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giovedì 20 novembre 2008

I primi 10 anni della Stazione Spaziale Internazionale

(immagine, fonte ESA)

Era il 20 novembre 1998 quando, dallo spaziodromo di Baikonur in Kazakistan, venne lanciato un razzo Proton che di lì a poco avrebbe messo in orbita Zarya, il primo modulo della Stazione Spaziale Internazionale, il più grande impegno dell'umanità per la realizzazione di un avamposto scientifico nello Spazio dedicato ad attività civili e pacifiche. Sì, lo so, chissà ormai quante volte avrò scritto queste parole nel blog, è vero, ma non v'è ombra di dubbio che la ISS sia un "evento" non solo scientifico e tecnologico. Nazioni che sessanta anni fa facevano la guerra tra di loro sono adesso impegnate in un compito comune: la nostra prima casa nello Spazio! L'aspetto politico - e direi anche sociale - di ciò che rappresenta la ISS è altrettanto potente, per tutta la comunità mondiale.

L'anniversario di oggi marca una nuova tappa di un cammino che vede la Stazione Spaziale Internazionale ancora in costruzione. La missione Shuttle Endeavour STS-126 attualmente in corso (vedi qui) ha proprio come compito primario quello di "allargare" la Stazione per poter ospitare un equipaggio di sei astronauti.
In questo anno sono stati installati ed attivati i due laboratori scientifici Columbus (ESA) e Kibo (Giappone), che aggiungendosi a Destiny (USA) hanno portato a tre i centri di ricerca in orbita. E con un equipaggio al completo il tempo-esperimenti-scientifici verrà massimizzato.

E per dare alcune cifre di questi primi dieci anni di Stazione Spaziale Internazionale la prima cosa da dire è che sono più di 100.000 le persone sparse in tutto il mondo che lavorano nelle agenzie spaziali o ne sono fornitori, tutti coinvolti nel progetto ISS.

In dieci anni la Stazione è cresciuta fino a raggiungere le 275 tonnellate di massa. Dopo Zarya ci sono state 29 missioni spaziali di assemblaggio, di cui 27 con lo Space Shuttle USA e 2 con razzi russi. Sono state effettuate 114 attività EVA (attività extra-veicolari o passeggiate spaziali) per compiti di assemblaggio orbitale.

Sono stati 167, tra astronauti e cosmonauti, i rappresentanti di 14 paesi che hanno visitato fino ad oggi la Stazione. In questi dieci anni 18 equipaggi permanenti si sono dati il cambio. Le parole dell'astronauta americano Mike Fincke, comandante dell'equipaggio 18 (quello attualmente in orbita): "Con la ISS abbiamo imparato così tante cose, e tale conoscenza la useremo per arrivare sulla Luna e su Marte. Tutto ciò che stiamo imparando restando così vicino a casa, ad appena 400 Km dalla Terra, lo useremo sulla Luna, a 40.000 Km di distanza".

Sono così tante le cose che si potrebbero scrivere sulla ISS, alcune delle quali fanno parte di questo blog. Invito quindi tutti a consultare la sezione dedicata alla ISS, qui.

Un'ultima riflessione: la ISS è grande successo tecnologico, che è stato possibile ottenere solamente grazie ad una visione collaborativa a livello internazionale ed alla perseveranza di tutti i paesi partner coinvolti.

Buon compleanno ISS, e cento di questi giorni!

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