Cerca in News Spazio

giovedì 10 giugno 2010

La sonda giapponese HAYABUSA torna a casa con un pezzo di asteroide

(Immagine, credit NASA/JPL)

NEWS SPAZIO :- Una nuova "prima volta" in campo spaziale. Tra pochi giorni, il 13 Giugno appunto, tornerà a casa la sonda giapponese Hayabusa. Dov'è la novità? E' la prima missione spaziale ad aver avuto un contatto con un asteroide ed a tornare sulla Terra con un campione di esso.

Lanciata il 9 Maggio 2003 dal Kagoshima Space Center, la sonda (dal peso di 510 Kg) era stata progettata come un laboratorio per testare nuove tecnologie necessarie a raggiungere altri corpi celesti e riportarne campioni sulla terra, tecnologie come propulsione spaziale elettrica, navigazione autonoma, capsule di rientro ecc. ecc.

La sonda incontrò l'asteroide Itokawa nel Settembre 2005. Hayabusa trascorse i successivi due mesi e mezzo a studiarlo: forma, suolo, topografia, composizione dei minerali presenti, gravità e come esso rifletteva i raggi del sole. Il 25 Novembre 2005 Hayabusa effettuò un breve atterraggio sulla superficie dell'asteroide con l'obiettivo di prelevare un po' di materiale da riportare a Terra. Si è trattato del primo tentativo in assoluto in tal senso.

Nel Gennaio 2007 Hayabusa iniziò il suo avventuroso viaggio di ritorno, costellato di anomalie e sfide tecnologiche vinte dal controllo di missione. E adesso manca davvero poco. Domenica prossima avverrà l'atterraggio della capsula di rientro che la sonda giapponese rilascerà nell'atmosfera terrestre. L'area target è il Woomera Test Range nel Sud dell'Australia. Sono in atto le ultime manovre di correzione di rotta per centrare l'obiettivo da parte di tecnici giapponesi ed americani. L'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA e la NASA hanno collaborato sin dall'inizio della missione e continueranno insieme fino all'ormai prossimo atterraggio.

Hayabusa, la cui velocità attuale è di 12,2 Km/sec, ha percorso più di 2 miliardi di Km da quando è stata lanciata nel 2003.

Subito dopo il suo atterraggio la capsula di Hayabusa verrà prelevata dal personale di missione giapponese e verrà trasportata in un centro JAXA specializzato - il Planetary Sample Curation Facility - a Sagamihara (Giappone), dove scienziati giapponesi, americani ed Australiani eseguiranno un'analisi preliminare del suo contenuto.

(Immagine, credit The Planetary Society)

Verranno utilizzati protocolli simili a quelli usati per le rocce lunari portate sulla Terra dalle missioni americane Apollo. Le parole di Mike Zolensky, scienziato NASA del Astromaterials Research and Exploration Science Directorate al Johnson Space Center di Houston: "Queste analisi preliminari seguono i protocolli di base utilizzati per le rocce lunari di Apollo e per i campioni di Genesis e Stardust. Se questa capsula conterrà campioni dell'asteroide, riteniamo che ci vorrà un anno per determinare le caratteristiche principali di tali campioni e per imparare come maneggiarli al meglio. Dopodiché i campioni saranno distribuiti agli scienziati di tutto il mondo per analisi più dettagliate".

Fonte dati, NASA, JAXA, Planetary Society.

3 commenti:

  1. QUESTA si che è tecnologia allo Stato dell'Arte.partenza,atterraggio su un'altro corpo celeste oltre l'orbita lunare E ritorno.
    Direi che hai proprio scritto bene: una GRAN prima volta.!!!

    Una sonda che torna dopo 5 e passa anni non è uno scherzo di calcoli matematici!!!!
    Però durante il suo viaggio non ho letto molto delle sue peripezie.Tutto segretato secondo te Sergio?

    Ciao! bellissima new:DDD

    RispondiElimina
  2. Fantastico, Riprendendo quanto scritto da astorre, non si potrebbe fare il punto della situazione magari un post permanente e aggiornato di tanto in tanto su tutte le missioni attualmente in corso, se ci sono sviluppi ecc.

    Una curiosità che ho sempre avuto, cosa succede dopo l'inizio di una missione che si preveda raggiunga il suo obiettivo in 3 anni, dopo la partenza chiudono tutto e riaprono dopo 2 anni e mezzo per vedere se non si è schiantata da qualche parte?

    E con le missioni terminate ma ancora attive (tipo le voyager), c'è qualche addetto che controlla quotidianamente o rimangono nell'oblio finchè qualcuno non se n'è ricorda?

    RispondiElimina
  3. No, niente di secretato, tutto disponibile in rete...

    Ogni missione viene seguita attimo per attimo da Terra, Voyager compresa, fino a che la missione non viene dichiarata conclusa (vedi Phoenix). Gli inconvenienti sono sempre in agguato ed occorre risolveri il prima possibile proprio per tendere al successo della missione.

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.