NEWS SPAZIO :- Trentotto anni fa, la storia di un altro impatto lunare portata ai nostri occhi dalle spettacolari immagini della sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter).
Al centro della foto vediamo un cratere di circa 35 metri di diametro, formatosi in seguito all'impatto dell'ultimo stadio del razzo Saturn IVB della missione Apollo 14, impatto intenzionalmente voluto per studiare le caratteristiche del suolo lunare.
L'energia dell'impatto generò una serie di vibrazioni che si propagarono attraverso la superficie e che durarono circa tre ore. Questi tremori registrati dai sismografi lasciati sulla Luna dalla precedente missione Apollo 12 furono analizzati dagli scienziati a Terra per studiare la struttura interna della crosta lunare.
Dall'immagine si notano ammassi chiari all'interno del cratere e "raggi" che si estendono per più di 1,5 Km.
La velocità al momento dell'impatto del booster del Saturno era di 9.144 Km/h ed il suo peso di 14 tonnellate. Di contro l'ultmo stadio Centaur impattato nel cratere lunare Cabeus lo scorso 9 ottobre 2009 nell'ambito della missione LCROSS era molto più piccolo, "appena" 2 tonnellate di peso e con una velocità stimata di 9.000 Km/h.
Fate click sulla foto per vederla alla sua massima risoluzione.
Per i dettagli della missione LRO consultate la sezione del blog dedicata, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LRO
Per i dettagli della missione LCROSS consultate invece la sezione del blog dedicata, qui sotto
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/LCROSS
Fonte dati, NASA.
Al centro della foto vediamo un cratere di circa 35 metri di diametro, formatosi in seguito all'impatto dell'ultimo stadio del razzo Saturn IVB della missione Apollo 14, impatto intenzionalmente voluto per studiare le caratteristiche del suolo lunare.
L'energia dell'impatto generò una serie di vibrazioni che si propagarono attraverso la superficie e che durarono circa tre ore. Questi tremori registrati dai sismografi lasciati sulla Luna dalla precedente missione Apollo 12 furono analizzati dagli scienziati a Terra per studiare la struttura interna della crosta lunare.
Dall'immagine si notano ammassi chiari all'interno del cratere e "raggi" che si estendono per più di 1,5 Km.
La velocità al momento dell'impatto del booster del Saturno era di 9.144 Km/h ed il suo peso di 14 tonnellate. Di contro l'ultmo stadio Centaur impattato nel cratere lunare Cabeus lo scorso 9 ottobre 2009 nell'ambito della missione LCROSS era molto più piccolo, "appena" 2 tonnellate di peso e con una velocità stimata di 9.000 Km/h.
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Fonte dati, NASA.
Sergio,ciao da giorgio,trento,il solito.
RispondiEliminaDomanda,forse sono prevenuto e forse ci vuole tempo,ma mi pare strano il silenzio sui dati dell'impatto lunare.
Inoltre hanno rilevato immediatamente SODIO..mi pare eccezionalmente sottovalutata una notizia simile,SODIO sulla luna?:DDD..Dato che credo in quello che dicono,mi chiedo,in che forma è il Sodio sulla luna?sali immagino,cristalli.
MA..per ora "SOLO" il sodio hanno divulgato di aver trovato?
Sai qualcosa di più o cè un silenzio sconcertante a 5 giorni dall'impatto?
giorgio
waresky@hotmail.com
Secondo quanto ha detto Anthony Colaprete (Principal Investigator della missione LCROSS) alla conferenza stampa del 9 ottobre, due ore dopo il doppio impatto, il sodio esiste sulla Luna nella sua tenue atmosfera detta esosfera. Il fatto che vi sia stata una forte impronta di sodio indica che qualcosa ne ha eccittato gli atomi.
RispondiEliminaLo stesso Colaprete ha poi aggiunto che ci vorranno settimane (e forse mesi) per esaminare tutti i dati spettroscopici ed arrivare a dei risultati certi. Tra l'altro sono davvero tanti gli osservatori che hanno puntato i loro strumenti in direzione Cabeus per raccogliere dati. Ciascun team di ricercatori sta studiando i propri risultati.
Il fatto poi che non sia stata osservata (nella banda del visibile) alcuna nuvola di detriti ha forse giocato un ruolo a livello emotivo. I riscontri scientifici importanti sono di tipo spettroscopico.
Ho letto ieri che una preliminare analisi dei dati dell'impatto registrati dal telescopio spaziale Hubble (strumento STIS) pare che non abbia mostrato alcune prova chiara della presenza di idrossile, cosa che invece avrebbe potuto (o dovuto) formarsi dopo che l'eventuale ghiaccio, scagliato in alto e vaporizzato a seguito dell'impatto, fosse stato diviso in H e OH dalla radiazione solare. Lo stesso team di Hubble però afferma che ulteriori analisi sono necessarie.
Personalmente aspetto che vi siano risultati certi, condivisi dai vari team di ricerca, prima di pubblicare qualcosa. Ciao.
OK,che "gnorante che sono:)
RispondiEliminaOvvero me l'ha sono cercata.In effetti se si pensasse prima di agire.
beh questa del sodio e esosfera casco dalle nuvole,ma essendo solo un'appassionato di "fanta" scienza era normale.la vera scienza del nostro satellite è tutt'altra cosa,meno esaltante e più pragmatica:)
ok,attenderemo qualche new.D'altronde mica è un film.la realtà potrebbe,come IO o Europa,essere più drammatica magari o meno.non vi è una percentuale.
il Cosmo è "LI"..li..punto.Andrà scoperto con un dannato periodo di anni,cosa che non vedrò di certo io.
Ciao.
giorgio