Ricordate la prima ESA's Lunar Robotics Challenge (LRC)? Ne avevamo parlato qui, la prima competizione indetta dall'ESA per studenti ed università finalizzata alla realizzazione di Rover in grado di esplorare terreni accidentati il più possibile simili ai crateri della Luna. Bene, la competizione è terminata ed il robot vincitore della sfida è CESAR, progettato dalla Bremen University.
I crateri dei poli lunari sono obiettivi strategici per l'esplorazione del nostro satellite. Potrebbero contenere "antica acqua", di enorme valore per lo studio dell'evoluzione della Luna, ma anche come potenziali serbatoi di risorse (acqua, ossigeno, idrogeno) per insediamenti umani. E l'unico modo per verificare cosa c'è dentro un cratere è esplorarlo.
Per la competizione dell'ESA è stata scelta una "luna" facilmente accessibile: Minas de San José nel Teide National Park di Tenerife.
I rover avevano il compito di scendere le ripide pendici di un cratere profondo 15 metri (con una pendenza di 40°), prendere 0,1 Kg di suolo specificamente selezionato e poi portarlo fuori, il tutto durante la notte.
Anche a causa delle avverse condizioni metereologiche (forte pioggia e nuvoloni, tipicamente terrestri) solamente un rover è riuscito nell'impresa: CESAR (Crater Exploration and Sample Return), dell'università di Brema, il vincitore.
Le brutte condizioni atmosferiche hanno costretto proprio i due team italiani in gara, l'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna - anch'essa di Pisa - a compiere la sfida durante il giorno invece che di notte. Per la cronaca, proprio il piccolo robot dell'Università di Pisa è risultato secondo classificato.
Ad ogni modo riporto le belle parole di Lucio Scolamiero, membro della giuria e co-proponente della competizione: "Solamente sei mesi fa i rover erano niente di più che disegni progettuali. Ciò che i team di studenti hanno fatto in così poco tempo è stato una sfida in sé. Tutti meritano di essere considerati vincitori".
Le otto squadre condivideranno le loro esperienze il 14 novembre ad una sessione speciale del 10° Workshop on Advanced Space Technologies for Robotics and Automation.
Ogni team aveva l'obbligo di mantenere un blog durante lo svolgimento della competizione. Eccoli:
Bremen University
Jacobs University
Universidad Politecnica de Madrid
University of Oulu
Università di Pisa
Scuola Superiore S. Anna
University of Surrey
Swiss Institute of Technology
I migliori complimenti a tutti da News Spazio!I crateri dei poli lunari sono obiettivi strategici per l'esplorazione del nostro satellite. Potrebbero contenere "antica acqua", di enorme valore per lo studio dell'evoluzione della Luna, ma anche come potenziali serbatoi di risorse (acqua, ossigeno, idrogeno) per insediamenti umani. E l'unico modo per verificare cosa c'è dentro un cratere è esplorarlo.
Per la competizione dell'ESA è stata scelta una "luna" facilmente accessibile: Minas de San José nel Teide National Park di Tenerife.
I rover avevano il compito di scendere le ripide pendici di un cratere profondo 15 metri (con una pendenza di 40°), prendere 0,1 Kg di suolo specificamente selezionato e poi portarlo fuori, il tutto durante la notte.
Anche a causa delle avverse condizioni metereologiche (forte pioggia e nuvoloni, tipicamente terrestri) solamente un rover è riuscito nell'impresa: CESAR (Crater Exploration and Sample Return), dell'università di Brema, il vincitore.
Le brutte condizioni atmosferiche hanno costretto proprio i due team italiani in gara, l'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna - anch'essa di Pisa - a compiere la sfida durante il giorno invece che di notte. Per la cronaca, proprio il piccolo robot dell'Università di Pisa è risultato secondo classificato.
Ad ogni modo riporto le belle parole di Lucio Scolamiero, membro della giuria e co-proponente della competizione: "Solamente sei mesi fa i rover erano niente di più che disegni progettuali. Ciò che i team di studenti hanno fatto in così poco tempo è stato una sfida in sé. Tutti meritano di essere considerati vincitori".
Le otto squadre condivideranno le loro esperienze il 14 novembre ad una sessione speciale del 10° Workshop on Advanced Space Technologies for Robotics and Automation.
Ogni team aveva l'obbligo di mantenere un blog durante lo svolgimento della competizione. Eccoli:
Bremen University
Jacobs University
Universidad Politecnica de Madrid
University of Oulu
Università di Pisa
Scuola Superiore S. Anna
University of Surrey
Swiss Institute of Technology
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