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giovedì 5 gennaio 2017

Lucy e Psyche, le due nuove missioni robotiche di esplorazione spaziale annunciate dalla NASA

(Credit SwRI and SSL/Peter Rubin)

NEWS SPAZIO :- Ieri la NASA ha annunciato la selezione di due nuove missioni automatiche per il programma di esplorazione Discovery per lo studio del sistema solare.

Queste verranno lanciate nel 2021 e 2023 e getteranno luce su una delle prime ere nella storia del nostro sistema solare, fino a meno di 10 milioni di anni dopo la nascita del nostro Sole.

Si tratta di Lucy e di Psyche. La prima studierà alcuni degli asteroidi troiani di Giove, la seconda invece avrà come destinazione un asteroide metallico gigante mai visitato finora.



Le due missioni sono state selezionate tra 5 progetti finalisti, vincendo su di (1) la missione NEOCam basata su di una fotocamera per analizzare gli asteroidi vicini alla Terra (Near Earth Object) in grado di scoprirne 10 volte rispetto a quanti ne conosciamo oggi, (2) e (3) due missioni per studiare l'atmosfera di Venere e la sua superficie nascosta.

Lucy verrà lanciato nell'Ottobre 2021 ed arriverà alla sua prima destinazionenel 2025, un asteroide della fascia principale degli asteroidi, quella cioè che si trova tra Marte e Giove.

Dal 2027 al 2033 poi, la sonda robotica esplorerà sei asteroidi troiani di Giove.
Si tratta di corpi celesti intrappolati dall'attrazione gravitazione del pianeta gigante, intrappolati in due sciami e che con Giove ne condividono l'orbita, uno davanti e l'altro in coda rispetto al gigante gassoso.

Si pensa che questi asteroidi siano le reliquie di un'era molto antica nella storia del sistema solare e che potrebbero essersi formati molto oltre l'attuale orbita Gioviana.
Harold F. Levison (principal investigator della missione Lucy, Southwest Research Institute in Boulder, Colorado): "Questa è un'occasione unica. Perché i Troiani sono i resti del materiale primordiale che ha formato i pianeti più esterni, [questi asteroidi] hanno in sé indizi vitali per decifrare la storia del sistema solare. Lucy, proprio come il fossile umano dal quale prende il nome, rivoluzionerà la comprensione delle nostre origini".

Lucy verrà realizzata sul successo di New Horizons ed userà una nuova versione degli strumenti RALPHe LORRI che tanto hanno contribuito ai suoi storici risultati ottenuti durante il flyby del Luglio 2015 con il pianeta Plutone.
Molti membri del team di missione di Lucy provengono dalla missione New Horizons.
Anche la missione OSIRIS-REx sull'asteroide Bennu, contribuirà a Lucy, sia con lo strumento OTES che con la partecipazione di alcuni membri del team originale.

La missione Psyche esplorerà invece uno dei posti più particolari della fascia principale degli asteroidi, un gigantesco corpo celeste metallico, denominato 16 Psyche.
Esso misura circa 210 km di diametro e contrariamente alla maggior parte degli asteroidi che sono rocciosi o composti da ghiaccio, si pensa che sia costituito principalmente da ferro metallico e nickel, simile cioè al nucleo del nostro Pianeta.

Gli scienziati si chiedono se Psyche possa essere un 'nucleo esposto' di un pianeta primordiale magari delle dimensioni di Marte che però ha perso i propri manti rocciosi a causa di violente collisioni miliardi di anni fa.

La missione aiuterà gli studiosi a comprendere come i pianeti e gli altri corpi celesti possano dividersi all'inizio della loro storia in strati distinti, nucleo, mantello e crosta.

Lindy Elkins-Tanton (Psyche Principal Investigator, Arizona State University, Tempe): "Questa è un'opportunità per esplorare un nuovo tipo di mondo - non uno fatto di roccia o di ghiaccio, ma di metallo. 16 Psyche è l'unico oggetto conosciuto di questo tipo nel sistema solare e questo è l'unico modo per noi umani di visitare un nucleo [di un pianeta]. Impariamo sullo spazio interno visitando lo spazio esterno".

Psyche verrà lanciata nell'Ottobre 2023 ed arriverà a destinazione nel 2030, dopo una manovra di correzione di rotta assistita dalla gravità Terrestre nel 2024 ed un flyby con Marte nel 2025.

Oltre ad aver selezionato Lucy e Psyche, NASA ha anche esteso per un altro anno i finanziamenti per il progetto NEOCam accennato in cima al post.

Le missioni tipiche del programma NASA Discovery sono relativamente low-cost, hanno un budget massimo di 450 milioni di dollari. Sono gestite per la Planetary Science Division dal Planetary Missions Program Office, al Marshall Space Flight Center in Huntsville, Alabama.
Tali missioni sono progettate e guidate da un Principal Investigator, che mette insieme un team di scienziati ed ingegneri per occuparsi delle fondamentali domande scientifiche sul sistema solare.

Il curriculum del Discovery Program vanta 12 selezioni precedenti, come la missione MESSENGER per lo studio di Mercurio, la missione Dawn per l'esplorazione degli asteroidi Vesta e Cerere ed il Mars lander della missione InSight, che verrà lanciato nel Maggio 2018.



Fonte dati, NASA.

15 commenti:

  1. Perdonami Sergio, ma è difficile che Psyche parta nell' ottobre del 2013; scherzi apparte, penso che queste due missioni (ottime come obiettivi )siano per (forse)favorire l'industria minerale per agenzie spaziali private, non dico sia un male, mi dà questa senzazione; avrei preferito una missione su Venere o quella per la difesa dagli asteroidi pericolosi; vabbé speriamo nell' Esa
    Nico

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    1. Vabbe' Nico,

      scherzi a parte, (ma anche no, perché forse mi dà una certa sensazione piuttosto di una senzazione) favoriamo invece l'industria mineraria.
      Io preferirei che alcune paroline fossero scritte così ... tu no?
      Hai identificato quali?

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    2. Grazie per la segnalazione Nico, ovviamente l'anno è 2023, come avevo scritto in cima al post. Di refusi poi è pieno il mondo...
      Dobbiamo con tutti i mezzi proiettare l'umanità nello spazio. Lo sfruttamento minerario NON è compito della NASA, la quale persegue obiettivi di scienza, ricerca ed esplorazione.
      Va benissimo stimolare un'economia (a base privata) che si espanda nel cosmo. E' l'unico modo per avere un futuro.

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  2. Bisogna vedere se la nuova amministrazione lascerà queste missioni o le taglierà.

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  3. Claudio Costerni la mia correzione a Sergio, era fatta in simpatia, immaginavo che l'errore era stato fatto per una disattenzione, non certo di proposito; io scrivo col cellulare, spesso sbaglio, ma tanto c'è qualcuno che mi corregge puntualmente
    Nico

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  4. Senza dubbio le imprese che programmano estrazioni minerarie nello spazio riceveranno importantissime informazioni da queste missioni (si spera anche che per quel tempo abbiano già iniziato a fattualizzare), ma c'é soprattutto un altissimo potenziale scientifico in queste missioni, a mio avviso molto piú che su Venere o altri corpi maggiori. Se vogliamo comprendere la formazione del sistema solare la cosa migliore é fare gli archeologi e andare a cercare gli oggetti che sono rimasti quanto più inalterati possibile e alcuni asteroidi rappresentano esattamente questo.

    Inoltre é da sottolineare che esiste una lacuna molto grande nei moderni modelli di formazione planetaria. Laddove si hanno delle idee sensate su come il gas e le polveri si aggreghino fino a formare dei corpuscoli della grandezza di qualche millimetro e di come i planetoidi (scala di centinaia di kilometri) possano accrescere massa fino a raggiungere dimensioni planetarie, noi astronomi ancora non abbiamo le idee chiare su come congiungere queste due fasi. Gli asteroidi si trovano esattamente in quella scala di transizione e, con lo sprint che la scienza planetaria ha avuto negli ultimi anni, non mi sorprende che entrambe le discovery siano state votate a questo tipo di oggetti

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. Non mi immagino una tale risposta cosi dettagliata e precisa; complimenti. Io sono una persona di pace, e senza chiamare in causa tante religioni, tanto amore e pace a te.
    Nico

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    1. Nicuccio, io invece mi immagino che tu volevi scrivere immaginavo, mai hai scritto "immagino".

      Quel cellulare ci fa piangere dal ridere, disperatamente.

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    2. Claudio dal quel che leggo sul blog ho imparato a rispettarti come una persona competente e, ad essere sincero, personalmente apprezzo un'ironia come la tua. Detto questo, trovo il tuo atteggiamento seriamente distruttivo e poco affine a quello che io reputo sia lo spirito di questo e ogni blog di divulgazione scientifica. Ci sta essere corretti e formali, ma una manciata di errori di battitura ( o di grammatica per quel che importa) sono di gran lunga trascurabili in confronto al continuo "bullismo digitale", seppur mascherato dal sorriso della simpatia (non basta una premessa bonaria per trasformare un post passivo aggressivo carico di vetriolo). Quello che dovremmo fare é incoraggiare una partecipazione ampia e piacevole alla discussione, non scoraggiare le persone a lasciare un commento. Citi le direttive lasciate da Sergio ma credo che se avessi inteso davvero il messaggio ti morderesti le dita prima di commentare in maniera così poco costruttiva.
      Questo sará l'unico commento di critica che lasceró perché mi sento già a disagio nel contribuire al clima di conflitto che era stato scoraggiato.
      So che sei una persona di cervello e mi piacerebbe che tu riflettessi sull'utilitá e il rispetto di questa linea nei confronti della divulgazione scientifica e dell'impegno di Sergio nel creare e mantenere questa piattaforma.
      Chiudo l'inciso e ritorno ai miei commenti sull'esplorazione spaziale

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    3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Ah ah ah...lo devo proprio buttare, hai ragione Claudio.
    Nico

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  8. Trovo ancora prematuro parlare di sfruttamento minerario nello spazio ,penso che passeranno moltissimi decenni prima che questo sia possibile.

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