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venerdì 7 novembre 2008

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nello Spazio

"Tutti gli esseri umani sono nati liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri con spirito di fratellanza".

Queste parole molto potenti sono il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR, Universal Declaration of Human Rights).

Sessanta anni dopo la sua adozione dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione è in procinto di viaggiare nello spazio per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.

Quest'oggi, infatti, al Quai d’Orsay, il Ministro degli esteri francese, Ms Rama Yade, segretario di Stato competente per gli affari esteri e dei diritti del governo francese, consegnerà ufficialmente una copia della Dichiarazione al direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea, Jean-JacquesDordain, e se tutto procederà come pianificato raggiungerà la ISS con la prossima missione Shuttle STS-126, in partenza dal Kennedy Space Center il 14 novembre.

La Dichiarazione sarà conservata permanentemente all'interno del laboratorio europeo Columbus.

Si tratta ovviamente di un gesto simbolico, ed a questo proposito ecco le parole dell'astronauta ESA Léopold Eyharts, che ha contribuito all'attivazione di Columbus lo scorso 11 febbraio, durante la sua missione sulla Stazione: "Il corpo unico astronauti europeo accoglie con favore questa iniziativa umanitaria. Nella consapevolezza che gli esseri umani sono a volte oppressi, la Dichiarazione può trovare simbolicamente posto al di sopra di tutti i popoli del mondo".

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani compierà 60 anni il prossimo 10 dicembre 2008.

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