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venerdì 22 luglio 2022

Sample Transfer Arm (STA) il braccio robotico europeo per la missione Mars Sample Return!

(Credit Leonardo/Maxon/GMV/ OHB Italia/ SAB Aerospace s.r.o)

NEWS SPAZIO :- NASA ed ESA stanno lavorando insieme per il progetto della missione Mars Sample Return, che porterà sulla Terra campioni di roccia marziana. Ne avevamo parlato qui


Recentemente NASA ed ESA hanno svolto una System Requirements Review della fase di Conceptual Design, per il miglioramento della proposta di architettura di progetto. La prossima settimana vi sarà un briefing in cui il lavoro verrà presentato, per una sua finalizzazione entro settembre 2022.

La cosa interessante è che per "acchiappare" i contenitori che contengono il prezioso suolo marziano è previsto l'uso di un braccio robotico. Beh, questo sarà un robot europeo, e l'Italia ha un rolo leader per la sua costruzione. Conosciamolo meglio!


Il suo nome è Sample Transfer Arm (STA), è lungo 2,5 metri e lo vedremo, sperabilmente, al lavoro sulla superficie di Marte entro il 2033.

Come abbiamo letto da vari precedenti post dedicati, Mars Sample Return è un bel "lavoro di squadra", anche su Marte. Prima di tutto il rover NASA Mars 2020 Perseverance, che come sappiamo è già al lavoro sul suolo Marziano, durante il suo spostarsi sulla superficie planetaria, sta già raccogliendo campioni che mette in particolari cilindri che poi lascerà sempre al suolo.
Il concept dell'intera missione lo avete nel primo link che ho messo in cima al post, andate lì oppure cliccate qui.

Oggi ci concentriamo sul nuovo braccio robotico europeo. STA sarà in grado di "vedere", "sentire" e prendere decisioni autonome. Esso identificherà, raccoglierà e trasferirà i cilindri con il materiale marziano nel Mars Launch System, il quale partirà dalla superficie del Pianeta Rosso per l'appuntamento in orbita con lo Earth Return Orbiter (ERO) dell'ESA, che a sua volta lascerà l'orbita Marziana per fare rientro sulla Terra con il materiale acquisito.

David Parker (Direttore dell'esplorazione umana e robotica dell'ESA): "Maneggiare i preziosi campioni marziani e prepararli per la consegna in uno straordinario viaggio da Marte alla Terra è un'impresa straordinaria".

Ancora David Parker: "Dal suo inizio alle prime mosse su Marte, questo braccio robotico è una testimonianza dell'enorme quantità di esperienza e know-how che abbiamo in Europa. Il Sample Transfer Arm sarà la mano che porterà la scienza planetaria a un nuovo livello".

Un'altra bella notizia da raccontare è che dopo una fase studio e di prototipazione, la società aerospaziale italiana Leonardo progetterà, produrrà, integrerà e testerà il Sample Transfer Arm.

Qualche dettaglio su STA. E' un vero e proprio gioiello! È concepito per essere autonomo, robusto ed altamente affidabile. La sua struttura imita un braccio umano con spalla, gomito e polso ed inoltre ha un proprio sistema visivo ed un "cervello" integrati. Ha sette gradi di liberà, e ciò gli permette di effettuare una vasta gamma di movimenti. La sua elevata destrezza gli consente di estrarre i tubi dal rover, raccoglierli dal terreno marziano, inserirli in un contenitore e chiudere il coperchio prima di decollare da Marte.

Due telecamere e una miriade di sensori consentono al robot di percepire l'ambiente circostanze per decidere la migliore strategia di azione e coordinare i movimenti di conseguenza. Altro aspetto importante è che durante la progettazione e la costruzione del braccio robotico, verranno prese in considerazione le sfide legate al duro ambiente marziano, tra queste l'abbondante polvere e le temperature estreme, da -130°C a +70°C.

Alcuni giorni fa, al Farnborough International Airshow, l'ESA ha firmato un contratto con Leonardo per progettare, produrre, integrare e testare il Sample Transfer Arm per il programma Mars Sample Return.
Leonardo è alla guida di un consorzio industriale europeo con aziende provenienti da Spagna, Francia, Romania, Danimarca, Grecia, Svizzera e Repubblica Ceca.

L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha sostenuto il progetto sin dall'inizio. Le parole di Giorgio Saccoccia, Presidente dell'ASI: "I nostri investimenti ci permettono oggi di affermare il ruolo di primo piano che l'Italia avrà nell'esplorazione di Marte e, in particolare, nel programma Mars Sample Return".

Gabriele Pieralli (Amministratore Delegato della Divisione Elettronica di Leonardo): "Questo contratto rafforza la nostra leadership nella robotica spaziale, una tecnologia importante per l'esplorazione planetaria e le operazioni orbitali".
Ecco un elenco delle aziende europee coinvolte nella costruzione del braccio di Leonardo: AVS Added Value Solutions (Spagna), ALTER Technology (Francia), COMOTI (Romania), Danish Technological Institute (Danimarca), EMTech Space (Grecia), GMV Aerospace & Defense SAU ( Spagna), GMV Innovating Solution (Romania), Maxon (Svizzera), S.A.B. Aerospace s.r.o. (Repubblica Ceca) e 3D PLUS (Francia). Nella fase di breadboarding, OHB Italia (Italia) ha sviluppato l'end effector e l'attrezzatura meccanica di supporto a terra.

Fonte dati, ESANASA.

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