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giovedì 10 febbraio 2022

Starlink, tempesta geomagnetica investe i 49 nuovi satelliti lanciati lo scorso 3 febbraio

(Credit, NASA)

NEWS SPAZIO :- L'ultima missione SpaceX avvenuta lo scorso 3 febbraio ha lanciato 49 nuovi satelliti della costellazione Starlink, Internet dallo spazio. Abbiamo visto il lancio insieme qui


un lancio perfetto, un rientro del 1° stadio perfetto, ed un deployment dei 49 satelliti in orbita altrettanto perfetto. si tratta di un'orbita di parcheggio avente perigeo (il punto più vicino alla Terra) di appena 210 km circa.

Da qui poi, come da programma, dopo i controlli di sistema i vari satelliti accendono il propulsore per raggiungere la propria destinazione orbitale.

Qualcosa di inaspettato però è accaduto, un evento molto sfortunato. L'eruzione solare avvenuta lo scorso 30 gennaio ha provocato una tempesta geomagnetica che ha raggiunto ed investito i 49 satelliti appena lanciati.

E questa non è per niente una buona notizia. Vediamo perché.


Queste tempeste, alle basse altitudini in cui vengono immessi inizialmente i satelliti Starlink, provocano il riscaldamento dell'atmosfera ed il conseguente l'aumento della densità atmosferica.

Dal comunicato di SpaceX sull'accaduto si legge che i GPS di bordo (dei satelliti) indicano che la velocità di escalation e la gravità della tempesta hanno causato proprio un aumento della resistenza atmosferica fino al 50% in più rispetto ai lanci precedenti.

Ciò significa che ogni satellite che si è trovato in quella regione di atmosfera è stato maggiormente frenato nella sua corsa. Il team di Terra Starlink ha comandato ai satelliti di assumere un assetto particolare, di volare "di taglio" (come un foglio di carta cioè) per ridurre al minimo l'attrito atmosferico.

SpaceX è al lavoro con il 18th Space Control Squadron della US Space Force e con LeoLabs per avere gli aggiornamenti basati sui rilevamenti dei radar di terra.

Le prime analisi mostrano che l'aumento della resistenza alle basse quote ha impedito ai satelliti di lasciare la modalità provvisoria per iniziare le manovre di innalzamento dell'orbita. Il risultato è che fino a 40 di essi rientreranno, o sono già rientrati, nell'atmosfera terrestre.

Vi è la conferma che non sussiste alcun rischio di collisione con altri satelliti, "gli Starlink" sono progettati infatti per distruggersi completamente al rientro in atmosfera. Non resterà nessun detrito in grado di raggiungere la superficie.

E' stat proprio una brutta sfortuna, un incidente che alla fine ha vanificato quasi tutta la missione. Sempre più infatti l'attività solare interessa le nostre tecnologie dispiegate nello spazio e sulla Terra, come possiamo vedere in questo piccolo video ASI


Fonte dati, SpaceX.

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