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martedì 20 aprile 2010

I crateri lunari del polo sud potrebbero essere elettrificati, by NASA

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- Il 24 Marzo scorso è stato pubblicato un lavoro di ricerca sul Journal of Geophysical Research riguardante la nostra Luna. Il lead author è William Farrell, scienziato NASA del Goddard Space Flight Center di Greenbelt. La ricerca pubblicata è parte del progetto Dynamic Response of the Environment at the Moon (DREAM) del Lunar Science Institute.

Ciò che viene ipotizzato dagli studiosi è che alcuni crateri appartenenti alle regioni polari del nostro satellite potrebbero avere una carica elettrica anche di centinaia di Volt.

Tali crateri sono diventati estremamente importanti nei mesi scorsi per via delle notevoli quantità di ghiaccio d'acqua che sono state scoperte.

Responsabile di tutto sarebbe il vento solare che investe le regioni polari lunari. Il Sole irradia costantemente nello spazio un flusso costante di particelle cariche elettricamente, tra cui elettroni ed ioni positivi. Essi raggiungono tali regioni polari praticamente con un flusso orizzontale (data la lieve inclinazione della Luna rispetto al Sole). Altrettanto orizzontale è il flusso che si ha lungo le regioni in cui vi è la transizione giorno-notte (terminatore).

Quindi, il vento solare "soffia" e quando trova nel suo cammino un'ostruzione, ad esempio la parete di un cratere lunare, quest'ultima potrebbe caricarsi elettricamente anche di centinaia di Volt, in base ad una serie di simulazioni condotte nella ricerca in oggetto. L'afflusso di vento solare all'interno dei crateri può erodere la superficie e colpire le molecole d'acqua recentemente scoperte.

Un ambiente con una complessa attività elettrica è quindi da tenere in considerazione con molta attenzione nella progettazione di una missione esplorativa. Robot, strumentazione elettronica potrebbero risultare "sensibili" a tale condizione e danneggiarsi per via di scariche statiche. Inoltre la polvere lunare appiccicosa ed abrasiva potrebbe avere un effetto logorante per le tute spaziali e se portate all'interno di un veicolo spaziale potrebbe essere dannosa se inalata per un lungo periodo.

I ricercatori hanno condotto simulazioni per scoprire cosa accade quando il vento solare soffia sui bordi di un cratere polare. Per molti versi il comportamento è simile a quello del vento sulla Terra, tranne che per gli effetti dovuti alla sua carica elettrica. Poiché gli elettroni sono 1000 volte più leggeri degli ioni positivi ecco che essi si accumulano in misura molto maggiore creando regioni cariche negativamente all'interno dei crateri. Ci possono essere anche alcuni ioni positivi che si depositano, ma sempre in forte minoranza. Tutto questo porta le pareti interne ed il fondo di tali crateri ad accumulare carica negativa. I calcoli mostrano che questo effetto è maggiormente marcato nei bordi dei crateri che risultano essere "sotto vento".

Il prossimo passo è realizzare modelli più complessi aspettando il 2012 quando la NASA lancerà la missione LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer) che dall'orbita lunare fornirà nuovi dati.

Fonte dati, NASA.

AGGIORNAMENTO
Ecco un bel video descrittivo, credit UniverseToday e YouTube



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