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sabato 1 novembre 2014

Esplode in volo durante un test la navetta suborbitale di Virgin Galactic SpaceShipTwo, muore uno dei due piloti

(Credit ABC News)

NEWS SPAZIO :- Sono molti, troppi i pensieri che si affollano nella mia testa, non so bene come iniziare questo post. Decido di raccontare i fatti, partendo da due piloti dell'azienda Scaled Composites che ieri mattina alle ore 9:19 ora del Pacifico (da noi erano le 17:19) sono decollati per effettuare un volo di test di un nuovo veicolo spaziale, la navetta suborbitale SpaceShipTwo.

Si tratta del 4° test flight "Powered", un volo cioè dove la navetta una volta portata in quota dall'aereo Carrier WhiteKnightTwo si sgancia ed accende il proprio propulsore puntando verso l'alto.
Lo abbiamo visto già altre volte in splendidi video che documentano i successi di questa nuova ed emozionante avventura umana, raggiungere lo spazio non con programmi governativi ma con aziende private, passo fondamentale e necessario per aprire lo spazio all'umanità intera.

Il volo fa parte del programma di test di Virgin Galactic che con Scaled Composites stanno costruendo un nuovo, il primo, servizio di voli suborbitali a pagamento. Ma qualcosa va storto, ed il volo diventa tragedia.



WhiteKinghtTwo era decollato regolarmente dal Mojave Air & Space Port. Dopo quarantacinque minuti di volo, una volta raggiunta l'altitudine di 15 km è avvenuta regolarmente la separazione con la navetta suborbitale SpaceShipTwo, la quale ha acceso il suo propulsore. Pochi secondi e la navetta si è disintegrata in volo (WhiteKinghtTwo è atterrato regolarmente).

Sono caduti detriti al suolo, fino ad una distanza di 40 km dallo spazioporto.



Le autorità locali hanno confermato che uno dei due piloti è stato ritrovato senza vita. L'altro pilota è riuscito a paracadutarsi, è stato recuperato dalle squadre di soccorso e trasportato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi. I loro nomi al momento non sono stati resi noti.

Virgin Galactic e Scaled Composites collaborano con le autorità, lo NTSB (National Transportation Safety Board) e la FAA (Federal Aviation Administration), per determinare le cause della "grave anomalia" che ha portato al terribile incidente.

Qui sotto avete tre drammatiche immagini in sequenza



(Credit Ken Brown via abcnews.go.com)

Ma cosa è successo? Le autorità sono al lavoro per dare una risposta a questa domanda e sono convinto che non tarderanno ad arrivare ad una conclusione.

Leggendo in rete ho trovato che in questo volo era stato utilizzato un differente propellente, che credo abbia implicato l'uso di un motore differente, migliorato rispetto al RocketMotorTwo che alimentava SpaceShipTwo nei primi tre voli di test (ne avete riscontro nella sezione del blog dedicata a 'Virgin Galactic'). Ma aspettiamo il risultato delle indagini.

Sir Richard Branson ha espresso la forte volontà a continuare con il sogno di raggiungere lo spazio e certamente la strada non può che essere questa. Non posso non pensare alla tremenda coincidenza di due voli privati andati distrutti nella stessa settimana. D'accordo, non vi è nessun collegamento tra i due eventi, certamente. Però avremo tutto il tempo per riflettere e fare le nostre considerazioni, quando riusciremo a metabolizzare le forti emozioni di questi giorni.

Nel frattempo da tutte le parti giungono le condoglianze per la famiglia del pilota scomparso e gli auguri per il pilota gravemente ferito, tanto affetto e vicinanza alle famiglie. E tutti noi non possiamo che unirci a questo coro.

AGGIORNAMENTO 2/11/2014
Sono stati resi noti i nomi dei due piloti di SpaceShipTwo. Mi sembra giusto chiamarli per nome.

Michael Tyner Alsbury, 39 anni, co-pilota di SpaceShipTwo per Scaled Composites, morto nell'incidente.
Ha lavorato in Scaled Composites per più di 12 anni come Project Engineer e Test Pilot. Era co-pilota per il primo volo 'glide' di SpaceShipTwo e per il primo volo 'Powered' della navetta suborbitale, ed aveva collezionato più di 1600 ore di volo come test pilot e test engineer su aerei della Scaled.
Aveva conseguito una laurea in Ingegneria Aeronautica alla California Polytechnic State University, San Luis Obispo, California.

Peter Siebold, 43 anni, pilota di SpaceShipTwo per Scaled Composites, sopravvissuto all'incidente.
Lavora in Scaled Composites dal 1996 ed ha 17 anni di esperienza e più di 2000 ore di volo.
Responsabile dello sviluppo del simulatore, dei sistemi di avionica e navigazione, dei sistemi di controllo a terra per il programma SpaceShipOne. Anche lui come Alsbury aveva conseguito una laurea in Ingegneria Aeronautica alla California Polytechnic State University, San Luis Obispo, California.

10 commenti:

  1. Secondo me hanno fatto un errore grossolano: il motore precedente non garantiva abbastanza potenza per portare la navetta sopra i 100km, e così a programma inoltrato lo hanno sostituito. Ma una sostituzione del genere imporrebbe un nuovo lungo ciclo di collaudo, quindi ritardi su ritardi, e probabilmente tutto questo virgin galactic non se lo poteva più permettere, a fronte di rinvii su rinvii già avuti.

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  2. Tanta tristezza per chi rischia la vita,per poter portare quattro ricconi scansafatiche in un posto meraviglioso.Lo Spazio. Che ahimè,NON sarà,forse,mai un posto per tutti.

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    1. caro Sergio, troppo pessimismo il Tuo..
      Se adesso sta diventando uno svago solo per ricchi..
      La Speranza è che in futuro lo Spazio diventi una meta concreta per tutti..

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    2. Giorgio, se ci pensi i "ricconi" con i loro soldi finanziano la realizzazione, il consolidamento e la maturazione di un nuovo business. E questo è necessario per renderlo "di tutti"

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    3. Spe,Sergio. Io intendevo quelli che POSSONO volarci. A 100.000 euro a viaggio,sto sparandola,ma la cifra dovrebbe essere comunque un'esagerazione voluta per non mischiare i peones (magari fino a 30.000 ci arriverei anch'io) e quelli che la grana ce l'hanno sul serio. Non intendevo i ricchi che PRODUCONO ricchezza.Ma quelli che se la sono trovata in mano.

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  3. Io non vedo fiammate ed esplosioni.
    Secondo me si potrebbe essere verificato un danno strutturale, non causato dal motore.
    Possono le modifiche fatte e poi degli improvvisi forti venti in quota essere stati i maggiori responsabili ed aver lesionato la navetta?
    Per troppa pressione aereodinamica e/o a causa di una risonanza?

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  4. Signori.. di fronte alla morte si DEVE soltanto rimanere in silenzio!!! Questi non scordiamocelo sono morti lavorando.. durante il loro lavoro!! La tristezza deve essere umanamente condivisa, credo siate tutti daccordo con me.. vero??

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  5. Ciao Ale,
    vero dolore e tristezza l'hanno solo i parenti e gli amici.

    Io posso dire che mi sento mortificato e preoccupato per l'incidente, ma non triste, perchė se dovessi essere triste per tutto ciò che di negativo vedo e sento succedere nel mondo collasserei implodendo.

    Invece dico grazie a loro per ciò che hanno fatto finora a beneficio di altri che verranno, con un leggero sorriso pensando che uno di loro è libero ora di fluttuare senza il suo corpo fisico.

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  6. Qua parlano di errore del copilota:
    http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/spazio_usa_scoperto_errore_co_pilota_navetta_virgin_galactic-201411031044-eco-rt10046
    Anche se mi sembra un pò presto per dirlo.

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  7. Si, ho letto Marcello, ma sono perplesso.
    Se questa operazione della rotazione delle estremità alari, fatta fuori tempo, cioė in anticipo, fosse anche solo una concausa del disastro, dimostrerebbe che c'è una gravissima lacuna progettuale nei sistemi di sicurezza.

    La navetta sta volando a velocità più bassa, Mach 1, anzichè 1.4, c'è quindi meno pressione su di lei e sulle ali, e questo fatto è sufficiente a portare al disastro perchè rompe qualche cosa?

    Vorrei leggere l'opinione di un esperto, di un pilota militare o civile.

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