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giovedì 28 luglio 2022

La dichiarata "decisione" della Russia di abbandonare il programma della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024, c'è da preoccuparsi?

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Martedì scorso, 26 luglio, il nuovo capo dell'agenzia spaziale della Federazione Russa Yuri Borisov ha dichiarato, durante un meeting con il Presidente Vladimir Putin, che la decisione di lasciare la Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024 è stata presa, secondo un articolo dell' Associated Press.

Il protrarsi della crisi geopolitica internazionale non poteva che aprire la strada ad ulteriori strappi o minacce-di-strappi tra occidente e Federazione Russa. Ed anche la ISS, che da sempre è stata simbolo dei grandi traguardi raggiungibili con la cooperazione internazionale, sembra non esserne immune.

Se nelle settimane/mesi precedenti, molte minacce erano state fatte da più parti, l'annuncio di Borisov sembra avere oggi una dimensione più concreta.

Ma quanto è possibile questo scenario? E cosa potrà accadere?


E' difficile dirlo, "dopo il 2024" è un po' vaga come indicazione. Borisov ha anche aggiunto: "penso che per quella data noi cominceremo a realizzare una stazione orbitale Russa". Ad ogni modo la NASA non ha ricevuto "ancora" nessuna comunicazione ufficiale dalla Russia.

Dal canto suo l'Amministratore capo NASA Bill Nelson ha dichiarato che l'agenzia è impegnata per garantire la sicurezza delle operazioni della Stazione fino a tutto 2030.

Non so quanto sia il caso di fare previsioni, "dopo il 2024" è di fatto un punto nel tempo distante come minimo 18 mesi. In questo tempo, certamente, gli altri partner della ISS potranno aver trovato una soluzione ai vari problemi che potrebbero presentarsi se la Russia "staccasse" davvero il segmento russo della Stazione. Tecnicamente, non ci vorrebbe molto per separare le due sezioni, sarebbe una violenza inaudita, ma tecnicamente basterebbe la chiusura dei portelloni all'altezza del nodo 1 "Unity" ed i due segmenti della ISS (quello Russo e quello US) potrebbero distaccarsi!

Ad oggi, il segmento russo prende energia elettrica dal segmento US e quest'ultimo ha necessità del segmento russo per il periodico innalzamento dell'orbita dell'intero complesso orbitale. Niente che non possa essere rimpiazzato nei prossimi due anni da entrambe le parti, se questo deve essere.

Inoltre, consideriamo che i privati potrebbero sicuramente fornire un valido contributo. Elon Musk lo dichiarò da subito.

Potrebbe trattarsi di una "mossa" della complessa partita a scacchi che si sta giocando nello "scacchiere" internazionale, e certamente lo è. Come poi andrà a finire l'intera partita, non possiamo certamente prevederlo.  

E proprio con la stessa angoscia con cui scrissi un precedente post


ora più che mai abbiamo bisogno di ragionevolezza, per il futuro di tutti noi.

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