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martedì 14 gennaio 2020

Crew Dragon, tutto pronto per il test di abort in volo per la nuova capsula commerciale per esseri umani, by SpaceX!

(Credit SpaceX)

NEWS SPAZIO :- Il prossimo sabato 18 Gennaio NASA e SpaceX effettueranno un test molto importante per la nuova capsula Crew Dragon, il test finale che aprirà la strada al primo lancio spaziale commerciale americano con esseri umani verso la Stazione Spaziale Internazionale.

E' il test di abort in volo di Crew Dragon. Verrà verifica la capacità di fuga del veicolo spaziale da un'eventuale emergenza subito dopo il lancio.

Il test sarà un vero e proprio lancio, anch'esso senza equipaggio, previsto per le 14:00 ora Italiana di sabato dal Launch Complex 39A in Florida. La finestra di prova avrà una durata di 4 ore.
Sabato 11 gennaio, SpaceX ha effettuato un test statico di accensione del Falcon 9 sulla rampa di lancio.

Troverete un post dedicato da cui assistere in diretta al test.



Nel giorno del lancio, i team SpaceX e NASA si eserciteranno nelle operazioni end-to-end con gli astronauti, comprese le ispezioni finali dei veicoli spaziali e la chiusura dei portelloni di accesso alla capsula. Anche i controllori di volo SpaceX e NASA, insieme ai team di supporto simuleranno una vera e propria missione con equipaggio di Crew Dragon, esperienza aggiuntiva oltre all'addestramento ricevuto.

Dopo il decollo, l'ascesa di Falcon 9 seguirà una traiettoria che imiterà il profilo di missione di un volo Crew Dragon verso la ISS. Per questo test, SpaceX configurerà la capsula in modo che inneschi intenzionalmente un evento di abort del lancio poco prima di T= +1min e 30 sec di volo.

Crew Dragon dovrà separarsi in modo sicuro dal razzo Falcon 9 ed una volta iniziata la sequenza di fuga, i motori Merlin del primo stadio di Falcon 9 dovranno spegnersi ed i propulsori SuperDraco della capsula inizieranno la loro sequenza di accensione per portare via velocemente la capsula dall'emergenza.

Dopo lo spegnimento dei SuperDraco di Crew Dragon, la navicella spaziale continuerà per inerzia la salita, fino a raggiungere in volo libero il suo apogeo, il punto più alto della sua traiettoria ad arco. In prossimità del raggiungimento dell'apogeo, la capsula si separerà dal trunk di servizio, ed i suoi propulsori di manovra Draco (più piccoli) la ri-orienteranno per prepararla al rientro con il paracadute.

Al momento opportuno il sistema di frenata con paracadute si attiverà, paracadute pilota prima e paracadute principali poi per far ammarare dolcemente la capsula nell'Oceano Atlantico vicino alle squadre di recupero di SpaceX.

Dopo la separazione dalla capsula spaziale, è previsto che il Falcon 9 si distrugga in seguito alle sollecitazioni aerodinamiche al largo dell'Oceano Atlantico. Il momento previsto in cui ciò avverrà dipende da una serie di fattori, tra cui i venti presenti il giorno del lancio, ed in maniera minore dall'assetto del veicolo stesso. La distruzione potrebbe verificarsi poco dopo la separazione o successivamente, al rientro dall'atmosfera superiore. In entrambi i casi un team di recupero SpaceX Falcon 9 sarà pronto per recuperare eventuali detriti.

Questo test fornirà dati preziosi alla NASA per certificare il nuovo sistema di trasporto commerciale per esseri umani da e per la ISS, all'interno del programma Commercial Crew Program.

Vediamo cosa accadrà durante il test in questa animazione



Fonte dati, NASA.

3 commenti:

  1. Ciao Sergio,
    mi ha sorpreso che non abbiano programmato un test esplosivo, nel senso di testare la reattività del sistema nel caso succeda l'anomalia più grave e cioè l'improvvisa esplosione del 1mo stadio.
    Sembra abbiano preferito testare i sistemi e le operazioni di lancio. Non ti ha sorpreso questa scelta di NASA?
    Non ho compreso bene se il sistema di abort funziona anche se esplode il 2do stadio ad altezze molto superiori, ti risulta?

    Comunque sabato... alle 14, meglio non potevo chiedere. Fantastico!!!

    By Simo

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    1. Capisco il tuo pensiero e sarei tentato anch'io di vederla così. Forse tutto si gioca nella definizione di "simulare una condizione di abort", che potrebbe essere rilevare dai sensori di bordo un qualche evento che sta per produrre un'esplosione. Determinante sarà misurare quanto tempo passa (magari millisecondi) dal (1) verificarsi della condizione di abort al (2) avere l'equipaggio in sicurezza, lontano dal vettore. E questo è possibile simularlo anche senza un'esplosione vera e propria.

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  2. Mi verrebbe da chiedere se la sensoristica non rileva nulla ma l'esplosione avviene, che margini di manovra ci potrebbero essere per mettere in sicurezza l'equipaggio ?

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