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martedì 13 novembre 2012

Iniziano le attività scientifiche delle sonde gemelle Radiation Belt Storm Probes (RBSP), con un nuovo nome, by NASA!

(Immagine, credit NASA/Goddard Space Flight Center)

NEWS SPAZIO :- Lo scorso 30 Agosto ha preso il via la missione delle due sonde gemelle RBSP (Radiation Belt Storm Probes) dedicate allo studio delle Fasce di Van Allen. Ne abbiamo parlato qui


Il 9 Novembre ha segnato la fine delle attività di test iniziale degli strumenti, la fase detta di commissionamento durata due mesi. Da ora in poi la missione sentra quindi nel vivo, con l'inizio delle attività scientifiche.



La NASA ha annunciato però anche un'altra novità, l'intenzione di cambiare il nome delle sonde per onorare lo scienziato che per primo individuò la presenza di due fasce di radiazione (interna ed esterna) trattenute dal campo magnetico della nostra Terra e che la avvolgono.
Queste fasce già hanno il suo nome, adesso anche le due sonde della missione RBSP si chiameranno Sonde Van Allen.

David Sibeck (Mission scientist per le sonde Van Allen al NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Maryland): "Siamo entusiasti di onorare James Van Allen in questo modo. Si tratta di un'importante missione che continua un precedente lavoro sulla magnetosfera. Nel passato abbiamo avuto un solo veicolo spaziale alla volta a studiare le fasce di radiazione. Gli strumenti che rappresentano lo stato dell'arte che abbiamo oggi saranno in grado di osservare in maniera esaustiva tutti i tipi di particelle ed onde in questa parte della magnetosfera".

Ed in effetti i dati preliminari registrati dalle sonde durante i primi due mesi dopo il lancio hanno già superato le aspettative. I ricercatori sono assolutamente entusiasti e sono già in progrmma le prime pubblicazioni scientifiche.

La missione primaria delle sonde di Van Allen durerà due anni. Esse si trovano in orbite simili ma distinte ed ognuna attraverserà tutte le parti delle fasce di radiazione.

Il primo obiettivo importante della missione è comprendere qual'è la causa del loro allargamento e restringimento in risposta alla radiazione solare incidente.

Per farsi strada tra le varie teorie che si sono sviluppate nel corso degli anni sulle Fasce di Van Allen gli scienziati di missione hanno progettato una suite di strumenti i cui dati aiuteranno a dare risposta ad almeno tre domande principali: Da dove provengono l'energia extra e le particelle? Dove vanno a scomparire e qual'è la causa? In che modo questi cambiamenti incidono sul resto della magnetosfera?
Gli scienziati vogliono comprendere non soltanto l'origine delle particelle elettrificate (forse il vento solare che costantemente proviene dalla nostra stella o forse da un'area dell'alta atmosfera Terrestre, la ionosfera) ma anche quale meccanismo fa acquisire alle particelle le loro estreme velocità ed energia.

Shri Kanekal (deputy mission scientist di missione al Goddard): "Conosciamo esempi in cui una tempesta di particelle in arrivo dal Sole causa il rigonfiamento delle due fasce fino ad unirle ed apparire come una singola fascia. Poi ci sono altri esempi in cui [invece] una grande tempesta solare non incide affatto sulle fasce, e persino casi in cui le fasce si riducono. Dobbiamo scoprire cosa causa queste differenze".

Qui sotto un bel video NASA che ci descrive gli strumenti scientifici a bordo delle due sonde gemelle



Fonte dati, NASA.

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