NEWS SPAZIO :- "Abbiamo osservato una delle più violente tempeste nella galassia", è quanto ha detto l'astronomo Greg Laughlin, del Lick Observatory (University of California, Santa Cruz), autore principale di una ricerca pubblicata nel numero del 29 Gennaio di Nature.
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe al pianeta Giove se lo spingessimo molto vicino al sole? No, non sto parlando di fantascienza: questa è una delle domande che si fanno gli astronomi. E non è detto che non possa essere data una risposta.
Grazie al telescopio spaziale Spitzer è stato possibile rilevare una spettacolare variazione di temperatura in HD 80606b, un pianeta gassoso gigante che orbita intorno ad una stella che dista da noi 190 anni luce, nella costellazione dell'Orsa Maggiore.
Tanto per cominciare la sua orbita appare subito molto inusuale: infatti nel punto più lontano dal suo-sole il pianeta è ad una distanza maggiore di quella che c'è tra il nostro-sole e la Terra, e nel punto più vicino al suo-sole HD 80606b si trova ad una distanza molto minore rispetto a quella che c'è tra il nostro-sole ed il pianeta Mercurio. Utilizzando un metodo di nome "Doppler-velocity technique" gli astronomi hanno potuto accertare che il pianeta ha un'orbita molto schiacciata ("eccentrica" è il termine tecnico), più simile all'orbita di una cometa piuttosto che all'orbita di un pianeta.
Per intenderci, nel suo punto più lontano HD 80606b dista dalla sua stella 0,85 UA, mentre nel punto più vicino dista appena 0,03 UA. UA sta per Unità Astronomica ed è una misura della distanza tra due corpi celesti. 1 UA corrisponde alla distanza media che c'è tra la Terra ed il Sole, pari circa 149.600.000 Km.
Gli astronomi hanno utilizzato il telescopio Spitzer per misurare il calore emanato dal pianeta mentre questo era in avvicinamento alla sua stella. Ebbene, in circa sei ore la sua temperatura è schizzata da 527 a 1227 °C.
Laughlin: "Questa è la prima volta che abbiamo rilevato tali cambiamenti climatici in tempo reale in un pianeta al di fuori del nostro sistema solare".
Il pianeta impiega 111 giorni (terrestri) per compiere un'orbita intorno alla sua stella, la maggior parte dei quali li passa lontano da essa. La sua velocità aumenta mano a mano che le si avvicina, in base alla seconda legge di Keplero sul moto di un pianeta intorno ad una stella. Tale velocità aumenta al punto tale che HD 80606b impiega meno di un giorno per attraversare tutta la zona della sua orbita più vicina alla stella, per poi allontanarsi nuovamente, con la velocità che inizia a diminuire.
HD 80606b era già stato scoperto nel 2001 da un gruppo svizzero diretto da Dominique Naef, dell'Osservatorio di Ginevra. La ricerca di Laughlin e del suo gruppo fa riferimento ad osservazioni compiute da Spitzer nel novembre 2007. HD 80606b è stato studiato nelle fasi prima-durante-dopo il suo passaggio ravvicinato alla stella.
L'immagine precedente mostra 30 ore di osservazione all'infrarosso (lunghezza d'onda di 8 micron) registrate dalla fotocamera ad infrarosso di Spitzer, misurando i cambiamenti di calore del pianeta. Nella parte di sopra si evidenzia il passaggio del pianeta intorno alla stella.
Durante il passaggio ravvicinato, HD 80606b è stato "eclissato" dalla sua stella relativamente all' osservatore (nel nostro caso il telescopio Spitzer in orbita intorno alla Terra) e questo ha permesso agli astronomi di calcolare la quantità di energia proveniente dal pianeta rispetto alla quantità di energia proveniente dalla stella stessa.
Avere la possibilità di studiare altri pianeti in condizioni diverse dal nostro è fondamentale per saperne di più su "come funziona" un pianeta: come nasce, da cosa è influenzato ecc. ecc., e quindi per conoscere meglio anche la nostra Terra.
Immagini, fonte NASA/JPL-Caltech/UCSC.
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe al pianeta Giove se lo spingessimo molto vicino al sole? No, non sto parlando di fantascienza: questa è una delle domande che si fanno gli astronomi. E non è detto che non possa essere data una risposta.
Grazie al telescopio spaziale Spitzer è stato possibile rilevare una spettacolare variazione di temperatura in HD 80606b, un pianeta gassoso gigante che orbita intorno ad una stella che dista da noi 190 anni luce, nella costellazione dell'Orsa Maggiore.
Tanto per cominciare la sua orbita appare subito molto inusuale: infatti nel punto più lontano dal suo-sole il pianeta è ad una distanza maggiore di quella che c'è tra il nostro-sole e la Terra, e nel punto più vicino al suo-sole HD 80606b si trova ad una distanza molto minore rispetto a quella che c'è tra il nostro-sole ed il pianeta Mercurio. Utilizzando un metodo di nome "Doppler-velocity technique" gli astronomi hanno potuto accertare che il pianeta ha un'orbita molto schiacciata ("eccentrica" è il termine tecnico), più simile all'orbita di una cometa piuttosto che all'orbita di un pianeta.
Per intenderci, nel suo punto più lontano HD 80606b dista dalla sua stella 0,85 UA, mentre nel punto più vicino dista appena 0,03 UA. UA sta per Unità Astronomica ed è una misura della distanza tra due corpi celesti. 1 UA corrisponde alla distanza media che c'è tra la Terra ed il Sole, pari circa 149.600.000 Km.
Gli astronomi hanno utilizzato il telescopio Spitzer per misurare il calore emanato dal pianeta mentre questo era in avvicinamento alla sua stella. Ebbene, in circa sei ore la sua temperatura è schizzata da 527 a 1227 °C.
Laughlin: "Questa è la prima volta che abbiamo rilevato tali cambiamenti climatici in tempo reale in un pianeta al di fuori del nostro sistema solare".
Il pianeta impiega 111 giorni (terrestri) per compiere un'orbita intorno alla sua stella, la maggior parte dei quali li passa lontano da essa. La sua velocità aumenta mano a mano che le si avvicina, in base alla seconda legge di Keplero sul moto di un pianeta intorno ad una stella. Tale velocità aumenta al punto tale che HD 80606b impiega meno di un giorno per attraversare tutta la zona della sua orbita più vicina alla stella, per poi allontanarsi nuovamente, con la velocità che inizia a diminuire.
HD 80606b era già stato scoperto nel 2001 da un gruppo svizzero diretto da Dominique Naef, dell'Osservatorio di Ginevra. La ricerca di Laughlin e del suo gruppo fa riferimento ad osservazioni compiute da Spitzer nel novembre 2007. HD 80606b è stato studiato nelle fasi prima-durante-dopo il suo passaggio ravvicinato alla stella.
L'immagine precedente mostra 30 ore di osservazione all'infrarosso (lunghezza d'onda di 8 micron) registrate dalla fotocamera ad infrarosso di Spitzer, misurando i cambiamenti di calore del pianeta. Nella parte di sopra si evidenzia il passaggio del pianeta intorno alla stella.
Durante il passaggio ravvicinato, HD 80606b è stato "eclissato" dalla sua stella relativamente all' osservatore (nel nostro caso il telescopio Spitzer in orbita intorno alla Terra) e questo ha permesso agli astronomi di calcolare la quantità di energia proveniente dal pianeta rispetto alla quantità di energia proveniente dalla stella stessa.
Avere la possibilità di studiare altri pianeti in condizioni diverse dal nostro è fondamentale per saperne di più su "come funziona" un pianeta: come nasce, da cosa è influenzato ecc. ecc., e quindi per conoscere meglio anche la nostra Terra.
Immagini, fonte NASA/JPL-Caltech/UCSC.
Complimenti davvero per come hai scritto l'articolo e per la tua immancabile chiarezza e precisione!
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