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venerdì 19 giugno 2015

NASA Europa Mission, procede con successo la progettazione della missione NASA di esplorazione della luna di Giove Europa

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Ogni attività che si vuole fare nasce da un'idea, da un'intuizione, da una passione. Se poi vogliamo metterla in pratica, quest'idea va coltivata, sviluppata, maturata e ne va prodotto un piano di azione.

Se l'attività che ci si prefigge è grande, allora è bene prima fare un progetto che ci guidi nella sua realizzazione. Un progetto è l'impegno intellettuale con il quale si esplorano con metodo tutti gli elementi di ciò che ci prefiggiamo ed applicando conoscenze e strategie - metodo -  li organizziamo in un particolare programma e delineiamo una linea di comportamento anche piuttosto articolata che ci porterà alla fine a mettere in essere la nostra idea iniziale.

Le attività spaziali sono per loro natura grandi - grandissimi! - progetti, a cui si aggiungono altre caratteristiche, pericolosi, costosi, molto complessi. Per realizzare una missione di esplorazione spaziale le conoscenze, i programmi, le attività sono organizzate in fasi. Il passaggio dall'una all'altra di queste costituisce uno step di evoluzione del progetto, un passaggio obbligato ed importante che è necessario percorrere per arrivare al giorno del lancio.

E sta procedendo in tal senso anche la missione NASA per l'esplorazione della luna di Giove Europa.



Oltre alla Terra, Europa è considerata uno dei più promettenti posti nel Sistema Solare in cui oggi potrebbero trovarsi tracce di vita.

Ed il mission concept, l'idea di missione della NASA per l'esplorazione di Europa ha superato un nuovo step per la sua realizzazione.

L'idea progettuale è quella di condurre un'analisi dettagliata di Europa ed investigare la sua abitabilità ed il mission concept ha completato con successo la sua prima revisione importante dell'Agenzia ed ora sta entrando nella fase realizzativa.

John Grunsfeld (associate administrator del NASA Science Mission Directorate, Washington): "Oggi stiamo compiendo un passo emozionante dal concept alla missione, nella nostra ricerca per individuare segni di vita al di là della Terra. Le osservazioni [compiute] su Europa ci hanno fornito indizi allettanti nel corso degli ultimi due decenni ed è arrivato il momento di cercare risposte ad una delle domande più profonde dell'umanità".

La missione NASA Galileo su Giove alla fine degli anni '90 del secolo scorso ha prodotto forti evidenze che Europa, grande all'incirca come la nostra Luna, possiede un oceano al di sotto della sua crosta ghiacciata.
Galileo ha effettuato 11 flyby vicino ad Europa. Ai preziosi dati così raccolti si aggiungono anche le osservazioni del telescopio spaziale Hubble.

Se l'oceano al di sotto della superficie di Europa esiste, questo potrebbe contenere più del doppio di tutta l'acqua della Terra. E con abbondante acqua salata, un fondo oceanico roccioso e l'energia e chimica fornite dal riscaldamento di marea, Europa potrebbe avere tutti gli ingredienti necessari per sviluppare e sostenere semplici organismi viventi.

La gestione del progetto è stata affidata al NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena (California), il quale sin dal 2011 sta studiando il mission concept in collaborazione con il Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory (APL) di Laurel (Maryland).

Il programma della missione prevede un veicolo spaziale che verrà lanciato verso Giove nel decennio 2020 e che arriverà in orbita intorno al pianeta gigante dopo un viaggio di parecchi anni. Il periodo orbitale sarebbe di circa due settimane e ciò fornirebbe molte opportunità per compiere passaggi ravvicinati su Europa.

Il mission plan comprende ben 45 flyby a varie altitudini tra 25 km e 2700 km da Europa, durante i quali la sonda produrrebbe immagini ad alta risoluzione della superficie della luna e studierebbe la composizione e la struttura del suo interno e del suo guscio ghiacciato.

Sono nove gli strumenti scientifici selezionati per questa missione, annunciati dalla NASA lo scorso 26 Maggio. Tra questi vi sono fotocamere e spettrometri per produrre immagini ad alta risoluzione della superficie di Europa e per determinarne la composizione. Un radar in grado di penetrare il ghiaccio determinerà lo spessore del guscio ghiacciato della luna e cercherà la presenza di laghi nel sottosuolo (similmente a quelli al di sotto dell'Antartide).
La missione avrà anche un magnetometro per misurare la forza e la direzione del campo magnetico della luna, che darà modo agli scienziati di determinare la profondità e la salinità del suo mare.

Uno strumento termico analizzerà la superficie ghiacciata di Europa alla ricerca di eruzioni recenti di acqua più calda ed altri strumenti andranno alla ricerca della presenza di acqua e di minuscole particelle nella sottile atmosfera della luna.

Nel 2012 Hubble aveva rilevato vapore d'acqua al di sopra della regione del polo sud di Europa, fornendo la prima forte evidenza di sbuffi d'acqua. Se l'esistenza di questi ultimi verrà confermata e se questi fossero collegati ad un oceano sub-superficiale, ciò darebbe modo agli scienziati di studiare la composizione chimica dell'ambiente potenzialmente abitabile della luna e come ulteriore conseguenza ridurrebbe al minimo la necessità di perforare gli strati di ghiaccio.

Sono 33 le proposte che la comunità scientifica aveva inviato alla NASA per la selezione della dotazione scientifica della missione. Ecco i nove strumenti selezionati:

Plasma Instrument for Magnetic Sounding (PIMS) - principal investigator Dr. Joseph Westlake (Johns Hopkins Applied Physics Laboratory APL, Laurel, Maryland).
Questo strumento lavora in combinazione con un magnetometro ed è la chiave per determinare lo spessore del guscio di ghiaccio, la profondità dell'oceano e la sua salinità, correggendo il segnale di induzione magnetica per le correnti al plasma intorno ad Europa.

Interior Characterization of Europa using Magnetometry (ICEMAG) - principal investigator Dr. Carol Raymond (NASA Jet Propulsion Laboratory JPL, Pasadena, California).
Questo magnetometro misurerà il campo magnetico nelle vicinanze di Europa ed insieme al PIMS dedurrà la posizione, spessore e salinità dell'oceano sotterraneo di Europa mediante suono elettromagnetico a multifrequenza.

Mapping Imaging Spectrometer for Europa (MISE) - principal investigator Dr. Diana Blaney (NASA Jet Propulsion Laboratory JPL, Pasadena, California).
Il MISE analizzerà la composizione della luna, identificando e mappando la distribuzione dei composti organici, sali, idrati acidi, le fasi del ghiaccio d'acqua e di altri materiali per determinare l'abitabilità del suo oceano.

Europa Imaging System (EIS) - principal investigator Dr. Elizabeth Turtle (Johns Hopkins Applied Physics Laboratory APL, Laurel, Maryland).
Le fotocamere wide (grandangolare) e narrow di questo strumento mapperanno la maggior parte di Europa alla risoluzione di 50m/pixel e produrranno immagini di alcune aree della superficie di Europa ad una risoluzione fino a 100 volte maggiore.

Radar for Europa Assessment and Sounding: Ocean to Near-surface (REASON) - principal investigator Dr. Donald Blankenship (University of Texas, Austin).
E' un radar a penetrazione del ghiaccio che lavora a due frequenze progettato per caratterizzare e scandagliare la crosta ghiacciata di Europa da appena sotto la superficie fino all'oceano, rivelandone la struttura interna e la potenziale presenza di acqua all'interno.

Europa Thermal Emission Imaging System (E-THEMIS) - principal investigator Dr. Philip Christensen (Arizona State University, Tempe).
Questo "rivelatore di calore" produrrà immagini termiche multispettrali ad alta risoluzione spaziale di Europa per aiutare a rilevare siti attivi, come potenziali bocche in eruzione di pennacchi d'acqua nello spazio.

MAss SPectrometer for Planetary EXploration/Europa (MASPEX) - principal investigator Dr. Jack (Hunter) Waite (Southwest Research Institute SwRI, San Antonio).
Questo strumento determinerà la composizione della superficie e dell'oceano nel sottosuolo misurando la molto tenue atmosfera della luna ed ogni materiale eiettato nello spazio.

Ultraviolet Spectrograph/Europa (UVS) - principal investigator Dr. Kurt Retherford (Southwest Research Institute SwRI, San Antonio)
Questo spettrografo ad ultravioletti usa la stessa tecnica adottata dal telescopio spaiale Hubble per rilevare la probabile presenza di sbuffi d'acqua in eruzione della superficie di Europa. UVS sarà in grado di rilevare piccoli sbuffi e fornirà dati importanti sulla composizione e sulla dinamica dell'atmosfera rarefatta della luna.

SUrface Dust Mass Analyzer (SUDA) - principal investigator Dr. Sascha Kempf (University of Colorado, Boulder).
SUDA misurerà la composizione di piccole particelle solide eiettate da Europa, fornendo l'opportunità di campionare direttamente la superficie ed i potenziali pennacchi durante i flyby a bassa quota.



Ma c'è ancora molto tempo per questa missione. Magari riusciremo a parlarne fino al lancio, chissà!

Fonte dati, NASA.

10 commenti:

  1. Caro Sergio, siccome prima di morire di vecchiaia, vorrei vedere la scoperta di altre vite (pure elementari) nel Cosmo, credo che sia meglio investire più su Europa che su l'arido Marte che poteva ospitare la vita SI, ma milioni di anni fa,e non oggi come Europa.

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    1. Tranquillo, ora Sergio chiama la NASA e gli dice di darsi una mossa!

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    2. E sicuramente si attiveranno ancora di più ora, accelerando i programmi data la gentile richiesta del "nostro" francesco molinaro!

      Sono li apposta per esaudire i suoi motivati desideri e Sergio mediarà fra loro.

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    3. E già che ci sei, Sergio, sai che puoi fare?
      Per favore, fai tu da portavoce ed informa la Nasa che io desidero andare a fare un'escursione con gli sci altrove in un posto poco frequentato, anzi molto isolato, quindi non sulla Terra.

      Mi potrebbe andare bene sui ghiacciai e sulla neve di Cerere, non occorre che mi costruiscano degli impianti di risalita, mi va bene che sia così com'è natur...

      Eventualmente potrei valutare anche altri satelliti, se c'è ghiaccio e neve di buona qualità, mi accontento all'interno del Sistema Solare, non ho voglia di fare viaggi troppo lunghi.

      Conto su te che puoi, di che attendo una loro pronta offerta.
      Naturalmente deve essere tutto pagato da loro, io farò il servizio fotografico per loro.

      Mi raccomando, ci conto.
      Grazie!

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  2. Caro Sergio, siccome prima di morire di vecchiaia, vorrei vedere la scoperta di altre vite (pure elementari) nel Cosmo, credo che sia meglio investire più su Europa che su l'arido Marte che poteva ospitare la vita SI, ma milioni di anni fa,e non oggi come Europa.

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  3. Sergio,
    una premessa la tua che sembra fatta apposta per prevenire critiche sulla lentezza nel realizzare tali missioni^_^!

    Gli ottimi risultati che stiamo conseguendo nella riuscita di missioni che rasentano la fantascienza, penso alle recenti Curiosity e a Rosetta, dimostra che l'iter è quello giusto, sul piano dell'affidabilità hardware i tanti test a cui vengono sottoposti tutte le parti, rallentano la realizzazione ed aumentano il costo della missione ma d'altra parte assicurano per quanto è l'esperienza maturata nell'ingegneria aerospaziale la prevista funzionalità dell'hardware, anche tenendo conto di possibili variabili esterne spaziali, per esempio alcune funzionalità automatiche dei software quali "Safe-Mode", reboot e stati autoindotti di inoperatività, in attesa di una soluzione "spontanea"; recentemente LightSail e sopratutto il piccolo lander Philae hanno avuto momenti difficili ma che dopo un po di tempo hanno superato.

    Sistemi ridondanti- parallelo, che non si guastano anche se si danneggia un componente, permettono quell'affidabilità che ormai diamo quasi per scontata..ricordo per esempio il malfunzionamento di una memoria flash di Curiosity, problema che non è stato determinante per la missione grazie al fatto che ha 2 computer principali, Side-A e Side-B, utilizzati in ridondanza tra loro, se uno si guasta subentra l'altro.

    Un altro aspetto che mi piace nella realizzazione di missioni così scientificamente rilevanti e che indubbiamente porta ad un'allungamento dei tempi è il processo democratico che porta alla scelta delle missioni in cui investire miliardi di eurodollari e che, come ci ha spiegato Sergio, anche il carico scientifico viene scelto dopo aver analizzato molteplici varianti..coinvolgendo cosi il mondo accademico gli studenti le agenzie governative e organizzazioni private.

    La missione mi sembra esaustiva per quanto riguarda le finalità della missione, prima di pensare di poter perforare quello strato di ghiaccio bisogna sapere quanto e dove è meno spesso..anche se mi è balenata questa folle idea... se fossero individuati dei camini di collegamento tra la superficie e il mondo marino sottostante sarebbe appunto ideale^^ cercare di sfruttarli per arrivare nel mondo di sotto introducendogli dentro una sonda sottomarina!!
    Questa è solo l'ideuzza hehhe, agli ingegneri l'arduo compito di capire come farcela arrivare precisa all'orifizio^^ e poi farla nuotare fino al sub-ice e poi se non bastasse, che facesse una bella ripresa video in stile "Le Meraviglie del Mondo Sommerso"^_^! Stavo dimenticando, la sonda dovrebbe avere un targa esplicativa in stile Voyager, non si può mai sapere cosa ci riserverà il posto che più probabilmente potrebbe ospitare forme di vita nel sistema solare..

    By Simo

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    1. A proposito dei lunghi processi "democratici" che portano alla scelta di obbiettivi di missioni, vi linko un recente invito da parte della NASA di partecipare al processo di scelta dei possibili siti candidati al primo avamposto umano sulla superficie di Marte nei prossimi anni 30 partecipando ad una conferenza...


      NASA Seeks Ideas for Where on Mars the Next Giant Leap Could Take Place

      Personalmente darei la precedenza a.. aspetterò che Sergio decida che sia il momento giusto, magari dopo la conferenza del 27-30 ottobre.
      Comunque a grandi linee ho già mia mia opinione a riguardo.

      By Simo

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  4. Simo stiamo "volando" con la fantasia, se trovassimo forme di VITA credo siano mooolto elementari e non servirebbe nessuna "targa stile Voyager" ma già sarebbe IMPORTANTISSIMO trovare forme di vita al di fuori dalla Terra ;)

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  5. Stavo pensando..Europa probabilmente sarà nel 24° secolo quello che oggi è Marte per noi, il "nuovo mondo". Raggiungere la luna con un equipaggio, studiarla scoprendo nel tempo tutti i suoi segreti gelati... hemm..celati^_^, sarà allora come oggi lo è Marte, una sfida tecnologica ma anche antropologica, l'uomo dovrà spingersi ancora una volta un po più in la...coraggio, abnegazione, spirito di adattamento, capacità di risolvere problemi, socialità e collaborazione, sono solo alcuni delle qualità umane che dovranno possedere quegli eroi, dovranno anche possedere una mente aperta e pronta ad accettare chissà quali stravolgimenti...la solitudine come l'inaspettata moltitudine ^_^, la morte, come anche una nascita.
    2301 odissea nello spazio.

    By Simo

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