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venerdì 26 febbraio 2010

Le nuove spettacolari immagini di Marte, by HiRISE MRO!


NEWS SPAZIO :- Ecco nuove immagini spettacolari di Marte riprese dall'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) in orbita intorno al Pianeta Rosso.

Regione Acheron Fossae (3 dicembre 2006). L'immagine qui sopra mostra una porzione di una depressione. La prima cosa che salta agli occhi è l'insieme di striature chiare e scure circondate da dune. La loro formazione è uno dei pochi processi conosciuti tra quelli attualmente attivi su Marte.
Gli scienziati ritengono infatti che tali striature si siano formate in seguito ad un movimento in discesa di sabbia estremamente asciutta o di granelli di polvere molto fini (in maniera simile ad una slavina terrestre), movimento che espone lo scuro materiale sottostante.


Cratere Pasteur (11 dicembre 2006). Nella foto sottostante si vede una porzione dei depositi sedimentari centrali del cratere erosi in pezzi e crinali.


Tale processo di erosione è probabilmente dovuto al vento (i crinali hanno tutti un "verso" parallelo). Guardando l'immagine alla sua risoluzione massima ("cliccateci" sopra) si notano molte stratificazioni orizzontali. Tali strati orizzontali indicano che il materiale si è depositato uniformemente su un'area vasta.


(21 gennaio 2007). La terza immagine pubblicata qui di seguito mostra un insieme di "crateri secondari", quei crateri cioè che si formano quando il materiare eiettato da un grande evento da impatto ricade sulla superficie.


Al variare della dimensione dell'oggetto che impatta si possono formare anche centinaia di milioni di crateri più piccoli praticamente tutti nello stesso momento.


I crateri "primari", quelli creati direttamente dall'oggetto (proveniente dallo spazio) che impatta sul suolo marziano, possono anche avere le stesse dimensioni dei crateri secondari. Quest'ultimi però si distinguono in base alla loro morfologia. Rispetto ai crateri primari infatti in crateri secondari hanno spesso forme irregolari, come si vede dalla foto.
Questo perché essi si formano a velocità relativamente basse (minore energia rispetto all'impatto principale).

Immagini, fonte NASA/JPL/University of Arizona.

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