NEWS SPAZIO :- I fenomeni da impatto sono cosa abbastanza normale per Marte. Piccoli bolidi di diametro anche minore di 1 metro si rompono incontrando la debole atmosfera marziana e separandosi quel tanto che basta per impattare sulla sua superficie e produrre insiemi circoscritti di crateri.
L'esempio mostrato in questa spettacolare immagine è il risultato di un impatto che ha avuto luogo tra il 2003 ed il 2007. Nel maggio 2003 infatti un'immagine dello stesso luogo ripresa dalla fotocamera THEMIS della sonda Mars Odyssey non mostrava alcuna traccia di un "punto nero" che invece risultava essere presente in un'immagine datata settembre 2007, ripresa quest'ultima dalla fotocamera CTX della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (i lettori di questo blog ormai conoscono bene le immagini ad alta risoluzione di MRO).
A questo punto entra in gioco l'accuratezza dell'esperimento HiRISE, sempre della sonda MRO, che il 17 gennaio 2009 ha acquisito la spettacolare immagine pubblicata.
I "segni" neri sono causati o dalla perturbazione o dalla rimozione della copertura di polvere della superficie a seguito degli impatti. Sebbene i piccoli insiemi di crateri sono comuni, questo esempio è molto inusuale, perché tra i due crateri più grandi c'è una linea scura. Ecco l'ipotesi degli scienziati: durante l'ingresso dell'atmosfera marziana, il bolide si è spaccato in due oggetti quasi uguali che sono arrivati al suolo molto vicini tra loro e quasi nello stesso momento (vicini in spazio e tempo), per cui le onde d'urto generate dai due impatti hanno interagito tra loro, e ciò ha perturbato la polvere superficiale lungo la linea che si vede in foto.
Non dimenticate di cliccare sull'immagine per vederla in alta risoluzione.
Cose "di un altro mondo", vero?
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