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sabato 8 ottobre 2022

Insight, sempre meno energia elettrica ed una grande tempesta Marziana in arrivo

(Credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Torniamo su Marte dove avevamo lasciato qualche mese fa la missione NASA InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) a dover affrontare la graduale perdita di energia che secondo le previsioni ne provocherà la fine delle attività tra poco. Ne avevamo parlato qui


La notizia ora è che una tempesta di polvere grande come un continente si aggira sull'emisfero sud di Marte. Osservata per la prima volta lo scorso 21 settembre dalla sonda orbitale NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter), la tempesta si trova a circa 3.500 km da InSight.

Per adesso ha avuto un impatto minimo sul lander, ma il suo destino è segnato.


La missione monitora attentamente il livello di potenza del lander, in costante calo a causa dell'accumulo di polvere sui suoi pannelli solari. Al 3 ottobre la tempesta era diventata abbastanza grande e sollevava così tanta polvere che lo spessore della foschia polverosa nell'atmosfera marziana era aumentato di quasi il 40% intorno ad InSight.
Con meno luce solare che raggiunge i pannelli del lander, la sua energia è scesa da 425 wattora per Sol (o giorno marziano) a soli 275 wattora per Sol.

Il sismometro di InSight è attualmente in funzione da circa 24 ore a giorni alterni. Ma il calo dell'energia solare non lascia abbastanza energia per caricare completamente le batterie ogni sol. All'attuale tasso di scarico, il lander sarebbe in grado di operare solo per alcune settimane. Quindi, per risparmiare energia, la missione spegnerà il sismometro di InSight per le prossime due settimane.

Chuck Scott (Project Manager di InSight, NASA Jet Propulsion Laboratory): "Eravamo all'ultimo gradino della nostra scala parlando di energia. Ora siamo al piano terra. Se riusciamo a superare questo, possiamo continuare a operare in inverno, ma mi preoccuperei della prossima tempesta che arriverà".

Il team aveva stimato che la missione di InSight sarebbe terminata tra la fine di ottobre di quest'anno ed il gennaio 2023, sulla base delle previsioni di quanto la polvere sui suoi pannelli solari stia riducendo la sua produzione di energia.
Il lander ha da tempo superato la sua missione principale ed è ora vicino alla fine della sua missione estesa, misurando i terremoti che rivelano dettagli sul profondo interno del Pianeta Rosso.

E tornando alla grande tempesta, ci sono segnali che questa ha raggiunto il picco ed è entrata nella sua fase di decadimento. Lo strumento Mars Climate Sounder di MRO (che misura il riscaldamento causato dalla polvere che assorbe la luce solare) vede rallentare la crescita della tempesta. E le nuvole di polvere osservate nelle immagini dalla fotocamera Mars Color Imager dell'orbiter (che crea mappe globali giornaliere del Pianeta Rosso ed è stato il primo strumento a individuare la tempesta) non si stanno espandendo così rapidamente come prima.

Queste tempeste non sono certo una sorpresa per il clima Marziano, è la terza del suo genere che si è osservata quest'anno. In generale le tempeste di polvere si verificano in ogni momento dell'anno marziano, anche se molte di esse, tra le più grandi, si verificano durante l'autunno settentrionale e l'inverno, che sta volgendo al termine.

C'è però da aggiungere che le tempeste di polvere di Marte non sono così violente o drammatiche come potrebbe sembrare. Mentre i venti possono soffiare fino a 97 chilometri orari, l'aria marziana è abbastanza rarefatta da avere solo una frazione della forza delle tempeste sulla Terra. Per lo più, le tempeste sono disordinate, lanciano polvere fluttuante in alto nell'atmosfera, che poi lentamente scende di nuovo, a volte impiegando settimane.

In rare occasioni gli scienziati hanno visto tempeste di polvere trasformarsi in eventi di polvere che circondano l'intero Pianeta Rosso ricoprendolo quasi completamente. Una di queste ha decretato la fine al rover Opportunity della NASA (a energia solare) nel 2018.

(Credit, NASA/JPL Caltech/MSSS)

Poiché sono a propulsione nucleare, i rover Curiosity e Perseverance non hanno nulla di cui preoccuparsi pr quanto riguarda le loro riserve di energia. Ma l'elicottero Ingenuity è ad energia solare, ed ha notato l'aumento generale della foschia di fondo.

Oltre a monitorare le tempeste per la sicurezza delle missioni NASA sulla superficie marziana, MRO ha trascorso 17 anni a raccogliere dati inestimabili su come e perché si formano queste tempeste. Zurek: "Stiamo cercando di catturare gli schemi di queste tempeste in modo da poter prevedere meglio quando stanno per accadere".

Fonte dati, NASA.

7 commenti:

  1. "La missione monitora attentamente il livello di potenza del lander, in costante calo a causa dell'accumulo di polvere sui suoi pannelli solari."

    Su un pianeta dove ciclicamente ci sono questo tipo di tempeste di polvere, non investire in un apparato meccanico che risolva l'accumulo di polvere sull'unica risorsa energetica del lander/rover mi è sempre sembrato miope ingegneristicamente parlando.
    In questo caso avranno considerato sufficiente la missione primaria per giustificare in termini scientifici la spesa economica della missione.
    La comprensione dei movimenti tettonici, di impatto meteorici ecc.. di Marte è come sulla Terra una scienza che richiede tempi lunghi di "ascolto", investire in un "tergipannellosolare" sarebbe stato per me un ovvio ed indispensabile hardware da includere in una sonda che non si può muovere una volta atterrata.

    By Simo

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  2. Mi ricordo problematiche analoghe con i pannelli solari di altre missioni ( Spirit e opportunity). In quel caso il "vento" marziano provvedette a ripulire i pannelli solari se non sbaglio... certo affidarsi ad un evento praticamente casuale non è il massimo per la fantastica realtà che è il jpl.....

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    1. Si lo ricordo, ma la loro longevità leggendaria^_^ ha forse dato sicurezze che non c'erano nel caso di InSight, un lander!
      Entrambi i rover una volta che si sono fermati hanno avuto come fine vita una lenta diminuzione di energia.
      Se nel loro caso è stato doloroso lasciarli al loro polveroso destino ma giustificato da molti anni di sopravvivenza insperata, per InSight è tristemente un fine vita prematura se poi consideriamo l'inefficiente penetratore che non ha mai funzionato...


      By Simo

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  3. Non per scoprire l'acqua calda stasera...Perché non dotare la sonda di un generatore a radioisotopi?! ... è sdoganata da mo' la sua applicazione in campo spaziale

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    1. Costa molto ed il combustibile è limitato, per il peso dell'apparato non saprei, comunque questa era una missione a basso costo, da qui i compromessi e lo scarso ritorno scientifico, il penetratore pur essendo una soluzione a basso costo si è rivelata "una cagata pazzesca" cit.

      By simo

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  4. Effettivamente il penetratore penso abbia fatto innervosire tutti ( addetti, simpatizzanti e pure profani) , ah ah....

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