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martedì 18 giugno 2019

NASA, la corsa alla Luna, la partnership con l'industria privata US per l'esplorazione Lunare

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Continuiamo a seguire il cammino della NASA verso i nuovi obiettivi di esplorazione spaziale oltre l'orbita Terrestre.

Nei precedenti post abbiamo conosciuto importanti novità. Eccone un'altra.

Il 14 Giugno la NASA ha lanciato una call verso il mercato industriale US alla ricerca di feedback per una futura realizzazione di servizi di trasporto cargo per la stazione spaziale Lunar Gateway che orbiterà intorno alla Luna.



I primi servizi logistici per il nuovo avamposto orbitale porteranno rifornimenti, scienza, cargo come supporto del nuovo programma NASA Artemis di esplorazione Lunare, che come ormai sappiamo si pone l'ambizioso obiettivo di far tornare gli esseri umani sul nostro satellite entro il 2024.

Lo scorso autunno la NASA aveva chiesto alle aziende Americane idee su come rifornire al meglio il Gateway che orbiterà a circa 400.000 km dalla Terra.

Ne abbiamo parlato già svariate volte, date un'occhiata a quest'ultimo post


o cercate info direttamente con la barra di ricerca


Il Gateway avrà un modulo di comando ed un modulo di servizio per l'allunaggio di missioni umane, ed in futuro per altre destinazioni più lontane.

A seguito di questa prima richiesta di informazioni, la NASA ha pubblicato questo nuovo documento per chiedere alle industrie maggiori informazioni e dettagli sui loro approcci per i loro piani per i servizi spaziali di logistica. Il termine è fissato al 10 Luglio prossimo.

Marshall Smith (director, human lunar exploration programs, NASA Headquarters, Washington): "Stiamo chiedendo all'industria di fornire un veicolo spaziale per consegnare cargo ed altri rifornimenti al Gateway. Questo si aggancerà all'avamposto orbitale, ma sarà responsabile di generare l'energia che gli necessita" (in altre parole, il Gateway non fornisce energia elettrica ai veicoli che attraccano).
"Usiamo la Luna come terreno di prova per Marte al fine di sviluppare le tecnologie ed i sistemi di cui abbiamo bisogno per l'esplorazione del sistema solare, quindi non vediamo l'ora (1) di vedere come l'industria risponderà alla nostra richiesta e (2) di assegnare molteplici contratti per questo servizio lunare".

Quest'ultima call rispecchia servizi di rifornimento cargo che l'agenzia ha già fatto con l'industria, solamente più vicino a casa. La NASA ha infatti aperto la strada per la commercializzazione dell'orbita bassa Terrestre, lo abbiamo visto in un post precedente, questo


E adesso nuove opportunità sono date ad aziende private per spingersi sempre più nello spazio profondo. Una forte spinta per lo sviluppo della nuova space economy.

Mark Wiese (NASA Gateway logistics element manager, Kennedy Space Center, Florida): "Il Gateway, ed in particolare i nostri requisiti di forniture logistiche abilitano la catena di approvvigionamento dello spazio profondo, compiendo così il prossimo passo verso una ulteriore commercializzazione dello spazio. Con questa richiesta, in aggiunta al trasporto di cargo, scienza ed altri rifornimenti verso il Gateway, c'è il potenziale per un'estensione verso l'industria per fornire altri elementi della nostra architettura lunare".

Una richiesta formale per un contratto a prezzo fisso è prevista per questa estate. La NASA ha già anticipato che l'importo massimo per tali contratti, per tutti i servizi Gateway nel corso di 15 anni, è valutato 7 miliardi di dollari.

L'ente spaziale Americano ospiterà un forum per le industrie che si terrà in Florida il prossimo 27 Giugno per rispondere alle domande e per spiegare l'approccio proposto per i servizi di consegna logistica.

Questo annuncio arriva sulla scia di altre recenti iniziative NASA per accelerare i propri piani di esplorazione Lunare e Marziana.
Alla fine di Maggio l'agenzia ha assegnato un contratto alla Maxar Technologies per costruire, lanciare e dimostrare nello spazio gli elementi di produzione di energia elettrica e di propulsione del Gateway. E prima di inviare astronauti sulla Luna, l'agenzia utilizzerà una suite di strumenti scientifici e dimostratori tecnologici sul suolo Lunare.

inoltre la NASA sta lavorando con 11 aziende per studiare l'architettura proposta per un nuovo sistema integrato di atterraggio per equipaggi umani, che potrebbe essere ubicato sul Gateway per le missioni sulla superficie Lunare. Ne abbiamo parlato qui


Con l'incarico di ritornare sulla Luna entro 5 anni, la NASA ha realizzato i propri piani basati su di un approccio a due fasi. Il primo si concentra sulla velocità, atterrare sulla Luna entro il 2024, mentre il secondo stabilirà una presenza umana sostenibile sulla Luna ed in orbita lunare entro il 2028.

E tutto quello che si imparerà sulla Luna ci preparerà al prossimo Giant Leap, far atterrare un essere umano su Marte.

Fonte dati, NASA.

8 commenti:

  1. ma sls? non lo usano piu? cmq l'unica ad oggi che può far qualcosa è la spacex con il falcon heavy, oppure la stessa nasa con il Delta IV.. certo trovo assurdo che parli solo la nasa senza accordi con gli altri partner, come se la iss e il futuro gw sia di loro proprietà, senza inoltre pensare che senza alenia spazio non vanno da nessuna parte :D, direi che dovrebbero fare un passettino avanti, creare una navetta che faccia spola iss o orbita terrestre e gw, che non debba atterrare, ma che si usi esclusivamente in orbita, e poi lanciare i rifornimenti, costo ridotto.. non so come potrebbero fare con la manutenzione xò.. sarebbe un'ottimo utilizzo della capsula orion, per quanto la disprezzi perchè nata obsoleta..

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  2. Sergio la Nasa a mio avviso è in ritardo purtroppo,sono state dette tante cose, ma non c'era una convinzione politica e industriale come hai temi del famoso discorso di Kennedy, e adesso é una corsa contro il tempo per recuperare terreno, io ho sempre pensato prima si arriva sulla luna poi marte, e inutile a mio avviso andare su marte per piantare una bandiera e poi si torna al disinteresse come per le missioni Apollo, dobbiamo andare sulla luna perché abbiamo bisogno di materiali che sono necessari e qui sulla terra o non ci sono o per estrarli uccidiamo il pianeta, la luna è una ottima palestra per imparare e colonizzare lo spazio, perché non lo sappiamo fare, solo nei film di fantascienza lo facciamo, escludere la luna dal programma della Nasa era stato un errore,adesso stanno tentando di rientrare ma sarà dura
    Un saluto
    Nico

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    1. Sono totalmente d'accordo con te, ma io vedo più di buon occhio il programma dell'ESA Moon Village che vorrebbe coinvolgere il maggior numero di attori possibili privati e non e fare ricerca di tutti i tipi avendo una base permanente sulla luna,ma e una cosa che si può fare come la vuole fare l'ESA solo con un coinvolgimento a livello mondiale, anche perché i costi sarebbero molto alti

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  3. Tutto questo mi lascia molto perplesso, soprattutto vedendo chi e li presidente degli USA che ha dimostrato più di una volta di fregarsene dello spazio, detto questo sono perplesso per i tempi, 5 anni sono veramente pochi soprattutto perché le tecnologie da inventare sono tante,da qui l'idea di chiedere aiuto hai privati, probabilmente più che in passato ma anche i privati hanno i loro limiti,non e che puoi creare una cosa nuova e poi mandarla nello spazio,la cosa richiede anni di studi e di prove, perché qui non stiamo parlando della ISS stiamo parlando della Luna, e anche se ci siamo già andati non vuol dire che ritornarci sarà sempre,al contrario e molto difficile e gli ostacoli moltissimi.

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  4. Sono contento dei tempi e dell'approccio della NASA. Sui tempi la NASA ha esperienza e sicuramente è più aggiornata di noi su cosa lei e le aziende private, con il giusto stimolo (soldi!) possono fare. Non si parte da zero, in questi anni tanto è stato fatto e la NASA ha l'esperienza per canalizzarlo.

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    1. Sicuramente ci vorranno un sacco di soldi, si parlava di 20/30 miliardi,secondo me più 30 che 20,sicuramente molto e stato fatto ,ma tanto altro ancora bisogna fare , e qui non parliamo solo di testare le tecnologie parliamo anche di inventarne di nuove,il tutto in 5 anni solo per i test ci vorranno diversi anni, non sto dicendo che sia impossibile ma ho i miei forti dubbi, se poi Trump non verrà riconfermato alla casa bianca e probabile come minimo che i tempi si allungheranno.

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  5. perché non cominciamo con una stampante 3D che intanto faccia dei listerrelli lunghi 10 metri x 10 centimetri per iniziare a fare le future coperture…?

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  6. Come ho detto parecchie volte in passato, se l'amministrazione americana vuole veramente tornare sulla Luna per restarci, deve fare alcune cosette.
    Decidere un arco di tempo realistico, tipo sui 10 anni, mettere una cifra economica realistica per tale obbiettivo, in questo caso qualcosina in più del costo della ISS, accordarsi con gli altri parthner.
    Ovviamente decidere anche un obbiettivo, realistico nei tempi e nei costi proposti, fatto questo l'obbiettivo anche se dovessero verificarsi incidenti, potrebbe essere raggiunto.
    Ma purtroppo per come la vedo ora, mi sembra solo una sparata elettorale, in vista delle elezioni presidenziali del 2020.

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