oltre che finanziario, fino almeno al 2024.

    Secondo Bill Hill, vice amministratore associato della NASA, c'è il desiderio di proseguire anche oltre il 2024, però la NASA vorrebbe continuare a mantenerla in vita e far proseguire l'attività di ricerca in orbita bassa consegnando le chiavi ad un ente commerciale, così da poter convogliare gran parte del suo impegno per gli anni successivi principalmente nel progetto Marte, assieme a SpaceX.
    Boeing che è il principale appaltatore della ISS sta studiando se sarà fattibile prolungare l'operatività della Stazione fino al 2028.
    Sarebbe quasi il doppio della vita operativa programmata inizialmente.

    Con la crescita dell'industria spaziale privata, ed il contemporaneo calo degli impegni governativi per la Stazione, i partner commerciali saranno essenziali per il suo mantenimento.
    Tuttavia, a causa dell'alto costo di gestione della Stazione, non è ancora chiaro esattamente come sarà stipulabile un accordo, o se ci sarà davvero l'interesse di compagnie spaziali commerciali.

    RispondiElimina
  4. Sì, tutti i partner del programma ISS hanno confermato l'impegno a mantenere attiva la Stazione Spaziale Internazionale fino al 2024. Ne avevo dato notizia l'anno scorso qui

    http://newsspazio.blogspot.it/2015/02/stazione-spaziale-internazionale.html

    Gli USA sono intenzionati ad arrivare "almeno" fino al 2028 e credo proprio che gli altri partner Internazionali arriveranno ad un accordo.

    Inoltre, auspico fortemente l'ingresso dei privati nella gestione della Stazione.
    Come abbiamo visto qualche giorno fa

    http://newsspazio.blogspot.it/2016/07/la-nasa-caccia-di-idee-per-un-utilizzo.html

    la NASA è alla ricerca di utilizzi commerciali per la ISS, che quindi possano tradursi in business e soldi, cioè nuove possibilità per finanziarne i costi di gestione.

    Sono sicuro che questo sia lo spirito giusto. Sempre a caccia di nuove idee.

    Stay Tuned and ENJOY!

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.