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giovedì 29 ottobre 2020

NASA ed ESA formalizzano la partnership per il programma di esplorazione Lunare Artemis

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Ecco un altro bel passo in avanti, ormai praticamente inevitabile, nel sentiero della cooperazione internazionale per la prossima esplorazione spaziale, un sentiero tracciato nettamente dal successo del programma della Stazione Spaziale Internazionale.

Torniamo a parlare del programma NASA Artemis per il prossimo ritorno sulla Luna. La notizia oggi è che la NASA e l'ESA, la nostra Agenzia Spaziale Europea, hanno finalizzato un accordo per collaborare sul Lunar Gateway, la stazione spaziale in orbita cislunare che diventerà l'hub per esplorare la Luna ed a seguire Marte.

L'accordo, firmato martedì scorso, rappresenta il primo impegno formale della NASA per lanciare astronauti internazionali - in questo caso Europei! - con le missioni NASA Artemis.

L'accordo è il primo di altri che si aggiungeranno prossimamente, per arrivare a realizzare un'architettura di esplorazione lunare dinamica, sostenibile e sempre più internazionale.

In base a questo accordo, l'ESA contribuirà con un modulo abitativo ed uno di rifornimento, oltre che a fornire comunicazioni lunari potenziate. Il modulo di rifornimento includerà anche finestre di osservazione.

Oltre a fornire l'hardware, l'ESA sarà responsabile anche delle operazioni degli elementi Gateway che fornisce.

L'Agenzia Spaziale Europea contribuirà anche con due moduli di servizio ESM (European Service Module) per la capsula Orion.

L'amministratore capo della NASA Jim Bridenstine: "Questa partnership sfrutta l'eccezionale cooperazione stabilita dalla Stazione Spaziale Internazionale mentre ci spingiamo in avanti verso la Luna. Il Gateway continuerà ad espandere la cooperazione della NASA con partner internazionali come l'ESA, assicurando che il programma Artemis si traduca in un'esplorazione sicura e sostenibile della Luna sia dopo lo sbarco lunare iniziale che oltre".

Il modulo abitativo I-Hab (International Habitation) include componenti che il Giappone intende fornire e due portelli di attracco dove potranno agganciarsi i sistemi lander di allunaggio. Il modulo abitativo ospiterà anche il sistema di controllo ambientale e supporto vitale (ECLSS, Environmental Control and Life Support System) dell'avamposto. Conterrà gli alloggiamenti per gli esperimenti scientifici sia all'interno che all'esterno e fornirà spazio di lavoro aggiuntivo ed ambienti per l'equipaggio.

L'ECLSS dello I-Hab aumenterà le capacità del sistema di supporto vitale del Gateway, fornito dall'Orion attraccato, consentendo permanenze più lunghe al Gateway e supporterà missioni Artemis più robuste per la superficie lunare.

"Il Gateway è progettato per essere integrato da funzionalità aggiuntive fornite dai nostri partner internazionali per supportare l'esplorazione sostenibile", ha affermato Kathy Lueders, amministratore associato NASA per lo Human Exploration and Operations Mission Directorate. "Il Gateway ci darà l'accesso per esplorare più superficie lunare di sempre e siamo lieti che partner come l'ESA si uniranno a noi in questi sforzi rivoluzionari".

Il Gateway verrà assemblato in orbita intorno alla Luna. Grande circa un sesto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale, questo avamposto lunare fungerà come stazione di passaggio. Si troverà a decine di migliaia di chilometri dalla superficie lunare, in un'orbita detta Near Rectilinear Halo Orbit.

Da qui, la NASA ed i partner internazionali e commerciali potranno lanciare spedizioni robotiche ed umane nel sistema Luna, in orbita ed al suolo.

"Il Gateway è la manifestazione fisica delle partnership internazionali e commerciali che saranno il segno distintivo dell'era dell'esplorazione di Artemis", ha dichiarato Mike Gold, amministratore associato NASA per l'Ufficio per le relazioni internazionali e interagenzia. "Artemis sfrutterà la più vasta e diversificata coalizione di esplorazione spaziale umana della storia e la firma di questo memorandum d'intesa è il primo passo in quello che sarà un viaggio storico di scoperta".

La NASA ha già stipulato un contratto con il settore industriale statunitense per sviluppare i primi due componenti del Gateway, il IPPE (Integrated Power and Propulsion Element) e HLO (Habitation and Logistics Outpost), oltre al servizio di rifornimento logistico.

A Marzo sono stati selezionati i primi due esperimenti scientifici a volare a bordo del Gateway, uno della NASA e l'altro dell'ESA. L'ESA ha sviluppato lo European Radiation Sensors Array (ERSA), ed il NASA Goddard Space Flight Center sta costruendo la Heliophysics Environmental and Radiation Measurement Experiment Suite (HERMES). 

ERSA monitorerà le radiazioni spaziali ad alta energia con un focus sulla protezione degli astronauti, mentre HERMES monitorerà le radiazioni ad energie inferiori, critiche per le indagini scientifiche sul Sole.

Tutti i partner internazionali del Gateway collaboreranno per condividere i dati scientifici che verranno trasmessi alla Terra. Ulteriori payload scientifici di cooperazione saranno selezionati in futuro per volare a bordo del Gateway.

"La scienza giocherà un ruolo fondamentale nel programma Artemis", ha dichiarato Thomas Zurbuchen, amministratore associato NASA per il Science Mission Directorate. "Tra HERMES della NASA ed ERSA dell'ESA, questi ed i futuri payload sul Gateway ci aiuteranno a saperne di più sulla meteorologia spaziale e sulla protezione degli astronauti ed il nostro lavoro per far atterrare payload commerciali sulla Luna aiuteranno a far avanzare la scienza lunare e l'esplorazione umana sulla superficie della Luna".

Oltre a supportare le missioni sulla superficie lunare, il Gateway supporterà le attività che testeranno le tecnologie necessarie per le missioni umane su Marte. Utilizzando il Gateway, la NASA testerà la gestione remota e l'affidabilità a lungo termine dei veicoli spaziali autonomi e di altre tecnologie.

Fonte dati, NASA.

8 commenti:

  1. Molto interessante, grazie Sergio.

    Il Gateway lunare mi renderà meno preoccupato per gli astronauti sulla Luna, penso che sarà di conforto anche per loro avere una base di appoggio vicino in caso ci fossero problemi.
    L'orbita dell'avamposto lunare il Near Rectilinear Halo Orbit. sarà polare e molto ellittica, permetterà cosi di rimanere sempre in contatto con la Terra.
    Quando è più vicino, supererà 3000 mila km dalla superficie lunare e nel punto più lontano, 70 000 km.
    Qui sotto il video ESA per capire meglio la particolare orbita che seguirà la stazione:
    https://youtu.be/jfCaac1ijRg

    Sergio non ho compreso questo passaggio nel post:

    "Il modulo di rifornimento includerà anche finestre di osservazione."


    By Simo

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    1. Ciao Simo, ci sarà un modulo simile alla cupola che c'è sulla ISS.

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    2. L'incomprensione è nata dal "modulo di rifornimento" che presuppone il rifornimento della stazione e non quindi un modulo statico e permanente. Quindi attaccarci un modulo "finestra" lo vedevo improbabile.
      Il modulo "finestra " lo vedevo più opportuno attaccato al I-Hab (International Habitat)-
      Ho fatto una ricerca sul modulo di rifornimento, sul sito di ESA non c'è una spiegazione dettagliata, ho trovato però sul sito RAI(che non cita la fonte della notizia) un recente articolo che descrive un po meglio come probabilmente sarà costituito il modulo Esprit:
      "Esprit, che sta per European System Providing Refuelling Infrastructure and Telecommunications, consiste in 2 due elementi principali: il primo è Hlcs, l'Halo Lunar Communication System, e assicura le comunicazioni tra Gateway e la Luna. Il lancio è previsto per la fine del 2024 insieme a Halo il primo modulo abitativo e logistico, fornito dagli Stati Uniti e derivato dal modulo cargo di rifornimento Cygnus per la Issa. Thales Alenia Space sottolinea che è stata selezionata per fornire la struttura primaria e il sistema di protezione dai micrometeoriti di Halo. Esprit include un secondo elemento l'Erm, l'Esprit Refueling Module che combina il rifornimento del Gateway con un piccolo modulo pressurizzato dotato di finestre. L'Erm fornirà il rifornimento attivo del Gateway con xeno e propellenti chimici per prolungarne la vita operativa e sarà di supporto per il riutilizzo del modulo di atterraggio lunare (Lunar Lander) e di futuri veicoli per viaggi nello spazio profondo o verso Marte (Deep Space Transponder). Il tunnel pressurizzato dell'Erm è dotato di ampie finestre che offrono una vista a 360° sullo Spazio, sulla Luna, sulla Terra e sul Gateway. Questo volume pressurizzato conterrà anche elementi logistici e altro per l'equipaggio. La consegna è prevista per il 2026, con il lancio l'anno successivo. -
      Fonte:
      http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Esa-sceglie-Thales-Alenia-Space-per-la-fornitura-di-due-moduli-della-futura-stazione-spaziale-lunare-27675de4-2dda-4877-b793-53bb06efded1.html

      By Simo

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  2. Sergio viste le ultime scoperte di acqua sulla Luna, e microrganismi di vita su Venere, secondo te rallenteranno i progetti verso Marte? CAMBIANO LE PRIORITA'?

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    1. Ciao Francesco, la Luna è la prossima tappa dell'esplorazione umana. Quanto a Venere, NON è stata trovata vita, ma tracce di una molecola che sulla Terra è prodotta da microorganismi. Non è la stessa cosa

      http://www.newsspazio.it/2020/09/individuata-da-uno-studio.html

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    2. Grazie Sergio, ma quindi Marte ha perso un pò la priorità scientifica, dopo la scoperta dell'acqua sulla Luna VERO?

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    3. No, assolutamente. Artemis ci porterà sulla Luna e sarà una rampa di lancio verso Marte.

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    4. Diciamo che si è detto sempre così, Luna come rampa di lancio per Marte, ma la presenza di Acqua sulla Luna, potrebbe essere sfruttata e cercare di creare un avamposto umano stabile sulla Luna.. ecco perchè pensavo che tale scoperta, avesse perlomeno posdatato di molto le altre su Marte.. 1° Acqua 2° Luna più vicina e quindi.. a parer mio, la scaletta almeno nel prossimo decennio, sarebbe stata "influenzata".

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