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venerdì 26 agosto 2022

Telescopio Spaziale James Webb e le nuove fantastiche osservazioni di Giove!

(Credit NASA, ESA, CSA, Jupiter ERS Team; elaborazione immagini di Judy Schmidt, scienziata cittadina)

NEWS SPAZIO : Ok, in questa settimana siamo rapiti dal nuovo inizio dell'esplorazione Lunare, ma è doveroso dare un'occhiata al Telescopio Spaziale James Webb.

Sì perché, come potete vedere dalla foto qui in alto, ha ripreso il pianeta Giove con dettagli sorprendenti. Si tratta di un'immagine composita ripresa dalla NIRCam (Near Infrared Camera) con tre filtri infrarossi, F360M (rosso), F212N (giallo-verde) e F150W2 (ciano).

Poiché la luce infrarossa è invisibile all'occhio umano, i dati registrati sono stati mappati sullo spettro visibile.
   

Imke de Pater (professore emerito dell'Università della California, a Berkeley): "Non ci aspettavamo davvero che fosse così buono, ad essere onesti. È davvero straordinario che possiamo vedere i dettagli su Giove insieme ai suoi anelli, piccoli satelliti e persino galassie in una stessa immagine". De Pater ha condotto le osservazioni di Giove con Thierry Fouchet, professore all'Osservatorio di Parigi, nell'ambito di una collaborazione internazionale per il programma Early Release Science di Webb.

Guardando la foto in alto si osserva che le aurore si estendono ad alta quota, sia sopra il polo settentrionale che su quello meridionale. Queste brillano in un filtro mappato su colori più rossi, che evidenzia anche la luce riflessa dalle nuvole inferiori e dalle foschie superiori.

Un differente filtro, mappato su giallo e verde, mostra invece le foschie che turbinano attorno ai poli nord e sud. Un terzo filtro, mappato sul blu, ci rivela la luce che viene riflessa da una nuvola principale più profonda.

La Grande Macchia Rossa, una famosa tempesta così grande da poter inghiottire l'intero nostro Pianeta, appare bianca nell'immagine in alto, così come altre nuvole. Questo perché queste riflettono molta luce solare.

Heidi Hammel (Webb interdisciplinary scientist per le osservazioni del sistema solare e vicepresidente per la scienza presso AURA): "La luminosità qui sta ad indicare l'alta quota, quindi la Grande Macchia Rossa ha foschie ad alta quota, così come la regione equatoriale. Le numerose 'macchie' e 'striature' bianche luminose sono probabilmente cime nuvolose ad alta quota di tempeste convettive condensate". 

Al contrario, le fasce scure a nord della regione equatoriale hanno poca copertura nuvolosa.

Qui sotto ecco un'altra immagine composita a campo ampio (wide view), sempre di NIRCam con due filtri, F212N (arancione) e F335M (ciano)

(Credit NASA, ESA, CSA, Jupiter ERS Team; elaborazione immagini di Ricardo Hueso (UPV/EHU) e Judy Schmidt)

Si vede Giove con i suoi deboli anelli (sono un milione di volte più deboli del pianeta) e due minuscole lune Amaltea e Adrastea.
I punti sfocati sullo sfondo inferiore sono probabilmente galassie.

Ancora Fouchet: "Questa singola immagine riassume la scienza del nostro programma sul sistema di Giove, che studia la dinamica e la chimica di Giove stesso, dei suoi anelli e del suo sistema di satelliti". 

C'è una cosa importante da osservare. I dati che arrivano a noi dai telescopi spaziali come Webb non sono immagini, non sono cioè direttamente visualizzabili. Si tratta di valori numerici registrati dai sensori degli strumenti di bordo. Questi dati grezzi arrivano allo Space Telescope Science Institute (STScI), al centro di missione ed operazioni scientifiche.

Quello che accade è che STScI elabora tali dati producendo file calibrati per poter effettuare analisi scientifiche e li consegna al MAST (Mikulski Archive for Space Telescopes, archivio per i dati astronomici)  per essere diffusi.

Gli scienziati poi traducono queste informazioni in immagini (come quelle che avete in questo post) nel corso della propria ricerca. STScI quindi elabora formalmente i dati ricevuti da Webb per quello che è il rilascio ufficiale.

Vi sono poi anche astronomi non professionisti, noti come scienziati cittadini, che spesso attingono dall'archivio pubblico dei dati per compiere particolari elaborazioni su tali immagini. Un esempio è l'astronoma cittadina Judy Schmidt (Modesto, California) che elabora immagini da tanto tempo nella citizen science community.

Grazie Judy!

Fonte dati, NASA.

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