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giovedì 20 settembre 2012

Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?

(Immagine, credit NASA/Pat Rawlings, SAIC)

NEWS SPAZIO :- Il tema è certamente attuale, forse oggi più che mai. Per me la risposta alla domanda proposta nel titolo è assolutamente positiva, ma vorrei stimolare una discussione in modo che possano venire alla luce il maggior numero di cose possibili e punti di vista differenti.

Lo spunto per questo post mi è stato dato da un articolo pubblicato recentemente sul sito web di The Huston Chronicle (eccolo). L'idea che viene proposta è che una missione umana su Marte avrebbe la possibilità di rafforzare l'economia in questo caso degli Stati Uniti.

Vediamo insieme di capire e valutare i punti chiave di questa tesi. Mi piacerebbe poi passare oltre e verificare se tutto ciò possa essere in qualche modo applicato anche alla nostra Europa o Italia. Non è assolutamente una provocazione, proviamo davvero a capire.



E' vero che poche cose come una missione spaziale riescono a suscitare entusiasmo. Proprio quest'ultimo viene considerato dall'autore come elemento fondamentale per aumentare il morale di una nazione, per ispirare gli studenti ad abbracciare studi scientifici (il famoso STEM, Science Technology Engineering Mathematics) ed in definitiva per creare nuova forza lavoro molto qualificata, skill di primo livello in grado di alimentare l'economia nazionale per anni.

L'autore ritiene che per sfruttare al massimo questo potenziale e raggiungere questo importante traguardo gli USA dovrebbero impegnarsi nell'obiettivo di realizzare una missione umana che atterri su Marte entro il 2030. Si tratterebbe di uno degli eventi più importanti e suggestivi nella storia mondiale.
Senza contare la grande quantità di innovazione che dovrà necessariamente essere inventata, progettata e realizzata per raggiungere questo ambizioso traguardo, nonché le ricadute sulla nostra vita di tutti i giorni.
Informatica, nanotecnologia, scienze mediche, biochimica e tante altre discipline scientifiche otterrebbero grande impulso ed enormi sviluppi.

Quindi, un grande, difficile ed importante obiettivo a medio termine ed una strategia per raggiungere tutte le milestone necessarie a centrarlo. Potrebbe funzionare?

Da Europeo ed Italiano,  come vado dicendo da sempre da queste pagine, aggiungerei all'equazione anche una buona dose di collaborazione internazionale e di collaborazione tra pubblico e privato, magari per raggiungere il Pianeta Rosso insieme, preferibilmente come esseri umani del Pianeta Terra. Forse gli alti costi ed il periodo di crisi possono favorire un approccio ancora più collaborativo.

Adesso tocca a voi. Che ne pensate?

Fonte dati, Huston Chronicle.

45 commenti:

  1. Tu hai ragione: sicuramente nessuno dissentirebbe da tale linea di condotta.
    Purtroppo però i politici non sono così "scientificamente genuini", non hanno la stessa passione per lo spazio che abbiamo noi.
    Spesso questo particolare, per nulla irrilevante sotto il profilo pratico, ce lo dimentichiamo (forse perchè siamo troppo presi dal nostro amore per lo spazio!).
    E' fin troppo ovvio che la cooperazione internazionale può portarci in giro per la Galassia...Lo intuiamo tutti! Ma avremmo bisogno di governi composti da appassionati di spazio ed astronomia!
    Finora abbiamo avuto solo arrivisti, ladruncoli e puttanieri...
    REDPLANET

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  2. Come scritto in un altro mio precedente post, così come la guerra fredda negli anni Sessanta ha portato una nazione (gli USA) a non voler arrivare ultima SOLO perchè qualcun'altra (l'URSS) aveva preso l'iniziativa,...bhe mi sa che anche oggi e domani capiterà la stessa cosa.
    Non voglio dire che non c'è o mai ci sarà collaborazione internazionale (si veda la ISS o alcune missioni marziane), ma ciò che manca è la spinta decisiva, i "passi da gigante" di Neil Armstrong, le "cose con le palle spaziali"...
    Tutto questo ancora non c'è. Gli USA non hanno più una navetta spaziale. Anche se ci stanno lavorando, si è creato un buco che ai tempi dell'Apollo nessuno avrebbe mai pensato...anzi successe il contrario: negli anni Settanta fioccarono telefilm come UFO e Spazio 1999 proprio ispirati a quelle missioni.
    Ma purtroppo nel 1999 nè oggi nè ancora nel prossimo futuro sulla Luna esiste una Base Lunare Alpha.
    Questa è la realtà dei fatti...E certo la colpa non è degli scienziati (che anzi sognano come noi queste cose) ma dei governi, semplicemente perchè i politici non sono come noi! Purtroppo!!
    Perchè poi devono essere loro a darci pure i soldi per lo spazio...Per ora abbiamo solo le idee...Pregevoli quanto vi pare, ma senza soldi non si va da nessuna parte! A meno che non ci sia da difendere la reputazione nazionale come accadde nel discorso di Kennedy quando promise un americano sulla Luna...
    Ma, almeno per ora, io non vedo nulla all'orizzonte...
    REDPLANET

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  3. Francamemente, da dei politicanti parassiti e cialtroni come i nostri, da gente che dice che con la cultura non si mangia, che ha cancellato di fatto la ricerca nello Stivale e si fa scappare le menti più brillanti per tenersi stretto meritrici, cantanti, ballerini, calciatori e veline, non mi aspetterei nulla di buono. Anzi, ci manderei loro su Marte, con un viaggio di sola andata! E li farei pure prendere a sberle dal braccio meccanico di Curiosity! XD Seriamente, secondo me, con sta classe politica-amministratrice che ci ritroviamo non saremo mai all'altezza, almeno agli occhi degli stati più seri, nonostante le buone qualità della nostra agenzia spaziale e rispettivo indotto. -___-'

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    1. Bhe guarda che pure quelli dell'ASI sono politicizzati e poco trasparenti...basta leggere gli scandali finanziari delle ultime gestioni.
      Del resto è il governo che nomina i vertici dei vari enti di ricerca (CNR, ASI, ecc.)........
      REDPLANET

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  4. Certo, la classe politica è quella che decide e quindi è direttamente coinvolta, ma ancora prima di questo mi interessa una risposta a

    "Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?"

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    1. ..se avesse delle ricadute tecnologico-energetiche sulla vita di tutti i giorni, degli abitanti di questo mondo, sicuramente si!! Ma le incognite, poste sul piatto di una bilancia, sono molto più pesanti delle aspettative positive di benefiche ricadute economiche.. quindi chi si tufferebbe a capofitto da un trampolino di una piscina, senza vedere quanto è fonda l'acqua.. o parlando di Marte, sarebbe meglio dire, senza sapere se c'è l'acqua?? ..quindi fuor di metafora.. ci vuole un gran coraggio nello sperare di risollevare l'economia di una nazione (se così fosse) "imbarcandosi" in una missione che potrebbe essere anche un gran disastro, se qualcosa andasse storto!! Gli stati uniti entrando nella seconda guerra mondiale, ne uscirono vincenti e rafforzati nella loro economia.. andare su Marte sarebbe un'incognita altrettanto grande.. anche se vorrebbe dire un gran momento per l'umanità!! E badate bene.. se decidessero di farlo, secondo me l'equipaggio dovrebbe essere composto da astronauti e scienziati di più paesi, questo sarebbe un messaggio mandato dagli States a tutto il mondo.. allora si che avrebbero dimostrato qualcosa a tutti!!!

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  5. Avete detto già tutto voi Anonimi ^_____^

    Il problema e (oltre che ai politici e alla maggior parte della gente importa poco di spazio) che non ci sono Soldi ,e purtroppo e cosi per quasi tutte le Nazioni,l'unica speranza come e stato accennato da voi Anonimi sono i privati che un Giorno potrebbero portarci su Marte , mi pare che ci sia già una Compagnia Privata Olandese che vuole arrivare su Marte entro il 2023 per poi Colonizzare il Pianeta Rosso .

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  6. Ti direi di si. Oltre alle motivazioni che hai detto, bisogna considerare che tutto il sistema paese viene coinvolto a vario titolo non solo la NASA del caso. Voglio dire, se pensiamo alle missioni Apollo, quante maestranze, operai hanno lavorato direttamente od indirettamente al progetto? Quanta occupazione si è creata? In pratica, visto con un occhio italiano e statalista, si tratta di avere i benefici di una grande opera pubblica, con l'aggiunta di di una grande ricaduta in termini di ricerca e sviluppo. Purtroppo, come già detto da altri, nessuno ha gli attributi per solo ipotizzare una cosa così ardita. E non si tratta solo dei politici: anche recentemente, quanta gente comune ha espresso dubbi sul perchè spendere un paio di miliardi di dollari per mandare un rover su Marte.

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  7. La risposta è sicuramente si. Ogni grande progetto scientifico ha ricadute benefiche sull'economie che lo hanno prodotto. Senza andare troppo lontano, pensate al CERN, al nuovo LHC ed grossi esperimenti associati ad esso. Tutti i problemi che i centri di ricerca e le aziende coinvolte hanno dovuto affrontare e risolvere, generaranno (se non l'hanno già fatto) spinoff, nuovi prodotti con ricadute benefiche sull'economia tutta. Stesso discorso per una eventuale missione umana su Marte.

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  8. "Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?"
    La risposta è semplice:
    se c'è qualcuno che investe seriamente a lungo termine (capendo che è quello il nostro futuro!) e che non brucia o ruba i soldi strada facendo, allora SI!
    REDPLANET

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  9. Come già detto in un post precedente andare su marte ha senso fino ad un certo punto, per ora lasciamo fare alle sonde, certo, se trovano il petrolio, in un'anno son già pronti per partire, ma se su marte non c'è nulla di redditizio da portar giu.. che andiamo a fare? Come ho già detto in post precedenti, la luna è una meta molto piu appetitosa, anche questo porterebbe una miriade di posti di lavoro, una miglior tecnologia per lo spazio e soprattutto crescerebbe l'esperienza nei viaggi spaziali, in questo caso brevi, e visto il costo ragionevole, se qualcosa va storto, c'è la possibilità di una missione di soccorso (a meno che nn finisca ossigeno e calore), inoltre sulla luna c'è l'elio3, sostanza rara, che ripagherebbe le spese abbondantemente, cmq quando l'uranio sarà finito, e manca poco perchè le scorte son poche, in un'anno ci sarà già una cosa come il film MOON senza cloni. Voi date la colpa ai politici che sono parassiti, ma questo mondo non è governato dai Politici, i politici sono la mano, i veri pericoli sono i petrolieri, che hanno fermato la corrente del golfo e i banchieri, che fanno le guerre per i loro interessi e decretano crisi economiche che non esistono(vedi J.P.Morgan, il gruppo Bilderberg e il Signoraggio creato da coloro che ammirate tanto e che hanno mandato il mondo in crash con il caro Bush, a me gli americani fanno piu pena degli italiani, governati da gente che ha testato l'efficacia delle zanzare, in caso di attacco biologico, liberando una miriade di zanzare sul proprio popolo solo per vedere fino a dove arrivavano...naturalmente le zanzare non portavano il virus della febbre gialla, ma dai xò, come si fa!!! Scusate per la divagazione)

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  10. ..purtroppo caro Gianni i politici e le banche sono quelli che decidono se ti darti i soldi per la lista della spesa del viaggetto verso marte e luna!! Quindi.. se ci vedono un interesse (vedi Avatar).. i finanziamenti arrivano di corsa!! Forse lo scopo di questo articolo di questo americano era proprio questo.."Dateci i soldi maledetti ottusi, vedrete che noi vi renderemo famosi e più ricchi di prima!!" ..poi sai, se poco si trova su marte che ce frega, intanto il finanziamento ce lo siamo speso alla grande!!:-D

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Riscrivo tutto per aggiungere un pezzo.
    "Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?"
    La mia risposta é: dipende dal paese.
    Se penso all'Italia, dove le industrie sono piccole, prevalentemente manifatturiere e a bassa tecnologia, probabilmente la ricaduta non sarebbe significativa/importante. Oppure occorrerebbe riformare/ristrutturare il CNR, secondo me attualmente troppo politicizzato, che in collaborazione con le università italiane ridistribuisca in modo efficace alle aziende di punta queste nuove tecnologie in modo da aumentare la loro competitività a livello internazionale. Inoltre i fornitori di tutta la missione dovrebbero essere prevalentemente nazionali, in modo da favorire la loro crescita dimensionale e il ritorno economico in termini di occupazione, rappresentatività sul mercato internazionale e conseguentemente rafforzando loro e il relativo tessuto di imprese subfornitrici di supporto, così da ingenerare quella spirale virtuosa generante il PIL. Infine occorrerebbe x massimizzare il ritorno una filiera pulita e meritocratica, tutte cose secondo me attualmente impossibili nel "Belpaese" salvo il verificarsi di una rivoluzione popolare.
    Se parliamo invece di Europa, o di singoli altri grandi paesi con aziende di punta grandi e storiche e radicate e con culture diverse (Germania, USA, Francia, Canada, Australia, Giappone, Cina, Russia) il ritorno economico mi appare più probabile e cospicuo.
    Però gli stati "democratici" attualmente non hanno il consenso popolare per mettere in cantiere una missione del genere, mentre l'Unione Sovietica e la Cina si perché se ne infischiano del consenso delle loro popolazioni e anche del dissenso conseguente in caso di fallimento; perciò molto probabilmente saranno loro che andranno per prime. Nei prossimi anni capiremo se la potenza industriale/tecnologica che dominerà il mondo e conseguentemente lo assimilerà, sarà di tipo democratico oppure di tipo assolutista. Speriamo nella prima, anche se scommetterei di più sulla seconda perché oggi tutte le nostre democrazie occidentali sono assai gravemente ammalate di populismo.

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  13. Io proporrei anche un'altra domanda, anche a te Sergio eh.. :-)
    "Può al momento, una qualsiasi agenzia spaziale, permettersi di fare un viaggio su Marte garantendo una REALE sicurezza di riuscita di tale missione?"
    Vorrei sapere il vostro punto di vista, il mio ve lo dico subito... NO!!!

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    1. Sicurezza?..HAHAH..se era per quello manco Marco Polo o Cristoforo Colombo sarebbero dovuti partire..coraggio su.

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    2. Ale, al momento temo di no. I due più grossi problemi da risolvere sono costituiti dagli effetti che (1) le radiazioni e (2) la prolungata permanenza in regimen di microgravità hanno sull'organismo umano, ma come dicevo, arrivare a lanciare una missione con equipaggi umani su Marte "imporrebbe" all'umanità di evolversi anche per risolvere questi e tanti altri problemi.
      A differenza delle prime missioni spaziali degli anni '60 adesso la sicurezza degli astronauti è una massima priorità. Sono cambiati i tempi, adesso si va nello spazio per fare scienza.

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  14. p.s... al momento e per i prossimi anni intendo..

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  15. Io proporrei un libro ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE e non perchè lo dico io,che magari a qualcuno viene voglia l'esatto contrario ma perchè è pazzescamente attuale e attinente al POST DI SERGIO:

    "LIMIT" di Shatzing.

    Una missione sia su Marte che la Luna o Titano apporterebbe dei benefici a lungo termini inequivocabili.
    Il libro vi da una MONTAGNA di pro e una fastidiosissima serie di "contro" che però vengono da interessi privati che non AMEREBBERO farsi sotrarre monopoli energetici o scientifici da nessun'altro.E..potrebbero boicottare politicamente e economicamente ogni missione che avesse la parvenza del successo che NOI tutti speriamo.
    Pessimismo?..no.Realismo.

    Comunque la Risposta alla Domanda di Sergio è per CHIUNQUE veda al di là dell'orrizzonte:

    SI.Al 100%

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  16. Ma fintantochè chi governa appartiene a questa serie di professioni che elencherò come "Serie e con i piedi per terra" lo Spazio sembrerà una Favoletta:

    Avvocati - Noiosi assoluti
    Commercialisti - certezze assolute
    Notai - terra..terra!! Soldi Soldi!!
    Dottori in generis - pratici e pragmatici (noia totale)


    Se queste categorie poi fanno i POLITICI..è la fine.

    Ciao Ciao Spazio.

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  17. Aggiungo che è anche un fatto culturale: la maggior parte dei politici è fatta di avvocati e medici e vi posso garantire che costoro non sanno accendere neanche un PC o aggiungere una stampante (provate con il vostro legale o medico di base)...Figurarsi se se ne fottono di andare su Marte!
    La loro cultura scientifica è limitata a quella di un lombrico!

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  18. "Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?" Credo che un programma spaziale sufficientemente lungo e articolato avrebbe delle ripercussioni positive sull'economia di un Paese. Per sostenerne lo sforzo, infatti, occorrerebbe fare ricerca attraverso una serie di istituti dedicati per poi produrne i risultati tramite una filiera produttiva pensata proprio a tale scopo. Pertanto, potrebbe essere benissimo un incentivo per l'occupazione, non solo per le grandi menti analitiche e creative degli scienziati e degli ingegneri, ma anche per tutti coloro, persone comuni, che verrebbero comunque impiegate per realizzare ciò di cui il programma spaziale necessità, vedi lanciatori, capsule, sonde, moduli, carburante e quant'altro. Insomma, non sarebbe mica disdicevole, secondo me, lavorare in una fabbrica che produce dadi, bulloni, viti e pannelli per le astronavi in rotta verso Marte! Si potrebbero fare dei bandi di concorso e di appalto per reclutare le varie maestranze, ma ci vorrebbero anche aziende e personalità che sanno il fatto loro. Da questo punto di vista l’Italia è molto indietro, con uno dei tassi d’innovazione tecnologica più bassi al mondo. Non parliamo poi dello stato della ricerca e men che meno della nostra produzione industriale. Al momento siamo un Paese bollito, abbiamo bisogno di uno scossone che ci faccia ripartire, di un qualcosa che ci indichi una strada. Purtroppo, non è che all’orizzonte si vedano dei soggetti capaci di aprire una qualsiasi nuova via al paese. -___-‘

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    1. Concordo... anche l'ultima parte!!

      By Simo

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  19. 1 di 3

    Sergio risponderò alla tua domanda con un'altra domanda...
    Gli USA stanno già attuando un programma a lungo termine con destinazione finale Marte?? Secondo me SI!!
    "Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?" rispondo con un'altro SI e lo stanno dimostrando con una strategia a grande respiro che coinvolge industrie, intelligenze(anche future), privati, università e nazioni amiche!!
    Ciò che sembra, cioè che non si muove ancora nulla per IL PROGETTO MARTE è sbagliato..gli USA si stanno preparando al giorno in cui dichiareranno la data prevista per lo sbarco umano su Marte! Analizziamo ciò che si sta facendo per arrivare su Marte...

    L'importanza della politica nelle strategie dell'esplorazione dello SPAZIO è determinante,
    presto le super potenze vorranno dimostrare di essere ancora una volta le più determinanti nella storia del genere umano...il nazionalismo Americano ha permesso a John Fitzgerald Kennedy di affrontare la sfida con i Russi sul piano tecnologico, una volta tanto non bellico, e come ribadito dal presidente Obama in occasione del successo di Curiosity,"....e il successo di questa notte ci ricorda che la nostra supremazia, non soltanto nello spazio ma anche sulla Terra, dipende dalla nostra capacità di continuare ad investire con intelligenza nell'innovazione, nella tecnologia e nella ricerca fondamentale, cosa che ha sempre fatto sì che il mondo invidi la nostra economia"...dicevo, dalla nazione che fa la differenza e influenza le altre nazioni con le sue scelte, ci aspettavamo un investimento nell'evoluzione dell'astronautica molto più significativo, specialmente dopo i risultati tecnologici del progetto APOLLO, dello Space Shuttle e la grande esperienza internazionale della ISS. Anch'io come molti altri, ho criticato spesso in negativo le scelte strategiche della NASA per quanto riguarda la non volontà di perseguire il sogno di una base permanente abitata su Marte, da usare come ultimo avamposto scientifico del genere umano e come simbolo della volontà di sopravvivenza della nostra specie!
    Ma ultimamente stò maturando l'opinione che la strategia degli statunitensi è solo apparentemente non indirizzata verso quell'obiettivo...
    Grazie a Sergio, ai dibattiti con voi e a una nuova spinta emotiva, datami probabilmente anche da Curiosity, sono stimolato nell'approfondire alcune tematiche... mi stò convincendo della necessità del "prendere tempo nell'attuare l'esplorazione con equipaggio" del Sistema Solare da parte della NASA e di riflesso(sigh!) anche dell'ESA!

    Continua...

    By Simo

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  20. 2 di 3

    ...Una base scientifica vissuta almeno 6 mesi( il tempo che ci mette Marte per riavvicinarsi alla Terra) è sicuramente alla nostra (USA+EUROPA) portata tecnologica ed economica, sopratutto se il progetto diventa internazionale come sarebbe anche eticamente auspicabile.
    Abbiamo lungamente argomentato in post proposti da Sergio;
    La prima colonia umana su Marte, una missione finanziata privatamente? Parliamone!
    http://newsspazio.blogspot.it/2011/01/la-prima-colonia-umana-su-marte-una.html

    Commenti off topic, ma evidentemente il tema è sempre caldo, " Si può oggi pensare di attuare una missione a lungo termine con astronauti, destinazione MARTE?"Qui sotto le risposte..
    Danielson e Kalocsa, due crateri Marziani nella regione Arabia Terra e le fluttuazioni climatiche del Pianeta Rosso, by Mars Express!
    http://newsspazio.blogspot.it/2012/06/danielson-e-kalocsa-due-crateri.html

    Prima considerazione,
    se fossimo andati sulla Luna negli anni 1970/80, saremmo stati più preparati?A livello tecnologico ci saremmo arrivati con tecnologie più performanti e sicure, quindi economicamente meno dispendiose??
    Rimango dell'opinione che con grandi sforzi economici ed intellettuali(occupare tantissime menti al progetto), potremmo iniziare la grande esplorazione di Marte con astronauti , ma se aspettiamo che le tecnologie maturino senza forzare il progresso tecnologico, partiremo più preparati e con margini di sicurezza eticamente accettabili a molti... e non a pochi patiti dell'esplorazione spaziale, avventurieri in cerca di adrenaliniche novità, come il sottoscritto e altri nel blog che si sono dichiaratamente proposti!

    Seconda considerazione,
    ciò che si sta facendo; esplorazione con sonde-rover-orbiter ecc, ricerca di nuove tecnologie ed un coinvolgimento delle masse nello studio di materie scientifiche ed igegneristiche...é sufficiente per sperare in 15/25 anni di mandare astronauti su MARTE??
    Secondo me si e senza forzare il progresso a suon di miliardi di dollari(APOLLO)
    Di particolare importanza il coinvolgimento delle aziende private, una novità nelle politiche che gli stati attuano con grossi finanziamenti, condivisioni di conoscienze e progetti non portati a termine nel passato ora passati ai privati per l'ulteriore studio e realizzazione(es.Bigelow Aerospace).
    Recentemente la NASA ha annunciato un ulteriore sostegno-finanziamento ad alcune delle compagnie degli Stati Uniti che stanno sviluppando nuove tecnologie o riadattando vecchi concetti ai nuovi standard tecnologici - SpaceX, Sierra Nevada Corporation e Boeing.
    Accordi con strategie di cooperazioni tra privati che prevedono una totale autonomia... dalla preparazione dei turisti spaziali, al loro lancio con voli sub orbitali, lo stazionamento in orbita, e ovviamente^_^ il loro recupero sulla terra.
    Anche se è un pò datato (28/06/2012) eccovi un interessantissimo e completo videoservizio di EUORONEWS in italiano:
    Il trasporto nello spazio ai privati:le sfide da superare
    http://it.euronews.com/2012/06/28/il-trasporto-nello-spazio-ai-privati-le-sfide-da-superare/

    Le capacità autonome spazieranno ovviamente dalla messa in orbita di satelliti ai rifornimenti per le stazioni orbitali e l'invio di sonde robotizzate sulla luna o su altri corpi celesti, su richiesta di nazioni che non hanno ancora la capacità autonoma di costruire e lanciare i propri satelliti.

    Continua..

    By Simo

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  21. 6-8 mesi in un container non vanno presi alla leggera per una spedizione non proprio alla "porta accanto"..
    Io che vado per ferrate o sentieri ogni fine settimana..sebbene amo stare al computer per ore,il pensiero di POTER comunque uscire è psicologicamente rilassante..se questo non ci fosse occorrerebbe una forza psico-fisica enorme.
    Quindi sebbene non rientra nel Tema di Sergio,mandare uomini su Marte o in missioni più lunghe lontano e sottolineo LONTANO dalla "vicina sicura" Terra,non è un gioco da ragazzi.
    Almeno per Nazioni che hanno a cuore PRIMA il benessere psico-fisico dei loro astronauti.

    Vedremo chi li manda per primo.

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    1. Questo sarà il nostro prossimo giallo.
      Con una Lunga Marcia, i cinesi?

      ......... br, brrrr, brividi di freddo e terrore, peggio di quelli su di una ferrata d'inverno, sfiorati, da una bianca slavina!

      Camminare non fa bene solo alla mente ed alla psiche, anche il corpo se ne avvantaggia, le due non sono separate, siamo un tutto unico.
      Ed il sole è altrettanto utile, se non indispensabile: stimola le ghiandole endocrine, la sintesi di vit.D necessaria per fissare il calcio delle ossa, ed il metabolismo del corpo, quindi il buonumore.

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  22. 3 di 3

    ...Altre società private come MARS ONE o Mars Society si auto finanziano.
    MARS ONE, è di pochi giorni fa la notizia che hanno avuto un finanziamento per la missione umana su Marte prevista per il 2023 da New-Energy.tv altri sponsor, finanziatori e notizie, le trovate qui:
    http://mars-one.com/en/mars-one-news/283-mars-one-announces-first-sponsors-press-release

    Mars Society, invece promuove mediaticamente la realizzazione della missione umana su Marte, avvalendosi di appassionati, studiosi e scienziati(anche della NASA), di varie specializzazioni, per argomentare e studiare le possibili strategie e soluzioni che permetteranno la decisione di mettere in programma alla Nasa, l'avamposto umano su Marte. Fanno anche una sperimentazione sul campo simulando un ipotetico campo marziano con volontari che rimarranno per settimane nel deserto testando procedure e strutture!!
    http://desert.marssociety.org/
    I volontari devono inviare le loro domande a: MDRSapplications@marssociety.org ^_^

    Anche NASA analogamente ha il suo campo simulato, il Research and Technology Studies (RATS), quest'anno concentrato nella simulazione dell'esplorazione, la mappatura, il campionamento e l'analisi delle rocce, il suolo, e terreno di un'asteroide e il test di strutture, equipaggiamento, procedure e attrezzi.Il test di quest'anno, viene effettuato al Johnson Space Center.
    Nell 2011 hanno invece organizzato un campo nel deserto dell'Arizzona e oltre le cose sopra descritte hanno testato i veicoli di trasporto umani e robotici, in particolare uno multifunzionale al quale può essere attaccata una ruspa, ma anche il fratello gemello di ROBONAUT 2, come si vede in questo esauriente video riassuntivo:
    http://www.nasa.gov/multimedia/videogallery/index.html?media_id=130968731

    ...Altri studi di straordinaria valenza scientifica sono stati fatti per capire come selezionare i candidati per una missione lunga e problematica anche psicologicamente oltre che fisicamente:
    Mars 500 organizzato da ESA, le ultime notizie le trovate qui:
    http://www.esa.int/esaMI/Mars500/SEM1XBKWZ0H_0.html
    un'altro bellissimo video che riassume la missione...in italiano!!!Da EURONEWS:
    http://it.euronews.com/2011/11/17/marte-500-un-anno-e-mezzo-in-un-simulatore

    Nel video si parla di un test simile fatto dai russi nel 1967.. immaginate le condizioni di allora..non invidio i coraggiosi partecipanti... mi piacerebbe saperne di più!
    Un'ultimo dato..NASA coinvolge le università chiedendo loro di progettare e costruire per stimolare anche la competizione tra università nell'investire risorse nel capo delle scienze spaziali, dando premi sostanziosi, anche se riuscire a soddisfare la NASA non è cosa facile^_^...qui un'esempio:
    http://www.nasa.gov/offices/oct/early_stage_innovation/centennial_challenges/sample_return_robot/srr_feature_final.html

    Lo storico asse USA – UE sarà una grande e proficua collaborazione per entrambi, una collaborazione che sembra impossibile che non ci sia visto i rapporti di geopolitica internazionale e gli interessi economici che ci sono tra le due federazioni, la NASA sa che in Europa possiamo lavorare altrettanto bene come succede in America ed abbiamo anche le competenze intellettuali per aspirare ad essere congiuntamente, parte del mondo che proverà a rendere possibile la grande impresa... Se diamo un valore alla conoscenza e per me lo ha, questo nuovo step superato, ci proiettà nel futuro... guarderemo da un pò più vicino ciò che aspetta di essere vissuto dai nostri nipoti!!
    Una nuova industria spaziale alimenterà la domanda di lavoratori specializzati e ben retribuiti, garantendo un ritorno economico in un campo che riguarda il futuro dell'umanità e quindi inizialmente con poca o nulla concorrenza!!

    By Simo

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    Risposte
    1. Fuck Yeah!..speriamo bene SImo..o moriremo senza vedere un Nulla.

      C'ero allo sbarco sulla Luna..sarebbe già mitico esserci allo sbarco su Marte..:)

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    2. Asto,
      resistiamo al massimo altri 30 anni... dovremmo farcela eheh ^_____^

      By Simo

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  23. Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?

    Si!
    La può aiutare, ma non è detto che ci riesca ad un livello ampiamente ed immediatamente riconoscibile.

    Una missione ... io dico, alcune missioni ed una base permanente o di lunga durata, con equipaggio su Marte costituirebbe sicuramente un catalizzatore formidabile, un operazione che stimolerebbe e darebbe ossigeno a ricercatori ed industrie, le più quotate, le più meritevoli.
    Lo farebbe anche se la meta fosse solo la Luna.

    “Ossigeno” ai ricercatori ed alle industrie significa dare ossigeno mentale a molti di più e si traduce con ricadute tecnologiche per tutti, anche fuori da quel determinato paese, come è sempre successo e sempre succederà.
    Sarebbero investimenti di grandissimo valore, sia a breve termine che nel tempo, come tutti quelli che vengono e verranno fatti nella ricerca scientifica pura ed applicata e nella tecnologica.

    Ma l’economia di tutti i paesi attualmente ha pochi paletti o punti fermi, troppi sono instabili, mossi in continuazione, direttamente o indirettamente da altri all’esterno, come fossero comandati a distanza, da “fili invisibili” in una rete virtuale, e contemporaneamente reale che coinvolge tutti, in un continuo divenire, per certi versi frenetico e per certi versi troppo lento.

    Risultato: perenne rischio del singolo di essere fuori tempo, con azioni non sincronizzate, azioni che dovrebbero essere in armonia globale sincronizzate da un grande cervello unico per fare cose che non sono un campionato di calcio o le Olimpiadi che durano un battito di ciglia.

    Ogni paese funziona oppure non funziona (il Belpaese) con modi e tempi sostanzialmente diversi, secondo modelli che non si possono definire con precisione matematica ma se d’improvviso appare un nuovo lungimirante capo di stato che ha la possibilità e capacità di aggregare menti ed “imporre” una missione su Marte, missione che veniva già nominata durante i tempi dello sbarco sulla Luna, e se quel paese si chiama U.S.A. io griderei:
    Evviva!! ERA ORA

    Secondo me tutti avete detto cose abbastanza o molto condivisibili, anche se con idee diverse e parzialmente in antitesi.
    Anche questa di Livio mi sembra che descriva bene la realtà.

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  24. Daniele

    Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?

    Se si tratta di una singola missione la risposta e' no.
    Ho letto le vostre argomentazioni in riguardo,
    e il paragone con la missione Apollo.
    Sebbene il paragone e' del tutto appropriato
    e' attualmente fuorviante.
    Il programma Apollo prevedeva una serie di missioni,
    e non una singola missione, in piu' bisogna
    ricordare che a quel tempo non esistevano precedenti,
    ne' vi era una vera e propria industria aerospaziale.
    Ne consegue dunque, che lo sforzo
    (in termini di risorse umane) per raggiungere
    il successo era decisamente superiore a quello attuale.
    Nel caso attuale, sia lo staff di progettazione,
    che le maestranze che costruiscono materialmente
    i componenti verrebbero licenziati subito dopo il termine della
    loro costruzione.
    Una volta lanciata la missione solo lo staff di controllo
    manterrebbe il proprio posto di lavoro.
    Diversa sarebbe la questione in caso di volonta'
    di colonizzazione permanente di Marte.
    In questo caso allora, le scoperte e un progetto
    a tempo indefinito, consentirebbero di creare una nuova
    economia su vastissima scala.
    Di fatto la costruzione di cargo spaziali, navette,
    pod, ecc,ecc per la "nuova rotta" creerebbero centinaia
    di migliaia di posti di lavoro.
    L'economia dei trasporto aereo benificerebbe
    di nuove tecnologie,nuovi materiali,e nuove spinte,
    perfino l'industria dell'auto sarebbe completamente
    trasformata.
    Si avrebbe un nuovo pianeta da colonizzare,
    trasformare,e sfruttare dal punto di vista minerario,
    e col tempo non solo.
    Alla lunga la ridotta gravita'
    di Marte lo renderebbero perfino preferibile
    alla Terra per grandi impianti produttivi
    in grado di produrre di piu' con meno energia.
    Ovvio si tratta di un periodo decisamente lungo.
    e di un' impresa difficile da mettere in "moto"
    ma lo era anche all'inizio della scoperta delle
    Americhe ! costosissimi galeoni che andavano avanti e indietro
    in mari turbolenti e altissimi rischi....ma poi con la "colonizzazione"
    tutto e' diventato "routine" e anche qui ci sono voluti
    secoli !
    Gia' adesso la Terra non riesce piu' a sostentarci tutti
    (i politici posso continuare a mentire e fare i loro
    bravi giochetti) ma madre nautura se ne infischia
    di quello che dicono,e prestissimo saremo costretti
    a un'espansione verso l'esterno, verso lo spazio
    E siamo gia' tremendamente in ritardo.

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  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. Può una missione spaziale su Marte aiutare a rafforzare l'economia di un paese?


    Certo che si, stiamo ancora usufruendo delle tecnologie inventate dal programma Apollo, figuriamoci a cosa porterebbe una missione umana su Marte.. . . . .
    Io sinceramente non credo che al momento il genere umano sia così evoluto da potersi permettere molto di più di una missione robotica di una nazione singola.
    L'uomo è molto delicato, in più un litro di acqua pesa un chilo, lo so che lo sapete, però bisogna portare anche il bagno, e mi sa anche l'ossigeno.
    Perciò se non troviamo un sistema efficiente per portare sulla superficie tanto, ma tanto, ma tanto materiale........
    Mi viene da ridere ma lo dico lo stesso! se riuscissimo ad adoperare la particella di Dio in modo efficiente si potrebbe annullare la gravità, quella si sarebbe una ricaduta non da poco per il genere umano, ma sino ad allora con i sistemi tecnologici attuali la cosa migliore da fare è attraccare su qualche asteroide poi sperare di riportare a terra un rivoluzionario materiale che ci permetta di entrare in un'altra epoca.
    Sono un pessimista visionario??,
    vabbé per me è un complimento.

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  27. No.. no Enrico.. tu ci vedi benissimo...!! Hai detto quel che volevo dire e sostengo io!! Al momento non abbiamo tecnologia che renda attuabile e fattibile la costruzione di una base su Marte!! Non è come partire per le indie.. via stiamo un attimo più con i piedi per terra Giorgio!!.. (Sergio,scusa la divagazione dal topic)!!
    Il fatto non è ANDARE SU MARTE, bensì dover prima costruire una stazione automatizzata in grado di produrre il carburante per il viaggio di ritorno.. non solo.. se Cristoforo Colombo poteva permettersi di scrivere a lume di candela, su Marte questo non lo si può certo fare, dobbiamo costruirci una centrale nucleare x fare l'energia.. oppure eolica, ma sempre una centrale va costruita, altrimenti i moduli abitativi con cosa li alimento.. a sabbia?? Va poi costruita la base, prima di arrivare chiaramente.. il tutto andrebbe fatto con robot, perchè certamente Marte non è così vicino da mandarci operai col pulmino delle sei!! ..consideriamo che se il sole emette un brillamento solare in direzione della nostra base, senza campo magnetico planetare, senza uno scudo col quale proteggerci, perchè l'alluminio non basta, faremmo la fine delle castagne nel microonde!! Marte è costellato da impatti meteorici.. vogliamo aggiungerci il rischio che qualche ameno sassetto spaziale ci piombi sul casco quando usciamo a dare un'occhiata al panorama? C'è anche questo da considerare!! Poi.. scesi dal veicolo spaziale, dopo il viaggetto di sei mesi, per sgranchirsi le gambe, ci accorgiamo che.. rimasti vivi perchè il sole non ci ha fritti per strada, le nostre ossa hanno perso un tot del loro patrimonio in calcio e cosa facciamo?? Io sono un farmacista, ma di certo sarebbe difficile potervi accogliere nella mia farmacia marziana per darvi integratori di calcio e vit.D, non solo perchè farmacie marziane son difficili da trovare ma perchè la ridotta gravità impedirebbe comunque al vostro organismo di ripristinare la densità ossea che madre natura ci ha donato!! E poi chissà quali altre problematiche chimico-fisiologiche ci sarebbero..
    Vedete.. io sono il primo dei sognatori e se potessi vi ci porterei io su Marte a spese mie.. ma purtroppo il terrestre knowhow scientifico è ancora limitato e al momento su Marte ci potremmo arrivare vivi, questo si certo, se tutto ma tuttotutto andasse bene.. però credo che dopo un pò faremmo la fine del pulcino tamagotchi (tamagogi), quando il bambino si scocciava di dargli da mangiare!! L'economia si stimola con una soluzione vincente.. al momento e per un bel pò di tempo, SECONDO ME, una missione umana su Marte non è assolutamente fattibile, pena un immane disastro!! E cosa ci sia di vincente in un disastro è cosa difficile da dire!! :-)

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  28. Ritengo che una missione su marte, come ha già detto Daniele, se presa come singola missione porterebbe solo una immensa spesa economica e ritorni in termini di conoscenze e knowhow bassissimi, sinceramente io non vedo tutta stà grande difficoltà nell'andare su marte, è solo una questione di soldi, le tecnologie sono tutte già pronte, reattori a fissione spaziali sono già pronti, il vasimr funziona, i sistemi di supporto vitale sono già testati sulla ISS, le ciambelle per la gravità artificiale sono già progettate, per resistere su marte basterebbe anche solo interrare i moduli abitativi. E' solo una questione di soldi, io ritengo intorno ai 30 miliardi di euro, forse più. E' il ritorno che si avrebbe sarebbe soprattutto di immagine (che di questi tempi comunque non è poco). Se fossi a capo di una nazione (la nostra nel caso) però come dittatore altrimenti non si può fare niente, annullerei tutti i vari finanziamenti a cavolo che si danno (milioni e milioni di euro ad imprese che nascono solo per ottenere il finanziamento e poi chiudono) e punterei tutti quei soldi sullo sfruttamento minerario di un'asteroide, li sì che si avrebbe uno sviluppo di conoscenze, ritorno economico e anche predominio spaziale. Immaginate di installare una fabbrica su un'asteroide per un paese cosa comporta.... costruzione di satelliti senza costi di lancio direttamente in orbita... vorrei essere un dittatore...

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  29. Ale ha postato una serie di problematiche veramente impegnative.Io da ignorantissimo ora mi vien da far si con la testa come i cagnolini dei lunotti posteriori..verissimo.

    Beh si metterebbe in moto un bel pò di teste,ingegno e industrie per risolvere queste tematiche.

    Ossigeno,acqua,gravità,energia,cibo,temperatura e scudi e sicurezza.

    Un pacco di cose mica da poco..

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  30. Daniele

    Molti dei dubbi di Ale sono gia' stati soddisfacentemente risolti
    a partire dal programma Apollo.
    Ovvio la missione deve essere preceduta dal lancio
    di diversi moduli abitativi e di "servizio" sul pianeta
    (probabilmente moduli gonfiabili gia' sperimentati per il famoso hotel spaziale)
    La decalcificazione ossea puo' essere risolta con l'uso di centrifughe
    mentre per i brillamenti solari bisogna creare una zona schermata (migliorata)
    all'interno della navetta (come gia' avviene nella stazione spaziale).
    Una volta sul pianeta a patto che Marte (nel sottosuolo) sia ricco di acqua,
    con l'uso di pannelli solari e facendo una semplice elettrolisi della medesima
    si ottine ossigeno da respirare e idrogeno come carburante.
    (Anche utilizzando culture su vasta scala di batteri si potrebbe
    creare ossigeno.)
    Una piccola serra puo' dare alimenti freschi che integrerebbero le
    razioni liofilizzate, e' molto probabile che la ridotta gravita'
    dia come risultato frutti e verdure tre volte piu' grandi rispetto
    alle colture terrestri (avevo letto in rapporto secondo cui le piante
    in microgravita' genererebbero dei superfrutti).
    Si potrebbe anche sepellire parti della struttura per aumentere
    la protezione (inviando preventivamente sul pianeta un modulo
    "escavatore" che grazie alla ridotta gravita' riuscirebbe a funzionare
    con meno energia e meno potenza rispetto al suo omomino terrestre.
    Molta della strumentazione potrebbe funzionare con celle a combustione,
    pannelli solari avvolgibili, e si potrebbe vedere anche un generatore
    a fusione fredda (come l'e-cat sperimentale).
    Esistono anche prototipi funzionanti di vere pile del tutto simili alle pile normali
    che funzionano con dosi infinitesimali di radionuclidi e possono fornire energia
    a piccoli e medi strumenti anche per 30-40 anni se non di piu.
    Le radiazioni sul pianeta sono inferiori a quelle cui erano sottoposti
    gli astronauti dell' Apollo poiche Marte ha cmq una tenue atmosfera
    mentre la Luna ne e' praticamente priva.
    I moduli abitativi sarebbero schermati e una volta interrati il problema
    sarebbe del tutto aggirato.
    Rimarebbero le radiazioni durante le l'attivita' al di fuori dei moduli
    ma credo che le tute spaziali di nuova genrazione offrano una protezione
    molto migliore e una vestibilita' quasi perfetta e del tutto meno ingombrante
    rispetto alle vecchie tute spaziali (andate a vedere i progetti sono
    simili alle tute dei sub)
    Col susseguirsi delle missioni la base verrebbe sempre piu' ampliata
    e migliorata in base alle esperienze sul campo fino a garantire
    un sostentamento a tempo indefinito.
    Insomma le soluzioni ci sono e molte sono veramente
    ingegnose altre molto semplici, in sostanza e' solo un fatto di
    volonta' politica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daniele quelle che dici tu sono proposte a volte solo abbozzate, tutte da verificare sul campo e da sviluppare. A volte basta un piccolo scoglio per fermare il mare. Le radiazioni su Marte che dici tu non vengono fermate perché é il campo magnetico planetario che le deflette, e non l'aria, e purtroppo Marte ne é privo. Poiché il tessuto delle tute non può fermare efficacemente tutte radiazioni, si sta studiando un modo per far sopportare all'essere umano una quantità di radiazioni massive (=riparazione del DNA). E comunque il vero sviluppo delle colonie su Marte avverrebbe sottoterra. Pensa a esseri umani cresciuti e vissuti 5-10 generazioni sottoterra a 1/5 dell'atmosfera terrestre... hai letto/visto "La Macchina del Tempo" di H.G.Wells? No secondo me Marte andrà prima terraformata, sul pianeta rosso metteremo solo basi temporanee di lavoro tra 50 anni minimo.

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  31. Quasi meglio è Titano o sbaglio?..anche se bello lontanuccio..

    RispondiElimina
  32. Daniele.

    A Livio in linea generale concordo,
    e infatti nel mio precedente post ho parlato
    di secoli per una "rotta" di routine.
    Si tratta ovviamente di una grande sfida e per
    questo maledettamente avvincente.
    Non tralsciamo le capacita' che sappiamo
    mettere in campo quando ci prefiggiamo un obiettivo.
    (o ne siamo obbligati)
    Per fare un esempio banale, nel 1939 l'areonautica
    militare delle nazioni era composta al 90% di biplani
    realizzati ancora in legno e tela...ma solo 5 anni dopo
    sfrecciavano gia' sofisticati jet a reazione.
    Comunque credo che Marte possa essere sottoposto a cambiamenti
    riscontrabili in periodi relativamente brevi.
    La vita e' un elemento immensamente piu' resistente e tenace
    di quanto abbiamo pensato solo un decennio fa'.
    Sulla Terra esistomo migliaia di batteri estemofili che possono
    sopravvivere e trasformare il suolo marziano.
    Basti pensare che batteri vivono e prolificano
    pure sulle barre di combustibile radioattivo delle centrali nucleari,
    oppure ai batteri che riescono a vivere a piu' di 2000 mt nel sottosuolo
    o alle migliaia di colonie batteriche che vivono in asenza di luce nei
    laghi ghiacciati polari, o alle temperature proibitive dei camini vulcanici,
    non ultimi le colonie di batteri che vivono all'interno di rocce nei deserti
    piu' infuocati e del tutto privi di precipitazione.
    Non solo...su una guarnizione di una sonda russa lanciata sulla luna
    e recuperata dagli astronauti Apollo furono ritrovati steptococchi vivi
    e vegeti una volta riportata a terra e non ultimo l'allarme lanciato
    dalla Nasa sulla possibile contaminazine di Marte causata
    dalla mancate sterilizzazione di alcuni componenti di Curiosity
    (se non erro una o piu' ruote che per di piu' sono a contatto col terreno)
    Senza tirare in ballo le possibilita' date dall'ingegneria genetica
    per la creazine di organismi (anche superiori come alghe e licheni)
    creati appositamente per vivere e prolificare sul suolo marziano.
    Tuttavia una base semipermanete con personale
    a rotazione non e' un idea cosi irraggiungibile.

    Ad Astore....
    credo che Titano potrebbe riservarci delle grosse sorprese
    e pure Europa (non vedo l'ora del robot sottomarino)

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  33. Questa è la più interessante conversazione che ho letto finora, forse nemmeno Sergio sperava di avere tanto.

    Quindi per fare questo salto, sarebbe più che utile una cooperazione globale con strategia unica ed adeguati finanziamenti da parte dei principali paesi.
    Che sia destinazione Marte o ...Nibiru, "non importa" molto.

    Anche se inizialmente si facessero missioni di durata più breve, di pochi anni, anzichè di decenni o più, il solo fatto di progettare e poi realizzare missioni così complesse, mettendo assieme tanti mattoni, produrrebbero un tangibile avanzamento nei più disparati campi dello scibile umano e le spese fatte non sarebbero certamente cartamoneta bruciata dai motori.

    Intanto i rovers marziani fanno ricerca sul posto per noi, che non è poco e poi voto Aledojo dittatore della Federazione Spaziale SS.


    SS= Sistema Solare

    RispondiElimina
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    1. Una missione umana su Marte aiuterebbe di certo un'economia di un paese, ma solo se questo e'un paese che ha una cultura brillante e proiettata verso l'evoluzione della propria societa', del progresso scientifico e del benessere. Tutte cose estranee a molti paesi, come l'Italia, che ormai e'in ostaggio di una cultura autodistruttiva e di una classe dirigente composta essenzialmente da miserabili mentalmente morti.
      E'quindi un circolo virtuoso, solo una nazione che ha gli attributi puo'andare su Marte e trarne vantaggio economico, questo se e quando sa di poterlo fare con sufficiente sicurezza e costi accettabili. Pero' il vantaggio economico, tranne i posti di lavoro in piu', non sarebbe immediato ma piu'lontano.
      Poi ci sono paesi come la Cina, che non hanno troppi scrupoli economici e pensano di poter conquistare lo spazio pur essendo paesi che non rispettano i diritti umani. E rischiano di riuscirci. Viene da chiedersi.. Quanto avanti nella conquista dello spazio puo'spingersi una dittatura, prima di diventare una democrazia.. ammesso che lo diventi.. puo'raggiungere altre stelle? Quali sarebbero le conseguenze se tale tipo di nazione si impadronisse per prima di una tecnologia che permette di compiere viaggi interstellari...? Cosa accadrebbe se tale tipo di nazione enrasse in contatto per prima, anche solo attraverso segnali radio, con una civilta'aliena...?
      Domande che fanno venire i brividi...
      Tornando nel tema, concordo con chi diceva che Marte diverra'redditizio per un paese solo quando, come accadde per le americhe, entreranno in gioco i privati, si creera'un'economia di mercato, basata su materie prime o altri tipi di risorse, inoltre il turismo, con voli regolari piu'veloci di quelli attuali. Non dimentichiamo che i transatlantici sono pressoche'scomparsi quando e'entata in gioco l'aviazione... Tutto questo potra'aiutare, grazie al coinvolgimento dei privati e quindi di tutta la societa', a rafforzare non solo l'economia ma anche il know-how tecnologico, medico, scientifico in generale e quindi l'avanguardia, l'eccellenza e il ruolo di primo piano di una nazione sia sulla Terra che nello spazio.

      Giorgio

      Elimina
  34. Letto i commenti sembra che siamo tutti daccordo che una grande mobilitazione internazionale per la conquista di MARTE e la costituzione di una base scentifica permanentemente abitata sia economicamente vantaggiosa per le nazioni che prenderanno gli oneri e gli onori dellla messa in atto della più ardita, problematica, rischiosa missione di esplorazione umana dello spazio del XXI secolo!
    Come espresso nei commenti i problemi da risolvere sono molti prima di rischiare la vita degli "astroeroi", ma molto si sta facendo e sempre più si farà accellerando nel tempo un processo che ci porterà inevitabilmente a diventare pionieri nell'esplorazione umana del Sistema Solare!
    Il tempo che ci separa dall'inevitabile ci appare infinito, come se ogni giorno che passa senza una data precisa dello sbarco su Marte, fosse un insostenibile macigno sulle spalle dell'umanità che ci rallenta e ci schiaccia sotto il suo peso fatto di compatta immobilità!Ma come scritto nei commenti, un fuoco dentro noi arde potente, ma che si manifesta solo in parte... un giorno non troppo lontano questo fuoco si manifesterà nella sua devastante virulenza che spezzera il macigno e ci renderà finalmente liberi di esplorare, strani..nuovi mondi...

    Ho scielto per concludere due video che reputo descrivono ciò che si farà nei prossimi decenni..

    http://www.youtube.com/watch?v=yjiGH9QNiU0&feature=endscreen

    Il secondo l'ho preferito ad altri per via della musica che unita alle scene dello sbarco mi ha fatto emozionare fino a fami venire gli occhi lucidi!
    Conquest of Paradise (1492 Conquest)
    Labor of Love (Star Trek XI)
    http://www.youtube.com/watch?v=Cd4yVwK1NkA&feature=watch_response

    Lunga vita e prosperità umanità, che il tuo viaggio si svolga senza incidenti...

    By Simo

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  35. La Sig.ra CINZIA Milani la ha salvata della disonestà dei poveri africani assetati di denaro accordandomi un credito di
    45.000 euro su una durata di 5 anni affinché il mio sognati diventino realtà. Prego a tutti coloro che hanno potuto usufruire di questi servizi, di volere ritornare testimoniarne per permettere all'altra gente nella necessità, di potere trovare anche un ricorso affidabile. Vi lascio il suo indirizzo professionale: cinziamilani62@gmail.com

    RispondiElimina

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