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mercoledì 21 aprile 2010

Le immagini satellitari dell°eruzione del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda

(Immagine, fonte NASA/Kurt Severance and Tim Marvel)

NEWS SPAZIO :- Grande interesse in tutta Europa per l’evoluzione dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull. Varie agenzie spaziali, prima fra tutte la NASA, collaborano per studiare e monitorare la situazione. Rispondendo ad una richiesta di un lettore del blog ecco alcune immagini significative dell'evento.

La prima che vedete in alto è di sabato 17 Aprile 04:00 (ita). Registrata dal satellite CALIPSO (Cloud-Aerosol Lidar and Infrared Pathfinder Satellite Observations) essa mostra lo spostamento della nuvola di cenere del vulcano Eyjafjallajokull. La particolarità dell'immagine è che essa mostra un profilo in verticale dell'atmosfera sopra l'Europa.
Il Lidar manda una serie di brevi impulsi laser verso l'atmosfera e ne misura la luce che da questa viene riflessa ricavando da ciò importanti caratteristiche sulle nuvole e sul materiale in sospensione incontrato. Calipso, operativo da circa quattro anni, è una joint mission tra NASA e CNES, l'Agenzia Spaziale Francese.

Le foto qui sotto sono invece del satellite americano TERRA, il quale volando direttamente sopra l'Islanda ha registrato tutta una serie di immagini con lo strumento MISR (Multi-angle Imaging SpectroRadiometer).

(Immagini, fonte NASA/GSFC/LaRC/JPL, MISR Team)

Siamo al 19 Aprile. La prima foto in alto riprende il vulcano Eyjafjallajokull, mentre la seconda è la stessa immagine con sovrapposta una mappa dell'altitudine del pennacchio di fumo. Si passa da poche centinaia di metri sopra la superficie a 4,5 Km di altitudine (inferiore ai 7,3 registrati da MISR il 14 Aprile scorso). Qui sotto l'immagine 3D (anaglifo) generata dai dati MISR.

(Immagine, fonte NASA/GSFC/LaRC/JPL, MISR Team)

Ecco adesso un'altra immagine sempre del satellite TERRA ripresa con lo strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) ieri 20 Aprile 2010 alle 13:55 ora italiana. Essa mostra la colonna di fumo dell'eruzione. Rispetto ai giorni precedenti essa appare di colore più chiaro

(Immagine, fonte NASA's MODIS Rapid Response Team)

L'immagine seguente è del satellite americano AQUA, anch’essa ripresa il 19 Aprile. L'eruzione è stata particolarmente esplosiva perché è salita da sotto un ghiacciaio spesso 200 metri. Il ghiaccio fuso colando nel cratere ha contribuito a creare la colonna di cenere che ha raggiungo i 9 Km di altitudine. Adesso che il ghiaccio è per la maggior parte evaporato, pur continuando l'eruzione, la nuvola di cenere sta diminuendo la propria altezza.

(Immagine, fonte NOAA/NASA)

Qui sotto invece ecco un'osservazione datata 19 Aprile dello strumento ASTER (Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer) a bordo del satellite TERRA. Si individua una colonna eruttiva bianca portata a Sud dai venti.

(Immagine, fonte NASA/GSFC/METI/ERSDAC/JAROS, and U.S./Japan ASTER Science Team)

Le aree evidenziate di rosso indicano la lava incandescente dall’attuale bocca del vulcano (in alto a sinistra) e la lava ancora incandescente generata da precedenti fasi dell'eruzione (in alto nel centro). Questa foto copre un'area di 58,6 km x 46,8 Km. La risoluzione è di 15 metri/pixel.

Qui sotto ecco altre due immagini, riprese dallo strumento HYPERION a bordo del satellite NASA EO-1 (Earth Observing-1) del 17 Aprile 2010, a sinistra nelle lunghezze d'onda del visibile, a destra ad infrarossi.

(Immagine, fonte NASA/JPL/EO-1 Mission/GSFC/Ashley Davies)

E’ proprio l’osservazione ad infrarossi che rivela le intense emissioni termiche che emanano dalla bocca del vulcano, nell'ordine di almeno 60 megawatt (è la stessa di 60.000 case). Tuttavia essa rappresenta solamente una piccola frazione dell'energia totale rilasciata dal vulcano.
La risoluzione dell'immagine è di 30 metri/pixel.

Torniamo ancora indietro nel tempo e vediamo questa immagine del 15 Aprile (il giorno dopo l'eruzione) ripresa dallo strumento MODIS a bordo del satellite TERRA.

(Immagine, NASA GSFC/JPL)

La porzione di immagine a sinistra è anch'essa nel visibile, mentre quella a destra mostra l'emissione termica ad infrarossi. In quest'ultima immagine il pennacchio di cenere appare rosso a causa della presenza di materiali ricchi di anidride silicica (silica in inglese). Le nuvole ricche di ghiaccio appaiono invece blu.

Per concludere ecco un'ultima foto sempre del 15 Aprile. L'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull era cominciata il 14 Aprile, per la seconda volta nel mese.

(Immagine, NASA/MODIS Rapid Response Team)

La foto è anch'essa del MODIS a bordo di TERRA e si vede la colonna di cenere proveniente dal vulcano.

Fonte dati, NASA.

4 commenti:

  1. Grazie mille per aver postato l'artico!
    Come sempre le notizie riportate su questo blog sono ottime!
    Grazie ancora!

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  2. Grandissimo lavoro certosino Sergio.Da perfetto profano dico bravo senza sapere magari quanto in effetti tu lo sia.:D
    Ma son sincero.

    Certo che un vulcano vanifica milioni di euro in "ecologia" prelevati dalle nostre tasche,Miliardi forse di euro in effetti..in termini di CO2 rilasciata..oppure no Sergio?

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  3. Non si scappa dalle leggi di natura...

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  4. Si certo , però bisogna contare gli aerei che non volano, gli impiegati degli areoporti che non vanno al lavoro , ecc ecc.. e fare le somme, o meglio , le sottrazioni! Secondo uno studio , all'inizio il vulcano aveva comportato un -50mila tonnellate di CO2. Non sono sicuro però.

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