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mercoledì 1 maggio 2019

Arabsat 6A, problema al booster centrale del Falcon Heavy dopo l'atterraggio sulla piattaforma drone nell'oceano Atlantico

(Credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Piccolo intoppo per SpaceX, direi poca roba. Siamo stati abituati molto bene, l'azienda aerospaziale di Elon Musk ha compiuto in questi anni passi da gigante ridefinendo completamente l'accesso allo spazio.
E se leggete questo blog lo sapete bene, seguiamo le sue conquiste da sempre (andate qui).

La missione è Arabsat 6A di un paio di settimane fa, un grande successo per il 1° volo operativo del nuovo Falcon Heavy. Dopo il lancio tutti e 3 i booster hanno fatto rientro sulla Terra. E questo è un altro risultato eccezionale, un primato  rispetto al volo inaugurale dello scorso anno.

Qualcosa però è successo al booster centrale.



I due booster laterali sono rientrati sulla terraferma nelle LZ-1 e LZ-2 a Cape Canaveral. A proposito potete rivedere il replay video qui


Il booster centrale è anch'esso atterrato con successo, sulla nave drone ASDS "Of Course I Still Love You", che come ormai sappiamo lo attende nell'Oceano Atlantico, nel punto in cui la traiettoria di discesa del nodo core interseca la superficie Terrestre (l'oceano per l'appunto)

(Credit SpaceX)

Cosa è successo? Normalmente per le missioni del Falcon 9 il booster atterrato sulla piattaforma viene fissato mediante l'utilizzo di un "recovery robot" dal nome informale di Octagrabber, eccolo




Questo dispositivo viene posto sotto il razzo atterrato e lo blocca. Qui lo vedete all'opera, in una foto di un po' di tempo fa



Ma il booster centrale del Falcon Heavy è un po' differente, è una versione modificata del 1° stadio del Falcon 9 e SpaceX non è riuscita ad ancorarlo con l'Octagrabber.

E durante la traversata di rientro in Florida (a Port Canaveral) il mare era forte. Al punto che a causa delle forti onde il booster ha iniziato a muoversi, a scivolare ed è finito per rovesciarsi, rompendosi in più parti. Qui sotto vedete quanto ne resta una volta arrivato in porto



Da quello che ho letto sembra che il comparto motori possa essere riutilizzato.

Che dire, tanta sfortuna che se vogliamo ha evidenziato una nuova "zona grigia" su cui lavorare e migliorare. E' però importante osservare che tutto ciò non sposta di una virgola il grande successo della missione.

Un nuovo nodo core del Falcon Heavy è già pronto e nei giorni scorsi ha già effettuato un test statico di accensione in previsione della prossima missione STP-2.

2 commenti:

  1. Mi fanno ridere alcuni articoli che parla di crisi, periodo nero, ecc.. come sminuire un lavoro eccelso con articoli vergognosi...

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