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giovedì 27 ottobre 2022

EMIT, dalla Stazione Spaziale Internazionale la mappatura delle emissioni di metano sulla Terra


NEWS SPAZIO :- Dallo scorso Luglio è installato sulla Stazione Spaziale Internazionale l'esperimento della NASA EMIT (Earth Surface Mineral Dust Source Investigation). Scopo principale di questo studio è aiutare gli scienziati a comprendere come la polvere di minerali presente nell'aria possa influire sul nostro clima.

Tale polvere di minerali è una parte importante del sistema Terra. Il vento soffia polvere nell'atmosfera dalle regioni desertiche di tutto il mondo e può trasportare polvere attraverso gli oceani. I minerali scuri che assorbono la luce solare possono riscaldare la Terra, mentre i minerali chiari possono raffreddarla.

Mappando accuratamente la composizione delle aree che producono polvere minerale, EMIT migliorerà la nostra comprensione degli effetti della polvere in tutto il sistema Terra e sulle popolazioni umane ora e in futuro.

Inoltre la missione può anche individuare e quindi mappare le emissioni metano, un potente gas serra. E' molto più efficace nell'intrappolare il calore nell'atmosfera rispetto all'anidride carbonica.
Oggi parliamo proprio di questo. Vediamo i dati raccolti.
   

EMIT è stato realizzato dal NASA Jet Propulsion Laboratory e lanciato lo scorso 14 Luglio. Osserva la Terra dall'esterno della ISS e fondamentalmente mappa la superficie mediante uno spettroscopio in grado di misurare lo spettro per ogni punto dell'immagine.
Questo grazie ad un rilevatore a matrice sensibile alla luce visibile ed al corto infrarosso.

Il metano assorbe la luce infrarossa secondo un ben preciso schema (impronta spettrale) che lo caratterizza. Lo spettrometro di imaging dell'EMIT può quindi identificarne la presenza con elevata accuratezza e precisione (lo strumento può anche misurare l'anidride carbonica).

Ebbene, dal luglio scorso, il team scientifico della missione ha individuato più di 50 "super-emettitori" di gas metano. Questi si trovano in Asia centrale, Medio Oriente e Stati Uniti sudoccidentali. Si tratta di strutture, attrezzature ed altre infrastrutture, che emettono metano a tassi elevati e che tipicamente appartengono ai settori dei combustibili fossili, dei rifiuti o dell'agricoltura.

L'amministratore NASA Bill Nelson: "Il contenimento delle emissioni di metano è la chiave per limitare il riscaldamento globale. Questo nuovo entusiasmante sviluppo non solo aiuterà i ricercatori a individuare meglio da dove provengono le perdite di metano, ma fornirà anche informazioni su come affrontarle rapidamente".

L'immagine in cima al post mostra un pennacchio di metano lungo 3 km che EMIT ha rilevato a sud-est di Carlsbad, nel New Mexico.
Qui sotto invece avete un'immagine ripresa ad est di Hazar, Turkmenistan, una città portuale sul Mar Caspio


Qui EMIT ha individuato 12 pennacchi di metano che scorrono verso ovest. Alcuni di essi si estendono per più di 32 chilometri.

Queste osservazioni derivano dall'ampia copertura del Pianeta ottenuta dall'orbita della Stazione, nonché dalla capacità di EMIT di scansionare aree della superficie terrestre larghe decine di chilometri e nel frattempo di risolver aree piccole come un campo da calcio. Aggiungo un'altra considerazione. E' importante rendersi conto che tutto questo è possibile solo perché in orbita abbiamo un avamposto che abilita alla realizzazione di esperimenti di medio e lungo termine.

David Thompson (scienziato degli strumenti di EMIT e ricercatore JPL senior che gestisce la missione): "Questi risultati sono eccezionali e dimostrano il valore di accoppiare la prospettiva su scala globale con la risoluzione richiesta per identificare le sorgenti puntiformi di metano, fino alla scala dell'impianto. È una capacità unica che alzerà il livello degli sforzi per attribuire fonti di metano e mitigare le emissioni delle attività umane".

Rispetto all'anidride carbonica, il metano costituisce una frazione delle emissioni di gas serra causate dall'uomo, ma si stima che sia 80 volte più "efficace" nell'intrappolare il calore nell'atmosfera per i 20 anni successivi al suo rilascio. Inoltre, l'anidride carbonica persiste per secoli, invece il metano persiste per circa un decennio, e ciò vuol dire che se le emissioni di questo gas verranno ridotte, l'atmosfera risponderà in un arco di tempo simile, portando a breve termine ad un riscaldamento più lento.

Quello che avete qui sotto è un pennacchio di metano lungo almeno 4,8 km, che fluttua nell'atmosfera a sud di Teheran, in Iran. Esso proviene da una grande discarica, dove il metano è un sottoprodotto della decomposizione


Nel corso della sua missione EMIT effettuerà misurazioni dei minerali di superficie nelle regioni aride dell'Africa, dell'Asia, del Nord e del Sud America e dell'Australia. I dati aiuteranno i ricercatori a comprendere meglio il ruolo delle particelle di polvere nell'aria per il riscaldamento e per il raffreddamento dell'atmosfera e della superficie terrestre.

Per il rilevamento del metano, l'area di studio della missione coincide con gli hotspot conosciuti di metano in tutto il mondo, consentendo ai ricercatori di cercare il gas in quelle regioni per testare la capacità dello spettrometro di imaging. Guardate la seguente grafica


Il cubo a sinistra mostra pennacchi di metano (viola, arancione, giallo) sul Turkmenistan. I colori dell'arcobaleno sono le impronte spettrali dei punti corrispondenti nell'immagine frontale. La linea blu nel grafico a destra mostra l'impronta del metano rilevata da EMIT, a destra invece, la linea rossa è l'impronta prevista basata su una simulazione atmosferica.

Andrew Thorpe, ricercatore JPL che guida gli sforzi di EMIT sul metano: "Alcuni dei pennacchi rilevati da EMIT sono tra i più grandi mai visti, mai osservati in precedenza dallo spazio. Quello che abbiamo trovato in poco tempo supera già le nostre aspettative".

Un altro esempio, lo strumento ha rilevato un pennacchio lungo circa 3,3 km a sud-est di Carlsbad, nel New Mexico, nel bacino del Permiano, uno dei più grandi giacimenti petroliferi del mondo che si estende su parti del New Mexico sudorientale e del Texas occidentale. Gli scienziati stimano che il flusso di gas abbia una portata di circa 18.300 chilogrammi per ora nel sito del Permiano, 50.400 chilogrammi per ora in totale per le fonti del Turkmenistan e di 8.500 chilogrammi per ora nel sito iraniano.

Dalla sua posizione all'esterno della ISS, EMIT avrà copertura ampia e ripetuta e potrà essere in grado di individuare potenzialmente centinaia di super-emettitori di metano, alcuni già precedentemente individuati mediante misurazioni aeree, spaziali o terrestri ed altri ancora sconosciuti. La caccia ai gas serra continua!

Immagini, credit NASA/JPL-Caltech.

Fonte dati, NASA.

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