NEWS SPAZIO :- Un gruppo di ricerca internazionale diretto da Hiroshi Araki, assistant professor al National Astronomical Observatory del Giappone, ha realizzato la più completa e dettagliata mappa topografica della Luna, utilizzando i dati provenienti dalla sonda giapponese Kaguja-Selene in orbita intorno alla Luna.
La nuova mappa, pubblicata nel numero del 13 febbraio di Science, ha rivelato la presenza di crateri mai visti prima nelle regioni polari ed ha consentito di svelare alcuni segreti sull'interno della Luna.
C.K. Shum, professore di Scienze della Terra alla Ohio State University e parte del team di ricerca commenta: "La superficie può dirci tanto su quanto accade all'interno della Luna [...] con questa nuova mappa ad alta risoluzione siamo in grado di confermare che c'è poca acqua nella Luna oggi, anche al suo interno".
L'altitudine superficiale è stata ottenuta utilizzando lo strumento LALT (laser altimeter) a bordo di Kaguja: un fascio laser viene "sparato" da Kaguya verso il suolo e viene misurando il tempo che la luce impiega per tornare indietro dopo che questa è stata riflessa dalla superficie lunare.
I ricercatori hanno effettuato osservazioni in circa 6,77 milioni di intervalli coprendo tutta la superficie lunare, inclusa la faccia nascosta. La risoluzione ottenuta è di circa 15 Km.
Precedenti mappe topografiche si basavano invece su osservazioni relative a 270.000 punti e non coprivano le regioni polari.
Il punto più alto della Luna è una montagna che sta nel bordo del gigantesco cratere Dirichlet-Jackson, vicino all'equatore. La sua altezza rispetto alla media dell'altitudine superficiale è stata calcolata in 10,75 Km. Il punto più basso invece è ad una profondità di 9,06 Km, e si tratta del fondo del cratere Antoniadi vicino al polo sud.
Ma il gruppo di ricercatori è andato oltre: hanno misurato anche la rughezza (termine originale: roughness) della superficie lunare per calcolare la compattezza, la durezza della crosta. Il loro punto è: se l'acqua fosse fluita al di sotto della superficie lunare, allora la crosta sarebbe in qualche modo flessibile. Ma i dati mostrano che non lo è. La superficie risulta troppo rigida per consentire all'acqua liquida di fluire, anche all'interno, nelle profondità.
Per contrasto la Terra è più flessibile, e Marte, in una scala di rughezza-della-superficie sembra essere in una via di mezzo tra la Terra e la Luna.
C.K. Shum, professore di Scienze della Terra alla Ohio State University e parte del team di ricerca commenta: "La superficie può dirci tanto su quanto accade all'interno della Luna [...] con questa nuova mappa ad alta risoluzione siamo in grado di confermare che c'è poca acqua nella Luna oggi, anche al suo interno".
L'altitudine superficiale è stata ottenuta utilizzando lo strumento LALT (laser altimeter) a bordo di Kaguja: un fascio laser viene "sparato" da Kaguya verso il suolo e viene misurando il tempo che la luce impiega per tornare indietro dopo che questa è stata riflessa dalla superficie lunare.
I ricercatori hanno effettuato osservazioni in circa 6,77 milioni di intervalli coprendo tutta la superficie lunare, inclusa la faccia nascosta. La risoluzione ottenuta è di circa 15 Km.
Precedenti mappe topografiche si basavano invece su osservazioni relative a 270.000 punti e non coprivano le regioni polari.
Il punto più alto della Luna è una montagna che sta nel bordo del gigantesco cratere Dirichlet-Jackson, vicino all'equatore. La sua altezza rispetto alla media dell'altitudine superficiale è stata calcolata in 10,75 Km. Il punto più basso invece è ad una profondità di 9,06 Km, e si tratta del fondo del cratere Antoniadi vicino al polo sud.
Ma il gruppo di ricercatori è andato oltre: hanno misurato anche la rughezza (termine originale: roughness) della superficie lunare per calcolare la compattezza, la durezza della crosta. Il loro punto è: se l'acqua fosse fluita al di sotto della superficie lunare, allora la crosta sarebbe in qualche modo flessibile. Ma i dati mostrano che non lo è. La superficie risulta troppo rigida per consentire all'acqua liquida di fluire, anche all'interno, nelle profondità.
Per contrasto la Terra è più flessibile, e Marte, in una scala di rughezza-della-superficie sembra essere in una via di mezzo tra la Terra e la Luna.
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