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mercoledì 17 settembre 2008

La 1° foto di un pianeta FORSE in orbita intorno ad una stella: tra due anni la conferma!

(immagine, fonte Gemini Observatory)

Ho letto la notizia un paio di giorni fa e ho deciso di scrivere questo post perché nelle varie news che ho letto sembra che il tutto sia già cotto e mangiato. Invece, continuate a leggere.


Tre scienziati dell'Università di Toronto, usando il telescopio Gemini Nord a Mauna Kea (Hawaii) per riprendere immagini di una giovane stella (1RXS J160929.1-210524), hanno trovato quella che sembra essere una massa planetaria che "probabilmente" è in orbita intorno a tale stella. Essa dista circa 500 anni luce dalla Terra.

Analisi spettroscopiche del "candidato compagno" ne rilevano la massa in circa otto volte quella del pianeta Giove. Inoltre la sua distanza dalla giovane stella è circa 330 volte la distanza che c'è tra la Terra ed il nostro Sole (giusto per dare un'idea di quanto è enorme questo valore, il pianeta più distante del nostro sistema solare, Nettuno, orbita ad una distanza di "appena" 30 volte la distanza Terra-Sole). La giovane stella è molto simile come massa al nostro Sole, ma è molto più giovane.

David Lafrenière, l'autore principale dell'articolo inviato all'Astrophysical Journal Letters, dice: "Questa è la prima volta che abbiamo visto direttamente un oggetto planetario probabilmente in orbita intorno ad una stella come il nostro Sole. Se troviamo la conferma che questo oggetto è legato gavitazionalmente alla stella questa sarà una grande scoperta".

Fino ad oggi gli unici corpi planetari che sono stati "visti" direttamente fuori dal nostro sistema solare sono (1) con nessuna stella intorno, (2) oppure in orbita a nane brune, e quindi facili da individuare.

Se la scoperta trovasse conferme, la grande distanza orbitale sarebbe una grande sorpresa, e porrebbe una nuova sfida ai modelli teorici sulla formazione di stelle e pianeti. Ray Jayawardhana, membro del team di scienziati, aggiunge che in questo caso "questa scoperta sarebbe un'altra evidenza della grande diversità di mondi là nello spazio esterno, e rappresenterebbe un grosso indizio che la natura potrebbe avere più di un meccanismo per produrre masse planetarie compagnie di stelle".

Sfruttando la tecnologia ad ottiche adattive del telescopio Gemini è stato possibile ridurre sensibilmente la distorsione causata dalla turbolenza dell'atmosfera terrestre. Le immagini vicine all'infrarosso e le analisi spettrali dell'oggetto planetario indicano che la sua temperatura è troppo
bassa sia per essere una stella che per essere una più densa nana bruna; inoltre risulta essere piuttosto "giovane".

In sostanza queste indicazioni prese nel loro insieme suggeriscono che tale oggetto sia molto giovane, abbia poca massa e che la sua distanza dalla Terra sia circa la stessa che c'è tra la Terra e la giovane stella. E sebbene le probabilità di un allineamento fortuito tra esso ed una altrettanto giovane stella siano piuttosto poche, saranno necessari ben due anni per verificare che la stella e questo oggetto si stiano muovendo insieme nello spazio.


Lafrenière dice: "Certamente è prematuro dire che l'oggetto stia orbitando intorno a questa stella, ma le prove sono estremamente interessanti. Questo oggetto sarà studiato molto intensivamente nei prossimi anni!".

L'oggetto planetario individuato ha una temperatura stimata di circa 1500°C, molto più caldo del nostro Giove, il quale ha una temperatura di circ -110°C.

L'attività di ricerca che ha portato è parte di uno studio su più di 85 giovani stelle formatesi circa 5 milioni di anni fa.

Fonte dati: Osservatorio Gemini

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